Salve, Oltre ad essere profondamente ignorante, io risulterei (voi direte : incredidibile ma vero !) anche abbastanza timido, nel senso che - ben conscio della mia ignorante profanità circa simili argomenti, nutro del rispetto, della riverenza intellettuale circa le prospettive spirituali esaminate in chiave filosofica.
E' per questa ragione che mi risolvo a chiedere a qualcuno dei nuovi amici che recentemente han preso d'assalto i misteri della metafisica (I vecchi amici del Forum non si offendano, ma fino a circa l'inizio dell'anno corrente il forum pareva un luogo per merenda scolastiche, mentre adesso sì che la genialità filosofica creativa sta facendosi largo a spallate !)...........mi risolvo a chiedere di veder affrontato in modo risolutivo un simile dilemma.
Ma insomma........un mondo privo di spirito, privo di interminabili discussioni circa la imprescindibilitità di esso, privo di tantissimi filosofi nullafacenti e troppoparlanti, privo sia di bene che di male................ricco solo di sentimenti personali silenziosi, di pale e picconi, di collaborazione materiale........sarebbe secondo voi un mondo più o meno fertile di un mondo fondato su di ormai ultramillenari "giri delfumo" consistenti nel citare continuamente concetti altrui ormai completamente sfiancati e sfiancanti ?. saluti.
Citazione di: viator il 01 Maggio 2022, 22:40:21 PMun mondo privo di spirito, privo di interminabili discussioni circa la imprescindibilitità di esso, privo di tantissimi filosofi nullafacenti e troppoparlanti, privo sia di bene che di male................ricco solo di sentimenti personali silenziosi, di pale e picconi, di collaborazione materiale........sarebbe secondo voi un mondo più o meno fertile di un mondo fondato su di ormai ultramillenari "giri delfumo" consistenti nel citare continuamente concetti altrui ormai completamente sfiancati e sfiancanti ?.
Ma è già così, stai descrivendo l'uomo contemporaneo in pratica, guardiamoci attorno, le chiese sono semi vuote e sono diventati edifici , le cattedrali o le chiese grandi e belle , luoghi dove il turista di passaggio scatta la sua bella foto ricordo. E allora perchè non le smantelliamo e creiamo qualcosa di più produttivo e utile alla società? il fatto è che la chiesa non è più in grado , tramite i dogmi e le liturgie, di attrarre fedeli. Quella della visione Spirituale è una visione gravemente in crisi. Ad ogni modo questa idea dello Spirito è qualche cosa di radicato nella coscienza umana che già dalla grecia antica col termine meta-fisica era cominciata. Lo Spirito infatti è trascendente, trascende il mondo fisico. è qualcosa di oltre , alla fine si può riassumere tutta lavisione religiosa del mondo in questa ricerca di un oltre. Impostare quindi un mondo privo di dimensione Sprituale significa anche essere consapevoli che quella ricerca dell oltre la devi abbandonare. Cosa che secondo me non succederà mai per una semplice ragione che è la volontà dell io. l' "io" vuole sostanzialmente una cosa , persistere....nel suo...essere!. E perchè l'io vuole persistere nel suo essere? e qui entrano i gioco le visioni Spirituali, le filosofie, le religioni. La bellezza, noi vogliamo vivere perchè vivere è bello, capiamo che è meglio vivere che non vivere. Quindi anche la bellezza diventa motivo di vita e poi ci sarebbe la voluntas e come vogliamo interpretarla? dipende, diepende da come si interpretano i dati che giungono alla coscienza
un altra cosa, una tale impostazione priva di ricerca Spiriutuale dovrà essere anche priva di qualsiasi ricerca metafisica. Nessuna metafisica può sopravvivere se si toglie la metafisica dello Spirito, tutto deve quindi essere causa-effetto, energia condensata in materia , processi fisici necessari e contingenti, cioè che dipendono da quacosa d'altro.
Salve Alberto- Grazie della tua risposta. Il mio chiedermi se possa risultare più fecondo un mondo privo di metafisica (fede e trascendenza) è basato su di un semplice ragionamento.
Tutto vero e noto il fatto che fede, trascendenza, metafisica, ricerca interiore, senso della vita etc.etc. etc siano in declino all'interno del nostro mondo orientato sempre più materialisticamente.
Facciamo che la materia sia la montagna (l'immanenza), la quale, elevandosi, si restringe. Giunti alla cima, la materia cessa e lo spazio viene interamente occupato dal cielo (la trascendenza).
