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LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: acquario69 il 25 Giugno 2016, 11:54:22 AM

Titolo: Medium
Inserito da: acquario69 il 25 Giugno 2016, 11:54:22 AM
riprendendo da qui sotto;
http://www.riflessioni.it/logos/tematiche-spirituali/siriani-rispondono-ad-una-domanda-sugli-uomini/

giona2068 scrive:

"Se non sai cosa vuol dire medium, te lo dico io, ma quando me lo chiederai!"

....si diceva che:

La persona dotata di spiritualità sa bene che senza una chiamata divina è impossibile camminare verso il mondo spirituale e che ad esso non si accede solo con la riflessione e/o il ragionamento. (Nessuno può venire a me senza la volontà del Padre mio).

Chi aspira a diventare medium è già un medium

la mia domanda dunque e':
....che significa essere medium...e che cose' la chiamata divina o grazia?
Titolo: Re:Medium
Inserito da: paul11 il 25 Giugno 2016, 15:41:06 PM
Mi sono relativamente interessato anche di queste tematiche, come ho scritto poco fa altrove,
Dico subito che sono titubante , ma protendo verso il "non ci credo".
O sono davvero acquisizione di facoltà innate ( per grazia divina? non saprei dire ma propendo per il sì), o sono speculazioni
in buona o cattiva fede.
Un vero medium dovrebbe non dirci cose scontate, ma essere un profeta, un antico oracolo,
Spesso capaci e brillanti intellettuali sono stati capaci di predire come sarebbero decadute  le democrazie e la società un secolo prima, senza farsi passare con facoltà medianiche.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 25 Giugno 2016, 16:49:45 PM
Il medium è un ponte fra satana e quelli che ascoltano, anzi è satana in persona che s'impossessa della persona e usa la sua bocca per parlare/ ingannare chi ascolta. Non si presenta mai con aggressività e parole sconvenienti ma come un lupo vestito di agnello. Un apparente bonaccione. Molte volte dice cose verosimili ma no determinanti e tante altre parla di avvenimenti futuri che lui stesso determina, ma non parla mai di cose utili alla salvezza dell'anima.
Medium si diventa non si nasce. Di solito le persone vengono indotte ad adorare idoli di questo mondo. In questo adorare perdono la fiducia nel Signore Dio, perdendo la fiducia nel Signore Dio l'anima si indebolisce e un pò per volta viene buttata fuori  dal corpo che diventa la dimora del serpente. Più intensa è la fiducia nelle cose materiali più l'impossessione sarà forte. Usa le cose materiali come il pescatore usa le esche, sfruttando il pretesto che alcune cose veramente occorrono alla persona, ma una cosa è il bisogno altra cosa è l'adorare. In ogni caso satana stesso suscita desideri nella persona e suscita proprio quei desideri che la allontano dal Signore Dio.
Una volta persa l'anima comincia la coscientizzazione. cioè si manifesta alla persona che diventerà medium, cartomante, mago, spiritista ecc.....
Il cristiano dovrebbe essere capace  di smascherarlo, ma dove sono i cristiani che lo sono veramente? Per questo ha quasi campo libero, almeno fino a quando il Signore Dio non  lo distrugge con un soffio.
Ne ho incontrati diversi perché un grandissimo esorcista ha voluto farmi conoscere questa verità e posso assicurarvi che questa gente davanti all'uomo del Signore Dio urla e si dispera in un modo incredibile, anzi cominciano ad urlare appena sentono la persona nei dintorni. IL loro volto si trasfigura e fa paura anche all'animale più brutto.
Scusatemi se molte volte tocco la sensibilità di qualcuno, ma vi assicuro che lo faccio perché so come stanno le cose nel mondo invisibile.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: acquario69 il 26 Giugno 2016, 01:50:03 AM
Citazione di: giona2068 il 25 Giugno 2016, 16:49:45 PM
Il medium è un ponte fra satana e quelli che ascoltano, anzi è satana in persona che s'impossessa della persona e usa la sua bocca per parlare/ ingannare chi ascolta. Non si presenta mai con aggressività e parole sconvenienti ma come un lupo vestito di agnello. Un apparente bonaccione. Molte volte dice cose verosimili ma no determinanti e tante altre parla di avvenimenti futuri che lui stesso determina, ma non parla mai di cose utili alla salvezza dell'anima.
Medium si diventa non si nasce. Di solito le persone vengono indotte ad adorare idoli di questo mondo. In questo adorare perdono la fiducia nel Signore Dio, perdendo la fiducia nel Signore Dio l'anima si indebolisce e un pò per volta viene buttata fuori  dal corpo che diventa la dimora del serpente. Più intensa è la fiducia nelle cose materiali più l'impossessione sarà forte. Usa le cose materiali come il pescatore usa le esche, sfruttando il pretesto che alcune cose veramente occorrono alla persona, ma una cosa è il bisogno altra cosa è l'adorare. In ogni caso satana stesso suscita desideri nella persona e suscita proprio quei desideri che la allontano dal Signore Dio.
Una volta persa l'anima comincia la coscientizzazione. cioè si manifesta alla persona che diventerà medium, cartomante, mago, spiritista ecc.....
Il cristiano dovrebbe essere capace  di smascherarlo, ma dove sono i cristiani che lo sono veramente? Per questo ha quasi campo libero, almeno fino a quando il Signore Dio non  lo distrugge con un soffio.
Ne ho incontrati diversi perché un grandissimo esorcista ha voluto farmi conoscere questa verità e posso assicurarvi che questa gente davanti all'uomo del Signore Dio urla e si dispera in un modo incredibile, anzi cominciano ad urlare appena sentono la persona nei dintorni. IL loro volto si trasfigura e fa paura anche all'animale più brutto.
Scusatemi se molte volte tocco la sensibilità di qualcuno, ma vi assicuro che lo faccio perché so come stanno le cose nel mondo invisibile.


