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LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: Sariputra il 25 Gennaio 2020, 17:32:19 PM

Titolo: Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 25 Gennaio 2020, 17:32:19 PM
Quale Chiesa Cattolica per il nuovo millennio? E' inutile cercare di nascondere il fatto che il Cattolicesimo sta passando una grave crisi interna. Due anime si fronteggiano che mi sembra, a grandi linee, così possibile delineare: la linea di Papa Bergoglio, che sembra guardare con più favore alla modernità, al matrimonio dei chierici, alle unioni omosessuali, al sacerdozio femminile. In poche parole una linea vicina al protestantesimo e fortemente filantropica e terzomondista e una linea 'tradizionalista' che comprende molti alti prelati, probabilmente il Papa Emerito e moltissimi fedeli disorientati che non si riconoscono più nella chiesa bergogliana e che votano politicamente apertamente contro le indicazioni implicite della CEI e di molti sacerdoti. Un libro che verrà pubblicato a breve, scritto dal cardinale Sarah con molti contributi di Ratzinger (tutt'ora intellettualmente sanissimo...) si schiera apertamente a favore del celibato dei sacerdoti. Appena i media hanno rilanciato la notizia, il segretario del Papa Emerito, si è affrettato a puntualizzare che il libro era un'iniziativa di Sarah e che Ratzinger ritirava la propria firma (ma non quello che veniva citato all'interno...).Pressione dall'entourage di Bergoglio? Indizi di un conflitto teologico latente? Perché Ratzinger si è dimesso? Quali reali motivi c'erano? Non certo di salute, come si sosteneva, visto che ormai sono passati sette anni ed è ancora attivissimo intellettualmente, tanto che non è improbabile che possa sopravvivere allo stesso Bergoglio...Perché migliaia di sacerdoti non si riconoscono più nella linea tradizionale e guardano con favore ad un 'relativismo dottrinale' che rischia di renderli 'ininfluenti' nella società odierna che tutto ingloba e consuma, come è successo al protestantesimo stesso, venendo a mancare il valore di una testimonianza? Perché questo disorientamento anche tra gli stessi chierici a riguardo della sessualità, che si manifesta come un vulnus, mai superato, del cattolicesimo ? Tutti questi interrogativi  arrivano anche ai cristiani 'umili', come li chiama Bergoglio, i quali faticano a riconoscersi all'interno di un'istituzione che non parla più con un'unica voce. E' di oggi la notizia che il card. Bassetti, presidente CEI, ha invitato coloro che criticano la linea bergogliana a guardare pure liberamente altrove, se non si sentono più in sintonia col magistero. Una frase poco ortodossa per un alto prelato cattolico che, tendenzialmente, è sempre portato a smussare, minimizzare o addirittuare negare l'esistenza di conflitti interni. Un possibile scisma all'orizzonte?...

P.S. Se è possibile, interventi inerenti la questione e non ragionamenti filosofici sull'esistenza  o inesistenza di Dio o su quello che ha combinato la Chiesa 500 anni fa...... :)
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: doxa il 25 Gennaio 2020, 18:29:40 PM
Buonasera Sari.
La Chiesa cattolica ha la capacità di adeguarsi ai tempi per non "tramontare".

Hai scritto: "Un libro che verrà pubblicato a breve, scritto dal cardinale Sarah con molti contributi di Ratzinger (tutt'ora intellettualmente sanissimo...) si schiera apertamente a favore del celibato dei sacerdoti." 

Forse sbaglio, ma per quanto ne so il cardinale Sarah e Ratzinger sono contro il celibato dei sacerdoti, non a favore.  

I "tradizionalisti" sono come i cavalli con il paraocchi. Essi sono i fautori della cosiddetta religiosità popolare. Nella società civile alcuni valori stanno evolvendo ma loro intendono rimanere dove sono: sull'orlo del baratro. Non si accorgono che durante la settimana le chiese sono vuote ? Che i giovani preferiscono frequentare i centri commerciali ?

Con l'attuale pontificato la Chiesa tenta di dare il proprio supporto all'Occidente per non rimanere esclusa  nella condivisione di valori in auge. Solo così  "la Chiesa serve alla società", entrambe  unite  di fronte ai grandi temi.

L'insufficiente e contraddittoria gestione istituzionale del mescolamento di popoli, culture e religioni, evidenziando nuove esigenze, richiede alla Chiesa l'adeguamento, uomini coraggiosi.

Le gerarchie vaticane rappresentano ancora una voce autorevole nel dibattito sui grandi temi etici, ma ormai non più sostenuta a livello di società civile e papa Francesco lo sa.

I fustigatori no-stop dell'attuale pontefice si danno di gomito ripetendo che il pontificato argentino è "in affanno". Anche molti laudatores di un tempo scuotono il capo, ruminando delusione. Stigmatizzano lentezze e titubanze nel risolvere coi suoi "superpoteri" tutti a mali nella Chiesa.

Sari hai aperto il tuo post chiedendo: "Quale Chiesa Cattolica per il nuovo millennio?" Per sopravvivere nei prossimi secoli dovrà abbandonare la religiosità popolare (composta dai tre quarti dei suoi fedeli) e navigare a gonfie  verso la spiritualità.

Per quanto riguarda la Chiesa e la sessualità ti consiglio di leggere il libro titolato "Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia", scritto  alcuni anni fa da Margherita Pelaja e Lucetta Scaraffìa. In questo testo le autrici esaminano lo stereotipo, il pregiudizio della sessuofobia nel cristianesimo e poi nella Chiesa cattolica: per il cattolicesimo il piacere è colpa, il sesso è peccato. "Da praticare con parsimonia e disagio esclusivamente nel matrimonio, e principalmente per procreare. Alcuni enunciati si ripetono nel corso del tempo nella predicazione cattolica fino a rendere possibile una sintesi così brutale".

Nel passato la Chiesa usò verso la sessualità repressione e clemenza per governare le "anime" dei fedeli.
 
La teologia cristiana considerava il rapporto sessuale tra un uomo ed una donna metafora del rapporto fra l'anima e Dio, anticipo del piacere d'amore che si vivrà in "paradiso". Come tale,  il rapporto sessuale doveva essere pervaso di significati spirituali, privato dell'aspetto ludico ed erotico che lo aveva contrassegnato nel mondo pagano.


Dopo le aspre critiche nel passato la Chiesa cattolica, il pontifex in primis, evita l'argomento sessualità. Non entra più nella camera da letto.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Phil il 25 Gennaio 2020, 18:32:33 PM
Il momento è sicuramente delicato, così come è delicata la "convivenza teologica" fra due papi (non troppo affini per linea di pensiero) in un'epoca incentrata sui media e in cui la differenza fra "emerito" e "regnante" può essere facilmente strumentalizzata dalla schiera degli antagonisti. Non lavando i panni sporchi in casa, come consiglia saggiamente ogni tradizione (ecclesiastica e non), un'eccessiva trasparenza, per quanto coerente con la sincerità propugnata dalla dottrina, rischia, secondo me, di essere controproducente più di quanto possa essere lodata per la sua coerenza valoriale.
L'ingrato compito di mediare fra i principi fondatori e la istanze attuali dei credenti, consiglierebbe apparentemente un graduale "aggiornamento"(update) della Chiesa, una flessibilità verso il basso per non perdere la presa sui fedeli (o perdere fedeli) che tuttavia, quanto più mostra una chiesa malleabile e teologicamente "debole" (come si direbbe in filosofia), tanto più rischia di provocare comunque un calo di credibilità (e in ciò sta lo scacco da cui uscire). Una Chiesa con un'identità "fluida" che asseconda "populisticamente" i tempi culturali e l'esigenze (copulative o meno) del fedele contemporaneo, minaccia di assomigliare più ad un partito politico che alla incarnazione della voce di Dio (salvo dover concedere che la volontà e i valori di Dio mutino con le epoche... ma se ammettiamo che anche Dio possa cambiare idea, come farebbe un ragionevole padre umano, la Chiesa rischia di regredire alla figura dello stregone che interpreta la capricciosità degli dei, perdendo così totalmente l'"aggancio culturale" con le masse dei tempi moderni, già stanche di giostrarsi fra paradigmi instabili e mutevoli).

Una Chiesa che lascia "libertà di uscita" ai suoi fedeli è perfettamente coerente con la propria dottrina; una che lascia libertà di obiezione e dissidenza al suo stesso interno, oltre a svalutarsi drammaticamente sul piano dogmatico (di cui la religione ha costitutivo bisogno, e in questa sezione non deve suonare come una critica), si predispone suo malgrado a potenziali scissioni e secessioni come accaduto recentemente con i principali filoni politici e già nella sua stessa storia alcuni secoli fa. Sicuramente, la solidità e la cultura millenaria della Chiesa non sono per ora paragonabili alle basi ideologiche dei vecchi (estinti) partiti politici, perché il fondamento teoretico della Chiesa resta pur sempre uno, il suo corpus dogmatico, per giunta saldamente ancorato a dei testi sacri (nel bene e nel male... considerando che la loro interpretazione è adattabile solo entro certi limiti e al contempo costituisce ciò che differenzia radicalmente la Chiesa da ogni sapienza umana, ovvero il segno del verbo divino).
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: bobmax il 25 Gennaio 2020, 19:36:44 PM
Ritengo che le scelte di Bergoglio abbiano come principale obiettivo quello di salvare la propria chiesa.

Non so se questo papa creda davvero in ciò che proclama, ho però l'impressione che la sua sia soprattutto una recitazione.
Fatta a fine di bene, il bene della propria chiesa.

Da buon gesuita ha ben presente che se resta tradizionale la chiesa cattolica non ha futuro.

Quelli che lo contestano non riescono neppure a comprendere che il suo è l'estremo tentativo.

Tuttavia l'apertura al mondo non penso potrà essere sufficiente.
Manca la proposta di un nuovo orizzonte teologico, di cui la Chiesa sia apripista.

Eppure il cristianesimo ha già in sé stesso, con la mistica, il pensiero filosofico di cui ha bisogno.
Ma non lo vede...
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 25 Gennaio 2020, 20:43:45 PM
Il cristianesimo farà sempre più fatica a farci accettare l'idea di un Dio incarnatosi (ma guarda un po' che caso...) in un maschio e in particolare il cattolicesimo farà sempre più fatica a farci accettare una casta sacerdotale di soli maschi; Il monoteismo del dio padre cadrà col dominio patriarcale stesso; è interessante anche il topic dell'utente altamarea in merito, nella sezione ultimo libro letto, d cui metto il link

https://www.riflessioni.it/logos/ultimo-libro-letto/'l'altra-meta-di-dio'/msg40037/?boardseen#new



L'unione donna/spirito che genera un maschio è una negazione concettuale della partenogenesi, cioè della possibilità di autofecondazione e autoclonazione delle donne, che esiste in natura, anche se non nell'essere umano.

Inoltre, oltre alla corruzione e alla decadenza del clero, pesano sul futuro possibile di questa religione gli aspetti antivitalistici del cristianesimo, abbondantemente denunciati da Nietzche.

Il cristianesimo è antivitalista sia quando esalta la vita (ad esempio nella sua visione incarnazionista e resurrezionista) ,che quando la condanna (ad esempio nel tema della croce), perché in entrambi i casi pretende di farlo integralmente; si disinteressa così al giudizio nella e della vita
- giudizio nella e della vita che è l'unica forma di giudizio davvero possibile ed efficace, quello ricadente sulla qualità della vita e sulla gamma di relativa preferibilità tra le varie vite possibili ponderate tra di loro e al limite implicante, come sospensione del giudizio, la contemplazione dell'autoselezione che la vita opera su se stessa, scegliendo il meglio di sé e dei suoi singoli viventi per continuarsi e per superarsi apparentemente senza scopo-
per tentare di dare un impossibile giudizio sulla vita, giudizio in cui, in fondo, l'assoluzione è uguale alla condanna, l'esaltazione allo svilimento, perché in realtà il giudizio sulla vita è impossibile, prevede di assumere una prospettiva esterna alla vita, quindi nulla. Chi vuole parlare e pontificare della vita, di tutta la vita come un blocco unico, anche solo per sostenere che la vita è sacra, va difesa a prescindere eccetera, e tanto più se vuole condannare la vita e indicare in essa il presunto ruolo redentore della sofferenza, dovrebbe prima spiegare da dove parla, qual è la sua prospettiva... e non può!
E con ciò, almeno per quanto mi riguarda, fine di tutte le campagne prolife, antiabortiste, antidivorziste procreazioniste, antieutanasia, antipreservativo eccetera... la bellezza salverà il mondo, non la croce.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: viator il 25 Gennaio 2020, 21:53:40 PM
Salve. La sopravvivenza della Chiesa Cattolica non è certo questione fideistico-spiritualistica.
I suoi due grandi e mortiferi problemi sono di ordine dottrinal-pratico e  risultano da una parte distinti e dall'altra collegati.

Si tratta dell'atteggiamento verso la sessualità (dei fedeli) e di quello verso il celibato (del prete).
Che i due aspetti risultino del tutto interdipendenti (anche se apparentemente il primo riguarderebbe solo i fedeli ed il secondo solo i Ministri) è cosa del tutto ovvia del quale non mette merito trattare.

Più interessante, secondo me, dovrebbe essere il fatto che la Chiesa cerca di affrontarli - i due aspetti - separatamente e con comportamento diverso.

La sessualità rappresenta un tabù che la Chiesa sta abbandonando semplicemente fingendo di dimenticarselo (la riproduzione invece, la quale rappresenta l'effetto sociodemografico della pratica sessuale, resta argomento circa il quale la Chiesa deve assolutamente mantenere le proprie posizioni dottrinali - vedere il mio inciso terzomondista appena qui sotto).

