Rastislav entra nella cella di un suo prigioniero filosofo, e gli dice:
- Secondo quanto da me sovranamente deciso, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro; però, essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali casi, potrà verificarsi esclusivamente "uno solo" di tali casi:
a) - entro stasera io ti farò giustiziare;
b) - entro stasera io non ti farò giustiziare però non ti lascerò libero, per cui resterai in prigione;
c)- entro stasera io non ti farò giustiziare, anzi, ti lascerò libero, però senza donarti neanche un fiorino.
d) se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
***
Cosa risponde il prigioniero?
***
"Entro stasera non mi darai alcun fiorino"
«Entro stasera deciderai della mia sorte»
«Entro stasera non mi darai duecento fiorini»
«Entro stasera o mi farai giustiziare o mi risparmierai»
Citazione di: bobmax il 17 Settembre 2024, 13:34:25 PM"Entro stasera non mi darai alcun fiorino"
E che succede se invece glieli dà? :)
Significherebbe che il prigioniero non ha indovinato, e, quindi, si verificherà o l'ipotesi a), o l'ipotesi b) o l'ipotesi c).
Citazione di: Phil il 17 Settembre 2024, 15:44:42 PM«Entro stasera deciderai della mia sorte»
«Entro stasera non mi darai duecento fiorini»
«Entro stasera o mi farai giustiziare o mi risparmierai»
La tua soluzione potrebbe essere accettabile, se, però, Rastislav (prevedendola), non avesse precisato testualmente: "I casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro; però, essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali casi, potrà verificarsi esclusivamente "uno solo" di tali casi"
I casi da te elencati, invece, non corrispondo affatto ai casi descritti nei punti a), b), c)e d), e non hai comunque indicato quale solo di tali casi il prigioniero avrebbe dovuto indicare come sicuramente vero.
*MIA SOLUZIONE*Il prigioniero risponde:
- Tu, mio sovrano, sei ovviamente libero di far concretamente verificare una qualsiasi delle ipotesi a), b) e c) che mi hai prospettato; però non è forse "vero" che, <<se>> tu, sovranamente, decidessi di non far verificare nessuna delle ipotesi a), b) e c), dovresti necessariamente decidere che si "verifichi" l'ipotesi d) (in quanto, come hai premesso, i casi che possono verificarsi entro stasera sono quei quattro e soltanto uno di quei quattro)?
***
Quindi, la mia "predizione" è che, <<se>> entro stasera non mi farai giustiziare, e <<se>> non mi farai giustiziare ma non mi lascerai libero, e <<se>> non mi farai giustiziare ma mi lascerai libero senza donarmi neanche un fiorino, <<allora>> non solo non mi farai giustiziare, e mi lascerai libero, ma, per giunta, mi donerai anche cento fiorini di "buona uscita".
Come vedi, ti ho predetto o una cosa vera?-
***
Scusami Bobmax, il mio precedente commento alla tua soluzione non era affatto preciso nè esauriente. :-[
Ed infatti, per la tua soluzione, sebbene sia diversa dalla sua, secondo me vale più o meno la stessa risposta che ho dato a Phil, alla luce della mia personale soluzione dell'enigma! :)
Ed infatti Rastislav aveva testualmente precisato: "I casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro; però, essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali casi, potrà verificarsi esclusivamente "uno solo" di tali casi" (così come dettagliatamente ed articolatamente descritti da Rastislav, e non solo una parte di essi).
Tuttavia il principe ha chiesto al prigioniero di prevedere quello che farà, non quello che farebbe se... il prigioniero dunque non ha alcuna possibilità di predire correttamente, perché ogni predizione da "a" a "c" sarà smentita dallo stesso aver ragione (in virtù di "d"), mentre la "d" potrà essere smentita da una fra "a", "b" e "c".
Quello che il prigioniero può semmai predire è l'intenzione del principe e, in questo caso, se il principe ha intenzione di giustiziarlo (ad esempio), la "predizione ipotetica" che hai proposto è falsa, perché la realtà che di fatto si sarebbe realizzata sarebbe stata un'altra (la morte del prigioniero) e quindi, in questo caso, il prigioniero finirà davvero sul patibolo, come già deciso dal principe.
Dato che sono il prigioniero sono io, ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai. Pertanto frugati nelle tasche e sgancia i saccardi
Ciao Phil. :)
La tua obiezione non è affatto irragionevole, però, secondo me, "non regge"; ed infatti, se Rastislav "non farà" nè a), nè b), nè c), necessariamente, almeno dal punto di vista logico, Rastislav "farà" per forza d), poichè non ci sono ulteriori ipotesi alternative.
***
A mio avviso, infatti, c'è una differenza, per quanto "sottile", tra il dire:
- "se tu ti sparassi in testa, moriresti";
- "se tu ti spari in testa, muori".
Ed infatti, la prima è un'"ipotesi", mentre la seconda è una semplice "constatazione" (vera).
Però mi rendo perfettamente conto che il mio "assunto logico-semantico" è opinabile!
***
In ogni caso, almeno secondo me, la tua soluzione non corrisponde ai termini della questione, perchè fa riferimento a casi che non corrispondono in modo esatto e preciso, in tutte le loro parti, a quelli enunciati dal principe.
***
Un cordiale saluto! :)
***
.
*PS*
Nota il "pronome" che ha usato Rastislav a seconda dei vari casi da lui dettagliatamente enunciati:
a) io
b) io
c) io
d) tu
Il verificarsi dell'ultimo caso, infatti, non dipendeva da quello che avrebbe deciso di fare Rastislav, bensì da quello che avrebbe (pre)detto il prigioniero circa quello che avrebbe deciso di fare Rastislav nei casi precedenti. :)
Ciao Daniele22. :)
La tua soluzione non è affatto irragionevole, però, secondo me, "non regge".
Ed infatti il prigioniero doveva predire solo ed "esclusivamente" l'eventuale verificarsi di "uno dei quattro casi elencati con precisione da Rastislav, e non altri casi"; altrimenti, oltre a predire che "Rastislav lo avrebbe giudicato" (ciò che costituiva il presupposto del quesito, ma, ovviamente, non uno dei casi previsti dal quesito stesso), il prigioniero poteva anche predire che "il sole sarebbe tramontato".
***
Un cordiale saluto! :)
***
O principe dei miei stivali, intanto contesto la tua soluzione perché inizia con un periodo ipotetico ... predizione di bassa lega .... Dopodiché ti faccio presente che nel punto d) tu dici: "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo...etc". Questa formula viene da te snaturata nel contestare la bontà della mia predizione; infatti la tua lingua biforcuta ora ha detto: "Ed infatti il prigioniero doveva predire solo ed "esclusivamente" l'eventuale verificarsi di "uno dei quattro casi elencati con precisione da Rastislav, e non altri casi"; altrimenti...". No! Dico io. Io dovevo solo predire quel che avresti fatto e non predire uno tra i quattro casi elencati
Ciao Eutidemo. Secondo me il prigioniero risponde A. cioé "entro stasera tu mi farai giustiziare".