allora forse se non ho capito male sarebbe come dire che,anziché "guardarsi" dentro ci si adopera al contrario cioè "fuori"?
in altre parole (ed anche alle sue conseguenze) questo processo tende poi a svuotarci per poi permettere che altro si inserisca in noi?
subendolo tra l'altro anche passivamente? (buonismo)
io parto dal presupposto che Dio sta dentro di noi, (forse e' il corrispondente per i cristiani alla scintilla divina?)
che lo possiamo "trovare" solo li e che una volta giunti al nostro "centro" trova perfetta corrispondenza anche "all'esterno"...e diventa,diciamo così UNO-Tutto/Tutto-UNO
Titolo: Re:Medium
Inserito da: acquario69 il 26 Giugno 2016, 03:16:07 AM
E l'altra domanda..Sulla chiamata divina o grazia.
Ti Andrebbe di spiegare cosa significa?
Titolo: Re:Medium
Inserito da: Daniele_Guidi il 26 Giugno 2016, 09:42:42 AM
Quando sarà il momento (fra non tanto) farò una dimostrazione pubblica sulla medianita ed avrete modo di toccare con mano cosa e realmente, ma non solo potrete fare domande anche le più scomode o difficili come meglio credete così avrete le risposte ai vostri dubbi e più chiaro di cosa sia un medium ed il suo impegno al servizio del padre di tutti. Solo se personalmente  parteciperete allora si potrà giudicare diversamente sono solo parole emesse dalla bocca. Io stesso non credevo il tempo che fu ma poi davanti all'evidenza non ho più avuto nessun dubbio. E così sia
Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 26 Giugno 2016, 13:31:56 PM
Citazione di: acquario69 il 26 Giugno 2016, 03:16:07 AM
E l'altra domanda..Sulla chiamata divina o grazia.
Ti Andrebbe di spiegare cosa significa?



Mi servo di un esempio pratico per spiegare la chiamata.
Un mio amico scultore scolpisce il legno d'ulivo. Ogni tanto andiamo in un  posto dove ci sono pezzi di legno d'ulivo destinati al fuoco e fra questi sceglie quelli che potranno diventare statue perché non sono marci, perché hanno la giusta grandezza ecc...
In altri termini da ad alcuni  legni destinati al fuoco la possibilità  di diventare statue, ma per diventare delle statue dovranno poi accettare lo scalpello.
I legni che evitano scalpello diventeranno cenere. Memo: All'origine tutti i legni era potenziali statue, ma con il tempo alcuni sono marciti e diventati clienti per il fuoco.
La chiamata divina è la stessa cosa. Siamo esseri che vagano sulla terra ma senza una destinazione valida. Così come il mio amico da la possibilità ad alcuni legni di ventare statue, allo stesso modo con la chiamata a noi viene data la possibilità di essere salvi.
Così come il legno che non accetta lo scalpello perché si spacca finisce nel fuoco  allo stesso modo il chiamato che  rifiuta il cambiamento andrà dove merita.
I chiamati con altre parole sono le persone con le quali il Signore Dio ristabilisce la comunione spirituale per guidarli ed aiutarli nel cambiamento.
Tutti siamo chiamati ma non tutti  sentono la chiamata a causa del peccato.  Questi ultimi si dilettano a costruire teorie, idee, congetture ecc.. senza mai arrivare al dunque.
Con i medium la speranza non c'è perché hanno scelto consapevolmente di essere non solo satanici, ma satanisti!

In ogni caso anche satana chiama e ci prova con tutti, ma nella sua chiamata c'è l'inganno.
Fa esattamente come fece Lucillo con Pinocchio!
Beati quelli che non accetteranno.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: acquario69 il 26 Giugno 2016, 14:33:22 PM
Citazione di: giona2068 il 26 Giugno 2016, 13:31:56 PM

Tutti siamo chiamati ma non tutti  sentono la chiamata a causa del peccato.  Questi ultimi si dilettano a costruire teorie, idee, congetture ecc.. senza mai arrivare al dunque.
Con i medium la speranza non c'è perché hanno scelto consapevolmente di essere non solo satanici, ma satanisti!