Il problema è che il cielo è vuoto oltre che freddo. E pure sterile.
La montagna è il mondo ed ospita la vita, magari sempre più stentata man mano che si sale. Ma il vuoto sopra la montagna è privo di vita e rappresenta l'assurdo concetto dell' "oltre la vita".
Oltre o "sopra" che ?. Lo spazio dello spiritualismo va restringendosi perchè ciò che sta "qui e sotto" (la materialistica montagna ospitante la vita e la concretezza umane)........con il tempo aumenta continuamente di volume, occultando la visione di ciò che è già di per sè invisibile (lo spirituale).
Perciò la terricola montagna è il regno della vita mentre la celestiale spiritualità è quello della morte.
Ma come si fa a parlare di "vita dopo la morte" ? (espressione usata con la massima disinvoltura da qualcuno persino in pubbliche riunioni). Se la morte esiste, si dovrebbe poter parlare solamente di "vita prima della morte", no?. Saluti.
Citazione di: Alberto Knox il 02 Maggio 2022, 12:37:18 PMl' "io" vuole sostanzialmente una cosa , persistere....nel suo...essere!. E perchè l'io vuole persistere nel suo essere? e qui entrano i gioco le visioni Spirituali, le filosofie, le religioni. La bellezza, noi vogliamo vivere perchè vivere è bello, capiamo che è meglio vivere che non vivere. Quindi anche la bellezza diventa motivo di vita e poi ci sarebbe la voluntas e come vogliamo interpretarla? dipende, diepende da come si interpretano i dati che giungono alla coscienza
Ciao Alberto, a me questa rappresentazione, dell'io che costruisce lo spirito per diventare eterno,non mi ha mai convinto. Primo perché l'autoinganno nega il nostro bisogno di temere la morte, bisogno che é biologicamente determinato dal bisogno di sopravvivere fisicamente.
Secondo perché, come anche tu dici, l'io proietta oltre la morte la bella vita, anche ammesso e non concesso che la nostra vita fisica sia bella, do dove esce fuori l'inferno?
Citazione di: viator il 02 Maggio 2022, 18:21:26 PMSalve Alberto- Grazie della tua risposta. Il mio chiedermi se possa risultare più fecondo un mondo privo di metafisica (fede e trascendenza) è basato su di un semplice ragionamento.
Tutto vero e noto il fatto che fede, trascendenza, metafisica, ricerca interiore, senso della vita etc.etc. etc siano in declino all'interno del nostro mondo orientato sempre più materialisticamente.
Facciamo che la materia sia la montagna (l'immanenza), la quale, elevandosi, si restringe. Giunti alla cima, la materia cessa e lo spazio viene interamente occupato dal cielo (la trascendenza).
Il problema è che il cielo è vuoto oltre che freddo. E pure sterile.
La montagna è il mondo ed ospita la vita, magari sempre più stentata man mano che si sale. Ma il vuoto sopra la montagna è privo di vita e rappresenta l'assurdo concetto dell' "oltre la vita".
Oltre o "sopra" che ?. Lo spazio dello spiritualismo va restringendosi perchè ciò che sta "qui e sotto" (la materialistica montagna ospitante la vita e la concretezza umane)........con il tempo aumenta continuamente di volume, occultando la visione di ciò che è già di per sè invisibile (lo spirituale).
Perciò la terricola montagna è il regno della vita mentre la celestiale spiritualità è quello della morte.
Ma come si fa a parlare di "vita dopo la morte" ? (espressione usata con la massima disinvoltura da qualcuno persino in pubbliche riunioni). Se la morte esiste, si dovrebbe poter parlare solamente di "vita prima della morte", no?. Saluti.
Ciao viator, sei proprio sicuro che l'accumulo delle cose materiali o terrene distragga dalla percezione dello spirito? Le cose materiali servono per appagare bisogni materiali, se ne hai poche i bisogni sono urgenti e il loro soddisfacimento occupa la mente. Quando invece hai tutto il necessario in senso fisico allora hai tempo per dedicarti ad altro.
@Alberto Knox
Non penso che lo slancio verso la Trascendenza derivi dall'io che non vuole morire...
Perché l'io vuole l'esserci.
Di fronte all'inevitabilità della morte si inventa allora ogni possibile rimedio.
Ma i rimedi sono delle superstizioni.
