Buongiorno a tutti. Se non ho sbagliato a capire la nostra anima si incarna un numero imprecisato di volte per apprendere, per perfezionarsi, per migliorarsi. Mi sorgono spontanee queste domande: a cosa ambisce la nostra Anima? Cosa vuole o deve diventare alla fine delle reincarnazioni? Perché mai la nostra Anima, per perfezionarsi, avrebbe bisogno di incarnarsi in un corpo costretto a vivere in un mondo in cui tutta la natura è una lotta per la sopravvivenza? A partire dagli esseri più piccoli alle balene, la morte di alcuni è la vita di altri. Secondo voi perché? Scusate se le mie domande vi sembrano alquanto strane. Considerato che ci sono scienziati che vogliono sapere se vi sia vita o possibilità di vita su pianeti per raggiungere i quali non è sufficiente un secolo... credo di essere in buona compagnia.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 03 Dicembre 2024, 16:08:32 PMBuongiorno a tutti. Se non ho sbagliato a capire la nostra anima si incarna un numero imprecisato di volte per apprendere, per perfezionarsi, per migliorarsi. Mi sorgono spontanee queste domande: a cosa ambisce la nostra Anima? Cosa vuole o deve diventare alla fine delle reincarnazioni? Perché mai la nostra Anima, per perfezionarsi, avrebbe bisogno di incarnarsi in un corpo costretto a vivere in un mondo in cui tutta la natura è una lotta per la sopravvivenza? A partire dagli esseri più piccoli alle balene, la morte di alcuni è la vita di altri. Secondo voi perché? Scusate se le mie domande vi sembrano alquanto strane. Considerato che ci sono scienziati che vogliono sapere se vi sia vita o possibilità di vita su pianeti per raggiungere i quali non è sufficiente un secolo... credo di essere in buona compagnia.
Ma come fai a cercare di capire qualcosa su cui, per la sua natura, non può esserci indagine di alcun tipo?
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 03 Dicembre 2024, 16:08:32 PMConsiderato che ci sono scienziati che vogliono sapere se vi sia vita o possibilità di vita su pianeti per raggiungere i quali non è sufficiente un secolo... credo di essere in buona compagnia.
Se scopriremo che la vita è diffusa nell'universo, ciò non ci aiuterà a capire quale sia il suo fine, ne in subordine se vi sia un fine.
Supponiamo tuttavia che vi sia un saggio, la cui vita sia guidata dal bene, e che quel fine conosca e te lo possa rivelare.
Posto che la conoscenza di quel fine non sarà ininfluente sul successivo corso della tua vita, se egli sapesse che ciò la condizionerebbe in modo negativo, ti direbbe la verità o ti mentirebbe?
Se la sua vita è guidata dal bene esso certamente ti mentirebbe, in quanto egli tutto potrebbe volere, meno che il tuo male.
Tu, al posto suo, cosa faresti?
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 03 Dicembre 2024, 16:08:32 PMa cosa ambisce la nostra Anima? Cosa vuole o deve diventare alla fine delle reincarnazioni? Perché mai la nostra Anima, per perfezionarsi, avrebbe bisogno di incarnarsi in un corpo costretto a vivere in un mondo in cui tutta la natura è una lotta per la sopravvivenza? A partire dagli esseri più piccoli alle balene, la morte di alcuni è la vita di altri. Secondo voi perché?