In ogni caso anche satana chiama e ci prova con tutti, ma nella sua chiamata c'è l'inganno.
Fa esattamente come fece Lucillo con Pinocchio!

forse il peccato come lo definisci tu potrebbe essere "l'ignoranza",che equivale a sua volta nel non guardarsi dentro,ma fuori..e mi sembra che a sua volta alimenta un disperdersi che può tradursi in mille maniere,anche e forse sopratutto mentali,come mi sembra fai pure chiaro riferimento.
qualche anno fa rividi il bellissimo film di comencini e nell'episodio del paese della cuccagna,mi fece riflettere parecchio ed ho pensato che vi era una perfetta analogia dei tempi moderni...tutti attratti appunto dalle sirene della modernità,del tutto subito e facile,o sul conformismo assoluto...mi sembra lo stesso effetto dovuto al consumismo,quando ebbe inizio alla fine degli anni 50 e che ora come pinocchio e lucignolo siamo tutti diventati degli asini ma sopratutto schiavi dello stesso sistema che ci ha "ingannati"..che ci ha allontanati dallo spirito...non so forse tu lo chiami satana,ma non cambia,perché in effetti e' il sistema stesso ad essere satanico,e bisogna essere davvero ciechi per non accorgersene.

qui sotto l'episodio del film;
https://www.youtube.com/watch?v=DVVqchL5nyw
Titolo: Re:Medium
Inserito da: maral il 27 Giugno 2016, 13:24:50 PM
Citazione....che significa essere medium...e che cose' la chiamata divina o grazia?
Mi soffermo sulla prima parte della domanda. Il Medium è il mezzo che rende possibile un fenomeno, in particolare è mezzo di comunicazione. Nell'ambito della domanda specifica la comunicazione accade tra la sfera del Sacro e quella dell'esperienza umana retta dalle regole sociali e dai reciproci doveri che esse instaurano. Il Sacro è una dimensione estremamente inquietante agli occhi della esperienza sociale umana, può esporre a una violenza devastante che annienta l'individuo, frantuma e assorbe il suo io, ma esprime anche la fonte primordiale del vivente, in essa si racchiude quell'energia che sola può alimentare l'esperienza umana del significato, che può addirittura dare forza alla comunità sociale e restituire integrità all'individuo, sanandolo pur esponendolo all'annientamento. Il Medium è il tramite di questa potenza selvaggia: fu lo stregone di ogni antica comunità, il sovrano sacro da venerare e sacrificare in quanto tramite prescelto.
Poi ci fu quel "colpo di genio del cristianesimo" che ridusse il divino a un solo Dio, creatore onnipotente e misericordioso, che ama le sue creature e soprattutto l'uomo, creato a Sua immagine e somiglianza. Del Medium ce ne fu sempre meno bisogno, bastavano i Santi, mentre il sacro originario si popolava di demoni da esorcizzare e di poveri esseri invasati da mandare al rogo, in nome dell'alleanza con il Dio misericordioso che solo salva, protegge e dischiude l'uomo mortale alla Sua potenza immortale. Poi, in virtù dell'onnipotente alleato, anche i demoni sono stati di troppo agli occhi di una razionalità umana che poteva trovare piena conferma in se stessa; sono rimaste solo le psicosi e il loro trattamento terapeutico. E' nata così quella psichiatria clinica, agli occhi della quale la follia del Medium non comunica né significa assolutamente nulla, solo la sofferenza sintomatologica di una psiche considerata altamente disturbata e disturbante, da contenere, magari farmacologicamente, per censurarla nei sotterranei più oscuri del soggetto ove a volte riesplode. Il Medium è  diventato a questo punto solo un caso clinico psichiatrico catalogabile.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: acquario69 il 27 Giugno 2016, 14:28:00 PM
prendo questi tuoi due spunti sotto,che trovo molto interessanti,visto che mi sembra chiaro oltreché trovare condivisibile il resto che hai scritto

Il Sacro è una dimensione estremamente inquietante agli occhi della esperienza sociale umana, può esporre a una violenza devastante che annienta l'individuo, frantuma il suo io, ma esprime anche la fonte primordiale del vivente, in essa si racchiude quell'energia che sola può alimentare l'esperienza umana del significato, che può addirittura dare forza alla comunità sociale e restituire integrità all'individuo, sanandolo pur esponendolo all'annientamento.

pero non ritieni che questo riguardi più la nostra contemporaneità ,proprio perché il Sacro e' stato eliminato?..ma e' come eliminare qualcosa che ci appartiene alle fondamenta,non solo individuali ma come forse accenni anche tu all'intera comunità umana e in armonia a tutto il resto,percio nel suo significato più ampio..e che una volta fatto uscire dalla porta questo inevitabilmente rientra (pero stavolta in maniera distruttrice - o meglio autodistruttice in noi stessi -) dalla finestra

cosi mi sembra...