Ossia la pretesa di stabilire cosa sia vero, senza mostrarne il fondamento.
Le religioni, tutte, sono intrise di superstizione.
Tuttavia in esse batte pure un cuore spirituale.
Che non ha nulla a che fare con la sopravvivenza dell'io.
La spiritualità nasce infatti da ciò che conta veramente.
Dal tesoro nel campo, di fronte al quale niente altro ha valore.
E ciò che conta veramente è il Bene.
Salve anthonyi. Citandoti : " Ciao viator, sei proprio sicuro che l'accumulo delle cose materiali o terrene distragga dalla percezione dello spirito? Le cose materiali servono per appagare bisogni materiali, se ne hai poche i bisogni sono urgenti e il loro coloro che hannosoddisfacimento occupa la mente. Quando invece hai tutto il necessario in senso fisico allora hai tempo per dedicarti ad altro".
No, non sono per nulla sicuro. In genere coloro che hanno già il necessario e magari anche il superfluo, avanzando loro tempo e risorse, le dedicano :
- alla meditazione, preghiera, riflessione........nel caso non possano dedicarsi ai piaceri
- ai piaceri, nel caso non vogliano dedicarsi alla meditazione, preghiera, riflessione
Saluti.
Illustrissimo viator come la va?... premesso sempre che l'importante è la salute, ci si potrebbe chiedere quale possa essere il senso dell'esistenza delle ciliegie sotto spirito. E' indispensabile lo spirito per le ciliegie? Cos'è lo spirito? Per averne una buona idea dovresti partire almeno dalla prima volta in cui è comparso tale termine e seguirne l'evoluzione di senso fino ad oggi. Ad esempio oggi si dice pure di avere spirito di avventura, o fare dello spirito etc etc. Tutto ciò naturalmente si ammette fintanto che uno non pensi che le parole siano comparse più o meno tutte assieme e continuino a manifestare lo stesso senso di un tempo ormai dimentico. Per come la vedo io comunque, se non hai spirito sei un automa ... forse l'essere automi è anche una delle aspirazioni della nostra civiltà, ma non vedo facile il riuscire a compierla. Buona serata
Salve beatissimo e quasi prediletto daniele22. Sai bene che io intendevo parlar di spirito fuor di ogni facile metafora.
Spirito : definizione : un'anima dotata della capacità di volere (in particolare : di voler manifestarsi).
Ora, l'anima ce l'hanno tutte le cose (l'anima è la forma delle cose (vedi anche fonderia e metallurgia) ma solo l'anima umana ha una forma talmente complessa da riuscire a generare una trama che consenta - ai singoli particolari di essa - di funzionare e relazionarsi tra di essi sino a realizzare le cosiddette facoltà cerebrali, tra le quali appunto il voler affermare la propria esistenza spirituale. Vedi come mi è facile by-passare gli oceani della mia ignoranza ?.
Può darsi che ciò che affermo sia un castroneria ma pensa quanto tempo e fatica ho risparmiato rispetto alle centinaia di migliaia di pagine scritte da altri e che - purtroppo sospetto - contengono affermazioni nient'affatto più meritevoli delle mie ?. Devoti saluti.
Condivido ovviamente il tuo ultimo sospetto forse essendo pure io uno studioso di poco conto ... Detto ciò, non intendevo che lo spirito sportivo corrisponda ad una metafora ... sarebbe invece questa una accezione che si è formata nel tempo per il termine "spirito". Forse un tempo poteva essere una metafora, ma da quando Dio cominciò a morire, non è ancora morto tra l'altro, il termine iniziò a proporsi fuor di metafora con un suo senso ben preciso.
La mente umana, sai ben come la penso, è purtroppo traviata da quel famoso errore inconsapevole ... e non si dà per vinta, come potrebbe del resto, e pretende di costruire castelli in aria che giungano chissà dove. Però almeno qualcuno tra i dotti ha capito che non si devono costruire stronzate mentali. Per questo rinunciano al famoso fondamento della conoscenza. Buona nottolata
Citazione di: viator il 02 Maggio 2022, 18:21:26 PMSalve Alberto- Grazie della tua risposta. Il mio chiedermi se possa risultare più fecondo un mondo privo di metafisica (fede e trascendenza) è basato su di un semplice ragionamento.
