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Vecchio 13-03-2006, 13.03.30   #1
ancient
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Gli USA giudicano l'Italia

Fermo restando il fatto che è comico essere "giudicati" da un Paese che dovrebbe guardare prima di tutto in casa propria (l'ultimo rapporto di Amnesty International è eloquente in tal senso), esaminiamo un po' il rapporto publicato dal Dipartimento di Stato Americano circa i diritti umani nel mondo, capitolo Italia.

http://www.state.gov/g/drl/rls/hrrpt/2005/61655.htm


Dopo aver sottolineato i maggiori problemi del Belpaese (processi lenti, uso talvolta eccessivo della forza da parte della polizia soprattutto nei confronti di immigrati e Rom, carceri sovraffollate e anche disparità di diritti fra uomo e donna) ecco che nel capitolo dedicato a corruzione e trasparenza del governo si legge: «Gli imputati spesso traggono vantaggio dal ritmo lento della giustizia per rinviare i processi attraverso ricorsi e appelli». E come caso esemplare gli analisti statunitensi citano niente meno che le vicende giudiziarie del nostro premier.

Dato che il report si riferisce al 2005 nel report si parla solo dei processi dello scorso anno. Prima di tutto il processo Lodo Mondadori per corruzione giudiziaria. Grazie alla concessione delle attenuanti generiche, il reato (che in primo grado ha portato alla condanna di Cesare Previti) per il premier è stato dichiarato prescritto dalla Corte d'Appello di Milano e dalla Corte di Cassazione. «A maggio in un processo di primo grado i giudici hanno fatto cadere per prescrizione l’accusa di corruzione contro il primo ministro Berlusconi relativo ai fatti accaduti nei primi anni ’90 sull’acquisto di una grande casa Editrice» scrivono gli statunitensi.

Poi il falso in bilancio del gruppo Fininvest. Il gip Fabio Paparella ha dichiarato prescritti, in base alla legge sul falso in bilancio voluta da Berlusconi, i 1500 miliardi di lire di presunti fondi neri accantonati 12 dal gruppo Berlusconi su 64 off-shore della galassia All Iberian: «In ottobre la Corte di Milano ha assolto il primo ministro per le operazioni di falso in bilancio di una delle sue società (la Fininvest) fra l’89 e il ’95 visto che il reato era caduto in prescrizione».

E infine il caso Previti (condannato due volte in appello, a 5 anni per corruzione del giudice Squillante e a 7 anni per corruzione del giudice Metta nel caso Imi-Sir e in attesa della Cassazione e il processo Sme). Sottolineano gli analisti del Dipartimento a stelle e strisce: «In dicembre l’ex avvocato del primo ministro e ex Ministro della Difesa è stato condannato a 5 anni di prigione per corruzione in un caso che ha coinvolto un giudice e la società del premier. Nel 2001 infatti il governo Berlusconi ha approvato una nuova legge su questo tipo di reati».

Quindi, ricapitolando il curriculum giudiziario del nostro presidente del consiglio (ditemi se sbaglio):

È uscito indenne da una dozzina di processi, ma quasi mai per innocenza.
Nell'ordine: un'amnistia (falsa testimonianza sulla P2), sei prescrizioni (due per corruzione giudiziaria nei casi Mondadori e Squillante; quattro per falso in bilancio, tutte propiziate dalla sua «riforma» dei reati societari), un reato depenalizzato dal suo stesso governo (falso in bilancio All Iberian), un processo abolito dalla legge Pecorella (l'appello Sme-Ariosto).
Assolto per insufficienza di prove in Cassazione nel processo per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza (comunque accertate: vedi condanne del manager Sciascia e dei militari corrotti), il premier ha ancora due processi in corso: quello per i diritti Mediaset con le accuse di falso in bilancio, frode fiscale e appropriazione indebita (udienza preliminare); e quello per corruzione e concorso nella falsa testimonianza di David Mills (indagine appena chiusa).
Ma è imputato anche in Spagna, per falso in bilancio e violazione dell'antitrust nell'affare Telecinco.