Precisiamo che la corrente di pensiero che sostiene l incarnazione ciclica dell anima in altre vite coorporee è una precisa filosofia orientale. Personalmente non la ritengo valida per vari motivi. Ritengo che l anima, qualunque cosa questo termine significa, trova il suo centro di gravità permanente una volta uscita dal corpo perchè ciò che ci anima, ovvero questo sorplus di energia . Che io indico con una semplice formula ovvero energia totale meno massa totale di un corpo inanimato come un sasso o una galassia è uguale a zero, energia totale meno massa totale di un corpo animato è uguale a X dove la X indica un eccedenza.
questa eccedenza è frutto del lavoro dell universo. Non c'è un soffio vitale che anima il corpo dall alto dei cieli, c'è un lavoro, c'è un emergentismo dell essere, di gratis non c'è niente. c'è un "soma" , un pezzo di materia che a un certo punto diventa Bios, diventa vita. E come è possibile questo passaggio dalla materia inanimata alla vita? è possibile in quanto la vita è già contenuta nella materia , vedi polvere vitale ("Vital Dust") autore Christian de Duve. Poi il lavoro della materia continua , sempre dal basso e oltre a bios produce zoé, vita zoologica animale e poi continua e produce "psiché" , perchè uso i termini Greci , per dare sfoggio di me..nooo..uso i termini greci perchè i greci hanno pensato a queste cose e ci hanno consegnato i termini adatti e che cos'è questa "psichè" è la vita psitica ovviamente ed è sempre questo pezzo di materia che evolve , e poi continua il lavoro dell essere energia e giunge al "logos" che è la ragione e poi non si ferma, continua! c'è un ulteriore aspetto che è l anima spirituale , sì perchè anche l anima ha diversi livelli. E questa è il "Nous" che i Greci indicavano riguardo a quello stato in cui l'essere umano giunge ad essere libero dalle determinazioni biologiche e ambientali sia nel bene che nel male . Noi siamo un prodotto dei geni e dell ambiente , senza geni e senza ambiente noi non saremmo ok? ma in noi abbiamo la possibilità di essere liberi dalle determinazioni biologiche e ambientali. Da qui il dramma della vita umana da qui nascono le domande di senso che per alcuni sono seghe mentali ma che per altri come me sono ciò che esattamente specifica la specie fisica homo.
Citazione di: Koba II il 03 Dicembre 2024, 17:13:22 PMMa come fai a cercare di capire qualcosa su cui, per la sua natura, non può esserci indagine di alcun tipo?
In che senso non può esserci indagine di alcun tipo? In ogni caso, io mi lascio guidare dal mio intuito e secondo me si può indagare tranquillamente su questo argomento. Al massimo può succedermi come a Cristoforo Colombo che, convinto che il nostro Pianeta non fosse affatto piatto, partì per le Indie, trovando un altro continente e dimostrando comunque che la Terra non fosse affatto piatta!
Citazione di: iano il 03 Dicembre 2024, 22:03:02 PMSe scopriremo che la vita è diffusa nell'universo, ciò non ci aiuterà a capire quale sia il suo fine, ne in subordine se vi sia un fine.
Supponiamo tuttavia che vi sia un saggio, la cui vita sia guidata dal bene, e che quel fine conosca e te lo possa rivelare.
Posto che la conoscenza di quel fine non sarà ininfluente sul successivo corso della tua vita, se egli sapesse che ciò la condizionerebbe in modo negativo, ti direbbe la verità o ti mentirebbe?
Se la sua vita è guidata dal bene esso certamente ti mentirebbe, in quanto egli tutto potrebbe volere, meno che il tuo male.
Tu, al posto suo, cosa faresti?
Perché conoscere qualcosa di nuovo sarebbe ininfluente sul successivo corso della mia vita? Perché ciò che sa un saggio dovrebbe condizionare in modo negativo la mia vita? Credo che la saggezza sia incompatibile con la negatività.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 04 Dicembre 2024, 16:33:49 PMPerché conoscere qualcosa di nuovo sarebbe ininfluente sul successivo corso della mia vita?
Sarebbe certamente influente, nel bene e nel male.
Hai letto male.
Perchè rispondi sempre con delle domande?
Ora, rileggendo meglio forse vorrai darmi una risposta.
Citazione di: iano il 04 Dicembre 2024, 21:38:56 PMSarebbe certamente influente, nel bene e nel male.
Hai letto male.
Perchè rispondi sempre con delle domande?
Ora, rileggendo meglio forse vorrai darmi una risposta.