no no, tutta quanta la metafisica è basata sul ragionamento. Non solo la fede e trascendenza che hai messo fra parentesi. Non possiamo avere accesso a quella che è la sostanza e lo stesso vale per il mondo (mondo inteso come la totalità) possiamo avere espereinza di quello o di quell altra cosa , ma non possiamo avere mai esperienza del tutto. La meditazione trascendetale nasce propio con lo scopo di voler giungere a quella realtà che va oltre la materialità , oltre la fisica del qui ed ora. Oltre ai 5 sensi dell esperienza. Questo bisogno di andare a conoscere l'oltre il ciò che per via della nostra conformazione è dato sperimentare rimarrà sempre un bisogno insindacabile dell'essere umano. Ma non arriveremo mai a una conoscenza certa per via dei limiti della nostra natura terrena.
La metafisica non è conoscenza certa , non è scienza, non può essere valida perchè parte da idee senza l'esperienza . Ad esempio l'idea Di Dio e l'idea di anima sono idee che partono da presupposti senza passare per l'esperienza.
Salto che non si può fare. E lo stesso vale per la voluntas di Shopenhauer, o per la sostanza di Spinoza, per il mondo delle idee di Platone, tutta quanta la metafisica. è per questo che dico che non puoi sostenere che l'anima non abbia fondamento valido invece un altra metafisica sì. No, partono entrambe da presupposti senza passare per l'esperienza. è il salto nel buio di cui parlava Kierkegaard
Ma il fatto di non poter conoscere una realtà che trascende la realtà fisica (per via dei nostri limiti) non significa che essa non esista. Possiamo mettere in campo speculazioni razionali valide fino a quanto si vuole ma non potendo fare esperienza (e quindi metterlo sul banco di prova della scienza) rimarrà sempre una conoscenza incompleta, non vi è certezza, è solo astrazione , è solo metafisica. disciplina indispensabile se vogliamo affrontare concetti empirici ed astratti come "esistere" o "essere" e per tutto quello che non è dato conoscere attraverso i 5 sensi. A me pare che qualcuno sia disposto afare i salti mortali, (altro che salti nel buio) per promuovere altre metafisiche che non siano quelle Spirituali e di voler stabilire che esse sono meglio di quest'ultime.In pratica sostituire un mistero con un altro mistero. E ovviamente mi oppongo a questa cosa, se è lecito parlare di metafisica , allora è lecito anche parlare di anima. Se non è lecito parlare di anima e spirito allora non è lecito parlare di nessun altra metafisica.
Salve. La metafisica non esiste. Ciò che viene nominato in tal modo è solo quella parte della fisica che non è ancora stata rivelata far parte della fisica stessa. Naturalmente si tratta di un "mondo" infinitamente più ampio di quello comunque rivelabile dalla fisica. La fisica "nota" o "rivelata" è solo una porziuncola.
E' il problema della conoscenza :
- esiste il noto
- poi esiste l'ignoto che diventerà noto
- infine esiste l'ignoto che resterà per sempre tale. Tutto qui.
Ma cosa succederebbe tornando a 250 anni fa e mettendosi a spiegare il funzionamento di un motore elettrico o la possibilità di parlarsi a grandi distanze ?
Per il villico cui mostrassimo in azione gli strumenti attraverso i quali è oggi possibile generare forze sovrumane o comunicare a grande distanza, ci sarebbe solo una ipotesi (anzi : una certezza) :
- nel futuro dell'umanità si manifesteranno il potere di Dio e/o quello di Satana (ovvero la metafisica si affermerà sulla fisica)
Per lo studioso invece esisterebbe solo una chiarezza : nel futuro della umanità (cioè oggi ed oltre) vedremmo una stupefacente espansione delle scienze fisiche, le quali metteranno progressivamente "all'angolo" la metafisica. Saluti.
Citazione di: viator il 01 Maggio 2022, 22:40:21 PMSalve, Oltre ad essere profondamente ignorante, io risulterei (voi direte : incredidibile ma vero !) anche abbastanza timido, nel senso che - ben conscio della mia ignorante profanità circa simili argomenti, nutro del rispetto, della riverenza intellettuale circa le prospettive spirituali esaminate in chiave filosofica.
E' per questa ragione che mi risolvo a chiedere a qualcuno dei nuovi amici che recentemente han preso d'assalto i misteri della metafisica (I vecchi amici del Forum non si offendano, ma fino a circa l'inizio dell'anno corrente il forum pareva un luogo per merenda scolastiche, mentre adesso sì che la genialità filosofica creativa sta facendosi largo a spallate !)...........mi risolvo a chiedere di veder affrontato in modo risolutivo un simile dilemma.
