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LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: Socrate78 il 27 Gennaio 2023, 22:31:20 PM

Titolo: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Socrate78 il 27 Gennaio 2023, 22:31:20 PM
Spesso rifletto, da credente e cristiano, su quale sia il fattore determinante che produce la salvezza dell'anima dalla perdizione e dalla separazione da Dio, se questo sia da individuare nelle opere di carità, nella dedizione al prossimo oppure se sia determinante la fede in Cristo, nel suo sacrificio salvifico. A mio avviso, però, quello che è determinante è proprio la fede, anche se oggi si tende fortemente a sostenere il contrario, e cioè ad estendere la salvezza anche a chi non crede. Infatti che cos'è nella sua intima essenza il peccato? Il peccato è un'offesa fatta in un'ultima analisi a Dio, e ciò vale anche per i peccati meno gravi, si tratta sempre di offese a Dio. Ma siccome una colpa è tanto più grave e meritevole di una pena severa in rapporto all'importanza e alla grandezza di chi è offeso, allora l'offesa a Dio, che è appunto perfetto ed eterno, meriterebbe di conseguenza una pena eterna e massima, quindi l'inferno. Tutti gli uomini quindi, in quanto peccatori, meriterebbero di essere eternamente separati dal sommo bene di Dio e ciò che può salvarli quindi risulta essere solo la fede in Cristo, nel suo sacrificio salvifico, la fede quindi sarebbe l'unico strumento per giustificarci (cioè renderci giusti) di fronte a Dio.  Ciò non significa che le opere non siano importanti, ma sono semmai più che altro un segno che la fede è vera: infatti se io credo veramente in Cristo compio anche la sua volontà perché mi affido a Lui, quindi il mio agire sarà anche improntato alla carità, ma non sono le opere il fattore determinante per la salvezza eterna. Questi concetti sono stati sostenuti anche dal protestantesimo (giustificazione per fede), anche se forse in maniera diversa da come li ho esposti sopra. Il punto debole della teoria starebbe nel fatto che, coerentemente con essa, verrebbero esclusi dalla salvezza tutti i non cristiani, ma anche qui si può sostenere che per "fede" si deve intendere fiducia e sottomissione a Dio, quindi anche se non si riconosce umanamente (per cultura, tradizioni, ecc.) Dio in Cristo, l'importante è il rapporto intimo dell'anima con l'Assoluto. Voi che cosa ne pensate?
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: anthonyi il 27 Gennaio 2023, 22:49:59 PM
La salvezza é uno stato emotivo interiore, proteso verso il bene e l'amore. Sia la fede che le opere non sono altro che strumenti funzionali a costruire questo stato emotivo. 
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: iano il 28 Gennaio 2023, 03:19:52 AM
Penso che  se si sente così forte l'esigenza  di una ricongiunzione (con Dio ? ) è perchè si percepisce una dolorosa separazione.
Io però questa separazione non la sento.
Ma, cercando di immedesimarmi, se mi si dice che la soluzione possa stare nell'acquisire ''la fede'', allora mi viene da pensare che ciò da cui ci si è separati sia proprio ''la fede''.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Ipazia il 28 Gennaio 2023, 08:09:50 AM
Penso che in ogni visione del mondo, e oltremondo, totalitaria, il più grande peccato sia la "lesa maestà" e il più grande peccatore sia il bambino che dice "il re è nudo".
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: bobmax il 28 Gennaio 2023, 10:35:18 AM
La salvezza non è una sopravvivenza.

Perché ciò che conta non è il proprio durare individuale.

Ciò che conta davvero è solo il Bene.

Il sopravvivere, il durare magari indefinitamente è la cosa più orrenda.
Un orrore che si può avvertire pure in questa vita, quando si avverte il non senso del semplice vivere...

Perciò la salvezza dell'anima è nel proprio annullamento in Dio.

Questo è lo scopo dell'inferno.
Condurci alla morte dell'anima.

Che altro non è che il riconoscere di non essere mai stata.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Freedom il 28 Gennaio 2023, 14:46:07 PM
Citazione di: Socrate78 il 27 Gennaio 2023, 22:31:20 PMSpesso rifletto, da credente e cristiano, su quale sia il fattore determinante che produce la salvezza dell'anima dalla perdizione e dalla separazione da Dio, se questo sia da individuare nelle opere di carità, nella dedizione al prossimo oppure se sia determinante la fede in Cristo, nel suo sacrificio salvifico. A mio avviso, però, quello che è determinante è proprio la fede, anche se oggi si tende fortemente a sostenere il contrario, e cioè ad estendere la salvezza anche a chi non crede. Infatti che cos'è nella sua intima essenza il peccato? Il peccato è un'offesa fatta in un'ultima analisi a Dio, e ciò vale anche per i peccati meno gravi, si tratta sempre di offese a Dio. Ma siccome una colpa è tanto più grave e meritevole di una pena severa in rapporto all'importanza e alla grandezza di chi è offeso, allora l'offesa a Dio, che è appunto perfetto ed eterno, meriterebbe di conseguenza una pena eterna e massima, quindi l'inferno. Tutti gli uomini quindi, in quanto peccatori, meriterebbero di essere eternamente separati dal sommo bene di Dio e ciò che può salvarli quindi risulta essere solo la fede in Cristo, nel suo sacrificio salvifico, la fede quindi sarebbe l'unico strumento per giustificarci (cioè renderci giusti) di fronte a Dio.  Ciò non significa che le opere non siano importanti, ma sono semmai più che altro un segno che la fede è vera: infatti se io credo veramente in Cristo compio anche la sua volontà perché mi affido a Lui, quindi il mio agire sarà anche improntato alla carità, ma non sono le opere il fattore determinante per la salvezza eterna. Questi concetti sono stati sostenuti anche dal protestantesimo (giustificazione per fede), anche se forse in maniera diversa da come li ho esposti sopra. Il punto debole della teoria starebbe nel fatto che, coerentemente con essa, verrebbero esclusi dalla salvezza tutti i non cristiani, ma anche qui si può sostenere che per "fede" si deve intendere fiducia e sottomissione a Dio, quindi anche se non si riconosce umanamente (per cultura, tradizioni, ecc.) Dio in Cristo, l'importante è il rapporto intimo dell'anima con l'Assoluto. Voi che cosa ne pensate?
E' la fede che salva ma se non ci sono le opere a testimoniarla che fede è?
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: bobmax il 28 Gennaio 2023, 16:30:56 PM
Citazione di: Freedom il 28 Gennaio 2023, 14:46:07 PME' la fede che salva ma se non ci sono le opere a testimoniarla che fede è?
Le opere non testimoniano la fede.
Le opere testimoniano l'amore.
Giacché è l'amore che muove ogni cosa.
Dio, ossia l'Essere, ama se stesso.