Il celibato del clero invece rappresenta aspetto immensamente più importante poichè costituisce l'unica garanzia della superiore efficienza dell'Istituzione.

Abolendolo, non solo l'Istituzione si secolarizzerebbe trasformandosi in una banale - per quanto corposa -  organizzazione socioculturalideologica formata da degli "iscritti" o "simpatizzanti" coordinati da una certa schiera di funzionari (i sacerdoti) stipendiati e corredati (o comunque liberi di corredarsi) di famiglia al seguito, con conseguente dedizione e vocazione a tempo assai "parziale".................ma che, siamo pazzi ?......................ma ovviamente non potrebbe sopravvivere finanziariamente.

Quindi il futuro della Chiesa Cattolica sta - secondo me - nel tipo di risposta che verrà data al dilemma del celibato, risposta che in ogni caso non potrà - nella migliore delle ipotesi - che ritardare ma non eliminare la decadenza della sua presenza all'interno delle società più prospere (le prospettive più favorevoli per la Chiesa sono quelle terzomondiste legate ad una augurabile (per la Chiesa stessa) esplosione demografica che la rifornisca di nuovo "terreni di coltura")). Saluti.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: doxa il 26 Gennaio 2020, 00:31:11 AM
Viator ha scritto:
Citazionele prospettive più favorevoli per la Chiesa sono quelle terzomondiste legate ad una augurabile (per la Chiesa stessa) esplosione demografica che la rifornisca di nuovo "terreni di coltura".


La Chiesa cattolica non si scoraggia per la crisi della vocazioni al sacerdozio o alla vita monacale in Europa e nel Nord America. Da anni sta facendo arrivare in Europa molti aspiranti monache, suore e preti dalle nazioni del Terzo Mondo (Africa, Asia) per colmare i vuoti nei monasteri, nei conventi e nelle chiese, con risultati a volte incredibili.


Ti/Vi faccio leggere un articolo pubblicato l'altro giorno dal quotidiano il Messaggero.


Franca Giansoldati: "Da ex suore a prostitute, il Papa dona una casa-rifugio a Roma per aiutarle e proteggerle" (Il Messaggero, 24 – 1 – 2020)

Sulla strada di notte, un minuscolo crocifisso in tasca e un destino ormai segnato. I clienti che si fermavano non sapevano che un tempo era stata una suora. Come il caso drammatico di una giovanissima filippina che una volta fuoriuscita dalla congregazione alla quale apparteneva, ha visto chiudersi piano piano tutte le porte e le possibilità che aveva alle sue spalle. E così da un giorno all'altro si è ritrovata da sola, disperata, senza conoscere nessun altro a Roma. Per vivere ha provato a cercare un lavoro come domestica ma ha presto finito i soldi. Per un altro po' ha vissuto di carità dormendo in stazione, fino a che non si è prostituita. E' una storia emblematica e ben conosciuta ai piani alti del Vaticano.  

E di vicende così, purtroppo, ce ne sono anche altre e non si tratta di casi isolati. Papa Francesco  proprio per evitare derive tanto drammatiche e per dare un aiuto concreto alle ex suore che decidono di lasciare il cammino religioso ha deciso di aprire una casa a Roma, anche se nessuno ha voglia di dare troppe coordinate sull'ubicazione dell'edificio, per evitare il clamore e la morbosità. «La nostra casa è stata aperta un anno e mezzo fa. Le ex suore sono meno di una decina e vivono con altre donne rifugiate. E' una casa di integrazione a tempo che fa parte di un progetto più ampio legato ai corridoi umanitari. Le nostre ospiti hanno un tetto, non pagano l'affitto, possono restare tutto il tempo necessario per riprendere in mano la propria vita, trovarsi un lavoro. Soprattutto per le straniere che lasciano il velo il passaggio dalla vita religiosa a quella normale' non va sempre liscio. A volte serve parecchio tempo per rifare documenti, altre volte hanno bisogno di riprendersi dai traumi. Certamente le donne che arrivano qui sono più vulnerabili. Noi le aiutiamo in questa sorta di interregno», dicono le suore scalabriniane che gestiscono l'istituto. Di più non vogliono aggiungere per proteggere (giustamente) le ex suore. «Sono persone doppiamente vulnerabili in questo delicatissimo passaggio esistenziale».

A parlare, invece, pubblicamente di questa realtà è stato il cardinale Joao Braz de Aviz, il brasiliano che gestisce la Congregazione per la vita consacrata. «A volte queste suore sono completamente abbandonate. Ma le cose stanno cambiando. Il Papa ha deciso di accogliere dalla strada alcune suore mandate via da noi o dalle madri superiori, in particolare nel caso che siano straniere. Io sono andato a trovare queste ex suore. Ho trovato un mondo di ferite ma anche di speranza. Ci sono casi molto duri, in cui i superiori hanno trattenuto i documenti di suore che desideravano uscire dal convento o sono state mandate via.Sono entrate in convento come suore e si ritrovano in queste condizioni. C'è stato anche qualche caso di prostituzione per potersi mantenere. Si tratta di ex suore! ha spiegato il cardinale al mensile dell'Osservatore Romano, Donna Chiesa Mondo.

Che la vita dentro un convento non sia sempre un cammino di rose e fiori, secondo le poetiche descrizioni di Santa Teresa nei suoi diari, è notorio. Capita che tra quelle mura si possano nascondere anche dinamiche dolorose, violenze, rivalità, invidie, prevaricazioni e, persino, abusi da parte dei sacerdoti.I casi vengono affrontati all'interno della Congregazione dei religiosi anche se all'esterno ben poco affiora. A sentire alcune ex suore quel dicastero vaticano non ha mai brillato per trasparenza. E in passato ci sono anche stati casi clamorosi di insabbiamento.

Come per esempio i casi degli aborti cui sono state costrette alcune religiose, soprattutto in Africa.
Cosa che probabilmente anche il cardinale Braz de Aviz e il suo segretario, il francescano spagnolo Josè Carballo conoscono, poichè sui loro tavoli transitano dossier e fascicoli riservati. A proposito dei motivi che spingono le religiose ad uscire dal convento, Braz prova a riassumere: «Sicuramente influisce molto il contesto culturale attuale, in cui e difficile assumere responsabilita per tutta la vita. Questo e vero, ma i motivi sono diversi: problemi affettivi, storie personali piene di ferite».
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Menandro il 26 Gennaio 2020, 00:44:14 AM
Non credo che ci sarà uno scisma, la società è troppo secolarizzata, e quindi nessuno potrebbe approfittarne sul piano politico, come successe nei secoli passati. E' in corso un dissidio interno dovuto al fatto che la parte più conservatrice della Chiesa, che ha tenuto il potere ininterrottamente per più di quarant'anni, ha momentaneamente perso il comando. Il papa attuale non ha modificato di una virgola la dottrina, e come tutti i papi sta nominando nuovi vescovi e cardinali affini alla sua linea. La vera novità è che gli avversari hanno ritenuto che, pur di metterlo in difficoltà, valesse la pena di attaccarlo platealmente e senza risparmiare colpi bassi, screditando insieme a lui anche se sessi e l'istituzione.
Non è la prima volta che la Chiesa è tentata di fare delle concessioni allo spirito del proprio tempo, tornando poi magari sui suoi passi, come avvenne con la soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773, ripristinata poco dopo. Niente di irrimediabile per chi vive non anni ma secoli: cambiano di nuovo i tempi, si procede ad una correzione. Il più grave colpo alla credibilità della Chiesa è venuto invece nel momento del suo massimo irrigidimento dottrinale, quel dogma dell'infallibilità del pontefice che Pio IX proclamò in aperta sfida alla politica e alle idee del suo tempo. Un ostacolo all'operare di un'istituzione che deve vivere nel mondo, e una zavorra oggi nella coscienza di molti, a cui sembra fra i dogmi forse il più incredibile.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: paul11 il 26 Gennaio 2020, 01:15:29 AM
La differenza sostanziale fra spiritualità, in generale, e religione è che in queste ultime c'è una Sacra Scrittura c'è una Rivelazione. Questa differenza è fondamentale. I tre cosiddetti monoteismo hanno tre testi sacri di riferimento inalienabili e riferimento ASSOLUTO per qualunque procedimento ermeneutico o esegetico che sia.

Non esiste Papa la cui autorità storica, perché anche i Papi passano e vanno, non sia nella capacità di attualizzare nella contemporaneità quelle Sacre Scritture, diversamente la Chiesa diventa un puro istituto fondato sul nulla e destinato a correre dietro alle mode culturali.
Il problema è quindi come si attualizzano le Sacre Scritture e non il fare i politici di compromessi secolarizzati per avere adepti. La Chiesa ha il compito di portare a conoscenza a tutta l'umanità la Buona Novella e non di avere quantità popolari a scapito di iperboliche interpretazioni di quegli scritti.
Quegli scritti sono lo statuto su cui regge una istituzione, come la Costituzione le leggi di uno stato, con una differenza sostanziale quelle Scritture non si toccano, non c'è maggioranza parlamentare che possa modificarle.

Le strutture organizzative dell' iman o del rabbino sono diverse dal prete. Non c'è scritto da nessuna parte nelle Sacre Scritture di come dovesse essere l'ecclesia(che dal greco significa assemblea) e non penso proprio ad uno Stato secolare, fortemente gerarchicizzato, perchè questo crea problemi fra il Papa e chi vive davvero nella comunità, il prete nella parrocchia.

Si ritorni alle origini del cristianesimo ,piuttosto, senza parecchi dogmi inventati di cui nulla vi è nelle Sacre Scritture. Gli apostoli erano tutti maschi? I discepoli erano tutti maschi? Il ruolo delle donne nel Vangelo è davvero poco o nulla? Erano celibi o coniugati?
Prima che quella pietra angolare fosse interpretata come ecclesia, era comunità.
Molte pulizie dovrebbero essere attuate in duemila anni anche di grosse sbandate e ribadisco in riferimento a ciò che è nelle Sacre Scritture.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AM
Citazione di: paul11 il 26 Gennaio 2020, 01:15:29 AMIl problema è quindi come si attualizzano le Sacre Scritture e non il fare i politici di compromessi secolarizzati per avere adepti. La Chiesa ha il compito di portare a conoscenza a tutta l'umanità la Buona Novella e non di avere quantità popolari a scapito di iperboliche interpretazioni di quegli scritti. 

Sì, il punto è proprio questo, ovvero l'interpretazione da dare nel presente al nucleo vivo della dottrina non per ottenere maggiore consenso ma per riuscire di nuovo ad accompagnare i pochi o tanti fedeli verso l'esperienza dello spirito di Dio.

E come dice Bobmax, la via d'uscita è chiara, è lì davanti a tutti, è la via della mistica, ovvero l'esperienza di un amore divino verso tutto e verso tutti che può essere generata in se stessi dalla rinuncia al proprio utile, al proprio io contingente, storico, pieno di fragilità e bisogni.

Che cosa volete che conti la faccenda della sessualità di fronte a vissuti del genere? Di fronte all'ampiezza di respiro che si sperimenta quando ci si libera da tutti le ossessioni individuali (che il nostro tempo ha moltiplicato in modo parossistico)?

La Chiesa dovrà essere in futuro la casa di coloro che vorranno centrare la propria vita su questo cammino.
Niente più morale, politica, filantropia, superstizione (la devozione popolare).
Sarà una casa abitata da pochissime persone.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 26 Gennaio 2020, 13:56:41 PM
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AM
Citazione di: paul11 il 26 Gennaio 2020, 01:15:29 AMIl problema è quindi come si attualizzano le Sacre Scritture e non il fare i politici di compromessi secolarizzati per avere adepti. La Chiesa ha il compito di portare a conoscenza a tutta l'umanità la Buona Novella e non di avere quantità popolari a scapito di iperboliche interpretazioni di quegli scritti.  

Sì, il punto è proprio questo, ovvero l'interpretazione da dare nel presente al nucleo vivo della dottrina non per ottenere maggiore consenso ma per riuscire di nuovo ad accompagnare i pochi o tanti fedeli verso l'esperienza dello spirito di Dio.

E come dice Bobmax, la via d'uscita è chiara, è lì davanti a tutti, è la via della mistica, ovvero l'esperienza di un amore divino verso tutto e verso tutti che può essere generata in se stessi dalla rinuncia al proprio utile, al proprio io contingente, storico, pieno di fragilità e bisogni.

Che cosa volete che conti la faccenda della sessualità di fronte a vissuti del genere? Di fronte all'ampiezza di respiro che si sperimenta quando ci si libera da tutti le ossessioni individuali (che il nostro tempo ha moltiplicato in modo parossistico)?

La Chiesa dovrà essere in futuro la casa di coloro che vorranno centrare la propria vita su questo cammino.
Niente più morale, politica, filantropia, superstizione (la devozione popolare).
Sarà una casa abitata da pochissime persone.



Pensare che la sessualità (e con essa la condizione di sesso biologico e di genere; genere e sessualità di un singolo individuo, e tanto più preferenza valoriale di genere e regolamentazione della sessualità da parte di un'organizzazione) sia irrilevante rispetto all' Ammoreee con la A maiuscola è... appena appena un filino ingenuo.