Ma insomma........un mondo privo di spirito, privo di interminabili discussioni circa la imprescindibilitità di esso, privo di tantissimi filosofi nullafacenti e troppoparlanti, privo sia di bene che di male................ricco solo di sentimenti personali silenziosi, di pale e picconi, di collaborazione materiale........sarebbe secondo voi un mondo più o meno fertile di un mondo fondato su di ormai ultramillenari "giri delfumo" consistenti nel citare continuamente concetti altrui ormai completamente sfiancati e sfiancanti ?. saluti.
Ma a quali nuovi utenti ti riferisci? ah ah
Qua ti risponde un vecchio: ma vedi se metti una domanda nel 3d, e poi invece fai capire che il concetto di spirito è, tue parole, "sfiancante" e, non si capisce bene perchè, "sfiancato", a me pare più che altro una affermazione che non voglia uscire dallo stato di ingnoranza profonda a cui tu stesso dici essere relegato.
Magari la prossima volta fai una domanda sincera, non trovi?
Salve Green Demetr. Citandoti : "Qua ti risponde un vecchio: ma vedi se metti una domanda nel 3d, e poi invece fai capire che il concetto di spirito è, tue parole, "sfiancante" e, non si capisce bene perchè, "sfiancato", a me pare più che altro una affermazione che non voglia uscire dallo stato di ingnoranza profonda a cui tu stesso dici essere relegato.
Magari la prossima volta fai una domanda sincera, non trovi?".
Sfiancante e sfiancato trovo il modo in cui molti intervengono senza produrre neppure un briciolo di autonomia, creatività, indipendenza intellettuale.........barricandosi nell'analisi della eredità dei Maestri i quali - ovviamente - attraverso la stessa "storia della filosofia" hanno nel tempo sostenuto tutto ed il contrario di tutto.
Per quanto riguarda le mie domande, è perfettamente inutile farne la dietrologia. Basta rispondervi o non rispondervi. Pur essendo un ignorante, figurati se non immagino quale potrebbe essere la reazione di un Mastro Biblista ai miei ingenui quesiti. Saluti.
Ma l'esistenza dello spirito è indispensabile o facoltativa ?
è questo l'ingenuo quesito? forse sì lo è inegenuo, ma solo perchè è ovvio che sia facoltativo , possiamo nutriere il corpo, nutrire i desideri del corpo e appagare anche quelli della mente. mente sana in corpo sano. Sottolineare i valori dello spirito non significa affatto sminuire i valori del corpo, certo che è importante nutrirsi , fare attività fisica , uno stile di vita salutare. E credo che si possa condurre così tutta la vita senza alcuna necessità di nutrire, o pensare al propio spirito, gli atei sono così, vivono lostesso e vivono anche bene dopo tutto no? allora perchè dovrebbe essere indispensabile coltivare, o meglio , nutrire , l'anima. A questo proposito però vorrei chiarire una cosa un volta per tutte, quando si dice spirito non si intende un altra spece di entità separata dall anima , o che risiede nell anima .quando si dice Spirito, si intende un salto di consapevolezza , è quando tu capisci che c'è una parte di te stesso che non coincide esattamente con il tuo io interiore. Ma una parte del tuo essere che è nascosto agli occhi dell io di superfice, quell io egocentrico che dice "io sono" "io voglio", io ,io... io ...è quella parte del tuo essere...che dice...natura. è quando tu scendi nella natura più profonda del tuo essere e capisci che la natura non è solo estensione, corpi celesti, mondi , cose, foreste di cui tu fai parte ...ma che è anche pensiero che precede le parole, è l'essere nascosto nel cuore, è la luce interiore dell uomo dove quando tu giungi a quell'essere hai un esperienza spirituale e la tua stessa anima fa un salto di consapevolezza e diventa anima spirituale. Da li poi si procede col nutrimento per lo Spirito, per mantenere quella consapevolezza, perchè ti diventa cara, ci tieni , e se non lo fai senti l'arsura senti che ne hai bisogno , perchè è una parte di te che è importante almeno quanto la salute del corpo. Questo è lo spirito, significa trovare il divino che è dentro di noi che non è quel Dio seduto sul trono contornato dai sette cherubini, da un coro angelico e una schiera di altri ammiratori. Noi siamo figli della materia, non possiamo prescidere da questa dimensione materiale, non siamo fisica, natura fisica ma c'è un ulteriore aspetto della natura fisica che si chiama anima che è infine una quantità di energia libera che è la libertà che ti può mettere in relazione al mondo ma anche in indipendenza e autonomia rispetto al mondo. Per cui non è indispensabile avere una spiritualità. Pur sapendo che nell ultimo giorno della tua vita quella libertà che ti permetteva di relazionarti al mondo e in indipendeza autonoma rispetto al mondo cesserà, la logica che ti ha portato a esistere nel mondo ti richiamerà a se stessa.