La fede non può operare nulla nel mondo. Agisce solo su te stesso.

Perché qualsiasi azione dipende solo da ciò che si è.

La fede nella Verità, che è fede nel Nulla, è apertura all'Essere.
Verità, Nulla, Essere... sono Uno.

Ma finché credi, ancora non sei.

Come dice Meister Eckhart:
"Chi crede non è ancora figlio di Dio"
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 31 Gennaio 2023, 01:10:04 AM
Citazione di: Freedom il 28 Gennaio 2023, 14:46:07 PME' la fede che salva ma se non ci sono le opere a testimoniarla che fede è?
La Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della giustificazione (https://www.anglicancommunion.org/media/460300/ecumenism_joint-declaration_2019_it.pdf ), risponde precisamente  a questo interrogativo (vedi punto 25 e ss: "Insieme confessiamo che il peccatore viene giustificato mediante la fede nell'azione salvifica di Dio in Cristo: questa salvezza gli viene donata dallo Spirito Santo nel battesimo che è il fondamento di tutta la sua vita cristiana").

In essa si precisa che la fede da sola salva (vedi san Disma - primo essere umano ad essere entrato in Paradiso per la sua sola fede in Gesù - che non ha avuto "tempo" per testimoniarla con le opere/azioni/fatti concreti ...causa morte per crocifissione).
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Jacopus il 31 Gennaio 2023, 07:48:04 AM
Duc, ti chiedo di spiegarmi un passaggio. Se la fede da sola basta per salvarsi, mettiamo il caso di un pluriomicida di bambini o qualsiasi altro tipo di umanità brutale. Al termine della vita, questo soggetto magari si pente sinceramente del tenore della sua vita, anche se il suo ultimo omicidio lo ha compiuto il giorno precedente, magari sputando sul cadavere del bambino. Si salva quest'uomo, visto che nell'ultimo giorno della sua vita si è pentito ed è stato pervaso dalla fede? Si tratta di un esempio un po' estremo, mi rendo contro ma serve per capire la logica della dottrina cattolica.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 31 Gennaio 2023, 11:15:51 AM
Citazione di: Jacopus il 31 Gennaio 2023, 07:48:04 AMDuc, ti chiedo di spiegarmi un passaggio. Se la fede da sola basta per salvarsi, mettiamo il caso di un pluriomicida di bambini o qualsiasi altro tipo di umanità brutale. Al termine della vita, questo soggetto magari si pente sinceramente del tenore della sua vita, anche se il suo ultimo omicidio lo ha compiuto il giorno precedente, magari sputando sul cadavere del bambino. Si salva quest'uomo, visto che nell'ultimo giorno della sua vita si è pentito ed è stato pervaso dalla fede? Si tratta di un esempio un po' estremo, mi rendo contro ma serve per capire la logica della dottrina cattolica.
Il Vangelo ci presenta Gesù crocifisso tra due ladri, mentre il termine originale c'indica che non erano dei semplici ladri di gallina, ma dei criminali tagliagole, né più né meno del pluriomicida da te chiamato in causa.
Uno dei due realizzò un atto di sola fede - visto che era già inchiodato e non poteva fare altro - semplicemente dicendo questo: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno"
Quindi, come puoi ben vedere @Jacopus, certamente che la fede piena e sincera (che solo Dio può valutare e giudicare) salva l'uomo: anche quello che ha vissuto sempre bestialmente.

Immagino quanto può dar fastidio questa realtà all'umano amorefaidate, ma il Vangelo c'insegna come vivere prima della morte e non dopo di essa.

P.S.
C'è anche l'altra faccia della stessa medaglia, ossia, non tutti saranno riconosciuti con una fede retta da Gesù, pur se, apparentemente, nei fatti e con le parole, sembrasse il contrario: «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: "Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?". Ma allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!"».
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Freedom il 31 Gennaio 2023, 15:00:08 PM
Citazione di: Duc in altum! il 31 Gennaio 2023, 01:10:04 AMLa Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della giustificazione (https://www.anglicancommunion.org/media/460300/ecumenism_joint-declaration_2019_it.pdf ), risponde precisamente  a questo interrogativo (vedi punto 25 e ss: "Insieme confessiamo che il peccatore viene giustificato mediante la fede nell'azione salvifica di Dio in Cristo: questa salvezza gli viene donata dallo Spirito Santo nel battesimo che è il fondamento di tutta la sua vita cristiana").