Il medium è  diventato a questo punto solo un caso clinico psichiatrico catalogabile.

ma forse il medium non fa nemmeno eccezione,mi sembra che tutto oggi sia catalogabile,anzi se non e' catalogabile magari manco esiste..manco si "vede" 
perché la nostra vista appunto si e' così ristretta alla sola sfera del quantificabile..ed e' un po quello che dico anche sopra
Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 27 Giugno 2016, 15:12:59 PM

Dice Maral:

Poi ci fu quel "colpo di genio del cristianesimo" che ridusse il divino a un solo Dio, creatore onnipotente e misericordioso, che ama le sue creature e soprattutto l'uomo, creato a Sua immagine e somiglianza.

Il vero colpo di genio sei tu perché stai credendo che ne estino tanti, ma, escluso l'Unico, gli altri sono demoni!

Senza tirarla tanto per le lunghe il medium è un satanista alla stessa stregua di maghi, cartomanti e indovini. Invece di girarci troppo attorno e di fare pubblicità a satana  senza orgersi, sarebbe opportuno prendere consapevolezza dell'inganno che c'è nel mondo invisibile e se possibile avvisare chi è in pericolo.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: maral il 27 Giugno 2016, 15:13:38 PM
Citazione di: acquario69 il 27 Giugno 2016, 14:28:00 PM
pero non ritieni che questo riguardi più la nostra contemporaneità ,proprio perché il Sacro e' stato eliminato?..ma e' come eliminare qualcosa che ci appartiene alle fondamenta,non solo individuali ma come forse accenni anche tu all'intera comunità umana e in armonia a tutto il resto,percio nel suo significato più ampio..e che una volta fatto uscire dalla porta questo inevitabilmente rientra (pero stavolta in maniera distruttrice - o meglio autodistruttice in noi stessi -) dalla finestra
Certo, riguarda la nostra contemporaneità per come è via via venuta preparandosi nel corso di millenni di pensiero occidentale. Ed è certamente vero che quella dimensione non più ammissibile alla luce di una piena installazione del controllo razionale (che si manifesta anche come esigenza catalogante), continua tuttavia a esprimersi nascosta nei sotterranei della psiche in modo ancor più subdolo e pericoloso.

Titolo: Re:Medium
Inserito da: maral il 27 Giugno 2016, 15:34:05 PM
Citazione di: giona2068 il 27 Giugno 2016, 15:12:59 PM

[/color]Il vero colpo di genio sei tu perché stai credendo che ne estino tanti, ma, escluso l'Unico, gli altri sono demoni!

Senza tirarla tanto per le lunghe il medium è un satanista alla stessa stregua di maghi, cartomanti e indovini. Invece di girarci troppo attorno e di fare pubblicità a satana  senza orgersi, sarebbe opportuno prendere consapevolezza dell'inganno che c'è nel mondo invisibile e se possibile avvisare chi è in pericolo.
Come tramanda la Gnosi: il Pleroma si fece matte risate, quando il Demiurgo prese a vantarsi di essere l'Unico.
I demoni, come gli dei, sono rappresentazioni del Sacro, in cui il bene e il male non è mai diviso. Il colpo di genio del cristianesimo fu davvero tale (non l'ho detto in termini ironici): da una parte il male con tutti i peggiori demoni, dall'altra un unico onnipotente Bene che si prende cura di noi e ci ama al punto di sacrificarsi per gli esseri umani. Così il Sacro perse buona parte della sua oscura e paralizzante presenza, poiché il Bene ci ama e ci garantisce sempre, conduce e sorregge i nostri passi per andare  oltre ogni limite senza timore (Dio è con noi!) e quelli che hanno ancora contatti con la dimensione originaria del Sacro, non possono che essere degli invasati.

Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 27 Giugno 2016, 16:00:51 PM
Quelli che hanno il contatto con il sacro, come tu dici, sono quelli che sono in comunione con il Signore Dio, ma l'inganno è che il primo passo per diventare satanici è credere di essere in comunione con il Signore Dio senza esserlo, alias l'inganno. In ogni caso quelli che chiami invasati sarebbero degli indemoniati, ma i medium e simili, non sono indemoniati, sono satana in persona incarnato in un corpo di ex umani.
Non venir ancora fuori con la tua cultura a riguardo perché non ti risponderò. 
Titolo: Re:Medium
Inserito da: Jean il 27 Giugno 2016, 19:00:47 PM
Buonasera a Giona e Maral,

ai quali vorrei porre una delicata questione, che potrebbe riguardare molte persone. 
Spero di esprimerla come si deve, perché ci terrei ad avere entrambe le vostre risposte.

Una piccola premessa: prima di rivolgermi personalmente ad un utente (una persona) è mia abitudine studiarne un po' le caratteristiche attraverso quello che scrive in questo forum, per farmi un'idea del mio possibile futuro interlocutore e tentar di comprendere i limiti cui attenermi per non urtarne la sensibilità... spero d'aver colto a sufficienza, siate generosi.