Sia l'amore divino che quello per l'altro non possono prescindere dalla sessualità: non si può amare l'amore -se non tautologicamente e metaforicamente-;
si ama sempre qualcosa o qualcuno, si ama ciò che piace e ciò che dà piacere, ciò che siamo predisposti ad amare secondo la nostra diveniente e mutevole natura; e la sublimazione di questo piacere, l'offerta di questo piacere all'altro e l'accettazione di limiti etici di libertà e responsabilità dovuti alla sua esistenza, non può mai giungere fino alla completa negazione della base necessitata e materiale di questo piacere, del suo fondo inconoscibile, perché sennò non sarebbe più una sublimazione, ma una negazione, un'ipocrisia.
Si può innalzare il piacere al cielo se la materia resta e il cielo guadagna in proporzione spazio sulla materia senza però distruggerla, si può innalzare l'amore al cielo relativamente e proporzionalmente, come confronto e preferenza di un amore più spirituale su uno più carnale tra tipi di amori possibili, ma quando il cielo riempie tutto lo spazio della materia, quando si pretende che ci sia solo cielo, scompare anche l'amore.


Quale amore dunque? Esiste un amore spirituale distinto da uno materiale e carnale? Come trascendere i due riferimenti etici fondamentali già intrinseci nel corpo, quelli del dolore e del piacere, se non fondando, o immaginando, un altro corpo? E L'anima? pur ammesso che esista, essa è unità o aggregato? E La coscienza? In che rapporto è con l'anima? E' anch'essa unità, o aggregato, o aggregato di aggregati?


Che cosa resta del grande edificio filosofico del platonismo, se in esso si toglie il primato dell'oralità dialogica sulla scrittura e si sostituisce l'eros - che è infecondo, dispersivo del seme, tendenzialmente pederastico e ascendente, riconoscitivo del valore della bellezza- con l'agape? Un platonismo all'acqua di rose?

Canterebbe ancora di gioia il cigno in attesa della morte (come Socrate dice che canta nel Fedone), a queste differenti condizioni?
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 26 Gennaio 2020, 14:40:00 PM
Aggiungo una cosa perché il tempo per modificare è scaduto:

Quello che voglio dire è che in Platone (e anche nell'amore cortese della poesia medioevale, che è influenzata dallo gnosticismo, e quindi dall'eros nel senso platonico del termine) l'amore è un amore tra due persone che riconduce per sublimazione al divino (pensate a Dante e Beatrice); il cristianesimo ci dice di amare una persona divina in particolare, non ci lascia liberi di scegliere chi amare per salvarci; avendo fatto di Dio una persona, ci lega non direttamente e immediatamente tra di noi, secondo necessità e natura, da essere umano a essere umano, da amante personalmente scelto a amato personalmente scelto in una coppia, o in un gruppo, di libera formazione che riconduce a Dio per il solo fatto di essere fondato sull'amore, di essere un'esperienza di amore che di per sé in quanto tale può elevare l'uomo, ma tra di noi per mediazione di quella singola specifica persona, sempre la stessa per tutti; ci dice che non possiamo amarci l'un l'altro se non amiamo Dio nella persona di Gesù: io non lo accetto quantomeno perché così viene meno la mia libertà di amare chi voglio per salvarmi, e la libertà della natura stessa di formare e tessere le inclinazioni amorose secondo le preferenze mutevoli e variegate di tutti gli esseri, in una rete che non ha centro, che non passa per nessuna persona o punto centrale ma semplicemente unisce alcuni esseri ad alcuni altri localmente, per una durata limitata... e sta agli esseri, ai singoli esseri che sono nella relazione e alle configurazioni mutevoli e non complete di unioni possibili tra gli esseri definite dalle relazioni, scegliere cosa farne, di quell'amore: se usarlo per "elevarsi" nella vita in qualche modo o in qualche senso, oppure no.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 16:36:29 PM
Citazione di: niko il 26 Gennaio 2020, 14:40:00 PM...il cristianesimo ci dice di amare una persona divina in particolare, non ci lascia liberi di scegliere chi amare per salvarci;

La mistica non ti dice di amare una persona divina – che sarebbe solo l'ennesima proiezione antropomorfa – ma di abbandonare il desiderio di possedere qualcuno o qualcosa.
La libertà che allora si sperimenta, la profonda liberazione interiore ricreata da questo evento può essere intesa come la ricreazione in se' dello spirito di ciò che noi chiamiamo Dio.
Da questo punto di vista la sessualità è invece il ritorno alla propria individualità che desidera etc.
Naturalmente la stessa persona è soggetta a entrambe le spinte, quella verso un distacco che solo può condurre alla giustizia e quindi alla salvezza del mondo, e quella verso un appagamento sensibile, materiale e psicologico.
È ovvio che ciascuno è libero di scegliere se dare valore o meno a questi tentativi spirituali.
Quello che penso, in riferimento alla domanda posta da Sariputra, è che la Chiesa cattolica nei prossimi decenni si svuoterà di coloro che si servono della dottrina per tenere a bada le proprie paure o per rimanere agganciati a superstizioni più o meno soddisfacenti (come quella del Paradiso) e inizierà così finalmente un'era spirituale, mistica, in cui i concetti fondamentali saranno due: la necessità della salvezza (degli uomini e del mondo con tutte le sue creature), e l'esperienza della liberazione dal proprio spirito per iniziare a sentire in se' qualcosa di più vasto, di più profondo.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: bobmax il 26 Gennaio 2020, 17:03:01 PM
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 16:36:29 PM
Citazione di: niko il 26 Gennaio 2020, 14:40:00 PM...il cristianesimo ci dice di amare una persona divina in particolare, non ci lascia liberi di scegliere chi amare per salvarci;

La mistica non ti dice di amare una persona divina – che sarebbe solo l'ennesima proiezione antropomorfa – ma di abbandonare il desiderio di possedere qualcuno o qualcosa.
La libertà che allora si sperimenta, la profonda liberazione interiore ricreata da questo evento può essere intesa come la ricreazione in se' dello spirito di ciò che noi chiamiamo Dio.
Da questo punto di vista la sessualità è invece il ritorno alla propria individualità che desidera etc.
Naturalmente la stessa persona è soggetta a entrambe le spinte, quella verso un distacco che solo può condurre alla giustizia e quindi alla salvezza del mondo, e quella verso un appagamento sensibile, materiale e psicologico.
È ovvio che ciascuno è libero di scegliere se dare valore o meno a questi tentativi spirituali.
Quello che penso, in riferimento alla domanda posta da Sariputra, è che la Chiesa cattolica nei prossimi decenni si svuoterà di coloro che si servono della dottrina per tenere a bada le proprie paure o per rimanere agganciati a superstizioni più o meno soddisfacenti (come quella del Paradiso) e inizierà così finalmente un'era spirituale, mistica, in cui i concetti fondamentali saranno due: la necessità della salvezza (degli uomini e del mondo con tutte le sue creature), e l'esperienza della liberazione dal proprio spirito per iniziare a sentire in se' qualcosa di più vasto, di più profondo.

Spero tanto inizi finalmente questa nuova era.

Sono convinto che questo sia poi lo scopo della vita.
Sia come singolo sia come comunità.
Diventare noi stessi.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Freedom il 26 Gennaio 2020, 19:36:41 PM
Mi vengono in mente le parole di un parroco straordinario che, ahimè, non è più fra noi. Mi diceva: "come mai che il Signore non manda più santi, preti e i fedeli scappano da tutte le parti?" Lo diceva poi in dialetto e l'effetto, posso garantirlo, era eccezionalmente efficace.

Una meditazione, la chiesa, su un fatto così rilevante, avrebbe potuto degnarsi di farla. Ma, evidentemente, erano troppo indaffarati nelle "loro cose".

Condivido l'analisi di chi ritiene la "vecchia chiesa" rappresentata da Ratzinger e da quelli prima di lui, la causa dell'attuale, profondissima ed apparentemente irreversibile, crisi. Le ragioni sono così evidenti che non meritano ulteriore approfondimento. In estrema sintesi diciamo che ci sono cause esterne (la chiesa è, in definitiva, figlia del suo tempo ed il tempo attuale è tragicamente sprovvisto di valori ideali, morali, spirituali, sociali, un vero disastro). E cause interne: il perseguimento sterile e a volte meschino, della propria sopravvivenza e di qualche irrinunciabile valore ideale che sembra quasi preso a casaccio e non risponde affatto ad una logica cristiana).

Dall'altra parte abbiamo Bergoglio che, consapevole del fatto che la chiesa è sull'orlo dell'abisso dell'irrilevanza spirituale, politica e valoriale tenta un'estrema ratio. E cioè di far piacere la chiesa a tutti andando incontro allo spirito (malato!) del tempo attuale. Si aggiunge dunque disastro a disastro. Uno sfacelo dal quale non si capisce come porre rimedio e risollevarsi.

Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AM
Citazione di: paul11 il 26 Gennaio 2020, 01:15:29 AMIl problema è quindi come si attualizzano le Sacre Scritture e non il fare i politici di compromessi secolarizzati per avere adepti. La Chiesa ha il compito di portare a conoscenza a tutta l'umanità la Buona Novella e non di avere quantità popolari a scapito di iperboliche interpretazioni di quegli scritti.

Sì, il punto è proprio questo, ovvero l'interpretazione da dare nel presente al nucleo vivo della dottrina non per ottenere maggiore consenso ma per riuscire di nuovo ad accompagnare i pochi o tanti fedeli verso l'esperienza dello spirito di Dio.
Come non essere d'accordo? E' talmente evidente che stupisce il fatto che il Papa non ne prenda coscienza.
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AM
E come dice Bobmax, la via d'uscita è chiara, è lì davanti a tutti, è la via della mistica, ovvero l'esperienza di un amore divino verso tutto e verso tutti che può essere generata in se stessi dalla rinuncia al proprio utile, al proprio io contingente, storico, pieno di fragilità e bisogni.
Lampante, lapalissiano! Eppure ancora una volta il Papa, la chiesa cattolica tutta ci sorprende e non assume la consapevolezza di questo elementare concetto.
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AM
Che cosa volete che conti la faccenda della sessualità di fronte a vissuti del genere? Di fronte all'ampiezza di respiro che si sperimenta quando ci si libera da tutti le ossessioni individuali (che il nostro tempo ha moltiplicato in modo parossistico)?
Conosco molto bene una persona di sesso maschile che mi raccontava, e so per certo che non mentiva, che stava vivendo una vera e propria esperienza spirituale e ne stava assaporando il sublime piacere. Per contro aveva perso (temporaneamente) la potenza sessuale. Ricordo perfettamente che la cosa non lo disturbava per niente: semplicemente mi diceva che era talmente bello quello che stava vivendo che lo scambio era assolutamente a suo vantaggio. Solo gli dispiaceva che avrebbe voluto un secondo figlio e non avrebbe più potuto. Poi la cosa passò e tutto tornò nella norma, ma, prima, non so perché, guardammo nel vocabolario e stranamente trovammo una parola che descriveva il suo stato. Non era impotenza. Era una parola (non me la ricordo caspita!) che definiva la mancanza di erezione in assenza di desiderio senza alcuna causa fisiologica e/o psicologica. Fu importante trovare la parola nel vocabolario perché ci rassicurò in merito alla sua sanità mentale: quello che stava provando esisteva in natura. Esisteva così tanto che era definito dal dizionario della lingua italiana. Insomma non era pazzo! ;D In conclusione il piacere sessuale era sostanzialmente irrilevante paragonato a quello che lui stava provando. 
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AM
La Chiesa dovrà essere in futuro la casa di coloro che vorranno centrare la propria vita su questo cammino.
Niente più morale, politica, filantropia, superstizione (la devozione popolare).
Sarà una casa abitata da pochissime persone.
Fosse vero!
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: viator il 26 Gennaio 2020, 21:24:12 PM
Salve Freedom. Citandoti : "Era una parola (non me la ricordo caspita!) che definiva la mancanza di erezione in assenza di desiderio senza alcuna causa fisiologica e/o psicologica. Fu importante trovare la parola nel vocabolario perché ci rassicurò in merito alla sua sanità mentale".
Forse meglio dedicarsi alle estasi spiritualistiche che descrivere in questo modo le presunte disfunzionalità sessuali di quel tale tuo conoscente.

La "mancanza di erezione in assenza di desiderio" fortunatamente mi risulta assai normale. Sapessi quanto è dolorosa la erezione permanente anche in assenza di desiderio ! Si chiama "priapismo".

Poi il "senza alcuna causa fisiologica e/o psicologica" voleva forse descrivere una condizione di inattività sessuale "priva di cause patologiche (la fisiologia è l'insieme delle normali funzioni organiche) e/o di riconoscibili impedimenti psichici".

Infine non si capisce che c'incastrino la sanità "fisica" (corporale in genere) con quella "psichica" (le funzioni istintuali ed inconsce) con quella "mentale" (il raziocinio, la consapevolezza etc.). Saluti.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 27 Gennaio 2020, 00:09:02 AM
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 16:36:29 PM
Citazione di: niko il 26 Gennaio 2020, 14:40:00 PM...il cristianesimo ci dice di amare una persona divina in particolare, non ci lascia liberi di scegliere chi amare per salvarci;

La mistica non ti dice di amare una persona divina – che sarebbe solo l'ennesima proiezione antropomorfa – ma di abbandonare il desiderio di possedere qualcuno o qualcosa.
La libertà che allora si sperimenta, la profonda liberazione interiore ricreata da questo evento può essere intesa come la ricreazione in se' dello spirito di ciò che noi chiamiamo Dio.
Da questo punto di vista la sessualità è invece il ritorno alla propria individualità che desidera etc.
Naturalmente la stessa persona è soggetta a entrambe le spinte, quella verso un distacco che solo può condurre alla giustizia e quindi alla salvezza del mondo, e quella verso un appagamento sensibile, materiale e psicologico.
È ovvio che ciascuno è libero di scegliere se dare valore o meno a questi tentativi spirituali.
Quello che penso, in riferimento alla domanda posta da Sariputra, è che la Chiesa cattolica nei prossimi decenni si svuoterà di coloro che si servono della dottrina per tenere a bada le proprie paure o per rimanere agganciati a superstizioni più o meno soddisfacenti (come quella del Paradiso) e inizierà così finalmente un'era spirituale, mistica, in cui i concetti fondamentali saranno due: la necessità della salvezza (degli uomini e del mondo con tutte le sue creature), e l'esperienza della liberazione dal proprio spirito per iniziare a sentire in se' qualcosa di più vasto, di più profondo.