In essa si precisa che la fede da sola salva (vedi san Disma - primo essere umano ad essere entrato in Paradiso per la sua sola fede in Gesù - che non ha avuto "tempo" per testimoniarla con le opere/azioni/foncreti ...causa morte per crocifissione).
Le opere sono la cartina di tornasole della fede. Senza di esse la fede è morta. Naturalmente "le opere" vanno intese in senso esteso e dunque anche il solo parlare e manifestare un certo stato d'animo è un'opera. Anche solo l'intenzione è un'opera.

Così come il vivere le scritture è indispensabile, non basta leggerle e condividerne le parole.

Almeno così credo.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: niko il 31 Gennaio 2023, 16:03:18 PM
La storia del pluriomicida di bambini che si salva se si pente e crede nel suo ultimo giorno di vita (comodo, no?), la quale, come storia, e' abbastanza platealmente assurda e ingiusta secondo tutti i non cattolici

(ma come, un tizio passa la vita ad ammazzare bambini e alla fine della fiera va annoverato tra i "buoni" per un suo solo giorno vissuto dignitosamente?! Solo la fede, puo' far digerire un'enormita' simile)

rivela il vizio di fondo: il cattolicesimo, soprattutto quello "controriformato", che per "rispondere" al protestantesimo inevitabilmente alcuni tratti del protestantesimo ingloba e fa propri, e' una religione pervasa da INDIVIDUALISMO.

La religione della carita' in cui alla fine ognuno, se si salva, si salva da solo.

Da solo e in rapporto individuale con Cristo, per cui la eventuale non-solitudine del morente, pentito o no, risiede solo nella verita' e nella vicinanza del Cristo, di cui il credente decide con la sua fede.

Due solitudini a confronto. Non c'è traccia, in tutto cio', del senso di nullita' dell'individuo al di fuori della sua plasmazione sociale e comunitaria, al di fuori della polis/citta', come ad esempio potevano averlo i Greci.

L'individuo esiste come feticcio, perche' si e' passati da una funzione cognitiva epistemica a una identitaria tribale della cosiddetta anima.

Questo grande movimento alimenta, l'individualizzazione storico-epocale su tempi lunghi dei cittadini occidentali, ben lungi dall'esserne la soluzione.

Il monoteismo come solitudine di Dio.

il narcisismo della trinita' presso cui Dio si auto-ama.

Contraddizioni che Kierkegaard ha invano cercato di risolvere nella sua filosofia.

Abramo deve ammazzare Isacco per riavere indietro Isacco.

Tesi e antitesi senza una sintesi, comunque progresso verso un mondo non hegheliano.

Non era ancora venuto Freud, a spiegare che a una libido oggettuale non si contrappone una libido totalizzante/nulla, come nella perdizione del mistico, ma una libido narcisista.

Non amate l'amore e prendetevi la responsabilita' di amare qualcuno o qualcosa, per una volta nella vita.

Per una volta nella vita, siate seri.


Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 01 Febbraio 2023, 11:07:43 AM
Citazione di: niko il 31 Gennaio 2023, 16:03:18 PM(ma come, un tizio passa la vita ad ammazzare bambini e alla fine della fiera va annoverato tra i "buoni" per un suo solo giorno vissuto dignitosamente?! Solo la fede, puo' far digerire un'enormita' simile)
Così come solo la fede può far digerire una verità alternativa e, addirittura, che si è buoni e giusti (secondo quale bilancia non si sa!) al punto di poter scagliar la prima pietra.

Citazione di: niko il 31 Gennaio 2023, 16:03:18 PMAbramo deve ammazzare Isacco per riavere indietro Isacco.
No, ennesimo errore, Abramo deve obbedire a Dio per conoscerLo e riavere sé stesso.
Così come ancora accade oggi: obbedisci al Cristo e conosci davvero chi sei.

Citazione di: niko il 31 Gennaio 2023, 16:03:18 PMNon amate l'amore e prendetevi la responsabilita' di amare qualcuno o qualcosa, per una volta nella vita.
Sì come no, e scommetto che bisogna amarla soprattutto con la formula dell'amorefaidate made in @niko.
Per poi finire come Ilary&Totti o a Quarto Grado.

E poi si pretende serietà ...ma dai!
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: niko il 01 Febbraio 2023, 13:37:03 PM
Citazione di: Duc in altum! il 01 Febbraio 2023, 11:07:43 AMCosì come solo la fede può far digerire una verità alternativa e, addirittura, che si è buoni e giusti (secondo quale bilancia non si sa!) al punto di poter scagliar la prima pietra.
No, ennesimo errore, Abramo deve obbedire a Dio per conoscerLo e riavere sé stesso.
Così come ancora accade oggi: obbedisci al Cristo e conosci davvero chi sei.
Sì come no, e scommetto che bisogna amarla soprattutto con la formula dell'amorefaidate made in @niko.
Per poi finire come Ilary&Totti o a Quarto Grado.

E poi si pretende serietà ...ma dai!

Si ama cio' che vale, non e' l'amore a conferire valore.

Per questo la vicenda umana ruota intorno alla conoscena, e non alla fede.
O almeno dovrebbe.

La conoscenza e' l'unica risposta, all'amore fai da te. O alla pretesa di un uomo di insegnare a un altro uomo che cosa e come dovrebbe amare.

Soprattutto la conoscenza dei propri limiti.

Quanto al lancio delle pietre...

Io non pretendo, di cambiare spiritualmente i miei nemici.

Li tollero finche' posso, e poi li anniento. O al limite li sottometto.

Metaforicamente, naturalmente.

Nel far cio', li rispetto in quanto tali.

Del perdono, non me ne frega niente: ne' di darlo, ne' di riceverlo.