Di Maral ho avuto modo di legger molto, sin dal precedente forum, e conosco la sua disponibilità ad ogni sorta di confronto... salvo non sconfinare nel personale o ancor peggio rivolgersi a lui con la sufficienza che il suo impegno non merita. 
È un uomo di cultura e ritengo che tale predisposizione (allo studio) sia addirittura codificata nei suoi geni. 

Chiedere a questa categoria di persone (comunemente definite intellettuali) di rinunciare al loro strumento principe è altrettanto improbabile che chiedere a quella in cui si riconosce Giona, che non vi ripone granché fiducia, di servirsene.

Quest'ultima (categoria) ha sviluppato, vuoi per esperienza e/o per fede, un modo di affrontare le questioni vivendole, non discutendole.

L'una fa riferimento al suo bagaglio di conoscenze, l'altra di fede. 

Per entrambe, tuttavia, il cammino che le ha condotte sin lì è passato per le esperienze della loro vita. 
Il fatto è che quelle a venire (salvo un sovvertimento interiore dalle fondamenta, prodotto da una crisi di qualche tipo) rafforzeranno sempre più la rispettiva modalità.

A questo punto ecco l'avvio della delicata questione: immaginatevi una persona che si trovi a procedere su un sentiero e che veda innanzi a sé una biforcazione dello stesso. 
La sua sola esperienza non lo assiste pienamente per l'inevitabile scelta che dovrà compiere (ben sappiamo che indietro non si torna...), così che rivolge l'orecchio alla sua destra, donde proviene un suggerimento, ed alla sua sinistra, ascoltandone uno di tutt'altro tenore. 

L'uno, frutto di considerazioni, ragionamenti, razionalità e logica... è interessante e soprattutto presenta un aspetto di gradualità, permettendo di muoversi quel tanto che si è compreso... ma forse non abbastanza per sentirsi pronti alla futura scelta. 
L'altro propone un approccio più semplice che pur non richiedendo (se non in minima misura... beati i poveri in spirito, fu scritto) particolari doti e applicazione, ha tuttavia il vantaggio d'esser immediatamente applicativo, permettendo di viverne già in anticipo alcune conseguenze.

Ancora, Maral e Giona, immaginatevi di tornar addietro nel tempo, prima di quel che siete ora... potreste esser voi quella persona sul sentiero prima della biforcazione... e ascoltare quel che diverrete (pellegrin, sei quello che ero, diverrai quello che sono) darvi consigli...

Quello che era un tempo Maral lo lascio, se vuole, dire a lui, troppo lungo scorrere tutti i suoi post... 

Di Giona ho trovato questo ricordo: 

Io che sono un sessantottino (ex) ho visto come la classe operaia ha rosicchiato un po' di benessere e oltretutto un po' di potere (Vedi statuto dei lavoratori) ed ho visto anche come i dominanti si sono riappropriati di questo spazio... 

parrebbe una persona come tanti di noi, a quel tempo e dopo, a confrontarsi con le ingiustizie sociali, a camminare sul medesimo sentiero prima della biforcazione.

Il cuore della delicata questione alfine è questo, ritenete un valore la coesistenza dell'opera di più utenti (del forum) a beneficio dei frequentatori prima ancora dell'importanza delle argomentazioni/convinzioni addotte?
 

Cordialmente
Jean 
Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 27 Giugno 2016, 20:55:00 PM
Carissimo Jean,
quanto affermi con rispetto e delicatezza è un qualcosa che fa sentire a chi ti ascolta che sei una persona quantomeno umana e, con i tempi che stiamo vivendo  non è poco, direi che è quasi raro.
Il problema è che quando parliamo del mondo invisibile, le cose cambiano radicalmente. Se hai l'occasione di leggere l'AP, nel capitolo 12 o giù di là, trovi scritto che satana dopo essere stato condannato a stare  mille anni nello stagno di zolfo (la parte più profonda dell'inferno) viene liberato per vedere se si fosse un po' convertito, ma ricomincia subito a sedurre gli uomini. La condizione di noi umani è di due tipi: O confidiamo nel Signore Dio o in satana direttamente o tramite le sue esche. Non c'è una terra di nessuno.
Quelli che confidano nel Signore Dio, fanno subito tesoro se quello che ascoltano è parola di verità e sentono che sia tale. Quelli che sono sull'altra sponda sono controllati giorno e notte dal loro capo, non sono loro a ragionare e non sono loro a decidere.
Memo: La cultura che rispetto e considero preziosa, in questo campo conta niente, essa appartiene al mondo visibile mentre qui si parla del mondo invisibile.
L'esperienza di chi sta combattendo è utile a tutti, anche se chi sta combattendo non ha ancora vinto, chi combatte ha scoperto l'esistenza del nemico e del pericolo che corre lui e l'intera umanità.
Secondo te, con po' di chiacchierate riusciremo a convincere lo stesso satana che non si è convertito dopo 1000 anni di stagno di zolfo? IO non dico no, dico che sia impossibile!
Per questo evito le diatribe fatte solo di parole, non perché mi sento migliore di qualcuno ma perché conosco questa verità che cerco di vivere entro i miei limiti.
So anche di essere una voce nel deserto, ma spero che quello che ho appreso serva comunque  per me, se non tutto almeno in parte.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: Jean il 29 Giugno 2016, 00:04:20 AM
Grazie Giona,

per l'apprezzamento e ancor più per la risposta. 