Infatti se il carceri ere deciderà effettivamente di farlo giustiziare allora entrerà in contraddizione con la D, perché lui ha detto il vero. Per cui il carceri ere dovrà scegliere tra B o C, in ogni caso il prigioniero salverà la vita.
Ciao Daniele 22. :)
In ordine alle tue acute ed argute considerazioni osservo quanto segue:
.
1)
Un "periodo ipotetico" può consistere sia in una "affermazione falsa" ("se ti lanci da un areo a 10.000 metri di quota, e senza paracadute, probabilmente non ti fai un graffio"), sia in una "affermazione vera" ("se ti lanci da un areo a 10.000 metri di quota, e senza paracadute, probabilmente ci lasci la pelle").
Senza considerare che dire "se ti lanci da un areo a 10.000 metri di quota, e senza paracadute, probabilmente ci lasci la pelle", più che una "affermazione ipotetica", è una pura e semplice "constatazione di fatto".
.
2)
A parte questo, il prigioniero:
- non doveva affatto limitarsi a predire quel che avrebbe fatto Rastislav entro la serata, altrimenti avrebbe anche potuto predire che Rastislav avrebbe continuare a respirare fino a tale momento;
- doveva invece predire quale tra i quattro casi elencati avrebbe fatto verificare Rastislav entro la serata.
***
Ed infatti Rastislav aveva testualmente premesso: "I casi che possono verificarsi entro stasera potranno essere quattro e soltanto quattro, essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altri eventuali casi."
Per cui il prigioniero doveva predire soltanto quale dei quattro casi elencati da Rastislav, quest'ultimo avrebbe fatto verificare con la sua condotta, e non altri casi!
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
Ciao Anthony. :)
La tua proposta di soluzione è estremamente acuta ed intelligente, complimenti! 8)
Però:
.
1)
Rastislav, riguardo al caso D, aveva detto: "Se tu ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita".
Per cui, se il prigioniero predicesse "entro stasera tu mi farai giustiziare", si verificherebbe la seguente "antinomia":
a)
Dire: "se tu ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non ti farò giustiziare!", equivale a dire: "se tu ora NON mi predirrai con "verità" quello che farò, ALLORA ti farò giustiziare!".
b)
Però, visto che il prigioniero, secondo te, aveva detto "entro stasera tu mi farai giustiziare":
- se Rastislav lo giustiziasse, il prigioniero avrebbe detto la verità, per cui Rastislav non potrebbe giustiziarlo; ???
- se, invece Rastislav non lo giustiziasse, il prigioniero avrebbe detto il falso, per cui Rastislav dovrebbe giustiziarlo. ???
.
2)
A parte tale "aporia" tra A e D, forse, come dici tu, Rastislav potrebbe scegliere tra B o C, che non sono direttamente coinvolte, però:
- B o C, vengono indirettamente coinvolte, perchè l'"opzione impiccagione" e l'"opzione non-impiccagione" si trovano in una antinomica situazione di "isostenia";
- anche volendo concedere che Rastislav potrebbe scegliere tra B o C, che non sono direttamente coinvolte, tuttavia, rispetto alla mia soluzione, il prigioniero ci rimetterebbe comunque 100 fiorini.
***
In ogni caso, l'"aporia" che scaturisce dalla tua soluzione, a mio parere è molto simile a quella del cosiddetto "Ponte di Buridan" (noto anche come Sofisma 17, del suo libro "Sophismata"); la quale viene risolta dallo stesso Jean Buridan, così come spiegato nel seguente LINK (sebbene tale soluzione sia tutt'ora controversa):
https://tech.everyeye.it/notizie/paradosso-socrate-puoi-passare-ponte-dici-vero-585714.html
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
O grande principe, aspetta un attimo che mi proteggo la vista altrimenti verrò abbacinato dalla luce che irradia la tua persona che generosamente dispensa pure ad altri la vista delle cose al lume della ragione.
Come vossignoria disse, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro, a) b) c) e il caso d), ovvero, "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.Grande fu il mio errore nel dare l'interpretazione di senso..etc (vedi formula di Phil che non ho ancora imparato a memoria) al vostro chiarissimo "se tu, invece, ora mi predirrai con verità quello che farò..."Dissi infatti allora tra me e me che avrei dovuto predire tutte le vostre azioni una per una, ma che senso avrebbe avuto mi diceva la mia mente obnubilata.E infatti alla mia cieca istanza, e non saprei come altro definirla, in cui dissi "ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai" voi avete opposto l'illuminante "il prigioniero non doveva affatto limitarsi a predire quel che avrebbe fatto Rastislav entro la serata, altrimenti avrebbe anche potuto predire che Rastislav avrebbe continuato a respirare fino a tale momento" e ancora "- doveva invece predire quale tra i quattro casi elencati avrebbe fatto verificare Rastislav entro la serata.".Di fronte a tale "non attribuzione di senso" in cui risplende tutta la verità oggettiva del vostro dire sovrano, e di fronte alla mia impudenza che scaltramente indicava la lettera d) con la sicumera palesatasi in quel volgarissimo "sgancia i saccardi", altro non posso che prendere atto che "una salus victis, nullam sperare salutem" Un saluto
Citazione di: daniele22 il 18 Settembre 2024, 18:16:28 PMO grande principe, aspetta un attimo che mi proteggo la vista altrimenti verrò abbacinato dalla luce che irradia la tua persona che generosamente dispensa pure ad altri la vista delle cose al lume della ragione.
Come vossignoria disse, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro, a) b) c) e il caso d), ovvero, "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
Grande fu il mio errore nel dare l'interpretazione di senso..etc (vedi formula di Phil che non ho ancora imparato a memoria) al vostro chiarissimo "se tu, invece, ora mi predirrai con verità quello che farò..."
Dissi infatti allora tra me e me che avrei dovuto predire tutte le vostre azioni una per una, ma che senso avrebbe avuto mi diceva la mia mente obnubilata.
E infatti alla mia cieca istanza, e non saprei come altro definirla, in cui dissi "ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai" voi avete opposto l'illuminante "il prigioniero non doveva affatto limitarsi a predire quel che avrebbe fatto Rastislav entro la serata, altrimenti avrebbe anche potuto predire che Rastislav avrebbe continuato a respirare fino a tale momento" e ancora "- doveva invece predire quale tra i quattro casi elencati avrebbe fatto verificare Rastislav entro la serata.".