D'altra parte, in un Parlamento come il nostro, B. è in buona compagnia.
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Vecchio 13-03-2006, 13.34.55   #2
Weyl
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Sentite

Perchè non ci diciamo, una buona volta, la verità?
Ossia che questo Paese possiede due caratteristiche uniche al mondo, le quali entrambe sono connesse con l'atto di "scavare".
La prima: dovunque si smuova la terra vengono fuori tesori preziosi della Storia, dell'Arte e della Cultura.
La seconda: dovunque si indaghi vengono fuori corruzione, collusioni, manovre illecite, irregolarità e bugie. Dovunque.
E' il segreto di Pulcinella.

Il problema è, allora, il seguente: perchè settori interi della finanza privata permangono intoccati?
Perchè, guarda caso, sono proprio le cointeressenze che mettono capo alle agenzie di potere che furono "forti" durante la prima repubblica e porsi al di là di ogni indagine, al di sopra di ogni sospetto?
Non sarà che, per caso, i furbacchioni hanno solo un po' più di esperienza ed hanno saputo mettere insieme "cordate" amicali più efficienti, in grado di coprirsi adeguatamente?
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Vecchio 13-03-2006, 13.58.36   #3
ancient
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Re: Sentite

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
Il problema è, allora, il seguente: perchè settori interi della finanza privata permangono intoccati?
Perchè, guarda caso, sono proprio le cointeressenze che mettono capo alle agenzie di potere che furono "forti" durante la prima repubblica e porsi al di là di ogni indagine, al di sopra di ogni sospetto?
Non sarà che, per caso, i furbacchioni hanno solo un po' più di esperienza ed hanno saputo mettere insieme "cordate" amicali più efficienti, in grado di coprirsi adeguatamente?

potrebbe essere... Ma, come che sia, avremmo avuto bisogno di segnali ben diversi dal Governo:

L’attuale Governo sembra refrattario a considerare i reati economici come qualcosa di serio. L’approvazione in Parlamento della legge ex-Cirielli (ed ex salva-Previti), che taglia sostanzialmente i tempi di prescrizione di moltissimi reati economici, compresi corruzione, concussione, estorsione, truffa, falso in bilancio, usura; l’uso dei condoni fiscali; la mancata definizione della legge sul "risparmio" (che poi sarebbe sulla governance) a due anni dal crack Parmalat: sono tutti elementi che sembrano indicare una via maestra del modo di gestire i rapporti economici. Peccato che sia opposta a quella intrapresa dal resto dei paesi civili. E che abbia costi enormi per il paese.

[ http://www.lavoce.info/news/view.php...1&fro m=index ]

La Banca Mondiale ha identificato la corruzione come l’impedimento più importante allo sviluppo economico e sociale: ma, oggi, in tempi di campagna elettorale, chi sta affrontando seriamente la questione morale?
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Vecchio 13-03-2006, 23.22.19   #4
Weyl
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Noi

Noi, qui.
Sarà poco, ma è qualcosa.
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Vecchio 19-03-2006, 15.56.30   #5
Spaceboy
...cercatore...
 
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...bè essere giudicati sui diritti umani da un paese in cui si mandano sulle sedia elettrica i minorati mentali e gli handicappati è davvero il colmo....

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Vecchio 20-03-2006, 00.28.18   #6
Weyl
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Non mi risulta

Citazione:
Messaggio originale inviato da Spaceboy
...bè essere giudicati sui diritti umani da un paese in cui si mandano sulle sedia elettrica i minorati mentali e gli handicappati è davvero il colmo....


che un tale Paese esista...
Qualora esistesse, non credo che darebbe albergo ad alcun ente o associazione che si uccupasse dei cosiddetti "diritti umani".
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