Hai usato la doppia negazione. Non sarebbe ininfluente. Messaggio 5
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 03 Dicembre 2024, 16:08:32 PMBuongiorno a tutti. Se non ho sbagliato a capire la nostra anima si incarna un numero imprecisato di volte per apprendere, per perfezionarsi, per migliorarsi. Mi sorgono spontanee queste domande: a cosa ambisce la nostra Anima?"
La nostra Anima ambisce allo sviluppo dell'essere vivente così che diventa "a immagine e somiglianza di Dio" e ciò significa che noi ci sviluppiamo via dall'egoismo dell'animale e diventiamo onniscienti, onnipotenti e abbiamo un amore senza limiti.
Il saggio Martinus fa un analisi molto interessante della reincarnazione nel seguente articolo:
https://www.martinus.dk/it/la-letteratura/articoli-di-martinus/reincarnazione/index.html
Citazione di: Rolando il 18 Dicembre 2024, 14:21:25 PMLa nostra Anima ambisce allo sviluppo dell'essere vivente così che diventa "a immagine e somiglianza di Dio" e ciò significa che noi ci sviluppiamo via dall'egoismo dell'animale e diventiamo onniscienti, onnipotenti e abbiamo un amore senza limiti.
Il saggio Martinus fa un analisi molto interessante della reincarnazione nel seguente articolo:
https://www.martinus.dk/it/la-letteratura/articoli-di-martinus/reincarnazione/index.html
Grazie, l'articolo mi è piaciuto molto e ha toccato tutti i punti fondamentali per comprendere la reincarnazione. Da ciò che ho letto deduco quindi che, non solamente ogni vita è un divenire, ma lo è tutta la catena di nascite, morti e rinascite che un'anima decide di intraprendere per perfezionarsi. Noi non ce ne rendiamo conto, ma in questa vita siamo qualcosa di più rispetto alle nostre vite precedenti. La nostra anima si perfeziona vita dopo vita anche se non ce ne rendiamo conto.
Davvero curioso e forse paradossale sostenere che l'anima possa incarnarsi o reincarnarsi.
Citazione di: Visechi il 18 Dicembre 2024, 22:01:37 PMDavvero curioso e forse paradossale sostenere che l'anima possa incarnarsi o reincarnarsi.
Perché paradossale?
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Dicembre 2024, 22:05:51 PMPerché paradossale?
Un anima è per definizione immateriale, spirito, se dovesse reincarnarsi (l'anima), cioè diventare corpo, quindi carne (come lascia ben intuire il termine stesso), smetterebbe, ipso facto, di essere immateriale, spirito, quindi anima, ma sarebbe solo corpo.
Tutto qui.
Citazione di: Visechi il 18 Dicembre 2024, 22:22:45 PMUn anima è per definizione immateriale, spirito,
No l'anima non è lo spirito.
L'anima si chiama tale perchè "anima" un corpo, lo rende vivo.
Maria viene adombrata dallo spirito.
Quindi anche lo spirito può prendere possesso del corpo.
E' invece impossibile il contrario, ossia che il corpo prenda possesso dell'anima, men che meno dello spirito.
Citazione di: Visechi il 18 Dicembre 2024, 22:22:45 PMUn anima è per definizione immateriale, spirito, se dovesse reincarnarsi (l'anima), cioè diventare corpo, quindi carne (come lascia ben intuire il termine stesso), smetterebbe, ipso facto, di essere immateriale, spirito, quindi anima, ma sarebbe solo corpo.
Tutto qui.