Di fronte a tale "non attribuzione di senso" in cui risplende tutta la verità oggettiva del vostro dire sovrano, e di fronte alla mia impudenza che scaltramente indicava la lettera d) con la sicumera palesatasi in quel volgarissimo "sgancia i saccardi", altro non posso che prendere atto che "una salus victis, nullam sperare salutem"
Un saluto
Il principe Rastislav ti perdona e ti ringrazia, ammirando la tua ammirevole eloquenza; quindi pensa di nominarti ciambellano di corte, se la cosa ti aggrada! :)
https://uploadnow.io/f/ttk0LWS
Grazie o magnifico e munifico Principe. Non sono riuscito ad aprire la lettera che mi hai consegnato, investito quindi del ruolo da voi magnanimamente affidatomi mi rivolgerò dunque agli esperti perché risolvano l'arcano.
(Esce di scena) Se pensa che io mi faccia complice di tutte le sue sadiche nefandezze .. aspetta, aspetta che mi dia le chiavi e mi prendo i cento fiorini più gli interessi ... e poi via, la prima notte di mezzaluna piena andrò a trovare i jinni del deserto
Citazione di: Eutidemo il 17 Settembre 2024, 12:08:14 PMRastislav entra nella cella di un suo prigioniero filosofo, e gli dice:
- Secondo quanto da me sovranamente deciso, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro; però, essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali casi, potrà verificarsi esclusivamente "uno solo" di tali casi:
a) - entro stasera io ti farò giustiziare;
b) - entro stasera io non ti farò giustiziare però non ti lascerò libero, per cui resterai in prigione;
c)- entro stasera io non ti farò giustiziare, anzi, ti lascerò libero, però senza donarti neanche un fiorino.
d) se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
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Cosa risponde il prigioniero?
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Il verificarsi dei casi a,b, oppure c ,non è incompatibile col caso c, cioè con la previsione del loro verificarsi
Citazione di: iano il 19 Settembre 2024, 10:36:40 AMIl verificarsi dei casi a,b, oppure c ,non è incompatibile col caso c, cioè con la previsione del loro verificarsi
Non ti seguo! :(
Un cordiale saluto :)
Citazione di: Eutidemo il 19 Settembre 2024, 11:10:39 AMNon ti seguo! :(
Un cordiale saluto :)
Tu scrivi che i 4 casi sono ovviamente incompatibili, ma io noto che non hanno tutti la tessa natura.
Infatti a, b, e c sono casi che possono verificarsi, mentre c non è propriamente un caso, ma è la previsione del verificarsi di un caso.
La previsione che un caso si verifichi non è incompatibile col verificarsi o meno del caso.
E' possibile che questa osservazione non vanifichi di fatto la tua soluzione, cioè che pur partendo da premesse false tu arrivi a conclusioni vere, però preferirei affrontare l'enigma partendo da premesse vere.
Ciao Iano. :)
In ordine alle tue intelligenti ed acute considerazioni, eccepisco, tuttavia, quanto segue.
.
1)
I quattro casi sono senz'altro "incompatibili" tra di loro, in quanto:
.
A)
Se entro quella sera il prigioniero verrà giustiziato (a), allora:
- non potrà restare vivo in prigione (b);
- non potrà essere lasciato libero, anche se senza un quattrino (c).
- non potrà aver predetto la verità, perchè, in tal caso Rastislav non poteva farlo giustiziare, ma, anzi, avrebbe dovuto lasciarlo libero, donandogli, per giunta, cento fiorini di "buona uscita" (d).
.
B)
Se entro quella sera il prigioniero sarà lasciato vivere, ma in prigione (b), allora:
- non potrà essere giustiziato (a)
- non potrà essere lasciato libero, anche se senza un quattrino (c).
- non potrà aver predetto la verità, perchè, in tal caso Rastislav non poteva farlo giustiziare, ma, anzi, avrebbe dovuto lasciarlo libero, donandogli, per giunta, cento fiorini di "buona uscita" (d).
.
C)
Se entro quella sera il prigioniero verrà lasciato libero, ma senza un quattrino (c), allora:
- non potrà essere giustiziato (a);
- non potrà restare in prigione (b);
- non potrà aver predetto la verità, perchè, in tal caso Rastislav avrebbe dovuto lasciarlo libero, ma donandogli cento fiorini di "buona uscita" (d).
.
D)
Infine, se entro quella sera il prigioniero avrà predetto la verità, e, quindi, Rastislav avrebbe dovuto lasciarlo libero, donandogli cento fiorini di "buona uscita" (d), allora:
- non potrà essere giustiziato (a);
- non potrà restare in prigione (b);
- non potrà essere lasciato libero senza un quattrino (c).
.
2)
Circa il fatto che a, b, e c sono "casi" che possono verificarsi, mentre c non sarebbe propriamente un "caso" ma è solo la "previsione del verificarsi di un caso", non sono affatto d'accordo; ed infatti può accadere tanto che il prigioniero possa indovinare cosa farà (o non farà) Rastislav, quanto che, invece, non riesca ad indovinare cosa farà (o non farà) Rastislav.
Per cui, anche questo è senza alcun dubbio un "caso"; ciò in quanto anche la "previsione del verificarsi di un caso" costituisce un "caso", che può verificarsi o meno!
***
.
3)
Infine non capisco minimamente quali sarebbero le "premesse false"; ed infatti si tratta di quattro casi tutti egualmente possibili; sebbene "incompatibili" ed "alternativi" tra di loro.
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
L'opzione "d" è totalmente "divergente" dalle altre:
- "a","b" e "c" riguardano il futuro (stasera) mentre "d" il presente («se ora mi predirai...»);
- "a","b" e "c" riguardano ciò che capiterà, passivamente, al prigioniero, mentre in "d" il prigioniero può attivamente decidere del suo destino;
- "a","b" e "c" sono in forma dichiarativa, mentre "d" è in forma ipotetica
Come già accennato al post 7, il prigioniero non può indovinare ciò che accadrà, ma al massimo le intenzioni del principe; se il principe ha intenzione di ucciderlo, per salvarsi appellandosi a "d", il prigioniero dovrebbe dire «tu hai intenzione di uccidermi stasera» e, avendo indovinato, dovrebbe essere salvo con i 100 denari in tasca. Siccome il principe chiede invece al prigioniero di predire quello che farà (non quello che farebbe se...), ovviamente il prigioniero non può che sbagliare (perché stando a "d", liberazione con pagamento annesso, l'indovinare impedirebbe poi alla predizione di diventare vera in serata e quindi la predizione risulterebbe falsa).