Il perdono per me e' l'illusione della reversibilita' del tempo attraverso l'umana parola, e io, nella mia, di spiritualita', se mai ne ho una, contemplo la reversibilita' del tempo nella realta' fisico-materiale e nell'istinto, ben oltre l'umana parola.

Come diceva Forrest Gump:

"Penso che a volte non ci sono abbastanza sassi".

Perche' il congiuntivo, lui, non lo avrebbe saputo usare.

E sarebbe stato pienamente giustificato, in questo.


Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 02 Febbraio 2023, 11:21:52 AM
Citazione di: niko il 01 Febbraio 2023, 13:37:03 PMSi ama cio' che vale, non e' l'amore a conferire valore.

Per questo la vicenda umana ruota intorno alla conoscena, e non alla fede.
O almeno dovrebbe.
La conoscenza e' l'unica risposta, all'amore fai da te. O alla pretesa di un uomo di insegnare a un altro uomo che cosa e come dovrebbe amare.
Beh, l'unica conoscenza certa (al 100%) che abbiamo è che si può avere fede o in Dio o nel Nulla come autore e produttore dell'amore ...poi ci sono i vaneggi di come ruota il mondo o che la Terra è piatta!

Nel frattempo, più che la ragione, in tanti per "amare" usano la pancia invece del cuore.

Citazione di: niko il 01 Febbraio 2023, 13:37:03 PMDel perdono, non me ne frega niente: ne' di darlo, ne' di riceverlo.
Come volevasi dimostrare - ribadisco maggiormente - con questo chiaro di luna le relazioni umane vanno avanti alla Ilary&Totti o terminano a Quarto grado.
Ossia, non c'è nessuna anima umana da salvare ...o da amare!
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: niko il 02 Febbraio 2023, 11:57:38 AM
Citazione di: Duc in altum! il 02 Febbraio 2023, 11:21:52 AMBeh, l'unica conoscenza certa (al 100%) che abbiamo è che si può avere fede o in Dio o nel Nulla come autore e produttore dell'amore ...poi ci sono i vaneggi di come ruota il mondo o che la Terra è piatta!

Nel frattempo, più che la ragione, in tanti per "amare" usano la pancia invece del cuore.
Come volevasi dimostrare - ribadisco maggiormente - con questo chiaro di luna le relazioni umane vanno avanti alla Ilary&Totti o terminano a Quarto grado.
Ossia, non c'è nessuna anima umana da salvare ...o da amare!


Che qualcosa venga alternativamente o da Dio o dal nulla, per far scegliere l'opzione Dio all'interlocutore, facendo leva sull'orrore e l'irrazionalita' del nulla per renderlo opzione da scartare, e' un sofisma molto antico, assolutamente precristiano, e anche non solo cristiano, nella sua essenza e storia.

Dio, contro l'horror vacui.

In realta' le cose non vengono ne' da Dio, ne' dal nulla, perche' sono da sempre e per sempre.

Ne' Dio, ne' horror vacui.

Chi si e' liberato di entrambi e' colui che ha saputo andare piu' avanti.

Se la religione e' inventata da uomini, e tu riduci la religione all'insegnamento di cosa e come amare (insomma: opposizione bigotta all'amore fai da te...) per me, che religioso non sono, non ci sono in giro angeli, profeti e dei che insegnano agli uomini cosa e come amare, ma solo uomini che insegnano ad altri uomini che cosa e come amare.

E la cosa mi sembra abbastanza disturbante, e improponibile.

Solo il filosofo, al limite, puo' insegnare a un altro filosofo che cosa amare: la conoscenza, nella condivisione della realta' sua mancanza: la conoscenza che manca sia al maestro che all'allievo.

La metafora dell'insegnamento della conoscenza e' il fuoco, che da un punto all'altro si accende, e non l'acqua, che da un punto all'altro si versa.


Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 02 Febbraio 2023, 20:30:50 PM
Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 11:57:38 AMIn realta' le cose non vengono ne' da Dio, ne' dal nulla, perche' sono da sempre e per sempre.
Non avendo la certezza assoluta, sarebbe più opportuno affermare: "...penso, credo, come fede personale, che le cose sono da sempre e per sempre...".

Per specificare (giustamente): il mio Nulla include sia questa eventuale fede che le cose siano sempre esistite, sia quella in cui si siano date per caso - così fortuitamente, come il superenalotto - giacché in ognuna di queste circostanze il merito ha valore 0 (zero), quindi, ecco l'assurdo secondo me, non si capisce perché la vicenda umana si danni così tanto per conseguirne qualcuno quotidianamente.

Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 11:57:38 AMChi si e' liberato di entrambi e' colui che ha saputo andare piu' avanti.
Avanti dove!? Visto che solo la Verità libera! E solo per fede puoi aggrapparti ad Essa! E siamo tutti ancora qui nel mistero e nell'attesa...

Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 11:57:38 AMper me, che religioso non sono, non ci sono in giro angeli, profeti e dei che insegnano agli uomini cosa e come amare, ma solo uomini che insegnano ad altri uomini che cosa e come amare
Benissimo, ma se st'amore esiste, ci sarà pure una verità assoluta su di esso e, soprattutto, sul come si usa (come si ama al 100%?).

Poi, può darsi anche, come tu ben dici, che è solo un'invenzione umana sta storia dell'ammore, quindi: perché non si potrebbe anche non amare, nel senso di vivere in pace e armonia col mors tua vita mea?!?

Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 11:57:38 AMSolo il filosofo, al limite, puo' insegnare a un altro filosofo che cosa amare: la conoscenza, nella condivisione della realta' sua mancanza: la conoscenza che manca sia al maestro che all'allievo.
No, vabbè, ce se vede caro @niko ...ancora con sta storia che il filosofo/la filosofia può anche insegnare ad amare?