Nell'attesa di ricevere, se lo riterrà opportuno, quella di Maral, comincio con la tua, anticipando che in questa discussione il mio obiettivo non è di scovare contraddizioni, deficienze o lacune nelle risposte  e considerazioni di chiunque, non avendo le qualità e neppure l'inclinazione per poter giudicare alcunché.

Da quanto dici comprendo i confini che poni e ti poni in una discussione... non c'è che la metafora della guerra, (che richiami spesso, quella tra il bene e il male) per renderli chiari per il pubblico: come che sia accaduto, ti sei ritrovato in una prima linea, e quello che per chi non vi si trovi appare un resoconto dal fronte difficilmente verificabile, per te è la quotidianità della tua condizione di soldato o graduato.

D'altronde sei conscio tu stesso di quanto sia inusuale la tua situazione, affermando d'essere voce nel deserto e sperando almeno che ti torni utile l'esperienza maturata.
Potrebbe tornar utile anche ad altri, considera che la quasi totalità dei lettori del forum presumibilmente non è preparata ad affrontare tali argomenti nei modi in cui li esponi, quelli di un soldato che lasciato momentaneamente il fronte di guerra ne racconta gli orrori. 

Solo chi ne abbia vissuti di simili lo può davvero intendere... e nel caso è più vicino a comprendere quale sia la condizione di chi abbia perso entrambe le gambe chi ne manchi di una...

Per cui, Giona, mi azzardo a chiederti di tornare indietro e raccontare (è un invito, naturalmente) come sia accaduto di ritrovarti in guerra... quella persona (politicamente a sinistra, m'è parso di capire) che procedeva nel suo sentiero, cosa ha ascoltato, cosa gli è accaduto per indirizzarlo a quella e non altra biforcazione? 

Come mi interessano le discussioni mi interessa ancor più l'esperienza di vita delle persone. Raccontala, se vuoi, come meglio credi, senza o con dei particolari, nomi, circostanze, eventi... oppure fanne solo un conciso riassunto, così che alle parole di Giona possa associarne la persona, resa  dalla mia immaginazione.
 


Cordialmente

Jean
Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 29 Giugno 2016, 13:02:41 PM
Citazione di: Jean il 29 Giugno 2016, 00:04:20 AM
Grazie Giona,

per l'apprezzamento e ancor più per la risposta.

Nell'attesa di ricevere, se lo riterrà opportuno, quella di Maral, comincio con la tua, anticipando che in questa discussione il mio obiettivo non è di scovare contraddizioni, deficienze o lacune nelle risposte  e considerazioni di chiunque, non avendo le qualità e neppure l'inclinazione per poter giudicare alcunché.

Da quanto dici comprendo i confini che poni e ti poni in una discussione... non c'è che la metafora della guerra, (che richiami spesso, quella tra il bene e il male) per renderli chiari per il pubblico: come che sia accaduto, ti sei ritrovato in una prima linea, e quello che per chi non vi si trovi appare un resoconto dal fronte difficilmente verificabile, per te è la quotidianità della tua condizione di soldato o graduato.

D'altronde sei conscio tu stesso di quanto sia inusuale la tua situazione, affermando d'essere voce nel deserto e sperando almeno che ti torni utile l'esperienza maturata.
Potrebbe tornar utile anche ad altri, considera che la quasi totalità dei lettori del forum presumibilmente non è preparata ad affrontare tali argomenti nei modi in cui li esponi, quelli di un soldato che lasciato momentaneamente il fronte di guerra ne racconta gli orrori.

Solo chi ne abbia vissuti di simili lo può davvero intendere... e nel caso è più vicino a comprendere quale sia la condizione di chi abbia perso entrambe le gambe chi ne manchi di una...

Per cui, Giona, mi azzardo a chiederti di tornare indietro e raccontare (è un invito, naturalmente) come sia accaduto di ritrovarti in guerra... quella persona (politicamente a sinistra, m'è parso di capire) che procedeva nel suo sentiero, cosa ha ascoltato, cosa gli è accaduto per indirizzarlo a quella e non altra biforcazione?

Come mi interessano le discussioni mi interessa ancor più l'esperienza di vita delle persone. Raccontala, se vuoi, come meglio credi, senza o con dei particolari, nomi, circostanze, eventi... oppure fanne solo un conciso riassunto, così che alle parole di Giona possa associarne la persona, resa  dalla mia immaginazione.