Parafrasare "d" non è predire quello che il principe farà, perché una predizione ipotetica descrive solo "quello che farebbe il principe se...". Affermare «se mi spari e mi colpisci, come minimo mi fai male» non è né vero né falso, poiché di fatto, non accade nulla, quindi non c'è nulla di verificato o vero (il solito problema dei limiti predittivi dell'induzione). Quindi la parafrasi di "d" non ha i requisiti di verità richiesti dal principe («mi predirrai con "verità" quello che farò») per poter salvare e pagare il prigioniero.
Ciao Phil. :)
Non c'è alcun dubbio che l'opzione "d" sia totalmente "diversa" (ma non divergente dalle altre, bensì ad esse consequenzialmente connessa), in quanto:
- a, b, c, riguardano quello che "potrebbe" fare Rastislav entro la sera, qualora non fosse condizionato dalla predizione a breve termine d) del prigioniero;
- diversamente, invece, d), riguarda quello che "potrebbe" indovinare a breve termine il prigioniero, per poter eventualmente condizionare quello che farà Rastislav entro la sera .
Ma si tratta di quattro casi ipotetici ed alternativi; e, in quanto tali, "equipollenti"
***
Non è peraltro del tutto esatto, come scrivi ti tu, e comunque del tutto irrilevante ai fini dell'"enigma", che:
- "a","b" e "c" riguardino il futuro (stasera) mentre "d" strettamente il presente («se ora mi predirai...»), in quanto <<predirai">> è futuro, anche se più o meno a breve termine, e comunque, prima della sera;
- "a","b" e "c" riguardano ciò che capiterà al prigioniero, mentre in "d" il prigioniero può attivamente influire sul suo destino, in quanto è vero che lui non può decidere niente, però può condizionare la scelta di Rastislav se fara la predizione giusta;
- "a","b" e "c" sono in forma dichiarativa, mentre "d" è in forma ipotetica, ma sono tutti e quattro dei "casi ipotetici", così come sopra spiegato! .
***
Ed infatti:
- "a","b" e "c" riguardano il "futuro più remoto" (ciò che accadrà entro stasera), ma anche "d" riguarda anch'esso "il futuro, sebbene predetto con un certo anticipo" («se ora mi "predirai"...»), in quanto "mi predirai" è "la seconda persona dell'indicativo futuro", che può riguardare sia un futuro prossimo che un futuro relativamente più lontano;
- "a","b" e "c" riguardano ciò che potrebbe capitare al prigioniero in serata, a meno che nel "futuro prossimo" "d", il prigioniero non "predirrà" quello che farà o non farà Rastislav (sia pure in forma ipotetica negativa, il che non è affatto proibito);
- quanto al fatto che "a","b" e "c" siano formalmente in modalità "dichiarativa" (ma comunque "implicitamente ipotetica", in quanto si tratta di casi futuri ipotetici che si escludonol'un l'altro), mentre "d" è in forma "esplicitamente ipotetica", questo non inficia minimamente la validità del quesito, in quanto pressochè tutti gli enigmi sono formulati così (se mi dici il falso ti getterò dal ponte, a meno che tu, adesso, non mi predirrai una cosa vera).
***
Per concludere, affermare «se mi spari e mi colpisci, come minimo mi fai male» è assolutamente vero, poiché di fatto, che se ti becchi una palottolla in corpo, è assolutamente "verificato" che:
- o vai all'ospedale;
- o vai al cimitero.
FIDATI!
***
Un cordiale saluto! :)
***
Se predíco con "verità" tu farai D.
Ma tu farai D soltanto se io lo avrò prima predetto. In nessun altro caso tu farai D.
Se predíco B o C non sarà mai verità. In quanto non possono avvenire: se veri risulterebbe D.
Se invece predíco come verità A, A non può avvenire perché in tal caso dovrebbe invece avvenire D. Ma se avviene D, la predizione è falsa e dovrebbe allora avvenire A. Ma allora la predizione A è vera... Avanti nel loop.
L'unica possibilità è perciò predire D.
Che tuttavia non può essere predetto vero, perché significa: predire in verità ciò che è vero soltanto "dopo" che è vero.
Bene, chiarito che i 4 casi sono dello stesso tipo, confesso comunque di non aver compreso la tua soluzione, Eutidemo, perchè in effetti non ho compreso bene l'enigma.
Dunque proverò a riscriverlo in un modo per me comprensibile, e tu mi dirai se i due modi sono per te equivalenti..
Si verificherà uno ed solo uno dei seguenti quattro casi:
a) entro stasera io ti farò giustiziare;
b)entro stasera io non ti farò giustiziare e non ti lascerò libero;
c)entro stasera io non ti farò giustiziare, e ti lascerò libero, senza donarti neanche un fiorino.
d)entro stasera non ti farò giustiziare, e ti lascerò libero, donandoti cento fiorini.
Se riesci a prevedere quale caso si verificherà, allora si verificherà il caso d.
Sei d'acordo su questa riscrittura del tuo enigma?
O pensi che non sia equivalente a quella originaria?
Ciao Bobmax :)
Condivido tutto quello che hai scritto, meno la tua conclusione.
Ed infatti L'unica possibilità è predire d), perchè è "vero"; e ciò che è "vero" è "vero" sempre, non soltanto "dopo" che è "vero".
Secondo me tu confondi l'aggettivo "vero" con il participio passato "verificato", che non è esattamente la stessa cosa; ma, anche in tal caso, almeno secondo me, la soluzione del prigioniero reggerebbe ugualmente!
***
Ed infatti il prigioniero premette:
- Tu, mio sovrano, sei ovviamente libero di far concretamente verificare una qualsiasi delle ipotesi a), b) e c) che mi hai prospettato; però non è forse "vero" che, <<se>> tu, sovranamente, decidessi di non far verificare nessuna delle ipotesi a), b) e c), dovresti necessariamente decidere che si "verifichi" l'ipotesi d) (in quanto, come hai premesso, i casi che possono verificarsi entro stasera sono quei quattro e soltanto uno di quei quattro)?-
***
Dopodichè, secondo me, alla stregua di quanto correttamente premesso, fa una "predizione ellittica", la quale, non può non essere "vera" (prima, dopo e durante).
E, cioè:
- La mia "predizione" è che, <<se>> entro stasera non mi farai giustiziare, oppure <<se>> non mi farai giustiziare ma non mi lascerai libero, oppure ancora <<se>> non mi farai giustiziare ma mi lascerai libero senza donarmi neanche un fiorino, <<allora>> non solo non mi farai giustiziare, e mi lascerai libero, ma, per giunta, mi donerai anche cento fiorini di "buona uscita".-
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
Ciao Iano. :)
La tua formulazione è "simile" a quella di Rastislav, ma non è affatto "uguale" nè "equivalente" alla sua.