Il cristianesimo prescrive di amare (e servire) una persona divina in particolare, e la mistica cristiana, se vuole essere cristiana e non un calderone mistico generico, non può che adeguarsi.

Non è che ognuno si fa la sua religione da sé come vuole; la mistica cristiana è basata sull'eucaristia e sulla concezione della Chiesa come corpo mistico di Cristo, sull'essere fratelli in Cristo; e io ho mosso la critica, pertinente, che in questo modo l'amore tra gli uomini è mediato dall'amore verso un uomo in particolare, e un uomo non può amare altri uomini senza la mediazione di quest'uomo. E' in questione proprio la scelta d'amore: Cristo fa la scelta della sua sposa e tu, che sei parte di questa sposa, che sei frammento del corpo mistico, ti adegui: non puoi amare, disinteressatamente, altri uomini se non tramite lui.
L'assurdo della legge che comanda l'amore, il grande assurdo del cristianesimo, si risolve solo nell'amore verso una persona in particolare, assumendo la legge dell'amore come legge del desiderio, come necessità movente interna verso un amato riconoscibile. 

Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 

Questa non è una proiezione antropomorfica, ma l'indicazione di una via. Una via che esalta gli amori che hanno un certo tramite, ma svaluta quelli che non ce l'hanno. 
E' assurdo contrapporre amore (che si vorrebbe definire altruistico) a desiderio (che si vorrebbe definire egoistico). La disponibilità della libertà sessuale implica e sta a significare non l'egoismo, ma l'erotismo, la concezione secondo cui ogni amore, per chi lo prova, può essere via. Anche senza una certa determinata mediazione.

Ora, è vero che chi ha pronunciato 

Io sono la via la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 

Con ogni probabilità era già in una condizione mistica, si identificava con l'amore e non aveva più uno sguardo egoico sul mondo, quindi la frase è equivalente a:

L'amore è la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo dell'amore.

Ma come può il fine essere anche un mezzo? Se non si sceglie un oggetto d'amore, un amato in particolare, si è prigionieri di una tautologia. Chi ama l'amore non ama.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: bobmax il 27 Gennaio 2020, 07:53:49 AM
CitazioneMa come può il fine essere anche un mezzo? Se non si sceglie un oggetto d'amore, un amato in particolare, si è prigionieri di una tautologia. Chi ama l'amore non ama. 

Sì Niko, ma l'oggetto d'amore è sia necessario ma pure insufficiente.

È necessario perché nella nostra individualità non ci è possibile amare il Nulla.

Ma allo stesso tempo non è sufficiente in quanto quell'amore determinato non è mai autentico amore.

Essere figli, essere genitori, amici, amanti, sono tutte occasioni per la manifestazione dell'amore.
Un amore tuttavia sempre imperfetto.

Come la mistica insegna, l'amore ama se stesso. 
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: InVerno il 27 Gennaio 2020, 09:14:03 AM
Questo doveva essere un tempo propizio per i cambiamenti, con un papa che si era appena dimesso per manifesta impotenza e una Chiesa ai minimi storici proprio dopo decenni di governo conservatore, uno avrebbe ipotizzato che almeno in queste condizioni avrebbero lasciato provare "gli altri". Invece, seppur la gran parte dei "cambiamenti" siano solo retorica, dichiarazioni di intenti, e afflati politici, i conservatori hanno tirato fuori l'artiglieria bombardando con "fine della chiesa" "Bergoglio anticristo" "scismi" etc  Uno può solo immaginare cosa accadrebbe se dagli intenti si passasse ai fatti. Mi spiace per chi in buona fede spera in un rinnovamento verso una Chiesa della mistica, che abbandona la creduloneria popolare, e che si apre a capire anzichè a giudicare.. ma ho proprio paura che dal prossimo papato vedremo l'esatto contrario, il riflusso della marea.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Freedom il 27 Gennaio 2020, 09:16:17 AM
Citazione di: viator il 26 Gennaio 2020, 21:24:12 PM
Salve Freedom. Citandoti : "Era una parola (non me la ricordo caspita!) che definiva la mancanza di erezione in assenza di desiderio senza alcuna causa fisiologica e/o psicologica. Fu importante trovare la parola nel vocabolario perché ci rassicurò in merito alla sua sanità mentale".
Forse meglio dedicarsi alle estasi spiritualistiche che descrivere in questo modo le presunte disfunzionalità sessuali di quel tale tuo conoscente.
La parola è climaterio. La cosa sorprendente è che è una stagione della vita che precede (nei maschi) l'andropausa. Il soggetto in questione invece, all'epoca, aveva circa 40 anni ed era, ovviamente, nel pieno della sua attività sessuale. Era sparito, per ragioni ignote, il desiderio sessuale. E dunque la possibilità di soddisfare qualcosa che non c'era più.
Citazione di: viator il 26 Gennaio 2020, 21:24:12 PM
La "mancanza di erezione in assenza di desiderio" fortunatamente mi risulta assai normale. Sapessi quanto è dolorosa la erezione permanente anche in assenza di desiderio ! Si chiama "priapismo".
Sì, mi sono spiegato male: volevo enfatizzare la totale assenza di desiderio in qualsiasi circostanza della vita normale. Addirittura la repulsione. Nel senso che se il soggetto in questione vedeva un'audace pubblicità di intimo femminile indossato da una meravigliosa ragazza, la visione gli era del tutto indifferente. Quasi fastidiosa. In altre parole era impossibile produrre in lui eccitazione sessuale. Quindi la concatenazione logica era: scomparsa totale ed assoluta del desiderio sessuale e dunque conseguenza logica di assenza altrettanto totale ed assoluta di erezione.
Citazione di: viator il 26 Gennaio 2020, 21:24:12 PM
Infine non si capisce che c'incastrino la sanità "fisica" (corporale in genere) con quella "psichica" (le funzioni istintuali ed inconsce) con quella "mentale" (il raziocinio, la consapevolezza etc.). Saluti.
La straordinarietà dell'esperienza che egli stava vivendo (non sto a descrivere gli effetti spirituali ma diciamo che sono più o meno quelli classici dell'esperienza mistica) uniti al climaterio ci aveva fatto sorgere il sospetto che egli stesse "male". Quando uno vive una roba come quella lì converrai che qualche domanda te la fai. Per esempio io indagai accuratamente se avesse usato, in qualche modo e anche lontano nel tempo, sostanza psicotrope. O se avesse ingerito sostanze, in qualche modo, tossiche. Persino cibi avariati controllammo!
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 27 Gennaio 2020, 09:24:12 AM
Cambiare per non morire o morire cambiando? Un bell'interrogativo. Riguarda da sempre tutti noi. Tutte le istituzioni ed organizzazioni umane. Ma quanto dovrebbe cambiare un'istituzione millenaria come la Chiesa Cattolica? E come cambiare? C'è  un'idea chiara della via da seguire? Sembra di no, al momento. Nel mentre i vescovi dell'Amazzonia erano in sinodo sotto lo sguardo protettore di una pachamama, studenti cattolici tedeschi gettavano nel Tevere una statuina della stessa pachamama. Mentre i vescovi tedeschi chiedono al papa il matrimonio per i chierici, si svolge un'imponente manifestazione dei cattolici tedeschi della 'base' per sostenere il contrario. La chiesa polacca è infastidita dal poco interesse che a Roma si riserva per la memoria e il pensiero del loro grande papa Wojtyla, che è anche lo stesso pensiero del Papa Emerito...
Un pò alla volta ci si accorge che , l'aver preferito per decenni, forse da sempre, la quantità,nei seminari, alla qualità ha prodotto effetti devastanti. Migliaia e migliaia di sacerdoti di dubbia fede, o di fede così flebile che evaporava come la nebbia mattutina alla vista di un ragazzino che avrebbero invece dovuto 'educare'...Vescovi che ordinavano sacerdoti esclusivamente perché gay come loro, e riservavano a questi posti di responsabilità, così formando autentiche lobby all'interno dell'istituzione stessa. Una ritualistica spropositata, inflazionata continuamente nei secoli, esige ed esigeva un numero enorme di consacrati al compito. Che necessità c'è di celebrare messa ogni giorno in ogni parrocchia, spesso in chiese deserte, quando sarebbe sufficiente il rito domenicale? Perché moltiplicare gli impegni formali  richiedendo un numero così elevato di addetti al culto da dover chiudere un occhio, ma spesso tutti e due, sulla loro preparazione  e reale vocazione? Perché il culto è diventato così preponderante da richiedere la massima parte del tempo di un un chierico, che non ne trova più per visitare le famiglie o le persone sofferenti? Cosa significa teologicamente 'sacerdote per sempre', anche quando non si rispettano le regole che si è liberamente accettate, conducendo stili di vita contrari al magistero, spesso fino al penale? In altre religioni, se non te la senti più di continuare, sei libero di andartene in pace, ma non puoi pretendere di restare monaco senza voler rispettare i precetti di un monaco...
E quindi, come cambiare? Si dice che la delusione, nei palazzi vaticani e non solo, serpeggia verso il lavoro del Papa. Bergoglio non sembra dare molta importanza alle voci che lo vedono come prossimo destinatario di un invito a 'farsi da parte'. Soltanto un'accusa dimostrata di eresia potrebbe scalzarlo. Lui non sembra aver voglia di dimettersi come il suo predecessore. Forse dovrebbe? La realtà delle parrocchie parla di chiese sempre semideserte. L'effetto di rinnovamento spirituale che si immaginava all'alba di questo pontificato, non è giunto. All'epoca, sette anni fa, Bergoglio parlò dell'importanza di non ridurre la Chiesa solamente all'immanente, diventando una sorta di grande ONG, e perdendo la spinta alla trascendenza. Oggi le parole che vengono usate dallo stesso Francesco sono quasi tutte legate all'immanenza...C'è stanchezza e confusione. Un vescovo gioisce per l'arrivo dell'età da pensione e 'scherzando' apostrofa un parroco perplesso:"Adesso son fatti vostri..."
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: viator il 27 Gennaio 2020, 11:32:04 AM
Salve niko. Citandoti : "...il cristianesimo ci dice di amare una persona divina in particolare, non ci lascia liberi di scegliere chi amare per salvarci;..........".
A me sembra che il cristianesimo prescriva di amare tutti. A parte l'assurdità del "dovere" di amare (e da quando l'amore può essere doveroso invece che spontaneo ?), mi sembrano poche le persone che affermino di amare tutti (non si capisce poi se contemporaneamente oppure uno alla volta!). A me viene in mente solo il Sommo Pontefice che dice di amare tutti quanti.

Io, ad esempio, ho sette amanti che amo contemporaneamente (non venite a dirmi che sono esagerato perchè la cosa è possibilissima !) ma mi sento un cattivo cristiano perchè evidentemente trascuro di amarne delle altre e poi perchè egoisticamente discrimino i maschi dalle femmine. Saluti.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 27 Gennaio 2020, 13:10:34 PM
Citazione di: viator il 27 Gennaio 2020, 11:32:04 AM
Salve niko. Citandoti : "...il cristianesimo ci dice di amare una persona divina in particolare, non ci lascia liberi di scegliere chi amare per salvarci;..........".
A me sembra che il cristianesimo prescriva di amare tutti. A parte l'assurdità del "dovere" di amare (e da quando l'amore può essere doveroso invece che spontaneo ?), mi sembrano poche le persone che affermino di amare tutti (non si capisce poi se contemporaneamente oppure uno alla volta!). A me viene in mente solo il Sommo Pontefice che dice di amare tutti quanti.

Io, ad esempio, ho sette amanti che amo contemporaneamente (non venite a dirmi che sono esagerato perchè la cosa è possibilissima !) ma mi sento un cattivo cristiano perchè evidentemente trascuro di amarne delle altre e poi perchè egoisticamente discrimino i maschi dalle femmine. Saluti.



C'è un solo amore che salva e c'è l'obbligo di amare tutti.

Così è, se vi piace. E pure se non vi piace.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: baylham il 27 Gennaio 2020, 15:24:01 PM
La dissoluzione della religione cristiana, della sua organizzazione, come quella delle altre principali religioni, non rappresenta affatto un problema, semmai una opportunità di miglioramento sociale.  Il problema non è l'organizzazione, ma, come è stato giustamente sottolineato da alcuni interventi, sono le sue fondamenta, i contenuti sacri considerati immutabili. L'arretratezza sociale, culturale che ne deriva è sempre più evidente. Le stesse discussioni sul celibato dei sacerdoti o sul sacerdozio femminile o sulla sessualità dei sacerdoti ne sono chiari esempi.