Cordialmente

Jean

Caro jean, a cosa ti serve collezionare biografie altrui? A niente, se le altrui esperienze non diventano per te un'esperienza indiretta per arrivare al credere. In ogni caso non c'è nulla di particolare nella mia vita anche se da studente mi sono trovato nel bel mezzo di un casino perché eravamo alla fine degli anni 60 e inizio 70. Per grazia non mi sono lasciato coinvolgere se non in maniera grosso modo teorica. Finito il tempo degli studi ho cominciato a lavorare con discreto successo ottenendo quanto mi ero umanamente prefissato, ma questo non mi bastava e a forza di cercare qualcosa che mi completasse mi sono imbattuto nella fede (non per caso) e da lì ho cominciato a scavare per scoprire cosa avessi ingurgitato in tanti anni. Il cantiere è ancora aperto.
Ciò che dico non è oggetto di discussione perché dico quanto ho trovato scritto e ho sperimentato scoprendo che quanto scritto è verità xché porta alla pace.
Ciò che si dice, ciò che si pensa e ciò che si scrive è inutile se non sfocia in un buon comportamento umano/sociale, fatto di rispetto per gli altrui pensieri e comportamenti.
Titolo: Re:Medium
Inserito da: Jean il 03 Luglio 2016, 17:11:17 PM
Buongiorno a tutti,

il mio intervento iniziale (post 14) ha preso l'avvio dalle differenti considerazioni riguardo la figura del Medium - nella quale si identifica Daniele Guidi - particolarmente di Maral e Giona, che paiono agli antipodi.

Ho considerato che lo siano a causa dei loro diversi percorsi, l'uno intellettuale e l'altro di fede, secondo quanto appare a chi li legga. 
Nel caso, dopo aver introdotto una tale demarcazione, son sempre pronto a riconsiderarne i confini, a fronte delle osservazioni che mi venissero rivolte. 

Mi piace e condivido l'espressione di Giona "del cantiere aperto" e pur se in taluni suoi passaggi riscontro una certa rigidità, non ne faccio una questione dirimente poiché ci son molti modi di vivere i propri convincimenti, non potendo comprenderli tutti assumo per vere, salvo ricredermi,  le affermazioni di chi le professi.

Dopo le premesse ho delineato lo scenario nel quale avrei trattato gli eventuali contributi e, senza falsa modestia, visto che ci ho lavorato a lungo per renderlo il più neutro possibile - considerato il climax ascendente dei vostri scambi – sono soddisfatto dell'esito, quello d'ipotizzare un individuo che nel corso della sua esistenza ascolta i suggerimenti provenirgli da diverse direzioni... il resto è scritto.

Concludevo con una domanda, che per me non è retorica né di facciata, corrispondendo alla mia inclinazione nella frequentazione di (quella che ora chiamo riserva indiana) questo forum. 

Pur se potrei sbagliarmi, non mi pare possa essere fraintesa, ma mi deve esser detto dove e perché, per riformularla correttamente.

Dopo aver atteso quello che mi è sembrato il giusto tempo (una settimana), osservo che Maral non ha ritenuto opportuno rispondermi e me ne dispiace, ritenendo utilissime le sue competenze e gradita la sua persona. 

Nel rispettare la sua decisione e passar oltre, ripropongo la questione a tutti gli utenti:  ritenete un valore la coesistenza dell'opera di più utenti (del forum) a beneficio dei frequentatori prima ancora dell'importanza delle argomentazioni/convinzioni addotte?  
Intendendo trattarsi di opera "intellettuale", per quella di fede dispongo del contributo di Giona (pur non escludendo alcuno che volesse dir la sua).  
 

Nell'ulteriore attesa, riprendo a rispondere a Giona.

C'è qualcosa nelle biografie, una sorta di impronta vitale del soggetto, apprezzabile da chi ne abbia la sensibilità, sia vicino per intensità e motivazioni a specifiche esperienze/riflessioni, o desideri (per motivi insindacabili) conformar il suo agire e al limite la sua vita all'esempio che ne trae da quelle. 

Sicuramente tutti quelli che han letto di San Francesco non son arrivati a credere, come (presumo) abbia creduto in lui Innocenzo III: 

"Come il papa vedeva la basilica lateranense esser già prossima alla rovina; la quale era sostenuta da un poverello <si intende il beato Francesco>, mettendole sotto il proprio dosso perché non cadesse." https://it.wikipedia.org/wiki/Sogno_di_Innocenzo_III

Il cammino che le biografie e/o le storie di conoscenti, amici e sconosciuti una volta apprese percorrono nella mia coscienza non posso conoscerlo, se non a posteriori, quando eventualmente ne riscontrerò le tracce nella mia vita e nei miei comportamenti.

Non intendo mettere in discussione alcunché riguardi la fede d'ognuno, il mio è solo un intento conoscitivo, e fatto salvo il rispetto di pensieri, comportamenti e convincimenti, verificare come e quanto possa esser vicendevolmente scambiato per un arricchimento reciproco. 
Che presumo esser per tutti almeno uno degli scopi della frequentazione di questo forum.