***
Ed infatti Rastislav aveva detto:
- Secondo quanto da me sovranamente deciso, i casi che possono verificarsi entro stasera potranno essere quattro e soltanto quattro (essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali ipotesi):
a) - entro stasera io ti farò giustiziare;
b) - entro stasera io non ti farò giustiziare però non ti lascerò libero, per cui resterai in prigione;
c)- entro stasera io non ti farò giustiziare, anzi, ti lascerò libero, però senza donarti neanche un fiorino.
d) se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
***
Tu, invece, "scindi" in due proposizioni distinte una proposizione ipotetica che era unitaria, dicendo:
"d)entro stasera non ti farò giustiziare, e ti lascerò libero, donandoti cento fiorini.
Se riesci a prevedere quale caso si verificherà, allora si verificherà il caso d."
Mi sembra evidente che non è esattamente la stessa cosa!
***
Per cui il prigioniero può lecitamente premettere:
- Tu, mio sovrano, sei ovviamente libero di far concretamente verificare una qualsiasi delle ipotesi a), b) e c) che mi hai prospettato; però non è forse "vero" che, <<se>> tu, sovranamente, decidessi di non far verificare nessuna delle ipotesi a), b) e c), dovresti necessariamente decidere che si "verifichi" l'ipotesi d) (in quanto, come hai premesso, i casi che possono verificarsi entro stasera sono quei quattro e soltanto uno di quei quattro)?-
***
Dopodichè, secondo me, alla stregua di quanto correttamente premesso, fa una "predizione ellittica", la quale, non può non essere "vera".
E, cioè:
- La mia "predizione" è che, <<se>> entro stasera non mi farai giustiziare, oppure <<se>> non mi farai giustiziare ma non mi lascerai libero, oppure ancora <<se>> non mi farai giustiziare ma mi lascerai libero senza donarmi neanche un fiorino, <<allora>> non solo non mi farai giustiziare, e mi lascerai libero, ma, per giunta, mi donerai anche cento fiorini di "buona uscita".-
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo, nel caso D il principe dona 100 fiorini al filosofo perché ha predetto in verità che gli avrebbe donato 100 fiorini.
Dove è la verità della predizione, nel momento in cui il principe la verifica per poi donare i 100 fiorini?
Visto che diventa vera solo dopo essere verificata vera?
È un cortocircuito logico.
Presente anche nella tua soluzione.
Che si può solo provare a nascondere, come predire fiorini non donati epperò sì, ma la fallacia resta.
PS
Viste le passate esperienze, non mi aspetto di convincerti.
Sono intervenuto solo per le illogicità manifeste.
Mi fermo qui.
@Eutidemo Provo a (e)semplificare, lasciando da parte le fonti di confusione: se, supponiamo, tu promettessi di darmi subito 10€ se prevedo "con verità" quello che farai entro stasera, e io ti dicessi «se faccio una previsione vera, mi darai 10€», mi darai davvero i 10€ perché ho (pre)detto qualcosa di vero sulle tue azioni, semplicemente parafrasando le tue "regole del gioco" e sebbene non si sia ancora verificato ciò che ho predetto (quindi la previsione non è ancora vera)?
P.s.
Andrebbe poi notato che il principe chiede al prigioniero una previsione, ma non pone limiti di opzioni
sulla previsione («ora mi predirai con "verità" quello che farò»), li pone invece solo per quello che potrà accadere al prigioniero entro la serata («i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro»); quindi tutte le risposte tautologiche e simili sarebbero da considerare valide, ma non sottilizziamo.
Ciao Bobmax. :)
Mi scuso per non essere riuscito a spiegarmi con sufficiente chiarezza; ed infatti vedo che tu non hai assolutamente compreso la mia soluzione del problema.
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Ed infatti io non mi sono mai sognato di scrivere che, nel caso D il principe dona 100 fiorini al filosofo perché "ha predetto in verità che gli avrebbe donato 100 fiorini".
Ed infatti il prigioniero:
- non ha affatto predetto che Rastislav gli avrebbe donato 100 fiorini (come hai erroneamente capito tu)!
- ha invece predetto una cosa completamente diversa, e che non aveva bisogno di nessuna verifica, essendo indiscutibilmente "vera" a livello "logico" e non "fattuale"!
***
Il prigioniero, infatti, ha constatato una semplice "verità logica", e, cioè, che se Rastislav non avesse fatto nè a) nè b) nè c), in base alla sua stessa sovrana decisione, per esclusione, avrebbe dovuto "logicamente" fare d); ed infatti Rastislav aveva categoricamente stabilito che entro quella sera si sarebbe potuto verificare soltanto uno dei quattro casi a), b), c) e d), i quali si escludevano a vicenda.
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Se poi Rastislav fosse stato un "fedifrago", avrebbe potuto benissimo rifiutarsi di fare d), contravvenendo a quanto da lui stesso solennemente postulato e promesso; ed allora il caso d) non si sarebbe mai "verificato" di fatto.
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Ma questo non c'entra niente con la "ratio" dell'enigma e della sua soluzione a livello logico.
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Non so in quale altro modo spiegarmi; per cui anche io "mi fermo qui" per non stare a girarci intorno all'infinito!
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Un cordiale saluto! :)
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P.S.
Se io predico che "se entro oggi non muoio, sicuramente domani sarò vivo", non è affatto detto che io domani sarò effettivamente vivo; però la mia predizione risulterà comunque "vera", poichè è indubbio che "se entro oggi non muoio, sicuramente domani sarò vivo"!
Citazione di: Eutidemo il 20 Settembre 2024, 06:52:50 AMTu, invece, "scindi" in due proposizioni distinte una proposizione ipotetica che era unitaria, dicendo:
"d)entro stasera non ti farò giustiziare, e ti lascerò libero, donandoti cento fiorini.
Se riesci a prevedere quale caso si verificherà, allora si verificherà il caso d."
Mi sembra evidente che non è esattamente la stessa cosa!
Se quello che proponi è un problema logico l'evidenza dobbiamo metterla da parte.
Secondo me le due formulazioni sono logicamente equivalenti.
Ho scisso la frase d) in due parti perchè in tal modo abbiamo effettivamente 4 casi che possono verificarsi alla pari, cioè senza che al verificarsi di una sia posta una condizione che non viene posta alle altre.
In effetti i 4 casi sono alla pari perchè tutti e quattro condizionati.
Infatti se vale che ''uno ed un solo dei quattro casi può verificarsi'', porre una condizione a che una si verifichi, equivale di fatto a porre una condizione a che le altre non si verifichino.
