Piccola proposta di una nuova teologia

Aperto da Luther Blissett, 24 Ottobre 2025, 02:00:00 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

iano

#45
@anthony.
Ammetendo la realtà ogni possibile descrizione in cui si rispecchi la sua coerenza (per questo i sogni non lo sono), nessuna potrà rappresentarla in modo esclusivo, venendo perciò a coincidere di fatto con essa, in forma di verità.
Nella storia dell'uomo però l'ultima descrizione è quella alla moda, meccanismo per il quale quando vediamo in vecchie foto come eravamo vestiti, secondo la moda del momento, ci sentiamo ridicoli.
Questo perchè diamo impropriamente centralità al tempo presente, solo perchè ci viviamo noi, e che è quindi un modo indiretto di dare centralità a noi stessi, cosa che facciamo in diversi modi, come quando ci atteggiamo ad elemento privilegiato della creazione divina, ponendoci ad immagine divina.
In effetti siamo solo un ''punto di vista'' come tanti, che nel tempo cambia, e questo modo nuovo di vederci è l'effetto più o meno indesiderato dell'incremento dell'uso di coscienza che facciamo, quello che si diceva tende a mettere in discussione le nostre metafisiche, che fino aut certo punto se ne stavano beate nascoste dentro noi, indiscutibili (perchè ignote), proprio come una verità.
E' questa indiscutibilità, prima ancora che la verità, che la scienza non riesce a riprodurre in toto, mettendoci a disposizione altri plus , per cui ci dividiamo fra chi crede di averci perso nel cambio, e chi crede di averci guadagnato.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Luther Blissett

Citazione di: iano il 29 Ottobre 2025, 06:09:34 AMHo parlato di incoerenza solo riferendomi ai sogni, che solo perciò distinguiamo dall'apparenza di realtà.
In generale comunque si tratta dei soliti discorsi che faccio, dei quali ormai dovresti essere stufo.
Non posso dire di essere d'accordo con Luther, ma solo perchè sostanzialmente diciamo le stesse cose in modo diverso, motivo per cui credo che lui capirà ciò che dico, e motivo per cui mi sembra di comprendere appunto ciò che scrive, nonostante la presenza nei suoi discorsi  di elementi che considero ridondanti, come unico motivo di complicazione per me, aiutato comunque dalla sua chiarezza espositiva, che va sempre lodata quando c'è, essendo cosa rara.
Per il resto, le narrazioni sulla realtà, sia che contengano Dio, sia che non lo contengano, hanno pari legittimità e dignità,  e nel loro insieme valgono per me una ricchezza di punti di vista sulla realtà.

Quello che volevo dire è che ognuno ha le sue metafisiche, e ipotizzo che non vi sia chi non le possieda, anche se non ne è consapevole.
La differenza è che quelle che sai di possedere, se vuoi trattenerle, devi abbracciarle per fede.

Leggendo il punto di vista di Luther comunque trova conferma il mio sospetto che la maggior differenza nelle diverse narrazioni la fa il diverso valore che diamo alla coscienza.
Io tendenzialmente gli do gran valore, ma non saprei dire il perchè, però ho notato che togliendogliene molte cose si spiegano con maggior semplicità.

Lo sai che succede la stessa cosa a me per quanto riguarda la comprensione del tuo scrivere? Mi fai riuscire a capire tutto quello che intendi dire. E forse hai anche un po' ragione quando osservi che io sto tentando di forzare Dio a entrare nel mio discorso che vorrei rimanesse nei binari del razionale.   
Però continua a disturbarmi l'idea che si dovrebbero dare rasoiate a ciò che ci apparisse ridondante.
Devo anche aggiungere che riconosco che il mio discorso non si muove interamente dentro un alveo razionale.
Ad esempio, mi sto sempre più rendendo conto, in questo frangente, di star dando un po' troppa rilevanza ai sogni, e in ciò colgo una radice parecchio irrazionale. 