La reviviscenza della trascendenza, il misticismo, come rimedio? Ancora la perpetuazione di questo inganno? Spero che la filosofia soppianti la religione.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 27 Gennaio 2020, 16:21:55 PM
Penso che l'errore più grande sarebbe seguire il protestantesimo nel suo fallimento. Apertosi da secoli allo 'spirito del mondo' , il protestantesimo ha di fatto perso il proprio . Teologi come Vito Mancuso temono la modernità e consigliano continuamente di scendere a compromessi con essa, cercando di diluire e annacquare la dottrina cattolica. Eliminare cioè quel che non può essere accettato dagli abitanti delle società liquide moderne.
Il consiglio indiretto di Mancuso è proprio quello di fare come le chiese protestanti.  Solo rinunciando al suo "insostenibile" punto di vista, sostiene Mancuso, la Chiesa riceverà finalmente l'applauso del mondo e sarà accolta nella luminosa era del progresso...
"La Chiesa è indietro! Deve adeguarsi al mondo" è il mantra che circola tra teologi atei  e chierici 'disinibiti'. Ma il protestantesimo, che ha accettato e fatto proprio lo spirito del mondo, come sta di salute?
Peggio, molto peggio della Chiesa Cattolica, vien da dire, osservando cifre e statistiche...
L''emancipazione' dal Cattolicesimo non è riusita a frenare la polverizzazione e il relativismo etico facendo proliferare centinaia di altri piccoli protestantesimi, ognuno con il suo orticello e le sue regolette. Ormai, in alcune aree dell'America, si può trovare una chiesa protestante diversa ogni 50 km circa (anglicana,battista, mormone, evangelica, luterana,ecc.ecc.)..
 La reverenda anglicana Sally Hitchiner è perennemente in televisione, veste Prada e gioielli: «Non ho 80 anni, indosso ciò che voglio. Moti uomini si sentono intimiditi e non vogliono uscire con me la sera». E dichiara: «La chiesa cattolica è la stessa da duemila anni e questa è la sua forza. Noi siamo una chiesa diversa, molto più tollerante, sempre in divenire». La tollerante Chiesa anglicana per questo ha deciso di eliminare le scomode parole "peccato" e "diavolo" dal rito del battesimo, preferendo una formula asettica e neutrale, politicamente corretta. Tanto che il vescovo anglicano di Rochester Michael Nazir-Ali ha accusato il tentativo di «ridurre il Cristianesimo a citazioni facilmente digeribili». 
Una chiesa molto tollerante, come dice Hitchiner, ovvero liquida come la società in cui è immersa. Eppure è molto alto l'allarme del rischio di estinzione degli anglicani in Inghilterra. «La chiesa d'Inghilterra è soltanto a una generazione dall'estinzione», ha detto l'ex arcivescovo di Canterbury, Lord Carey, intervenuto al grande sinodo della chiesa d'Inghilterra. «Dovremmo vergognarci di noi stessi, nell'aria vi è un senso di sconfitta».
Non va meglio decisamente per i protestanti in generale. In alcuni paesi nordici, come la Svezia, il numero di praticanti ruota attorno al 2%, nonostante tutte le aperture al mondo possibili, financo modificando i termini biblici stessi...
Le contraddizioni profonde in cui versa il protestantesimo sono il prodotto di una crisi d'identità e d'autorità  secolare. Il Cattolicesimo continua invece a crescere, almeno nominalmente, perché, alla crisi nel mondo occidentale, si contrappone una chiesa africana e terzomondista vivace, di cui il cardinale Robert Sarah è uno dei più autorevoli esponenti. Una chiesa 'povera' ma piuttosto radicata nella tradizione, seppur condita di canti effervescenti e vesti variopinte. Sarah è uno dei candidati al post-Bergoglio. Sarebbe l'"Obama" del Cristianesimo cattolico se riuscisse a salire al soglio pontificio. Al di là delle sue possibilità di nomina, che Chiesa sarebbe una  chiesa con il centro spirituale nel cuore martoriato dell'Africa subsahariana? Così lontana, in ogni senso, dal vuoto esistenziale in cui è immerso l'Occidente nichilista? C'è una teologia nuova che sta sorgendo in Africa. Pochi ne parlano, come per ogni cosa di quel disgraziato continente, ma c'è...
Riporto uno spunto interessante sull'etica vista da parte della nuova teologia africana, così come emersa dopo il primo sinodo africano

    L'etica africana

Per molto tempo il solo problema etico che la chiesa e i teologi africani studiavano in dettaglio riguardava l'etica sessuale e matrimoniale. Tuttavia negli ultimi anni ci si è dedicati al fondamento stesso dell'«etica africana» per studiare come ciò poteva ridare forza al cristianesimo.

La ricerca nel campo dell'etica ha mostrato che l'antropologia africana non parte dai principi della filosofia occidentale, come quello indicato, ad esempio, da Cartesio, che afferma: «Cogito, ergo sum». Non parte neppure dalla filosofia kantiana con il suo imperativo categorico. Nella concezione africana ciò che è fondamentale per l'uomo sono le relazioni interpersonali, di modo che se si volesse formulare un principio alla maniera cartesiana si dovrebbe dire: «Cognatus sum, ergo sumus»; noi esistiamo per il fatto di essere legati da una parentela.

La persona umana non è considerata come una sorta di atomo isolato, che non si concepisce se non mediante la sua indipendenza dagli altri, ma si pensa che l'uomo non può diventare persona se non entrando in relazione con gli altri. Questa relazione comprende, come si è detto rispetto alla guarigione, tutte le dimensioni, ivi compresa la dimensione cosmica. In altre parole: la persona umana non è veramente tale se non è in armonia con Dio, con i vivi, i morti, le persone non ancora nate e l'universo intero. Affinché queste relazioni rimangano sane, c'è la pratica costante della palabre, che è il luogo dove la comunità si ritrova per mangiare insieme la parola. In effetti nell'Africa subsahariana, a somiglianza della mentalità biblica, la parola è efficace: realizza ciò per cui è destinata. Questo significa, per esempio, che una parola cattiva può uccidere o distruggere la comunità. Per tale motivo è importante che una parola sia bene masticata e digerita, affinché non si trasformi in veleno. Per costatare il carattere vivificante o la nocività di una parola, è necessario che non ci stanchi di ruminarla e la comunità è il luogo ideale per questa ruminazione. Ciò avviene mediante la palabre, che è il luogo in cui la famiglia nel senso africano del termine diventa uno stomaco comunitario che rimastica, rumina e digerisce la parola, per toglierle ogni veleno che sarebbe distruttivo per tutti.

È la parola, dunque, che determina anche le norme per l'agire: si tratta di confermare, abolire o creare delle norme, quando se ne sente la necessità. A prima vista, l'agire morale non si basa solamente sugli atti dell'individuo, ma in Africa ci si confronta piuttosto con un'etica comunitaria, in cui c'è un'articolazione tra comunità e individuo. In altri termini, né la comunità, né l'individuo sono una quantità trascurabile, ma i due elementi costituiscono una dimensione essenziale dell'agire morale. Secondo questa concezione etica il problema della libertà, per esempio, si pone in modo diverso che nella filosofia occidentale. In effetti, la libertà non può essere unicamente né individuale né comunitaria, ma è fondamentalmente radicata in entrambe le dimensioni. L'individuo non può essere libero senza la comunità e viceversa. Non si è liberi nel senso unicamente negativo di liberarsi da qualcosa, ma la libertà è nello stesso tempo per e con gli altri all'interno di una determinata comunità. L'«io» non è veramente libero se non quando si sforza di rendere libero il «noi»[13]. In questa prospettiva il problema riguardante la libertà di stampa, così cara al mondo occidentale, sarà discusso in Africa in modo differente. Se ci si riferisce alla concezione della persona seguendo la filosofia africana, non si può diventare persona se non all'interno di una relazione armoniosa che ci rende parenti gli uni degli altri (ho dei parenti ed è per questo che noi esistiamo!); la libertà di stampa che si assolutizza senza tener conto delle conseguenze che ciò che si scrive può avere per le relazioni comunitarie è una dittatura che non libera la comunità; e dato che non libera la comunità, non può neppure liberare l'individuo che ne usa in modo puramente dittatoriale, il che, in realtà, è la negazione della vera libertà, il cui compito è di procurare la dignità altrui.

Collegato a questo problema, bisogna ricordare l'insegnamento tradizionale sulla coscienza individuale considerata come l'istanza ultima dell'agire morale. Anche qui l'etica africana procederà in modo diverso. In effetti, per essa, la coscienza è sempre una realtà che non si deve separare dalla comunità. La mia coscienza, in quanto individuo, non è coscienza se non tiene conto della coscienza comunitaria. In questo caso non è solamente la coscienza dell'individuo l'istanza ultima, ma anche la coscienza della comunità può diventare istanza suprema per l'individuo. È per questo che la ricerca di norme etiche si compie anch'essa mediante la palabre, in cui ci si sforza non tanto di votare a maggioranza, ma piuttosto di arrivare a un consenso in cui ciascuno si ritrovi, almeno fino al punto in cui il contrario non venga a infirmare ciò che è stato deciso in comune. Ciò significa che, sebbene un individuo non sia totalmente convinto di una decisione presa nel corso di una palabre, si comporterà seguendo la norma fissata fino al giorno in cui ritornerà con altri fatti contrari, i quali in una nuova palabre dovranno essere nuovamente esaminati per mettere alla prova una decisione anteriore.

Tenendo conto di quanto è stato detto finora circa l'etica africana, i teologi pensano che la chiesa-famiglia in Africa dovrebbe sempre più integrare questa base antropologica nella proclamazione del messaggio evangelico. Le norme etiche per un agire cristiano non dovrebbero consistere nell'applicazione di norme astratte recepite dalla filosofia occidentale, ma una palabre evangelica nella comunità ecclesiale dovrebbe mangiare, masticare e digerire insieme la parola di Dio per confrontarla con le realtà africane e trovare una modalità etica propria di comportarsi da cristiani. In definitiva, ciò vorrebbe dire che la ricerca e la scoperta delle norme etiche non riguardano solamente i responsabili nella chiesa, ma che si tratta di uno sforzo comune sotto l'azione dello Spirito Santo. Né l'individuo può assolutizzare la propria libertà per porre degli atti che misconoscano la comunità, né quest'ultima può ignorare il ruolo insostituibile e la vocazione dell'individuo nel suo seno. Dio non sarà tutto in tutti se non quando c'è una relazione dialettica tra i due elementi, nel senso che «io sono imparentato con gli altri, ed è per questo che esistiamo», che siamo persone volute da Dio in comunità e mai senza di essa.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: InVerno il 27 Gennaio 2020, 17:03:38 PM
Citazione di: Sariputra il 27 Gennaio 2020, 16:21:55 PM
Ma il protestantesimo, che ha accettato e fatto proprio lo spirito del mondo, come sta di salute?
Peggio, molto peggio della Chiesa Cattolica, vien da dire, osservando cifre e statistiche...
Io non ne sarei sicuro sicuro http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/10/17/news/un-business-chiamato-gesu-1.285938
Un conto è la situazione dei protestanti europei, un conto è la situazione dei protestanti americani, che ritornano nel vecchio continente  a suon di "prosperity gospel", più ricco sei più carte hai nel regno dei cieli. Ovviamente uno è libero di giudicare come gli pare, ma "osservando cifre e statistiche", i pentecostali sono tra le uniche denominazioni cristiane in crescita, se è coi numeri che bisogna giudicare.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 27 Gennaio 2020, 17:12:34 PM
@InVerno
Sì , è vero, ma i pentecostali non sono un'unica chiesa, ma divisi in innumerevoli chiese con differenze anche notevoli fra loro. Si parla di 600.000 fedeli solo in Italia. Personalmente non credo che siamo su quelle cifre. Bisogna però valutare la percentuale di immigrati entrati nel paese e che seguono queste nuove chiese. Sembra che l'elemento 'guarigione' sia il collante (oltre a quello economico... :( )...
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: paul11 il 27 Gennaio 2020, 17:16:28 PM
Baylham
possiamo come con una bomba atomica, azzerare tutto, religioni, ideologie, Stato, Chiese e pensare che questa sia liberazione.
Una volta fatta terra bruciata, su cosa si costruisce una cultura?

I tempi di decadenza, e gli stessi ebrei ne hanno scritto ben prima del cristianesimo di peridoi floridi e di decadenze anche nei costumi sociali e la storia ci racconta tutto ciò anche nella modernità.
Il problema è l'uomo che non conosce se stesso e perde il senso della misura.
Non può morire un pensiero che è costruito sulla pace e l'amore universale, può morire chi lo interpreta e pensa più alla propria sopravvivenza nell'azione secolarizzata piuttosto che alla tradizione originaria.

E' ideologia da due soldi il pensare che le religioni siano state "fumo" per i popoli, perché il pensiero laico e ateo non ha potenza se non credere e aver fede nella tecnica.
I tre monoteismi e se ci aggiungiamo tutte le spiritualità del pianeta sono la stragrande maggioranza.