Quindi in effetti abbiamo 4 casi alla pari, perchè tutti condizionati.
Però il tutto andrebbe esplicitato meglio, come ho provato a fare.
Vuoi provare tu stesso a darne una esposizione più chiara e meno verbosa, in modo da togliere il sospetto che l'enigma di questa verbosità sia il figlio?
Ciao Phil. :)
Mi scuso anche con te per non essere riuscito a spiegarmi con sufficiente chiarezza; ed infatti vedo che anche tu non hai compreso la "logica" della soluzione del filosofo!
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Ed infatti tu scrivi: "se tu promettessi di darmi subito 10€ se prevedo "con verità" quello che farai entro stasera, e io ti dicessi «se faccio una previsione vera, mi darai 10€», mi darai davvero i 10€ perché ho (pre)detto qualcosa di vero sulle tue azioni, semplicemente parafrasando le tue "regole del gioco" e sebbene non si sia ancora verificato ciò che ho predetto (quindi la previsione non è ancora vera)?"
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Ma non è così, in quanto io posso benissimo "veritieramente prevedere" cosa tu potrai fare o non fare entro stasera, senza alcun bisogno di doverlo poi verificare a posteriori!
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Ed infatti, nel caso del tuo esempio dei 5 euro, io potrei benissimo farti la seguente previsione, che è senz'altro vera "a priori", senza alcun bisogno di verifiche "a posteriori": "Se tu <<morissi>> adesso, sul colpo, entro stasera non potresti compiere nessuna azione, e, quindi, non potresti darmi i 5 euro nè ora nè mai; ma se tu <<non morissi>>, allora entro stasera potresti compiere varie azioni, e, quindi potresti anche darmi i 5 euro!"
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Bada bene che io "non ho affatto previsto che tu mi darai i 5 euro", però, ho "veritieramente previsto in quale condizioni saresti materialmente in grado di darmeli, ed in quali no"; ed infatti io posso benissimo prevedere che, entro stasera, sicuramente, "o sarai ancora vivo oppure sarai morto", senza alcun bisogno di verifiche a posteriori!
"Tertium non datur!"
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Per cui, visto che, come hai scritto tu, «se faccio una previsione vera, mi darai 10€», allora puoi darmeli pure subito; se poi campi o crepi, non fa nessuna differenza, poichè io avevo chiaramente previsto tale unica possibile alternativa.
Cioè, avevo comunque fatto una "previsione vera", la quale non aveva alcun bisogno di verifiche a posteriori!
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A questo punto, tu potresti replicare: "Grazie al caso!" (usando un eufemismo). :D
E non avresti tutti i torti! ;)
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Ma era solo un esempio paradossale, per spiegare la "logica" della soluzione del filosofo (che, però, non era esattamente quella dei 5 euro); e, cioè, che alcune "previsioni vere" possono benissimo farsi prima dell'evento, senza necessità di verifiche a posteriori
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Un cordiale saluto! :)
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@Eutidemo
Non ho ben capito, divagazioni a parte, se alla domanda: «mi daresti davvero 10€?» rispondi «si» o «no» («Ma non è così...» è una risposta piuttosto evitante, oppure lo intendevi come un modo elaborato per rispondere «no»?)
Una tautologia in forma ipotetica può essere intesa come autentica previsione? Cos'è una previsione? Se un meteorologo prevedesse per domani che «se non ci saranno nuvole né foschia, allora ci sarà il sole», la considereresti una previsione vera o una proposizione vera?
Una previsione che elenca tutti i casi possibili ed escludentesi a vicenda e "prevede" che se ne realizzerà uno solo, la consideriamo una previsione valida? Se il principe accetta come "previsione vera" un periodo ipotetico che non fa altro che parafrasare le regole che lui stesso ha posto, chi siamo noi per lamentarci della sua benevolenza?
Se il prigioniero prevede che sarà giustiziato, il principe giustiziandolo contravverrebbe alle condizioni che lui stesso ha posto, cioè di non giustiziarlo se avesse indovinato.
Se invece non lo giustizia, non avendo il prigioniero indovinato, dovrebbe giustiziarlo.
Il principe si trova così dentro un enigma irrisolvibile, perchè qualunque cosa faccia o non faccia si mette dalla parte del torto.
Come farà il principe ad uscire da questo casino in cui si è messo da solo senza perderci la faccia?
L'unica speranza che il principe ha è che il prigioniero preveda di non essere giustiziato, cosicché il Principe giustiziandolo dimostra che esso aveva torto, e che quindi giustamente lo ha giustiziato.
L'unica chance che il prigioniero invece ha ha è quella di prevedere che sarà giustiziato, perchè male che vada, avrà la soddisfazione di aver fatto fare una figuraccia al principe, costringendolo a contravvenire alle condizioni da lui stesso poste, qualunque cosa faccia o non faccia, anche perchè chi ci dice che il piacere del prigioniero di vendicarsi del principe in questo modo non sia superiore a quella di aver salva la vita ed essere reso libero e ricco?
Citazione di: iano il 20 Settembre 2024, 15:47:01 PML'unica speranza che il principe ha è che il prigioniero preveda di non essere giustiziato, cosicché il Principe giustiziandolo dimostra che esso aveva torto, e che quindi giustamente lo ha giustiziato.
L'unica chance che il prigioniero invece ha ha è quella di prevedere che sarà giustiziato, perchè male che vada, avrà la soddisfazione di aver fatto fare una figuraccia al principe, costringendolo a contravvenire alle condizioni da lui stesso poste, qualunque cosa faccia o non faccia
In realtà dipende da quale è la previsione proposta dal prigioniero:
- se il prigioniero prevede la propria morte, il principe può comunque tenerlo prigioniero (e "domani è un altro giono..."), oppure liberarlo senza dargli nulla (rispettivamente caso "b" e "c")
- se il prigioniero prevede la propria detenzione, allora il principe può giustiziarlo o liberarlo a tasche vuote
- se il prigioniero prevede la propria liberazione a tasche vuote, il principe può ucciderlo o tenerlo prigioniero
- poi ci sarebbe il famigerato caso "d" che, come hai ben sottolineato, crea confusione se formulato come nel post d'apertura, perché è un periodo ipotetico, contiene una "regola del gioco", consente possibilità di scelta al prigioniero, etc. risultando totalmente incongruente con gli altri casi ("a", "b" e "c").
Pensiamo se il prigioniero dovesse, anziché parlare, mettere una crocetta su un foglio per segnalare la sua previsione; che senso avrebbe crocettare "d" che contiene una regola con tanto di periodo ipotetico? Se non crocetta "d" quella regola forse non vale?