Luther Blissett

Mi piace davvero di essere stato così enzimatico nello scatenare il vostro estro immaginifico su questi temi, davvero mi mancava un sito come questo :) Chi avrà letto il mio thread sul "pane benedetto" capirà come ora voi mi stiate facendo evocare il ricordo magnifico di quella biblioteca dove i Francescani mi consentirono di entrare pur giovanissimo senza poi scacciarmi via nemmeno quando disturbavo i lettori violando la scritta SILENTIUM che lì dentro campeggiava ... per colpa mia c'erano momenti in cui lì dentro diveniva tutto un biascicare, fino a quando qualcuno più severo si metteva a fare così con la bocca: ssshhhhhhh !  O:-)

Luther Blissett

Citazione di: sapa il 29 Ottobre 2025, 11:10:33 AMGrazie Luther per la precisazione, immaginavo  che mi avresti risposto che l'entità superiore (che citi in minuscolo) è gelida e mortifera. Un meccanismo che mette in moto situazioni a caso e che si è inventato un Dio minore affetto da sindrome del chiavistello, affidandogli, a sto punto ritengo casualmente, una manciata di universi sui quali scaricare la propria frustrazione e infelicità, non può essere buono. A questo punto, noi condannati a vivere di e con un Dio minore e questo Dio minore stesso che vive di e con noi, potremmo ingegnarci di fare qualcosa di buono e bello insieme, in barba all'entità superiore oppure è un copione già scritto, che finisce male, la cui fine è inevitabilmente un reset generale?
In questa fase non mi sento in grado di dare una risposta a questo tuo importante quesito. Se il teosolipsismo riuscisse a sopravvivere a questa magmatica sua fase iniziale, una questione come quella che hai ora posto diverrebbe tra le più importanti; tenterebbe di rispondere alla domanda: "nel caso si assumesse come vera l'ipotesi teosolipsistica, che cosa concretamente potremmo fare noi umani, per aiutare noi stessi e il nostro Dio?"

anthonyi

Citazione di: iano il 29 Ottobre 2025, 11:21:06 AM@anthony.
Ammetendo la realtà ogni possibile descrizione in cui si rispecchi la sua coerenza (per questo i sogni non lo sono), nessuna potrà rappresentarla in modo esclusivo, venendo perciò a coincidere di fatto con essa, in forma di verità.
Nella storia dell'uomo però l'ultima descrizione è quella alla moda, meccanismo per il quale quando vediamo in vecchie foto come eravamo vestiti, secondo la moda del momento, ci sentiamo ridicoli.
Questo perchè diamo impropriamente centralità al tempo presente, solo perchè ci viviamo noi, e che è quindi un modo indiretto di dare centralità a noi stessi, cosa che facciamo in diversi modi, come quando ci atteggiamo ad elemento privilegiato della creazione divina, ponendoci ad immagine divina.
In effetti siamo solo un ''punto di vista'' come tanti, che nel tempo cambia, e questo modo nuovo di vederci è l'effetto più o meno indesiderato dell'incremento dell'uso di coscienza che facciamo, quello che si diceva tende a mettere in discussione le nostre metafisiche, che fino aut certo punto se ne stavano beate nascoste dentro noi, indiscutibili (perchè ignote), proprio come una verità.
E' questa indiscutibilità, prima ancora che la verità, che la scienza non riesce a riprodurre in toto, mettendoci a disposizione altri plus , per cui ci dividiamo fra chi crede di averci perso nel cambio, e chi crede di averci guadagnato.
Rispondo solo perché evocato, ma ho oggettive difficoltà a cogliere il senso del tuo discorso, iano. Mi sembra quasi di vedere in esso una risposta al post da me appena postato nell'altro topic a jacopus. Direi che come li non posso che sottolineare il grande bisogno di una "coscienza del passato" che ha l'essere umano, perché il passato definisce anche l'identità del presente, e quindi definisce un essere coerente. 
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

Discussioni simili (4)