No comment...
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: niko il 02 Febbraio 2023, 20:46:55 PM
Citazione di: Duc in altum! il 02 Febbraio 2023, 20:30:50 PMNon avendo la certezza assoluta, sarebbe più opportuno affermare: "...penso, credo, come fede personale, che le cose sono da sempre e per sempre...".

Per specificare (giustamente): il mio Nulla include sia questa eventuale fede che le cose siano sempre esistite, sia quella in cui si siano date per caso - così fortuitamente, come il superenalotto - giacché in ognuna di queste circostanze il merito ha valore 0 (zero), quindi, ecco l'assurdo secondo me, non si capisce perché la vicenda umana si danni così tanto per conseguirne qualcuno quotidianamente.
Avanti dove!? Visto che solo la Verità libera! E solo per fede puoi aggrapparti ad Essa! E siamo tutti ancora qui nel mistero e nell'attesa...
Benissimo, ma se st'amore esiste, ci sarà pure una verità assoluta su di esso e, soprattutto, sul come si usa (come si ama al 100%?).

Poi, può darsi anche, come tu ben dici, che è solo un'invenzione umana sta storia dell'ammore, quindi: perché non si potrebbe anche non amare, nel senso di vivere in pace e armonia col mors tua vita mea?!?
No, vabbè, ce se vede caro @niko ...ancora con sta storia che il filosofo/la filosofia può anche insegnare ad amare?

No comment...


La filosofia puo' insegnare la conoscenza, la conoscenza a sua volta puo' insegnare ad amare cio' che vale, invece che, riflessivamente, ad "amare l'amore", quindi ad amare il tutto/nulla.

Il merito, in un mondo eterno, sta solo nel farne parte con consapevolezza, e quindi semmai nell '"evolvere", da un attimo all'altro, del mondo eterno.


Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Phil il 03 Febbraio 2023, 12:30:35 PM
Citazione di: niko il 01 Febbraio 2023, 13:37:03 PMLa conoscenza e' l'unica risposta, all'amore fai da te. O alla pretesa di un uomo di insegnare a un altro uomo che cosa e come dovrebbe amare.
Parafrasando un altro topic, sempre "spirituale", ci si potrebbe chiedere: si può davvero scegliere chi/cosa amare? La risposta è nell'esperienza di ognuno di noi, anche semplicemente sperimentabile provando a "scegliere" di amare qualcosa che non si ama spontaneamente; scommetto che il risultato sarà uguale per tutti. Più difficilmente sperimentabile, ma altrettanto noto (ormai, si spera), che sono certi condizionamenti inconsci a predisporci verso ciò/chi amiamo (ancora una volta il "libero" arbitrio non è poi "troppo" libero).
Mischiare l'amore di Totti, con quello per la sapienza, con quello per Dio, con quello (per i credenti) di Dio, etc. dà un po' l'idea che «amore» sia una parola-jolly, usata "magicamente" per occultare l'oggetto del discorso e/o la dinamica individuale coinvolta; di quelle parole che all'inizio mettono (demagogicamente) tutti d'accordo perché "suonano positive", poi man mano che se ne parla, viene fuori che «il mio amore è giusto e il tuo è sbagliato», che «quello divino porta alla sofferenza (eterna) se non ti sottometti a certe regole» (esempio ben appreso anche dalle dittature e dai femminicidi, un po' meno dove vige l'umana proporzionalità della pena), che "non è bello se non è litigarello", che «va bene solo se assomiglia a quello che ho io perché altrimenti mi viene il dubbio che il mio non sia amore», che «è possibile amare a prescindere dal genere, ma solo con un certo tipo di amore», che «è l'amore cosmico che governa l'Essere», etc.
Per evitare incomprensioni basate sull'ambiguità del termine, basterebbe smettere di usare la vaga parola «amore» e cercare di essere, per amor di chiarezza, più espliciti (emblematico, a suo modo, il precedente del «partito dell'amore»).
Per il tema strettamente in topic ha già risposto Duc nei post 7 e 9, citando le fonti di riferimento per i credenti ("carta canta, fede ascolta").
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: InVerno il 03 Febbraio 2023, 13:36:41 PM
Citazione di: Duc in altum! il 31 Gennaio 2023, 11:15:51 AMIl Vangelo ci presenta Gesù crocifisso tra due ladri, mentre il termine originale c'indica che non erano dei semplici ladri di gallina, ma dei criminali tagliagole, né più né meno del pluriomicida da te chiamato in causa.
Uno dei due realizzò un atto di sola fede - visto che era già inchiodato e non poteva fare altro - semplicemente dicendo questo: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno".
E' molto comodo - narrativamente parlando - che al ladro sia stata "data" una morte lenta e agonizzante, un pò come nel cinema attuale, tutti dicono due schiocchezze prima di spirare, eppure gran parte delle morti avvengono improvvisamente o senza la capacità cosciente di adoperarsi in una conversione, magari una rivoltellata da dietro. Il ladro stesso, se un centurione romano gli avesse dato una mazzata in testa anzichè impalarlo, non avrebbe avuto la possibilità cinematografica di spirare la propria conversione, sarebbe stato un motivo sufficiente per finire all'inferno invece che alla destra del padre? Non giochicchiate con queste regole, finchè ci saranno bambini che si chiedono se la madre sta venendo sbudellata perchè è arrivata in ritardo alla conversione, è una materia seria. Ci sono studi in zone di guerra dove si sono analizzate le persone che hanno subito traumi di varia natura bellica,  e la propensione alla "religiosità" dei soggetti traumatizzati è esponenzanzialmente più alta, sembra che il trauma sia una componente fondamentale della religiosità di una persona, d'altro canto se non ricordo male anche tra i religiosi di questo forum, molti hanno parlato di miracolose cure compreso te. Non mi meraviglio che essere impalati vivi possa aprire le porte verso Dio, ma mi domando al massimo, se una conversione in una situazione di stress esistenziale simile, possa essere considerata una conversione "sincera", al punto da usarla come esempio pedagogico. Penso che nessun giudice umano accetterebbe la confessione di una persona impalata, e mi meraviglierei se l'onniscente facesse altrimenti.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: niko il 03 Febbraio 2023, 14:12:14 PM
Citazione di: Phil il 03 Febbraio 2023, 12:30:35 PMParafrasando un altro topic, sempre "spirituale", ci si potrebbe chiedere: si può davvero scegliere chi/cosa amare?