A questo punto si potrebbe riscrivere "d", come tu proponi, separando l'esito possibile (liberazione con fiorini) dalla regola che sancisce le condizioni necessarie affinché ciò avvenga, rendendo "d" coerente con le altre opzioni, nessuna della quali contiene in sé un periodo ipotetico che ne detta le condizioni di realizzazione. Un'altra struttura in sé coerente, me più complessa, sarebbe: se x→a, se y→b, se z→c, se indovini→sei libero con fiorini in tasca (dove "x","y" e "z" sono altre condizioni).
Infine, forse, per rispettare le intenzioni originali di Eutidemo, si potrebbe anche rimuovere la "d", non come contenuto, ma come lettera che sancisce un'apparente quarta opzione, ottenendo:
[...]
a) - entro stasera io ti farò giustiziare;
b) - entro stasera io non ti farò giustiziare però non ti lascerò libero, per cui resterai in prigione;
c)- entro stasera io non ti farò giustiziare, anzi, ti lascerò libero, però senza donarti neanche un fiorino.
Se tu ora mi predirai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero, donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita".
[...]
Restano le ambiguità sulle possibili risposte (v. post sopra), ma almeno non c'è una pseudo-quarta-opzione a far confusione.
Ciao Phil. :)
Se un "meteorologo" prevedesse che «se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci sarà il sole», la considerererei una "presa per i fondelli"; per cui lo prenderei a pernacchie!
Ed infatti una cosa del genere avrei potuto "prevederla" anch'io! ;D
***
Tuttavia, "tecnicamente":
- sarebbe senz'altro una "proposizione vera", perchè è senz'altro vero che "se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci dovrà per forza essere il sole";
- e sarebbe anche una "previsione vera", perchè, asserendo che "se domani non ci saranno nuvole né foschia, ci sarà il sole (o viceversa)", indubbiamente il metereologo ha "previsto" una cosa vera (anche se avrebbe potuto prevederla chiunque).
***
In ogni caso, ripeto per l'ennesima volta, che, nel caso del filosofo prigioniero:
- non è affatto vero che costui fa una previsione che elenca tutti i casi possibili ed escludentesi a vicenda e "prevede" che se ne realizzerà uno solo, perchè, in effetti, lui non prevede affatto che si verificherà il caso d);
- "prevede" soltanto che, nell'ipotesi e solo nell'ipotesi che Rastislav scartasse i casi a) b) e c), allora ne consegue che si verificherà necessariamente il caso d).
Il che è ovviamente vero "a priori", prima che si verifichi il caso d).
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Tieni presente che il prigioniero non è un "meteorologo" , ma un "filosofo"; per cui non c'è da stupirsi se cerca di cavarsi d'impaccio come meglio può!
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Però sono d'accordo con te che il principe, accettando una simile soluzione, è senz'altro molto benevolo! ;D
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Un cordiale saluto! :)
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Citazione di: Phil il 20 Settembre 2024, 16:42:37 PMIn realtà dipende da quale è la previsione proposta dal prigioniero:
- se il prigioniero prevede la propria morte, il principe può comunque tenerlo prigioniero
Come fà il principe a tenere prigioniero il nostro uomo, quindi ancora in vita, senza cadere in contraddizione?
Citazione di: iano il 20 Settembre 2024, 12:24:45 PMSe quello che proponi è un problema logico l'evidenza dobbiamo metterla da parte.
Secondo me le due formulazioni sono logicamente equivalenti.
Ho scisso la frase d) in due parti perchè in tal modo abbiamo effettivamente 4 casi che possono verificarsi alla pari, cioè senza che al verificarsi di una sia posta una condizione che non viene posta alle altre.
In effetti i 4 casi sono alla pari perchè tutti e quattro condizionati.
Infatti se vale che ''uno ed un solo dei quattro casi può verificarsi'', porre una condizione a che una si verifichi, equivale di fatto a porre una condizione a che le altre non si verifichino.
Quindi in effetti abbiamo 4 casi alla pari, perchè tutti condizionati.
Però il tutto andrebbe esplicitato meglio, come ho provato a fare.
Vuoi provare tu stesso a darne una esposizione più chiara e meno verbosa, in modo da togliere il sospetto che l'enigma di questa verbosità sia il figlio?
Ciao Iano :)
Tutto sommato mi sembra che questa volta la tua sintesi sia abbastanza corretta; ma dopo aver cercato di fare una esposizione più chiara e meno verbosa della questione, mi arrendo al fatto di non riuscire proprio a spiegarmi in modo esauriente (neanche tramite esempi).
Lascio a te di proseguire il dibattito!
Un cordiale saluto! :)
Citazione di: Eutidemo il 20 Settembre 2024, 17:10:09 PMSe un "meteorologo" prevedesse che «se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci sarà il sole», la considerererei una "presa per i fondelli"; per cui lo prenderei a pernacchie!
Ed infatti una cosa del genere avrei potuto "prevederla" anch'io! ;D
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Tuttavia, "tecnicamente":
- sarebbe senz'altro una "proposizione vera", perchè è senz'altro vero che "se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci dovrà per forza essere il sole";
- e sarebbe anche una "previsione vera",
Come hai fatto a trasformare una proposizione vera, che sta per una previsione, in una previsione vera, che cioè si avvererà con certezza?
Te logico io come hai fatto.
Se tu attribuisci verità ad una proposizione, quando è sufficiente che sia correttamente espressa per essere una proposizione, se quella proposizione sta per una previsione, la verità che impropriamente gli hai attribuito viene trasferita alla previsione.
Citazione di: Eutidemo il 20 Settembre 2024, 17:17:43 PMCiao Iano :)
Tutto sommato mi sembra che questa volta la tua sintesi sia abbastanza corretta; ma dopo aver cercato di fare una esposizione più chiara e meno verbosa della questione, mi arrendo al fatto di non riuscire proprio a spiegarmi in modo esauriente (neanche tramite esempi).
Lascio a te di proseguire il dibattito!
Un cordiale saluto! :)
a) G
b) Non G, Non L
c) Non G, L, Non R.
d) Non G, L, R.
Dove G= Giustiziato
L= Libero
R= Ricco
Se il prigioniero dichiara che non sarà giustiziato, come nei casi ,b,c e d, il principe giustiziandolo, dimostrerà così che la previsione non si è verificata, e che quindi giustamente è stato giustiziato secondo le condizioni che lui ha posto.
Se il principe invece non lo giustizia, il prigioniero verrà liberato e remunerato, avendo azzeccato la previsione.
Quali dei due casi si verificherà non è però prevedibile, quindi il prigioniero facendo questa previsione si affida di fatto al capriccio del principe, che sarà libero di giustiziarlo o di graziarlo.