Non capisco come possa l'Anima diventare corpo quando si incarna. L'anima è altro dal corpo: questo segue le leggi della fisica, della chimica e della biologia, secondo cui "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"; quella invece segue altre leggi e non è soggetta a decadimento come il corpo. L'anima si incarna, o meglio decide di entrare in un corpo per provare nuove esperienze, per maturare, per arrivare ad un punto di apprendimento tale che non sarà più obbligata ad imparare nulla, perché conoscerà tutto il conoscibile, e quindi entrerà nell'eternità e nell'infinito, dove spazio e tempo non esistono e non possono condizionare niente e nessuno. L'anima non muore entrando in un corpo. E' un po' come quando compri un vestito nuovo e lo indossi. Non credo che indossare un vestito nuovo significhi morire. Lo stesso vale, secondo me, per l'anima che si reincarna.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 19 Dicembre 2024, 11:39:00 AMNon capisco come possa l'Anima diventare corpo quando si incarna. L'anima è altro dal corpo: questo segue le leggi della fisica, della chimica e della biologia, secondo cui "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"; quella invece segue altre leggi e non è soggetta a decadimento come il corpo. L'anima si incarna, o meglio decide di entrare in un corpo per provare nuove esperienze, per maturare, per arrivare ad un punto di apprendimento tale che non sarà più obbligata ad imparare nulla, perché conoscerà tutto il conoscibile, e quindi entrerà nell'eternità e nell'infinito, dove spazio e tempo non esistono e non possono condizionare niente e nessuno. L'anima non muore entrando in un corpo. E' un po' come quando compri un vestito nuovo e lo indossi. Non credo che indossare un vestito nuovo significhi morire. Lo stesso vale, secondo me, per l'anima che si reincarna.
Anima e corpo, in genere, sono considerati i due poli opposti dell'essere umano (fermiamoci all'uomo, non andiamo ad indagare altre improbabili entità). L'una, l'anima, è considerata immateriale ed è proprio questo suo essere incorporea, evanescente, spirituale, eterea a rappresentarne la caratteristica peculiare. Assai stridente sarebbe immaginare un'anima che si nutre, si disseta, copula e svolge tutte quelle funzioni tipicamente corporali. Il corpo, di contro, è ciò che nell'essere umano ne rappresenta la materialità, concreta e tangibile, perlomeno come e quanto lo può essere un pugno sferrato contro un altro individuo. Ora immaginare un'anima che si reincarna significa semplicemente un'anima che perde la propria incorporalità per divenire materia. Diverso sarebbe immaginare un'anima che decide di occupare un corpo per... campo libero alla fantasia... ma anche in questo caso i paradossi sarebbero notevoli.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 03 Dicembre 2024, 16:08:32 PMBuongiorno a tutti. Se non ho sbagliato a capire la nostra anima si incarna un numero imprecisato di volte per apprendere, per perfezionarsi, per migliorarsi. Mi sorgono spontanee queste domande: a cosa ambisce la nostra Anima? Cosa vuole o deve diventare alla fine delle reincarnazioni? Perché mai la nostra Anima, per perfezionarsi, avrebbe bisogno di incarnarsi in un corpo costretto a vivere in un mondo in cui tutta la natura è una lotta per la sopravvivenza? A partire dagli esseri più piccoli alle balene, la morte di alcuni è la vita di altri. Secondo voi perché? Scusate se le mie domande vi sembrano alquanto strane. Considerato che ci sono scienziati che vogliono sapere se vi sia vita o possibilità di vita su pianeti per raggiungere i quali non è sufficiente un secolo... credo di essere in buona compagnia.
Interessante la tua domanda.
Beh... per quanto mi riguarda è interessante anche il concetto che esprimi di "anima". Infatti parli di nostra anima. La domanda successiva è "nostra di chi ?"
Beh... a parte questo ti dico la mia. Non esiste alcuna anima. L'anima è un "concetto" inventato dal nostro EGO (Che rifiuta categoricamente di immaginare la sua fine) come soluzione alla sua scomparsa.
L'EGO (ossia la sensazione di essere qualcuno) nasce intorno all'anno di età, scompare temporaneamente durante il sonno e definitivamente con la morte.
l'EGO è essenziale come punto di riferimento del cervello per compiere determinate azioni o prendere "decisioni". (notare le virgolette in quanto NOI non prendiamo alcuna decisione in realtà).