Se possibile, prossimamente dovremo entrare nel merito del topic e servirà il meglio dei dispositivi del nostro cantiere per tenere incanalata la gettata di calcestruzzo...
 

Cordialmente
Jean
Titolo: Re:Medium
Inserito da: giona2068 il 04 Luglio 2016, 22:34:45 PM
Citazione di: Jean il 03 Luglio 2016, 17:11:17 PM
Buongiorno a tutti,

il mio intervento iniziale (post 14) ha preso l'avvio dalle differenti considerazioni riguardo la figura del Medium - nella quale si identifica Daniele Guidi - particolarmente di Maral e Giona, che paiono agli antipodi.

Ho considerato che lo siano a causa dei loro diversi percorsi, l'uno intellettuale e l'altro di fede, secondo quanto appare a chi li legga.
Nel caso, dopo aver introdotto una tale demarcazione, son sempre pronto a riconsiderarne i confini, a fronte delle osservazioni che mi venissero rivolte.

Mi piace e condivido l'espressione di Giona "del cantiere aperto" e pur se in taluni suoi passaggi riscontro una certa rigidità, non ne faccio una questione dirimente poiché ci son molti modi di vivere i propri convincimenti, non potendo comprenderli tutti assumo per vere, salvo ricredermi,  le affermazioni di chi le professi.

Dopo le premesse ho delineato lo scenario nel quale avrei trattato gli eventuali contributi e, senza falsa modestia, visto che ci ho lavorato a lungo per renderlo il più neutro possibile - considerato il climax ascendente dei vostri scambi – sono soddisfatto dell'esito, quello d'ipotizzare un individuo che nel corso della sua esistenza ascolta i suggerimenti provenirgli da diverse direzioni... il resto è scritto.

Concludevo con una domanda, che per me non è retorica né di facciata, corrispondendo alla mia inclinazione nella frequentazione di (quella che ora chiamo riserva indiana) questo forum.

Pur se potrei sbagliarmi, non mi pare possa essere fraintesa, ma mi deve esser detto dove e perché, per riformularla correttamente.

Dopo aver atteso quello che mi è sembrato il giusto tempo (una settimana), osservo che Maral non ha ritenuto opportuno rispondermi e me ne dispiace, ritenendo utilissime le sue competenze e gradita la sua persona.

Nel rispettare la sua decisione e passar oltre, ripropongo la questione a tutti gli utenti: ritenete un valore la coesistenza dell'opera di più utenti (del forum) a beneficio dei frequentatori prima ancora dell'importanza delle argomentazioni/convinzioni addotte?
Intendendo trattarsi di opera "intellettuale", per quella di fede dispongo del contributo di Giona (pur non escludendo alcuno che volesse dir la sua).  


Nell'ulteriore attesa, riprendo a rispondere a Giona.

C'è qualcosa nelle biografie, una sorta di impronta vitale del soggetto, apprezzabile da chi ne abbia la sensibilità, sia vicino per intensità e motivazioni a specifiche esperienze/riflessioni, o desideri (per motivi insindacabili) conformar il suo agire e al limite la sua vita all'esempio che ne trae da quelle.

Sicuramente tutti quelli che han letto di San Francesco non son arrivati a credere, come (presumo) abbia creduto in lui Innocenzo III:

"Come il papa vedeva la basilica lateranense esser già prossima alla rovina; la quale era sostenuta da un poverello <si intende il beato Francesco>, mettendole sotto il proprio dosso perché non cadesse." https://it.wikipedia.org/wiki/Sogno_di_Innocenzo_III

Il cammino che le biografie e/o le storie di conoscenti, amici e sconosciuti una volta apprese percorrono nella mia coscienza non posso conoscerlo, se non a posteriori, quando eventualmente ne riscontrerò le tracce nella mia vita e nei miei comportamenti.

Non intendo mettere in discussione alcunché riguardi la fede d'ognuno, il mio è solo un intento conoscitivo, e fatto salvo il rispetto di pensieri, comportamenti e convincimenti, verificare come e quanto possa esser vicendevolmente scambiato per un arricchimento reciproco.
Che presumo esser per tutti almeno uno degli scopi della frequentazione di questo forum.

Se possibile, prossimamente dovremo entrare nel merito del topic e servirà il meglio dei dispositivi del nostro cantiere per tenere incanalata la gettata di calcestruzzo...


Cordialmente
Jean


Carissimo Jean, il mio consiglio è fare attenzione a non filosofeggiare sulle cose spirituali, il pericolo è che si diventi come gli scribi e/o farisei.
La filosofia appartiene alla mente, mentre le cose di lassù appartengono al cuore, si possono capire tramite il sentimento e non hanno bisogno di essere dibattute. Ergo: Dove c'è dibattito non c'è il Signore Dio e dove non c'è Lui c'è il maligno.