Citazione di: Alberto Knox il 11 Maggio 2022, 21:18:26 PMnon siamo fisica, natura fisica
Qui ho sbagliato a scrivere, volevo dire "noi siamo fisica, natura fisica..."
Citazione di: viator il 10 Maggio 2022, 11:33:43 AMSalve Green Demetr. Citandoti : "Qua ti risponde un vecchio: ma vedi se metti una domanda nel 3d, e poi invece fai capire che il concetto di spirito è, tue parole, "sfiancante" e, non si capisce bene perchè, "sfiancato", a me pare più che altro una affermazione che non voglia uscire dallo stato di ingnoranza profonda a cui tu stesso dici essere relegato.
Magari la prossima volta fai una domanda sincera, non trovi?".
Sfiancante e sfiancato trovo il modo in cui molti intervengono senza produrre neppure un briciolo di autonomia, creatività, indipendenza intellettuale.........barricandosi nell'analisi della eredità dei Maestri i quali - ovviamente - attraverso la stessa "storia della filosofia" hanno nel tempo sostenuto tutto ed il contrario di tutto.
Per quanto riguarda le mie domande, è perfettamente inutile farne la dietrologia. Basta rispondervi o non rispondervi. Pur essendo un ignorante, figurati se non immagino quale potrebbe essere la reazione di un Mastro Biblista ai miei ingenui quesiti. Saluti.
Ma io ti ho risposto amico mio! ;)
Ovviamente per me lo spirito è fondamentale, e per intenderlo servono i maestri che ci sfiancano nella palestra del pensiero.
Posso capire il volersi svincolare da loro, ma credo che lo facciamo già, ogni qualvolta non andiamo in palestra.
La spiritualità è vita, alcuni maestri ci accompagnano, altri ci rallentano, altri ci dissuadono.
Siamo liberi di vivere la nostra spiritualità come vogliamo.
Detesto l'ubbidienza accademica.
Ma bisogna anche saper ascoltare, forse quelle verità che da soli senza bisogno di aiuti troviamo nel nostro mondo spirituale, possono anche arricchirsi, trovare nuove sfumature e nuove intrecci.
Quindi il mio consiglio è di ascoltare quel biblista (a me piace ascoltare i biblisti cristiani, anche se non sono d'accordo con loro, mi danno tanti spunti, e arricchiscono la mia spiritualità).
Ciao!
Citazione di: Alberto Knox il 11 Maggio 2022, 21:18:26 PMMa l'esistenza dello spirito è indispensabile o facoltativa ?