Intorno all'anno di età il cervello, dopo aver creato le proprie mappe mentali, ha un problema. Quando sperimenta dei colori muoversi non sa è il mondo esterno a muoversi o la propria testa. Ecco che interviene quell'insieme di sensazioni corporee a creare un EGO (sensazione di esistere) per stabilire questo.
La rinascita di cui si parla nel buddismo ad esempio non ha niente a che fare con la reincarnazione. Come quando una foglia cade dall'albero NON è quella che rinasce al suo posto, cosi' quando un corpo continua il suo karma (Causa effetto) dove si tramuta in terra, acqua, piante ecc... ecc.. cosi' anche la MENTE (che non è anima, non è cervello, ma è un qualcosa di estremamente differente) continua il suo KARMA (ogni stato mentale, genera uno stato mentale successivo che sarà causa di quello successivo ancora e cosi' all'infinito).
Dato che OGNI effetto DEVE PER FORZA DI COSE avere una causa ecco che non puo' esistere UN PRIMO STATO MENTALE non generato da cause come UN ULTIMO STATO mentale che non produrrà effetti ecc.. ecc...
La mente per esperire necessita della materia, quando si distacca dalla materia, i ricordi svaniscono perché sono amminoacidi (materia). Quel che sopravvive (in pochissime parole) ono gli effetti carmici che NULLA HANNO A CHE FARE CON LA REINCARNAZIONE o soluzioni simili volute dall'ego.
Ovviamente tutto detto in pochissimissimissime parole. Ci sono decine di volumi che spiegano cosa intende il buddismo per rinascita. E PERCHE' L'ANIMA NON ESISTE E NON PUO' ESISTERE.
Saluti e felice trapasso ;)
L'anima si incarna nel corpo perchè segue la volontà del Dio.
Ci vogliono diverse vite, diverse meditazioni, per cui poi alla fine del suo viaggio, l'anima torni in Dio.
Le forme ascetiche dell'oriente negano più che l'anima, il corpo.
Invece il cristianesimo esalta il corpo, non ci potrebbe essere un divario più abissale.
Infatti come fa l'anima a conoscere il Dio, se non ne testimonia la sua volontà?
Se non vive carnalmente, vivendo la passione che è il vivere?
Il cristianesimo ha una via sapienziale, che come abbiamo visto in matteo, riconosce l'uomo, lo fa patire, gli dà il coraggio di credere nella resurrezione (in carne, in un altro corpo, fino a quando raggiunga la perfezione, per rinascere in carne nel Paradiso) e infine perviene alla conoscenza di questa ricerca.
L'oriente in tutte le sue forme ascetiche è invece il contrario.
La vita è sogno, un sogno del Dio. Per cui noi dobbiamo fare di tutto per risvegliarci, e tornare al Dio.
La via dell'oriente è una via senza storia, la via dell'occidente è fatta di storia e carne (martoriata, mortale).
Io avendo iniziato ad oriente mi trovo ora ad occidente.
Capisco gli uni, ma preferisco gli altri, e infatti sono nato in occidente.
Citazione di: green demetr il 19 Dicembre 2024, 17:10:31 PML'anima si incarna nel corpo perchè segue la volontà del Dio.
Ci vogliono diverse vite, diverse meditazioni, per cui poi alla fine del suo viaggio, l'anima torni in Dio.
Le forme ascetiche dell'oriente negano più che l'anima, il corpo.
Invece il cristianesimo esalta il corpo, non ci potrebbe essere un divario più abissale.
Infatti come fa l'anima a conoscere il Dio, se non ne testimonia la sua volontà?
Se non vive carnalmente, vivendo la passione che è il vivere?
Il cristianesimo ha una via sapienziale, che come abbiamo visto in matteo, riconosce l'uomo, lo fa patire, gli dà il coraggio di credere nella resurrezione (in carne, in un altro corpo, fino a quando raggiunga la perfezione, per rinascere in carne nel Paradiso) e infine perviene alla conoscenza di questa ricerca.