Sariputra
E quante nuove chiese cristiane , oltre la cattolica, sono nate e non addito solo il protestantesimo e il calvinismo, per perdita di una identità originaria e secolarizzazione?
Ci sono problematiche di dogmi che nacquero storicamente per dirimere punti di vista intellettuali che hanno ingessato la chiesa cattolica.
Il problema oggi non è il dogma in sé e per sé anche se sarebbe importante farne pulizia.
Il vero problema è che un istituto, anche ateo, laico, civile, pubblico, vive perché ha uno statuto originario e se ci si allontana da esso si diventa qualcosa d'altro.
Così è stato per il marxismo, per dare un'idea laica di comunismo, socialismo, fino ad annacquarsi, a compromettersi storicamente.
Ora che vi siano correnti diverse che interpretano quindi diversamente, perché lo scritto non ha più la difesa dell''autore come disse Socrate nel "Fedro", fa parte della storia. Ma non può allontanarsi dallo statuto originario, diventa un problema di compatibilità. Questo problema è nei partiti, nelle istituzioni, in tutto ciò che è "associazione". Ma se vi sono associazioni che corrono dietro al consenso elettorale, perché è la maggioranza che decide, un istituto religioso non può farlo.
E' necessario che prenda posizioni chiare, formulando su problemi essenziali il "come" la pensa e il "perchè" relazionandolo al testo sacro, non al momento storico.
Il momento storico evoca il problema, ma quel problema storicamente dato è contemplato nelle Sacre Scritture ed è necessario prendere una decisione che l'ecclesia deve mostrare al popolo il come arriva al giudizio, su quali versetti del testo sacro.
L'eutanasia, le staminali, la vita, la sessualità, la famiglia, ecc.sono fondamentali problematiche su cui è necessario avere concetti chiari, ma mai dimenticare in quanto cristiani che l'amore è il legante, senza quest'ultimo finisce il cristianesimo, in quanto lo caratterizza, ed è un amore "universale" rivolto a tutto e quindi responsabile di averne cura, di saperlo coltivare e diffondere.
Il ladrone diventa buono per amore, così la prostituta. La lettura è sapere superare i problemi e le etichette con l'amore che è un linguaggio universale fondativo.
Allora e finisco, saper leggere con amore i cambiamenti storico sociali, non significa esautorare, mandare via, costruire diversità nelle diversità, significa com-prendere, com-passione, misericordia.
Come un educatore saggio, un maestro, si indica una via e il suo limite oltre cui si esce dal viatico. Ma perdere una pecorella smarrita non è cinismo, non è menefreghismo perché il problema è della pecorella, ma è attesa amorevole da parte del pastore, che non deve mai smettere di cercarla perché anche questo è amore.
Quindi si dà il sentiero, ma non si rinnega nessuno, perché tutti sono sorelle e fratelli,venuti al mondo.

Tanti si sono fatti preti non avendo nessuna vocazione.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: doxa il 27 Gennaio 2020, 17:29:51 PM
Sariputra ha scritto:
CitazioneCambiare per non morire o morire cambiando?

In entrambi i casi sarà un dramma ? Non credo.

Sappiamo che numerose antiche religioni si sono estinte perché non più funzionali.

Le fedi possono "ammalarsi", ma non scompaiono da sole: serve qualcuno che le uccida. Chi sarà il "carnefice" della Chiesa cattolica e della religione cristiana ? Sarà un altro imperatore Teodosio I ma in senso inverso ?

Il cristianesimo ha duemila anni di storia, troppi dal mio punto di vista, anche a causa della mitologia che narra.  Ha fatto il suo tempo, ma all'orizzonte non c'è un'altra religione monoteista più confacente. Ci sono delle sette. Forse una di esse si svilupperà, si espanderà perché portatrice di altri tipi di messaggi.

Anche se c'è la tendenza, in aumento, di persone indifferenti alle religioni,  ci vorranno  ancora alcuni secoli  per l'estinzione della Chiesa cattolica.  

Da quanto leggo sui giornali le persone che si dichiarano non credenti e non appartenenti a una comunità religiosa sono in crescita.

Le religioni muoiono e ne nascono di nuove, altre si riducono da grandi religioni mondiali a  pochi seguaci, com'era il cristianesimo del tempo degli apostoli.

Nel Medioevo per scelta o per obbligo intere popolazioni scelsero l'Islam per lo stesso motivo che aveva indotto i loro antenati a diventare cristiani, per adeguarsi alla scelta religiosa dei ras locali.

Le terre conquistate dall'islam durante la sua espansione iniziale erano prevalentemente cristiane, e la maggior parte delle popolazioni mantennero la propria fede, ma le coercizioni  e le persecuzioni le spinsero ad accettare la conversione.

Proprio come accadeva nell'Europa cristiana nei confronti della propria popolazione ebraica.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: baylham il 28 Gennaio 2020, 10:03:11 AM
Ogni religione come ogni cultura ha un inizio ed una fine: la fine di una cultura è l'inizio di un'altra. Su cosa si costruisce una cultura? Sull'incrocio e l'innovazione delle culture, come le specie.

Come ateo dovrei preoccuparmi della sessualità dei sacerdoti cattolici? Una questione per me patetica.
Oppure dovrei preoccuparmi della fine della Chiesa Cattolica o delle altre religioni? Ma se dipendessero da me sarebbero già finite. Da loro prendo quello che mi interessa, che mi piace, il resto non mi riguarda.

Mirare alla pace e all'amore universale, che quindi non ci sono, non mi interessa, progetto impossibile, mi accontento di molto meno.

Per me le religioni sono inganno, non cambia una virgola che la stragrande maggioranza degli uomini sia religiosa. Non mi interessa la potenza, la lascio agli impotenti. Apprezzo la tecnica, la preferisco alla magia, quella che crea le cose dal nulla.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: myfriend il 28 Gennaio 2020, 13:35:02 PM
Per quanto mi riguarda, la chiesa cattolica va bene così com'è.
So bene che si basa su una teologia ERRATA (il figlio di dio, il regno dei cieli, il giudizio universale, paradiso e inferno). La teologia della chiesa cattolica è una storiella tanto anacronistica quanto infantile.
Tuttavia...meglio avere una chiesa, anche se fondata su una teologia ERRATA, che non averla.
Perchè?
Perchè il vuoto di fede sarebbe ancora più pericoloso di una fede sbagliata.
Abbiamo già visto a cosa hanno portato le culture che hanno teorizzato e praticato "l'uccisione di Dio": ai totalitarismi del '900.
L'uccisione del concetto di Dio ci riporta diritti alla "legge della giungla"....la "legge del più forte". Riporta in auge la figura dell'Imperatore Dio (sia esso Hitler o Stalin).
Perchè, come specie, non siamo ancora sufficientemente maturi. Siamo ancora troppo "bestie", siamo ancora troppo guidati dagli istinti bestiali che regolano la vita nella giungla. Non abbiamo ancora sviluppato a sufficienza le nostre facoltà superiori.
Non siamo ancora pronti.

Quindi...la chiesa cattolica va bene così com'è.
Lasciare il predominio culturale all'ateismo innescherebbe una lotta del "tutti contro tutti".
L'homo ha ancora bisogno dello spauracchio del "Dio biblico". Anche l'homo ateo. Perchè l'ateo è ancora talmente ignorante da voler cancellare il concetto di Dio per elevare sè stesso a divinità suprema.

Quando l'umanità avrà maturato una spiritualità più matura...quando nascerà la consapevolezza che siamo tutti "figli sulla stessa barca"...quando l'homo avrà superato l'idea infantile di diventare "Imperatore e Dio" per sottomettere altri uomini....allora potrà nascere una nuova spiritualità. E la chiesa cattolica potrà tranquillamente essere superata.

Io penso che questo succederà. Ci vorranno forse ancora 500 o 1000 anni. Ma succederà. E allora la chiesa cattolica potrà tranquillamente essere superata.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: InVerno il 28 Gennaio 2020, 14:42:09 PM
Citazione di: Sariputra il 27 Gennaio 2020, 17:12:34 PM
@InVerno
Sì , è vero, ma i pentecostali non sono un'unica chiesa, ma divisi in innumerevoli chiese con differenze anche notevoli fra loro. Si parla di 600.000 fedeli solo in Italia. Personalmente non credo che siamo su quelle cifre. Bisogna però valutare la percentuale di immigrati entrati nel paese e che seguono queste nuove chiese. Sembra che l'elemento 'guarigione' sia il collante (oltre a quello economico... :( )...
Anche il cattolicesimo è una grande famiglia con tante sottofamiglie, e delle tante sottofamiglie, quelle che promettono guarigioni e chiedono  sostanziose offerte economiche mi pare che se la passino alla grande, o perlomeno nessuno sano di mente direbbe che a Medjugorje o in altre simili realtà il cattolicesimo è in crisi, anzi, il contrario, è dove le vocazioni e le conversioni avvengono. Perciò pare che magia e soldi funzionino molto bene da ambo i lati dell'atlantico, sempre che i numeri di adepti siano il metro con cui misurare una religione, cosa di cui non sarei per niente sicuro, ma in fin dei conti è l'elemento che fà urlare "crisi" a tutti.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 28 Gennaio 2020, 15:54:46 PM
La Chiesa Cattolica, pur con mille voci diverse, ha un'autorità che fa sintesi e decisione finale ( e un'unica 'cassa', molto capiente..). Però é interessante chiedersi cosa fa la differenza tra la Chiesa e le infinite chiese cristiane sorte o che stanno sorgendo nel mondo (pentecostali soprattutto, come ha fatto notare giustamente @InVerno..). E allora, per rispondere a questa domanda, direi che, a mio parere, la prima grande differenza sta nella profondità speculativa e teologica del pensiero cattolico rispetto a tutti gli altri pensieri che si rifanno al testo biblico . Proprio oggi , 28 gennaio, il calendario celebra S.Tommaso d'Aquino. Filosofo, teologo e dottore della Chiesa, Tommaso d'Aquino è stato uno dei più grandi pensatori dell'Occidente e il Cattolicesimo, come lo intendiamo oggi a riguardo della riflessione teologica, ne è ancora figlio e debitore in larghissima misura, ma certamente non solo la teologia ha dovuto confrontarsi con il suo pensiero. Papa Ratzinger, che ne è grande estimatore e interprete, mette continuamente in evidenza il debito teologico e spirituale profondo che la Chiesa ha verso questa figura di accademico e religioso italiano. Tommaso è il punto di unione tra il pensiero cattolico e la filosofia classica greca, ma è ancora attualissimo nel dibattito etico e teologico visto che, autori del novecento come Maritain, Anscombe, McIntyre, Blondel,ecc. lo riprendono per esaminare il suo pensiero e attualizzarlo.
Se la frequentazione delle Chiese, in Occidente, è in calando, non si può proprio dire lo stesso della riflessione teologica e spirituale, con tanti autori cattolici importanti e molto letti: Cito solo uno dei più famosi : Anselm Grun. Anche il protestantesimo è vivace in libreria, non bisogna negarlo, eppure la spinta, molto forte nel secolo scorso, della teologia protestante si affievolisce sempre più, man mano che le chiese protestanti vengono rapidamente soppiantate da altre forme di protestantestimo, più su base settaria e fortemente personalizzata (il predicatore 'santo' che si costruisce la sua piccola chiesa personale, sempre visitata dallo Spirito Santo. Alleluja fratelli!!!... :o ).
Il cattolico, che deve tentare di uscire dall'idea di chiesa-nucleo protettivo, come vediamo invece in queste nuove esperienze cristiane che vanno sorgendo nel mondo, ambisce ad un carattere di 'universalità' , come dice il termine 'cattolica' stesso,e pertanto deve essere portatore di un messaggio che includa e non crei artificiosi steccati. La fede cattolica ha questa specificità: che non può essere ridotta a "foro interno", cioè un'esperienza estranea all'orizzonte culturale in cui si vive. Il "depositum fidei", quel complesso millenario di valori e verità professata dal cattolicesimo, oltre all'adesione intellettuale o sentimentale del credente, richiede infatti di essere messo al vaglio della storia. Perché è essenziale storicità anche la Rivelazione stessa , come viene professata da sempre dalla Chiesa Cattolica. Luca  Del Pozzo scrive: «Se Dio si è rivelato nella storia senza peraltro risolversi in essa  allora la questione della sua presenza nel corso degli eventi storici assume una rilevanza fondamentale per il credente». L'interpretazione della storia, e in particolare della storia moderna e contemporanea, diventa dunque il problema decisivo, ed è quindi anche un tratto significativo del Cattolicesimo.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Phil il 28 Gennaio 2020, 17:07:47 PM
Indubbiamente la vitalità della riflessione teologica è fondamentale per la vita culturale e cultuale della Chiesa, per questo l'esegesi e l'ermeneutica dei testi sacri è una risorsa utile per ribadire l'autorevolezza sacrale senza smettere di parlare la lingua dei fedeli. Linguaggio che conviene sia contemporaneo, non solo accantonando il latino, quanto magari modificando qualche parola del «padre nostro», così che una sua frase non suoni troppo come un martirio medievale, una "messa alla prova" che non è ciò a cui il fedele anela (né ciò che, nel quotidiano, al fedele manca...).
Al di "sotto" di tutte le speculazioni teologiche, i fedeli richiedono un senso, sia teleologico(-escatologico) che calato nella socialità (importante il richiamo alla prospettiva storica). Un praticante si aspetta probabilmente una "dirigenza" forte dell'apparato ecclesiastico, se serpeggiano dubbi e pluralismi (per quanto filosoficamente fertili), il fedele rischia di "risolvere" con un improvvisato «secondo me» l'assenza della direttiva che non gli è arrivata dalla dottrina e questa personalizzazione è il primo passo dell'indebolimento, sia della pratica che della fede.
La Chiesa, fra dispute teologiche, scandali, celebrazioni, etc. non dovrebbe dimenticarsi di Dio, perché è ciò a cui i fedeli si inchinano (non alla Chiesa), necessario ancor prima della parola (guida e sostegno) dei suoi interpreti mondani. Quanto più la Chiesa tituba nell'appoggiarsi a Dio, tanto più l'istanza spirituale delle masse inizierà a farne a meno, vedendo nella Chiesa un'istituzione umana, di cui è possibile diffidare in nome di un sentire spirituale individuale («pagano», si diceva una volta; ironico contrappasso storico?).