No, naturalmente no.

Quindi l'eventuale comandamento etico o legislativo che un uomo possa dare a un altro uomo di amare qualcosa, o qulalcuno in particolare preferendolo ad altro e' semplicemente un comandamento ridicolo, antiumano; si otterranno solo manifestazioni esteriori e false di amore per un oggetto di amore obbligatorio di tal fatta per conformismo, ma il cuore restera' sempre "libero", di amare quello che vuole.

Poi, per di piu', l'eventuale comandamento di amare tutto, di amare l'assoluto, di amate incondizionatamente eccetera e' autoelisivo, e' antinomico, perche' amare tutto significa non amare nulla.

Chi vi ordina di amare tutto, vi sta ordinando di non amare nulla.

Diffidate, perfavore.

L'enfasi che io pongo sulla conoscenza, significa solo che noi non amiamo nemmeno liberamente, ma amiamo secondo conoscenza.

Perseguiamo il bene nella misura in cui crediamo di conoscerlo.

Sono infatti sostanzialmente un intellettualista etico, non credo nel libero arbitrio.

Credo pero' nella dinamicita' e mutevolezza dell'esistente, quindi credo che noi amiamo condizionatamente (quindi in fondo non liberamente) secondo conoscenza, ma non anche sempre nello stesso modo: possiamo evolvere, possibilmente verso forme di conoscenza migliori, e quindi verso oggetti di amore migliori, piu' degni.

Conoscere, ad esempio, che certe cose non ci appagano piu' e cercarne altre.

L'uomo non e' una volonta' eterna, come lo e' Dio: l'uomo e' una volonta' che muta.

Quindi no, io non ho usato amore come una parola jolly in cui rientrano anche l'amore di Totti e quello di Dio, e quello per Dio e quello di Cenerentola, ho usato amore nel senso greco di philia, tendenza; tendenza che porta con se' la tragicita' della mancanza attuale dell'oggetto agognato e che solo dalla conoscenza puo', al limite, essere modificata... e intendo da una conoscenza in senso ampio che sia anche vitalita' ed istinto, senso originario di odore e di sapore (sapietia, e nous).

Gli amori per babbo natale, per Dio e per Totti li lascio a chi non sa di cosa parla, quando parla di un amore insegnabile, o comandabile.



Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Kobayashi il 03 Febbraio 2023, 15:17:47 PM
Citazione di: InVerno il 03 Febbraio 2023, 13:36:41 PM[...] Ci sono studi in zone di guerra dove si sono analizzate le persone che hanno subito traumi di varia natura bellica,  e la propensione alla "religiosità" dei soggetti traumatizzati è esponenzanzialmente più alta, sembra che il trauma sia una componente fondamentale della religiosità di una persona, d'altro canto se non ricordo male anche tra i religiosi di questo forum [...]
Possibile spiegazione (al di là di quella che la descrive come fuga dalla realtà): nell'esperienza del dolore si viene rimandati ad un bene illimitato, come il negativo "dimostra" l'esistenza del positivo, e questo orizzonte è sentito come il luogo vero che attende l'uomo da sempre.
Non so se scoprirlo negli ultimi istanti di vita garantisca qualcosa, ma non è per garanzie o convenienze che si vieni illuminati, si viene illuminati e basta.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Freedom il 03 Febbraio 2023, 19:15:54 PM
Il tema del Topic era diverso e anche specifico.

Ma oramai siamo un pò tutti rassegnati allo scivolamento verso l'eterna diatriba tra cattolici e anticattolici.

Magari, almeno, fosse tra credenti e non credenti  (in Dio quale Ente che sovraintende alla creazione).

No, la discussione verte tra cattolici e anticattolici. Raramente si tirano in ballo i protestanti. Rarissimamente gli ortodossi.

Magari assistessi ad un bel contraddittorio sulla religione islamica o su quella ebraica. O che so, sulla massoneria. Così, tanto per aprire il ventaglio delle possibilità.

Per carità. in Italia c'è il Papa e dunque una certa predominanza del tema è nelle cose. Pur tuttavia cerchiamo di stare attinenti al tema. Chi vuole apra un bel Thread sulla religione cattolica o anche più di uno a seconda della angolatura che desidera privilegiare.

Ma per favore, se un utente propone l'argomento: L'uomo non può salvare l'anima con le opere? è di tutta evidenza che dà per scontate tutta una serie di cose. Che se continuamente tirate fuori disperdono e invalidano il Topic stesso.


Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 04 Febbraio 2023, 00:15:31 AM
Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 20:46:55 PMLa filosofia puo' insegnare la conoscenza, la conoscenza a sua volta puo' insegnare ad amare cio' che vale,
Potrebbe, spettabile @niko, potrebbe insegnare, invece del può.
Visto che sant'Anselmo di Canterbury/Aosta non è stato ancora svalutato: "Io non cerco più di comprendere per credere, ma io credo per comprendere" - 
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 04 Febbraio 2023, 00:52:00 AM
Citazione di: InVerno il 03 Febbraio 2023, 13:36:41 PMIl ladro stesso, se un centurione romano gli avesse dato una mazzata in testa anzichè impalarlo, non avrebbe avuto la possibilità cinematografica di spirare la propria conversione, sarebbe stato un motivo sufficiente per finire all'inferno invece che alla destra del padre?
Beh, potresti scrivere una nuova sceneggiatura, ciò che conta è che l'uomo - secondo il Vangelo - può salvare la sua anima anche all'ultimo respiro.
O decidere di brontolare - com'è suo solito - e finire all'inferno come è accaduto per l'altro ladrone.

Citazione di: InVerno il 03 Febbraio 2023, 13:36:41 PMNon giochicchiate con queste regole, finchè ci saranno bambini che si chiedono se la madre sta venendo sbudellata perchè è arrivata in ritardo alla conversione, è una materia seria.
Diamine e lo dici a me che cerco di far riflettere sulla realtà che alla conversione devi pensarci prima che ti sbudellino?!?
Che pensi che Dio non dia le giuste (plurale, occhio!) opportunità a tutti? Che sia un baro?!
Con Lui non c'è trucco né inganno (non si giochicchia ...e non sa più come dircelo!), ci si salva l'anima se si vuole, altrimenti si è preferito altro ...altro che si è arrivati in ritardo alla conversione!
La cronaca di san Disma e Gesta lo evidenzia benissimo ...ma si può pur credere che sia solo un romanzo.

Citazione di: InVerno il 03 Febbraio 2023, 13:36:41 PMCi sono studi in zone di guerra dove si sono analizzate le persone che hanno subito traumi di varia natura bellica,  e la propensione alla "religiosità" dei soggetti traumatizzati è esponenzanzialmente più alta, sembra che il trauma sia una componente fondamentale della religiosità di una persona, d'altro canto se non ricordo male anche tra i religiosi di questo forum, molti hanno parlato di miracolose cure compreso te.
Esatto, il trauma è qualcosa che pensavi accadesse solo agli altri.
Anche quando viene meno - con depressioni croniche o crisi esistenziali (quest'ultimo è stato il mio caso) - il senso che avevi dato alla tua vita, si è più propensi - nel senso che si è intimamente sinceri davvero verso la dimensione trascendentale -a invocare, supplicare e pregare.

Citazione di: InVerno il 03 Febbraio 2023, 13:36:41 PMNon mi meraviglio che essere impalati vivi possa aprire le porte verso Dio, ma mi domando al massimo, se una conversione in una situazione di stress esistenziale simile, possa essere considerata una conversione "sincera", al punto da usarla come esempio pedagogico. Penso che nessun giudice umano accetterebbe la confessione di una persona impalata, e mi meraviglierei se l'onniscente facesse altrimenti.
Giudice umano?? Qui si sta trattando della salvezza e giudizio dell'anima...
San Disma, col suo "ricordati di me", questo ha fatto, semplicemente ha pregato, cambiando, di 180°, il focus della sua fede.
E, da buon ladrone, ha rubato la salvezza della sua anima.

Buon per te, dice Papa Francesco che "lo stupore è il termometro della nostra vita spirituale" ...quando deciderai di meravigliarti, sarai già sul buon cammino!
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: niko il 04 Febbraio 2023, 12:26:51 PM
Citazione di: Duc in altum! il 04 Febbraio 2023, 00:15:31 AMPotrebbe, spettabile @niko, potrebbe insegnare, invece del può.
Visto che sant'Anselmo di Canterbury/Aosta non è stato ancora svalutato: "Io non cerco più di comprendere per credere, ma io credo per comprendere" -


A me invece basta comprendere il piu' possibile per stare bene ed essere felice, proprio in generale nella vita, meno cose "credo" e meglio sto, mica solo nell'ambito della religione...

Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Socrate78 il 05 Febbraio 2023, 18:33:33 PM
@Niko: E' inutile dialogare con voi del forum, perché siete soltanto una massa di senza Dio, la vostra ragione vi ha rovinato l'anima, perché il pensiero razionale avvelena l'anima se non è accompagnato dal riconoscimento di una realtà suprema che travalica la ragione. Io sono convinto, e lo dico chiaramente, che tutti gli atei non salveranno mai l'anima e alla morte finiranno dannati e separati da Dio se persistono per tutta la vita nella negazione di Dio, perché negare Dio è un atto che separa l'anima da Dio nel momento stesso in cui la negazione si insinua nell'anima. L'ateismo lo ritengo un peccato quindi decisamente mortale, fa morire l'anima e la separa radicalmente dall'amore di Dio. E anche se l'ateo compie opere di carità, queste ultime non potranno mai salvarlo, perché se manca il riconoscimento di Dio la carità verrà fatta solo per motivi umani e legati all'amor proprio, ma l'unica carità che conta è quella fatta per puro amore  e obbedienza a Dio e non per sentirsi socialmente utili o peggio per ottenere favori e attenzioni dagli altri.
Quando ho aperto il post io ero già convinto della mia tesi, che è la fede che salva, e l'ateismo al contrario porta alla perdizione.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Jacopus il 05 Febbraio 2023, 18:57:12 PM
Accidenti quanta foga Socrate. Ti chiedo soltanto se, in attesa della vita o dannazione eterna, sia possibile convivere pacificamente fra credenti e non credenti, oppure se ritieni che ci si debba combattere o eliminare. Io penso invece che la fede sia una bella scusa, se bastasse solo quella per salvarsi, condizione che non mi sto inventando io, ma che è scritta nel Vangelo.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Phil il 06 Febbraio 2023, 10:55:05 AM
Citazione di: Socrate78 il 05 Febbraio 2023, 18:33:33 PME' inutile dialogare con voi del forum, perché siete soltanto una massa di senza Dio, la vostra ragione vi ha rovinato l'anima
[...]
Quando ho aperto il post io ero già convinto della mia tesi, che è la fede che salva, e l'ateismo al contrario porta alla perdizione.
Apprezzo la tua onestà intellettuale, anch'io di tanto in tanto mi concedo di gettare il sasso nello stagno per aver conferma dell'effetto che fa. Il dialogo fra credenti e non credenti è certamente ad alto rischio di sterilità, principalmente (secondo la mia modesta esperienza) per due motivi: fonti ed asimmetria.
Avrai notato che spesso, nel confronto, dopo qualche sincero tentativo di ragionare con chi si basa sulla ragione, il credente si arrocca dietro citazioni dei testi per lui sacri: «così sta scritto e così è la Verità». A questo punto sarebbe inutile chiedergli perché quella è la verità (dimostrazioni, argomentazioni, etc.) poiché la risposta è nella fede del credente che, avendo per primo dogma l'autotutela e non essendo condivisa dal non-credente, impedisce un utile proseguimento del discorso, che allora non va oltre un «amen» (che ognuno dei due pronuncerà con valore differente). Avrai anche notato come nella scelta dei testi e delle citazioni, ogni credente filtra quelli più consoni alla sua prospettiva e, essendo i testi sacri (credo concorderai) non poveri di contraddizioni e ambiguità, è sempre possibile ricondurre le divergenze alla propria visione giocando la carta della "lettura allegorica", così che non ci sia nulla di stonato nell'armonia del proprio credo.
Ciò porta all'asimmetria: per un non-credente può essere interessante (se non utile) capire la prospettiva del credente (in cosa crede, perché ci crede, etc.), a prescindere dal suo valore veritativo; viceversa, per il credente, il non-credente deve rappresentare perlopiù la voce di Satana che vuole corrompere la sua fede con una razionalità blasfema, per cui cercare di comprenderlo onestamente, se non è peccato, poco ci manca. Non c'è dunque interesse per l'autentica comprensione e dialogo, ma al massimo per la conversione altrui o per la messa alla prova della propria fede; non proprio i migliori presupposti per un dialogo aperto (per quanto entrambi gli aspetti abbiano potenzialmente una loro "utilità").
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Duc in altum! il 06 Febbraio 2023, 18:38:36 PM
Citazione di: Jacopus il 05 Febbraio 2023, 18:57:12 PMin attesa della vita o dannazione eterna, sia possibile convivere pacificamente fra credenti e non credenti, oppure se ritieni che ci si debba combattere o eliminare. Io penso invece che la fede sia una bella scusa, se bastasse solo quella per salvarsi, condizione che non mi sto inventando io, ma che è scritta nel Vangelo.
Non solo è possibile, ma è doveroso (anche se l'apparente inconciliabilità - ripeto per l'ennesima volta - non è tra credenti e non credenti, ma tra credenti in Dio quale verità assoluta e credenti in "altro", come verità assoluta).

La fede, se chiami in causa il Vangelo, non è una bella scusa, visto che il peccato delle origini - e quello più usuale oggi e sempre - altro non è che la mancanza di fede nella Santissima Trinità.

Ma è pur vero che ci sono tantissime persone, che pur non accondiscendendo - con la loro fede ...inevitabile! - a questa verità assoluta, sono igualmente popolo di Dio, e quindi, involontariamente o inconsciamente, godono degli stessi diritti di salvezza dell'anima di chi confessa sinceramente la dottrina cristiana.

Quindi, la domanda diverrebbe: come può un non credente in Cristo ottenere la salvezza (pur se non creduta e mai professata) con il non semplice e autentico atto di fede??

"Banalmente" - ma sagacemente - la Parola spiega la Parola, ed ecco che in una delle lettere cattoliche la risposta appare più che evidente: "... conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati...".

Dunque la carità - alias l'agape, alias l'Amore - ossia, un gesto semplice ma veritiero di amore copre i peccati (al plurale).
Se la salvezza dell'anima è possibile solo perché vi è assenza di peccato, chiunque, amando - involontariamente o inconsciamente - come scritto in Matteo 25, 31-46 ("Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me"), raggiunge questo stato dell'essere, unica condizione possibile per la salvezza dell'anima.
Titolo: Re: L'uomo non può salvare l'anima con le opere?
Inserito da: Kephas il 14 Febbraio 2023, 08:55:51 AM
Citazione di: Freedom il 28 Gennaio 2023, 14:46:07 PME' la fede che salva ma se non ci sono le opere a testimoniarla che fede è?
Giusto!!

"La fede non é che l'organo ricettore di una dottrina la quale indirizza ad una determinata attività;
Quando qualcuno accoglie questo incitamento e questo indirizzo nella propria fede soltanto, ma non vi conforma le opere, bisogna domandarsi: A cosa gli serve allora questo indirizzo?."

"In poche parole, la fede anche la più ferma senza le opere può essere paragonata ad uno stolto, il quale trovandosi in una stanza gelida vuol coprirsi con un pensiero caldo per riscaldarsi."

E come dice il Signore: "Cosa gioverebbe alla Terra la luce del sole, se questa non si accompagnasse all'energia del calore?"

da "La Terra"