L'oriente in tutte le sue forme ascetiche è invece il contrario.
La vita è sogno, un sogno del Dio. Per cui noi dobbiamo fare di tutto per risvegliarci, e tornare al Dio.
La via dell'oriente è una via senza storia, la via dell'occidente è fatta di storia e carne (martoriata, mortale).
Io avendo iniziato ad oriente mi trovo ora ad occidente.
Capisco gli uni, ma preferisco gli altri, e infatti sono nato in occidente.
Rispetto alla reincarnazione ho letto due posizioni diverse: c'è chi afferma che sia l'Anima stessa ad accordarsi con le altre anime, per la "recita" dei ruoli che serviranno poi ad ogni Anima per progredire, per cui potrebbe essere anche che l'Anima di Putin e quella di Zelensky si conoscano e abbiano deciso di scendere sulla Terra a darsi battaglia per capire, diciamo... l'effetto che fa e per imparare da questa esperienza. Così è, per esempio secondo quanto scritto da Robert Schwartz nel libro Anime coraggiose, che ho recensito in questo Forum, nell'apposita sezione; altri, viceversa sostengono che il ruolo da incarnare non sia scelto da una o più anime, ma che sia Qualcuno a farlo, un Superiore, Dio o chi per esso, che, in base alla vita attuale di ognuno di noi, stabilisce quali rimedi porre ad eventuali lacune. Per esempio: se in una vita io disprezzo le persone di colore o quelle dell'altro sesso, ecco che nella prossima rinascerò come coloro che disprezzavo. Tuttavia, però, forse questa differenza tra le due tesi ha ben poca importanza.
Citazione di: bluemax il 19 Dicembre 2024, 15:26:17 PMInteressante la tua domanda.
Beh... per quanto mi riguarda è interessante anche il concetto che esprimi di "anima". Infatti parli di nostra anima. La domanda successiva è "nostra di chi ?"
Beh... a parte questo ti dico la mia. Non esiste alcuna anima. L'anima è un "concetto" inventato dal nostro EGO (Che rifiuta categoricamente di immaginare la sua fine) come soluzione alla sua scomparsa.
L'EGO (ossia la sensazione di essere qualcuno) nasce intorno all'anno di età, scompare temporaneamente durante il sonno e definitivamente con la morte.
l'EGO è essenziale come punto di riferimento del cervello per compiere determinate azioni o prendere "decisioni". (notare le virgolette in quanto NOI non prendiamo alcuna decisione in realtà).
Intorno all'anno di età il cervello, dopo aver creato le proprie mappe mentali, ha un problema. Quando sperimenta dei colori muoversi non sa è il mondo esterno a muoversi o la propria testa. Ecco che interviene quell'insieme di sensazioni corporee a creare un EGO (sensazione di esistere) per stabilire questo.
La rinascita di cui si parla nel buddismo ad esempio non ha niente a che fare con la reincarnazione. Come quando una foglia cade dall'albero NON è quella che rinasce al suo posto, cosi' quando un corpo continua il suo karma (Causa effetto) dove si tramuta in terra, acqua, piante ecc... ecc.. cosi' anche la MENTE (che non è anima, non è cervello, ma è un qualcosa di estremamente differente) continua il suo KARMA (ogni stato mentale, genera uno stato mentale successivo che sarà causa di quello successivo ancora e cosi' all'infinito).
Dato che OGNI effetto DEVE PER FORZA DI COSE avere una causa ecco che non puo' esistere UN PRIMO STATO MENTALE non generato da cause come UN ULTIMO STATO mentale che non produrrà effetti ecc.. ecc...
La mente per esperire necessita della materia, quando si distacca dalla materia, i ricordi svaniscono perché sono amminoacidi (materia). Quel che sopravvive (in pochissime parole) ono gli effetti carmici che NULLA HANNO A CHE FARE CON LA REINCARNAZIONE o soluzioni simili volute dall'ego.