Probabilmente è eloquente (ai limiti dello "spoiler") la storia dell'ebraismo: geograficamente frammentato, storicamente bistrattato, dal retrogusto testuale antico, anacronisticamente poco "social" e "multimediale", così non politico (almeno esplicitamente) da non richiedere una sua diplomazia internazionale, "parallelamente domestico" rispetto alle vite pubbliche dei suoi "mimetici" fedeli, etc. eppure ancora ben vivo e vegeto, a prescindere da ciò che accade nella sua "madre terra", perché la sua terra (grazie alla resilienza alla/della diaspora) ormai è il mondo, non importando affatto se sia globalizzato, laico, tecnologico, etc. perché ciò non cancella quell'atavica, intima e tradizionale richiesta di senso.
Come sempre, la saggia sobrietà del Padre può essere da esempio alla vivace ambizione del Figlio.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 29 Gennaio 2020, 11:04:27 AM
Condivido molti spunti interessanti di @Phil. Riprendendo anche una domanda di @Paul11 ("Esiste ancora la santità nella Chiesa?"...vado a memoria) bisogna dire che la salute spirituale di un'istituzione religiosa è sicuramente data dalla qualità e quantità dei "santi" (qui nel senso di persone che veramente, con passione e coerenza,hanno intrapreso questo cammino...) che vi sono al suo interno. Una casa è tanto più solida quanto più sono di buona qualità i mattoni e i calcestruzzi per le fondamenta usati per edificarla...La Chiesa Cattolica ha vissuti molti periodi nerissimi, forse peggiori anche dell'attuale, ma la santità di molti al suo interno ha fatto sì che l'architrave non crollasse miseramente, ancorché profondamente tarlata ( pensiamo solo alle miserie umane e spirituali di molti papi e prelati, che si sono succedute nei secoli...). Spesso questa 'santità', lontana dagli onori degli altari, è stata forse semplicemente il collante di molte comunità, spesso poverissime, ai margini dell' "Impero ecclesiale". Comunità di semplici cristiani, di preti con le scarpe consumate, di condivisione e aiuto nella più profonda povertà...Certo! Adesso il problema è anche quello dato dal grande cambiamento in atto nelle società moderne, in particolare occidentali. Se un tempo la religiosità popolare 'riempiva' tutto lo spazio dell'immaginario umano, adesso c'è sempre più forte la tendenza a riempirlo con eroi mediatici e cinematografici. Gli eroi della  Marvel , tanto per fare un nome, sono sicuramente molto più presenti nell'immaginario collettivo contemporaneo che non i diavoli e i sabbah o gli esbat con streghe nude del medioevo... 
"Tanti si sono fatti preti non avendo nessuna vocazione", scrive @Paul11. Ed è così. E' evidente che non l'avevano, o credevano d'averla, o l'hanno smarrita perché non sufficientemente coltivata, magari perché presi dal meccanismo del 'funzionario d'ufficio ecclesiale'. Ingranaggio che poi alimentava la solitudine, nella mancanza di relazioni autentiche con la comunità che erano chiamati a servire. Poi non è sicuramente un caso che moltissimi problemi sono nati anche dall'infelice consuetudine di accettare nei seminari, come prassi, dei bambini, che poi arrivavano ad essere ordinati presbiteri senza alcuna reale esperienza del mondo fuori le mura del seminario. Bambini che attraversavano l'adolescenza senza contatti con l'altra metà del mondo, maturando contorte pulsioni, favoriti in questo da laidi personaggi che approffittavano della loro immaturità e fragilità...
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: baylham il 29 Gennaio 2020, 12:02:52 PM
Citazione di: Sariputra il 29 Gennaio 2020, 11:04:27 AM
Bambini che attraversavano l'adolescenza senza contatti con l'altra metà del mondo, maturando contorte pulsioni, favoriti in questo da laidi personaggi che approffittavano della loro immaturità e fragilità...

I "laidi personaggi" a loro volta sono stati bambini. Laide sono le sacre regole che considerano il sacerdote o i bambini come asessuati o la loro sessualità controllabile.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 30 Gennaio 2020, 12:05:23 PM
Che cosa rappresenta la Chiesa cattolica per me? Tutti noi possiamo riportare le nostre esperienze. I ricordi a volte sono positivi, o molto positivi, di quest'incontro; altre volte negativi, o molto negativi. Sono nato in una famiglia molto devota, soprattutto da parte di padre, dirigente giovanile dell'Azione Cattolica e della DC , di cui è stato anche rappresentate nel comune di Sotto il Monte come assessore, oltre che francescano secolare (terz'Ordine). La dialettica con lui sui temi della fede è sempre stata serrata ( e mi manca assai, purtroppo...). Non mi ha mai imposto nulla devo dire, se non l'obbligo della messa domenicale finchè eravamo bambini. Ricordo il suo sorriso bonario quando, da piccolo, manifestavo tutti i miei dubbi. Non credo che mi prendesse molto sul serio, all'epoca. Poi le cose sono cambiate...
Ho avuto la fortuna di conoscere un sacerdote veramente 'illuminato', un precursore dell'insegnamento con la Bibbia in mano e della lectio divina, quando non esisteva quasi nulla di queste esperienze, almeno nella Contea.
Ne ho conosciuto altri però di cui non conservo un buon ricordo. Nessun problema particolare, ma tanta freddezza, alterità, lontananza.

Per me la chiesa era (ed è) per prima cosa un luogo. Ci sono chiese che sono luoghi particolari, delle 'case del silenzio', mentre altre sono solo vuote mura. Di solito lo percepisci subito quando entri. Quando visito una città nuova mi piace entrare in questi edifici e starmene un pò seduto a ristorarmi nel silenzio. Mi piace l'odore di antico e di fumo di candela con quel tono dolce dato dall'incenso. Anche il legno dei banchi, spesso quasi centenario, ha il suo fascino. Tutto concorre a sollevare un pò l'oppressione della strada, del traffico, della moltitudine di volti. In estate sono spesso luoghi che trattengono un pò di frescura. Una cosa importante , per me, è la penombra che si trova in questi vecchi edifici, che mi permette di far riposare gli occhi dalla luce esterna troppo intensa. Credo che per me, sin da bambino, la manifestazione del 'sacro' era semplicemente silenzio. Un silenzio che permette di ritornare in sé, di guardarsi, di non fuggire. Allora, quando penso alla Chiesa io penso in realtà 'alle chiese", a questi luoghi e a questi silenzi. E' l'"imprimatur" che la mia mente acerba ha assaporato dalla più tenera età e quindi il silenzio diventa anche ricordo. Il grado di attenzione si eleva in potenza, in questi luoghi. La consapevolezza del luogo permette di cogliere i minimi suoni: la monetina che tintinna nella cassa di legno delle offerte; la bambina che accende una candela...il sorgere e cessare dei propri pensieri. L'effetto poi è anche quello che, una volta che si esce...le stesse strade, gli stessi volti, hanno qualcosa di diverso,o almeno così mi sembra di percepire...
Questi luoghi, queste chiese di mura e dipinti, di lampade e offertori, sembrano in realtà essere loro le depositarie della fede cristiana, il 'depositum fidei'. I sacerdoti e i fedeli, i vescovi e i sacrestani, paiono ombre che si dileguano velocemente al confronto, come "la pioggia che passa sulle colline". L'umanità perde il confronto con la pietra e con il fumo, che si son fatti più umani dell'uomo, per così dire. L'Eremo di san Pietro, che sorge su una collina della Contea, è uno di questi luoghi dove respirare un pò di silenzio. L'eremita che lo cura è appassionato di musica e così, se per caso ti trovi a passeggiare colà, puoi entrare a ristorarti e nello stesso tempo essere avvolto dalle note di Bach o Brahms, ma lievemente, con dolcezza. La meditazione , in luoghi simili è molto proficua. Poi esci e, in queste giornate luminose, puoi vedere un bellissimo tramonto aranciato sopra i colli e Padre E., scavato anche lui dal tempo, ma saldo come le pietre dell'eremo, che sta potando allegramente: "Ha visto che tramonto? Come si fa a dire che Dio non esiste?". Allora, guardandolo staccare delicatamente un tralcio, mi vien da sorridere... :)
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 30 Gennaio 2020, 14:16:38 PM
Citazione di: myfriend il 28 Gennaio 2020, 13:35:02 PM
Per quanto mi riguarda, la chiesa cattolica va bene così com'è.
So bene che si basa su una teologia ERRATA (il figlio di dio, il regno dei cieli, il giudizio universale, paradiso e inferno). La teologia della chiesa cattolica è una storiella tanto anacronistica quanto infantile.
Tuttavia...meglio avere una chiesa, anche se fondata su una teologia ERRATA, che non averla.
Perchè?
Perchè il vuoto di fede sarebbe ancora più pericoloso di una fede sbagliata.
Abbiamo già visto a cosa hanno portato le culture che hanno teorizzato e praticato "l'uccisione di Dio": ai totalitarismi del '900.
L'uccisione del concetto di Dio ci riporta diritti alla "legge della giungla"....la "legge del più forte". Riporta in auge la figura dell'Imperatore Dio (sia esso Hitler o Stalin).
Perchè, come specie, non siamo ancora sufficientemente maturi. Siamo ancora troppo "bestie", siamo ancora troppo guidati dagli istinti bestiali che regolano la vita nella giungla. Non abbiamo ancora sviluppato a sufficienza le nostre facoltà superiori.
Non siamo ancora pronti.

Quindi...la chiesa cattolica va bene così com'è.
Lasciare il predominio culturale all'ateismo innescherebbe una lotta del "tutti contro tutti".
L'homo ha ancora bisogno dello spauracchio del "Dio biblico". Anche l'homo ateo. Perchè l'ateo è ancora talmente ignorante da voler cancellare il concetto di Dio per elevare sè stesso a divinità suprema.

Quando l'umanità avrà maturato una spiritualità più matura...quando nascerà la consapevolezza che siamo tutti "figli sulla stessa barca"...quando l'homo avrà superato l'idea infantile di diventare "Imperatore e Dio" per sottomettere altri uomini....allora potrà nascere una nuova spiritualità. E la chiesa cattolica potrà tranquillamente essere superata.

Io penso che questo succederà. Ci vorranno forse ancora 500 o 1000 anni. Ma succederà. E allora la chiesa cattolica potrà tranquillamente essere superata.



L'ateismo non è un vuoto di fede e nemmeno una mutazione antropologica (e quindi homo ateo con tono di superiorità come se fosse una specie di scimmia lo dici a qualcun altro) e tu non sei nessuno per dire chi è ignorante e chi no.

Sei solo un piccolo uomo dietro una tastiera. Homo tastierato.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: viator il 30 Gennaio 2020, 17:12:38 PM
Salve niko. Dalla tua recente replica a myfriend (del quale non sono amico nè nemico) capisco solo che tu fingi (spero) di ignorare il significato filosofico di ignoranza. Questo, a parer mio, non è un luogo adatto alle suscettibilità personali o di categoria. Saluti.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Ipazia il 30 Gennaio 2020, 17:15:13 PM
Citazione di: Sariputra il 30 Gennaio 2020, 12:05:23 PM"Ha visto che tramonto? Come si fa a dire che Dio non esiste?"

Citazione di: Primo LeviC'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio

Dipende da dove si osserva il tramonto.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: niko il 31 Gennaio 2020, 13:16:54 PM
Citazione di: viator il 30 Gennaio 2020, 17:12:38 PM
Salve niko. Dalla tua recente replica a myfriend (del quale non sono amico nè nemico) capisco solo che tu fingi (spero) di ignorare il significato filosofico di ignoranza. Questo, a parer mio, non è un luogo adatto alle suscettibilità personali o di categoria. Saluti.


Ignoranza è definire l'ateismo un un vuoto di fede o una condizione antropologica specifica collegata solo alla modernità, come se ci fosse una sequenza necessaria e necessitata di eventi storici, o una biologia evolutiva intrinseca nell'uomo, o peggio ancora una caduta da una condizione precedente "di fede", da cui dipenderebbe l'ateismo.

L'ateismo è una scelta, e chi è ateo non ha "perso la fede", ne è figlio di qualche tempo in particolare.

Ignoranza è anche definire la teologia cristiana una storiella infantile; per quanto io non sia cristiano, vuol dire non riconoscere la complessità e la ricchezza di un edificio filosofico millenario, come se le idee elaborate da un singolo che cerca di rendersi originale potessero competere alla pari con duemila anni di testi sapienziali e filosofici.

Sul nesso tra ateismo e dittature novecentesche da cui si vorrebbe evincere la tendenza dell'ateo a sottomettere altri uomini, non si può che stendere il classico velo pietoso, non solo per gli innumerevoli esempi che si potrebbero fare di dittature teocratiche non atee e non novecentesche (stato pontificio, paesi islamici e chi più ne ha più ne metta...), non solo perché anche l'ordine economico capitalista e liberista, che si contrappose nel novecento al comunismo, è frutto di un dissolvimento e di una laicizzazione individualizzante e antisacerdotale della religione  (protestantesimo), ma anche per la "simpatica" e "innocua" amnesia di cui il nesso tra ateismo e dittatura che si vorrebbe ingenuamente proporre è chiaramente frutto, ovvero l'amnesia per la dittatura concordataria e pretesca italiana del novecento: il fascismo.
Quella che ricompose lo strappo tra chiesa e stato che aveva creato Garibaldi, e ancora ci dobbiamo subire l'ora di religione e il crocifisso a scuola.