è questo l'ingenuo quesito? forse sì lo è inegenuo, ma solo perchè è ovvio che sia facoltativo , possiamo nutriere il corpo, nutrire i desideri del corpo e appagare anche quelli della mente. mente sana in corpo sano. Sottolineare i valori dello spirito non significa affatto sminuire i valori del corpo, certo che è importante nutrirsi , fare attività fisica , uno stile di vita salutare. E credo che si possa condurre così tutta la vita senza alcuna necessità di nutrire, o pensare al propio spirito, gli atei sono così, vivono lostesso e vivono anche bene dopo tutto no? allora perchè dovrebbe essere indispensabile coltivare, o meglio , nutrire , l'anima. A questo proposito però vorrei chiarire una cosa un volta per tutte, quando si dice spirito non si intende un altra spece di entità separata dall anima , o che risiede nell anima .quando si dice Spirito, si intende un salto di consapevolezza , è quando tu capisci che c'è una parte di te stesso che non coincide esattamente con il tuo io interiore. Ma una parte del tuo essere che è nascosto agli occhi dell io di superfice, quell io egocentrico che dice "io sono" "io voglio", io ,io... io ...è quella parte del tuo essere...che dice...natura. è quando tu scendi nella natura più profonda del tuo essere e capisci che la natura non è solo estensione, corpi celesti, mondi , cose, foreste di cui tu fai parte ...ma che è anche pensiero che precede le parole, è l'essere nascosto nel cuore, è la luce interiore dell uomo dove quando tu giungi a quell'essere hai un esperienza spirituale e la tua stessa anima fa un salto di consapevolezza e diventa anima spirituale. Da li poi si procede col nutrimento per lo Spirito, per mantenere quella consapevolezza, perchè ti diventa cara, ci tieni , e se non lo fai senti l'arsura senti che ne hai bisogno , perchè è una parte di te che è importante almeno quanto la salute del corpo. Questo è lo spirito, significa trovare il divino che è dentro di noi che non è quel Dio seduto sul trono contornato dai sette cherubini, da un coro angelico e una schiera di altri ammiratori. Noi siamo figli della materia, non possiamo prescidere da questa dimensione materiale, non siamo fisica, natura fisica ma c'è un ulteriore aspetto della natura fisica che si chiama anima che è infine una quantità di energia libera che è la libertà che ti può mettere in relazione al mondo ma anche in indipendenza e autonomia rispetto al mondo. Per cui non è indispensabile avere una spiritualità. Pur sapendo che nell ultimo giorno della tua vita quella libertà che ti permetteva di relazionarti al mondo e in indipendeza autonoma rispetto al mondo cesserà, la logica che ti ha portato a esistere nel mondo ti richiamerà a se stessa.
Quello che non capisco di queste posizioni ibride, ossia che in noi vi sia un anima, ma che di fatto siamo solo materia, è la relazione che intercorre tra questi due poli.
Molto spesso noto che l'anima sia solo un orpello decorativo e quello che conta sia solo il mondo materiale.
Ma è invece il contrario: noi moriamo, e con noi la nostra materia.
E dunque quell'afflato divino che i nostri tempi continuano a chiamare biologia, a cosa serve?
A ingannarci qualcuno dice, ma al fine di che? tanto noi moriamo.
E dunque quale è il fine di dirsi mortali?
Perchè il dire è sempre un fine, un mezzo.
Perchè non rimanere zitti e morire?
E' ovvio che non è così! non è mai stato così.
Come scrive Heidegger all'uscio della sua baita nella foresta: all'inizio è la folgore!
il resto è fuffa.
semplicemente perchè lo spirito non è qualcosa di materiale , non è fatto di atomi. Lo spirito è quella parte razionale di noi che crede , che ha fede, che prega, che entra in comunione con il divino che è in noi e fuori di noi. Esso dunque è più simile a un pensiero che a qualcosa di fisico. dire spirito o anima spirituale è la medesima cosa
Citazione di: Alberto Knox il 13 Giugno 2022, 11:44:35 AMsemplicemente perchè lo spirito non è qualcosa di materiale , non è fatto di atomi. Lo spirito è quella parte razionale di noi che crede , che ha fede, che prega, che entra in comunione con il divino che è in noi e fuori di noi. Esso dunque è più simile a un pensiero che a qualcosa di fisico. dire spirito o anima spirituale è la medesima cosa
Si ma appunto è proprio sul concetto di comunione che vorrei stimolarti a parlare.
Noi (che a mio parere siamo pensiero di pensiero, una scaglia di un pensiero più grande) abitiamo il mondo materiale, ma quando ci sentiamo a casa?
Quando siamo in comunione con quel fluire che è il pensiero dentro ad un pensiero più grande.
Quando siamo a casa siamo in comunione con l'altrove.
L'umlicht studiato da Freud, scritto da Kafka è il suo contraltare: "l'esser fuori casa", essere angosciati, impauriti, depressi.
Cosa ci riporta a casa? E' questo secondo me il cammino spirituale.
Citazione di: green demetr il 13 Giugno 2022, 23:05:22 PMCosa ci riporta a casa? E' questo secondo me il cammino spirituale.
Sono perfettamente d'accordo, è questo il cammino spirituale. Cosa ci riporta a casa? il messaggio che la vita ti consegna in modo personale, oserei dire, intimo. Il messaggio che la vita ci può consegnare non è dovuto, non ci è dato per diritto di nascita. Sarebbe più facile se fosse così. Invece non è così, il messaggio che la vita ci consegna è frutto di lavoro, di ricerca, di introspezione, di pulizia della mente.