Ovviamente tutto detto in pochissimissimissime parole. Ci sono decine di volumi che spiegano cosa intende il buddismo per rinascita. E PERCHE' L'ANIMA NON ESISTE E NON PUO' ESISTERE.
Saluti e felice trapasso ;)
Nostra anima, come potrei scrivere: nostra madre, intendendo la mia per me, la tua per te e quella di chiunque altro per sé.
Altro punto: che cosa ti spinge a negare l'esistenza dell'Anima? Perché secondo te l'Anima non esiste? Perché mai il nostro Ego dovrebbe inventare un concetto così importante come l'Anima? Se, viceversa fosse proprio il tuo ego a negare l'esistenza dell'Anima?
Buona domenica a tutti. Ho trovato questo scritto che, secondo me, spiega molto bene il concetto di Anima:
ESSERE L'ANIMA
"Siete un'Anima con un corpo fisico, non un corpo fisico con un'Anima. L'Anima è dentro e fuori dal corpo. L'Anima è fondamentalmente Luce che viaggia ad Alta velocità in tutte le direzioni. L'Anima è la porta verso il Paradiso dentro di voi.
Come un Fiore di Loto che cresce dall'acqua e dal fango, 'Jiv Atma' o l'Anima Incarnata è come un fiore che si protende verso il Sole, verso l'Anima Superiore. La persona-Anima è un Albero Capovolto con la Radice Spirituale verso l'alto ed è Radicato all'Anima Superiore e definitivamente Radicato a Dio. La qualità dello sviluppo dell'Anima è riflessa nel 'veicolo'.
Pensate all'Anima come se avesse una natura fluida che si irradia. L'Anima è Energia con la Consapevolezza. Non pensate all'Anima come ad un Essere che sta in un solo luogo, in un momento preciso. L'Anima è ovunque! Come la luce essa può essere qui e là nello stesso momento. La vostra Anima è, contemporaneamente, dentro e fuori dal vostro corpo. L'Energia dell'Anima rende il corpo intero (completo). Quando una persona nasce, l'Anima Superiore sta 'esalando'. Quando una persona muore, l'Anima Superiore sta 'inspirando' (incamerando) l'Energia dell'Anima, che noi chiamiamo 'Vita'. Dove non c'è l'Energia dell'Anima il corpo muore."
(Master Choa Kok Sui - Sutra Del Loto D'Oro: Oltre la Mente)
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 03 Dicembre 2024, 16:08:32 PMPerché mai la nostra Anima, per perfezionarsi, avrebbe bisogno di incarnarsi in un corpo costretto a vivere in un mondo in cui tutta la natura è una lotta per la sopravvivenza? A partire dagli esseri più piccoli alle balene, la morte di alcuni è la vita di altri. Secondo voi perché?
Il motivo perché la nostra anima avrebbe bisogno di incarnarsi in un corpo....ed essere "costretto a vivere in un mondo in cui tutta la natura è una lotta", è che è solo nel mondo fisico che si può imparare a conoscere le leggi della vita. In virtù della legge del karma tutte le energie vanno in ciclo e tornano alle sue origini, Quindi "sbagliando si impara" e dopo millenni di vite nasce e cresce la coscienza. dallo stato animale allo stato un po' più umano, e adesso ci chiamiamo "esseri umani". Attraverso la soluzione dei problemi che si incontra nella vita, si sviluppa l'intelligenza, e attraverso l'esperienza della sofferenza si evolve la compassione o la facoltà di riconoscere la sofferenza negli altri. Quindi ciò che si chiama "male", la sofferenza di vari tipi, è, visto in una prospettiva più ampia, in realtà un "bene", siccome arricchisce l'individuo con sapere. Sul piano spirituale, che è la vera dimora dell'"anima" e dove l'essere si trova quando non è incarnato in materia fisica, non si può imparare niente siccome perché li non c'è materia solida che da resistenza.