Qualunque scelta faccia il principe non contravviene alle condizioni da lui poste, il che equivale a dire che è come se non le avesse poste, restando il principe padrone del destino del prigioniero come prima, in modo incondizionato.
Di fatto così il prigioniero si troverà nelle stesse condizioni che possedeva prima che il principe ponesse l'enigma.
Quindi qualunque decisione prenderà il principe non contravviene alle condizioni da lui poste.
Se il prigioniero dichiara invece che non verrà giustiziato, il principe non potrà giustiziarlo, ne mancare di farlo, senza contravvenire alle condizioni da lui stesso poste.
Qualunque scelta faccia il principe contravviene alle condizioni da lui poste.
Qualunque previsione faccia il prigioniero non avrà la certezza di salvarsi la vita, ma scegliendo di prevedere che verrà giustiziato, avrà la certezza di far fare al principe una bella figura di m...a, e sarebbe una vendetta non da poco. :))
Se poi la sete di vendetta del prigioniero dovesse superare, e questo noi non possiamo saperlo, il desiderio di restare in vita, libero e ricco, allora ha solo una previsione da fare, quella con cui risponde a un enigma che può avere diverse soluzioni, con un enigma irrisolvile.
Citazione di: iano il 20 Settembre 2024, 17:11:05 PMCome fà il principe a tenere prigioniero il nostro uomo, quindi ancora in vita, senza cadere in contraddizione?
Se il prigioniero prevede la propria morte, non c'è una regola che vieti al principe di tenerlo in vita e in galera (opzione "b"), avendo il prigioniero sbagliato la sua previsione. Se ho ben capito, non c'è una regola che associa lo sbagliare la predizione all'uccisione del prigioniero.
Citazione di: Phil il 20 Settembre 2024, 18:24:30 PMSe il prigioniero prevede la propria morte, non c'è una regola che vieti al principe di tenerlo in vita e in galera (opzione "b"), avendo il prigioniero sbagliato la sua previsione. Se ho ben capito, non c'è una regola che associa lo sbagliare la predizione all'uccisione del prigioniero.
E' vero, hai ragione, ho fatto confusione.
La confusione però temo sia anche nella testa di Eutidemo, che poi la trasmette ai suoi enigmi.
Infatti esso dice rispondendoti:
''Ciao Phil. :)
Se un "meteorologo" prevedesse che «se domani non ci saranno nuvole né foschia, allora ci sarà il sole»''
egli non sta facendo in effetti alcuna previsione, ma sta affermando una verità logica.
Quindi se Eutidemo scambia una verità logica per una previsione, allora ne seguirà necessariamente che questa previsione gli apparirà vera, cioè certa.
@Eutidemo.
Ora siccome le previsioni meteorologiche non sono mai vere, ma solo probabili nel loro verificarsi, dovresti aver realizzato di essere giunto a una contraddizione, e tornando indietro sui tuoi passi logici cercare di capire dove hai fatto un passo falso.
Invece tu vai avanti e ci costruisci sopra un enigma, che tu sai quanto io apprezzi.
Però ammetto di essere ormai prevenuto, e invece di cercare la soluzione dell'enigma vado a cercare dove hai fatto l'errore, che può essere più avvincente di risolvere un enigma, perchè si getta così luce sugli errori logici che non solo tu, ma tutti noi correntemente facciamo.
Questo enigma a naso non mi sembra molto diverso da quello del ''caso del profeta''.
Citazione di: iano il 20 Settembre 2024, 21:25:38 PMQuindi se Eutidemo scambia una verità logica per una previsione, allora ne seguirà necessariamente che questa previsione gli apparirà vera, cioè certa.
Rimane importante, come sempre, intendersi sulle parole; per questo (gli) ho chiesto, fra le domande inevase, «cos'è una previsione?». Comunemente una previsione non ha forma ipotetica, ma forma dichiarativa: da Nostradamus al meteo, passando per le previsioni economiche o sportive, una previsione prova ad anticipare quello che
succederà (non quello che
succederebbe), senza vincoli ipotetici (se... allora...) o comunque non usando tautologie (ossia citare tutte le possibilità per poi concludere che
se non se ne verifica nessuna tranne una,
allora quest'ultima sarà quella che si verificherà).
Scomodando Popper, potremmo dire che una previsione autentica è tale se è possibile che si dimostri sbagliata, mentre una verità logica basata sull'enumerazione di tutti i casi possibili, non è una previsione proprio perché parla di
molteplici possibilità, magari incompatibili fra loro, senza tuttavia alla fine sbilanciarsi in... appunto,
una previsione.
Citazione di: Phil il 20 Settembre 2024, 22:25:32 PMRimane importante, come sempre, intendersi sulle parole; per questo (gli) ho chiesto, fra le domande inevase, «cos'è una previsione?». Comunemente una previsione non ha forma ipotetica, ma forma dichiarativa: da Nostradamus al meteo, passando per le previsioni economiche o sportive, una previsione prova ad anticipare quello che succederà (non quello che succederebbe), senza vincoli ipotetici (se... allora...)
Giusto, anche se forse è il caso di precisare che una buona previsione si basa sui fatti (se...allora probabilmente succederà che....).
Citazione di: iano il 20 Settembre 2024, 22:45:24 PMGiusto, anche se forse è il caso di precisare che una buona previsione si basa sui fatti (se...allora probabilmente succederà che....).
Una previsione basata sui fatti non è tanto un "se...allora...", quanto piuttosto un "
in base a i fatti noti,
prevedo che...". Comunque, possiamo anche spingerci a supporre una previsione basata su "se...allora", l'importante (per me) è che quel "se...allora..." sia al massimo
la base della previsione, ma non coincida con la previsione stessa, altrimenti si ricade nelle "(pseudo)previsione ipotetica", che in realtà non dichiara
una previsione "schierata", ma propone diplomaticamente uno scenario
possibile, che, in quanto tale, a differenza di una previsione autentica, non può essere dimostrato falso (perché anche se non coinciderà con la realtà, resta vero che
era possibile, mentre la previsione, in quanto tale, ambisce a
diventare realtà, non essere mera possibilità; per questo le previsioni meteo non sono "se..allora..." né tautologie).
Sempre per come intendo la previsione "a modo mio"; magari altri diranno che le previsioni si fanno anche con i "se" e che una previsione è in fondo solo una forma di possibilità, senza velleità di
anticipare esattamente (non ipoteticamente) la realtà che accadrà (come detto, basta solo intendersi sulle parole).
Visto che questo THREAD ha assunto un tenore di carattere generale, ho ritenuto di dover aprire, al riguardo, un apposito TOPIC, denominato "Le "predizioni" impossibili, possibili, probabili e certe."
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/le-predizioni-impossibili-possibili-probabili-e-certe/