Non accetto chi cita Hitler e Stalin come se fossero la stessa cosa, dimentica Mussolini e poi dà dell'ignorante agli atei. E' risaputo che Hitler ha imparato strategicamente, come modello da imitare, ed emotivamente, come modello da ammirare, da Mussolini, e non viceversa.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: myfriend il 31 Gennaio 2020, 15:25:24 PM
Citazione di: niko il 31 Gennaio 2020, 13:16:54 PM
Citazione di: viator il 30 Gennaio 2020, 17:12:38 PM
Salve niko. Dalla tua recente replica a myfriend (del quale non sono amico nè nemico) capisco solo che tu fingi (spero) di ignorare il significato filosofico di ignoranza. Questo, a parer mio, non è un luogo adatto alle suscettibilità personali o di categoria. Saluti.


Ignoranza è definire l'ateismo un un vuoto di fede o una condizione antropologica specifica collegata solo alla modernità, come se ci fosse una sequenza necessaria e necessitata di eventi storici, o una biologia evolutiva intrinseca nell'uomo, o peggio ancora una caduta da una condizione precedente "di fede", da cui dipenderebbe l'ateismo.

L'ateismo è una scelta, e chi è ateo non ha "perso la fede", ne è figlio di qualche tempo in particolare.

Ignoranza è anche definire la teologia cristiana una storiella infantile; per quanto io non sia cristiano, vuol dire non riconoscere la complessità e la ricchezza di un edificio filosofico millenario, come se le idee elaborate da un singolo che cerca di rendersi originale potessero competere alla pari con duemila anni di testi sapienziali e filosofici.

Sul nesso tra ateismo e dittature novecentesche da cui si vorrebbe evincere la tendenza dell'ateo a sottomettere altri uomini, non si può che stendere il classico velo pietoso, non solo per gli innumerevoli esempi che si potrebbero fare di dittature teocratiche non atee e non novecentesche (stato pontificio, paesi islamici e chi più ne ha più ne metta...), non solo perché anche l'ordine economico capitalista e liberista, che si contrappose nel novecento al comunismo, è frutto di un dissolvimento e di una laicizzazione individualizzante e antisacerdotale della religione  (protestantesimo), ma anche per la "simpatica" e "innocua" amnesia di cui il nesso tra ateismo e dittatura che si vorrebbe ingenuamente proporre è chiaramente frutto, ovvero l'amnesia per la dittatura concordataria e pretesca italiana del novecento: il fascismo.
Quella che ricompose lo strappo tra chiesa e stato che aveva creato Garibaldi, e ancora ci dobbiamo subire l'ora di religione e il crocifisso a scuola.

Non accetto chi cita Hitler e Stalin come se fossero la stessa cosa, dimentica Mussolini e poi dà dell'ignorante agli atei. E' risaputo che Hitler ha imparato strategicamente, come modello da imitare, ed emotivamente, come modello da ammirare, da Mussolini, e non viceversa.
Il liberismo capitalista altro non è che un "umanesimo basato sull'individuo e sul successo materiale individuale". Cioè un altro umanesimo fondato sul concetto "dell'uccisione di Dio" che origina da Nietzsche.
Il fascismo, allo stesso modo, è anche lui un umanesimo basato sul concetto "dell'uccisione di Dio". Tanto è vero che il modello culturale del fascismo riprendeva i temi dell'Impero romano pre-cristianizzato. E Mussolini, nell'ottica fascista, era la re-incarnazione dell'Imperatore-Dio.
Allo stesso modo, nazismo e comunismo, sono stati espressioni di umanesimi basati anch'essi sul concetto "dell'uccisione di Dio", dove Hitler e Stalin erano i nuovi imperatori-Dio e il paradiso in terra erano il terzo-reich o il partito comunista.

Il problema non è il singolo ateo che, nel suo piccolo, si crede Imperatore-Dio. Il singolo ateo che si atteggia a Imperatore-Dio mi fa tenerezza e mi fa sorridere, come fa tenerezza un bambino.
Il problema è l'umanesimo che nasce dalla teorizzazione dell'uccisione di Dio e la forma in cui questo umanesimo si potrebbe incarnare nella storia.
Abbiamo già visto all'opera questi umanesimi....e questi umanesimi si sono contraddistinti per la creazione di guerre, lager e gulag, e per aver riempito le fosse comuni di cadaveri.

Anche la chiesa, nella sua storia, ha vissuto la tragedia dell'Imperatore-Dio per circa 1000 anni. Che cos'era il papa-Re se non l'ennesima re-incarnazione dell'Imperatore-Dio?

Fatta questa necessaria precisazione, ripeto: la chiesa attuale va bene così com'è perchè è l'unico antidoto per la comparsa di nuovi umanesimi basati sull'idea dell'Imperatore-Dio e per arginare il liberismo-individualista che è la forma attuale in cui l'umanesimo dell'uomo-Dio si è incarnato.

L'umanità NON E' ANCORA MATURA...NON E' ANCORA PRONTA. Non ha ancora raggiunto un livello di maturità spirituale tale da superare la sempre presente tentazione dell'uomo-Dio.
Quando l'umanità sarà pronta, allora potremo superare la chiesa cattolica con le sue "superstizioni teologiche". Ma fino ad allora lo spauracchio del Dio-biblico sarà utile per arginare qualunque umanesimo fondato sull'uomo-imperatore-dio.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Ipazia il 31 Gennaio 2020, 23:16:39 PM
Non esistendo, fino a prova contraria, alcun mondo dietro il mondo, l'unica salvezza é l'umanesimo. In tutta la sua imperfetta immanenza. Conviene farsene una ragione e secondo ragione agire, senza alcuna pretesa di surrogati divini, perché Dio, fino a prova contraria, non esiste.

La morte di Dio é niente più che una metafora. Metafora di consapevolezza  che dobbiamo sfangarcela da soli senza balie e badanti.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Menandro il 01 Febbraio 2020, 10:17:32 AM
Citazione di: myfriend il 31 Gennaio 2020, 15:25:24 PMIl liberismo capitalista altro non è che un "umanesimo basato sull'individuo e sul successo materiale individuale". Cioè un altro umanesimo fondato sul concetto "dell'uccisione di Dio" che origina da Nietzsche. Il fascismo, allo stesso modo, è anche lui un umanesimo basato sul concetto "dell'uccisione di Dio". Tanto è vero che il modello culturale del fascismo riprendeva i temi dell'Impero romano pre-cristianizzato. E Mussolini, nell'ottica fascista, era la re-incarnazione dell'Imperatore-Dio. Allo stesso modo, nazismo e comunismo, sono stati espressioni di umanesimi basati anch'essi sul concetto "dell'uccisione di Dio", dove Hitler e Stalin erano i nuovi imperatori-Dio e il paradiso in terra erano il terzo-reich o il partito comunista. Il problema non è il singolo ateo che, nel suo piccolo, si crede Imperatore-Dio. Il singolo ateo che si atteggia a Imperatore-Dio mi fa tenerezza e mi fa sorridere, come fa tenerezza un bambino. Il problema è l'umanesimo che nasce dalla teorizzazione dell'uccisione di Dio e la forma in cui questo umanesimo si potrebbe incarnare nella storia. Abbiamo già visto all'opera questi umanesimi....e questi umanesimi si sono contraddistinti per la creazione di guerre, lager e gulag, e per aver riempito le fosse comuni di cadaveri. Anche la chiesa, nella sua storia, ha vissuto la tragedia dell'Imperatore-Dio per circa 1000 anni. Che cos'era il papa-Re se non l'ennesima re-incarnazione dell'Imperatore-Dio? Fatta questa necessaria precisazione, ripeto: la chiesa attuale va bene così com'è perchè è l'unico antidoto per la comparsa di nuovi umanesimi basati sull'idea dell'Imperatore-Dio e per arginare il liberismo-individualista che è la forma attuale in cui l'umanesimo dell'uomo-Dio si è incarnato. L'umanità NON E' ANCORA MATURA...NON E' ANCORA PRONTA. Non ha ancora raggiunto un livello di maturità spirituale tale da superare la sempre presente tentazione dell'uomo-Dio. Quando l'umanità sarà pronta, allora potremo superare la chiesa cattolica con le sue "superstizioni teologiche". Ma fino ad allora lo spauracchio del Dio-biblico sarà utile per arginare qualunque umanesimo fondato sull'uomo-imperatore-dio.

L'ateo che si atteggia a imperatore-dio fa sorridere anche me, perché è una caricatura che fa il paio con analoghe deformazioni del credente come babbeo, credulone, eccetera. Quanto al nesso ateismo-totalitarismi del 900-violenza è la storia a smentirlo, dato che l'umanità non ha aspettato la morte di Dio per inventare deportazioni, massacri e fosse comuni. Anzi, le stesse cose sono state fatte nel nome di Dio.
L'umanità non è ancora pronta per superare la Chiesa cattolica? Quindi la religione come strumento di controllo ideologico, provvidenziale-momentaneo oppio dei popoli in attesa di una palingenesi spirituale. Ma come fa l'umanità a maturare spiritualmente se la tieni sotto droga?
In questo topic però si parlava della crisi della Chiesa e della sua attuale situazione: per esempio ci sono cardinali che descrivono i cristiani europei come una minoranza. Come può il Dio biblico fare da "spauracchio" se non ci crede più nessuno?
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Menandro il 01 Febbraio 2020, 10:35:52 AM
Se la Chiesa cattolica deve entrare in crisi per questioni come la sessualità e il celibato dei preti, allora forse è giusto che si estingua... Se invece va in cerca di nuove risposte, penso che sia sbagliato parlare di relativismo, come se queste problematiche coinvolgessero direttamente la sostanza del cristianesimo, come se si potesse mettere tutto sullo stesso piano. Noi abbiamo conosciuto questa confessione cristiana, e come per un riflesso condizionato assumiamo il suo punto di vista, anche la cultura laica, anche i libri di storia per la scuola. Per noi questa è la Chiesa e questo il cristianesimo, mentre il protestantesimo è il risultato di un allontanamento. Non consideriamo che anche il cattolicesimo è quello che è in seguito a una rottura della comunione con la chiesa originaria. Se guardiamo a ciò che rimane oggi di questa chiesa originaria, vediamo che i preti si possono sposare, il matrimonio che non funziona può essere sciolto a discrezione del vescovo, la verginità di Maria non è un dogma ma un'opinione. E questa chiesa è così relativista che dovendo darsi un nome si è chiamata Ortodossia. Questa chiesa antica ha un altro vantaggio di fronte alla modernità: nella sua struttura gerarchica ma non monarchica tutti i drammi mediatici (e le commedie) che si rappresentano a Roma intorno alla figura della "guida suprema" sarebbero impensabili.
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Lady Joan Marie il 06 Febbraio 2020, 18:32:10 PM
La chiesa cattolica deve esistere perchè è il Corpo Mistico del Cristo che l'ha fondata, e non adesso, ma a prezzo del sangue di santi e innocenti che hanno avuto fede in Lui!
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Sariputra il 09 Febbraio 2020, 00:47:46 AM
Citazione di: Lady Joan Marie il 06 Febbraio 2020, 18:32:10 PMLa chiesa cattolica deve esistere perchè è il Corpo Mistico del Cristo che l'ha fondata, e non adesso, ma a prezzo del sangue di santi e innocenti che hanno avuto fede in Lui!


Eh già! Cara Lady  Joan Marie, La Chiesa  è il «CORPO mistico di Cristo ". Unico, indiviso, visibile. Così si esprime papa PIO PP. XII nella sua enciclica famosa del 1943 (in piena guerra mondiale) "MYSTICI CORPORIS CHRISTI" ( ma Thérèse Françoise Marie Martin, dottore della chiesa, ragazzina adolescente,  lo aveva già detto prima di lui..):



"Che la Chiesa sia un corpo, lo bandiscono spesso i Sacri Testi. "Cristo, dice l'Apostolo, è il Capo del corpo della Chiesa" (Col. I, 18). Orbene, se la Chiesa è un corpo, è necessario che esso sia uno e indiviso, conforme al detto di Paolo: "Molti siamo un solo corpo in Cristo" (Rom. XII, 5). Né dev'essere soltanto uno e indiviso, ma anche concreto e percepibile, come afferma il Nostro Antecessore Leone XIII di f. m. nella sua Lettera Enciclica "Satis cognitum": "Per il fatto stesso che è corpo, la Chiesa si discerne con gli occhi" (cfr. A.S.S., XXVIII, pag. 170). Perciò si allontanano dalla verità divina coloro che si immaginano la Chiesa come se non si potesse né raggiungere ne vedere, quasi che fosse una cosa "pneumatica" (come dicono) per la quale molte comunità di cristiani, sebbene vicendevolmente separate per fede, tuttavia sarebbero congiunte tra loro da un vincolo invisibile.

Ma il corpo richiede anche molteplicità di membri, i quali siano talmente tra loro connessi da aiutarsi a vicenda. E a quella guisa che nel nostro organismo mortale, quando un membro soffre, gli altri si risentono del suo dolore e vengono in suo aiuto, così nella Chiesa i singoli membri non vivono ciascuno per sé, ma porgono anche aiuto agli altri, offrendosi a scambievole collaborazione, sia per mutuo conforto sia per un sempre maggiore sviluppo di tutto il corpo."

Ho messo in grassetto queste frasi perché mi sembrano importanti anche per l'oggi di questa istituzione secolare che sta attraversando un periodo di grave crisi.Questa "scambievole collaborazione" e  questo "mutuo conforto" sembrano carenti ( e gli effetti si fanno sentire..).

Ciao  :)
Titolo: Re:Quale Chiesa Cattolica?
Inserito da: Lady Joan Marie il 09 Febbraio 2020, 10:48:26 AM
E' vero se non c'è armonia tra i membri del Corpo Mistico del Cristo che è la Chiesa, questa non può durare a lungo! Grazie per averlo ricordato.