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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 16-03-2004, 22.26.41   #11
Vi@nne
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Data registrazione: 14-09-2003
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Una domanda sciocca...
...essendo...non siamo già apparsi?
Vi@nne is offline  
Vecchio 16-03-2004, 22.46.52   #12
dana
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verissimo, essendo, appariamo.....
in tutta la nostra magnificenza!

però potremmo apparire anche
nascondendo il nostro essere,
solo una bella facciata di copertura.
Molti fanno così,
sembra che renda molto....

ciao
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Vecchio 16-03-2004, 23.02.22   #13
nicola185
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Più che nascondere il nostro essere penso che facciamo vedere solo qualche sfumatura dell'essere stesso apparendo in un solo modo. Forse rende dal punto di vista pratico, e poi in realtà possiamo ingannare gli altri, non noi stessi. Alla distanza nel bene e nel male facciamo sempre i conti con noi stessi. Sempre che la vita non decida di chiedere il nostro commiato in anticipo.
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Vecchio 17-03-2004, 01.38.54   #14
bomber
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Se si pensa che l'apparire è il nosto biglietto da vivsita allora penso che nulla toglie che debba essere cmq tenuto in grande considerazione.
se una persona nega l'apparire penso che negi anche un pò se stesso ....
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Vecchio 17-03-2004, 01.58.32   #15
nicola185
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Come si può mostrare qualcosa che non è? Qualsiasi cosa che mostriamo ci appartiene. Qualsiasi cosa vediamo è vera. Anche la più apparente. Caso mai può cambiare l'intensità. Quando ci manifestiamo nella nostra magnificienza mostriamo quello che di più autentico c'è nell' essere umano. Mostriamo, per utilizzare una metafora, i nostri diamanti più belli, quelli puri non a 10 ingrandimenti, ma anche 1 miliardo di ingrandimenti. Ma nella nostra collezione abbiamo anche i rubini le ametiste, gli (o I?) zirconi e anche dei comunissimi e taglienti pezzi di vetro. La fatica più grande per me è proprio quella di accettare i pezzi di vetro, è quella di accettare anche la mia parte più superficiale, ma se non ci fosse la superficie, come potremo scavare in profondità? La capacità di una persona, secondo me, sta nel saper sempre scavare fino ad arrivare al giacimento d'oro. Ma quanto schifosissimo fango bisogna togliere prima di giungervi? Buona Notte a tutti

Nicola

Ultima modifica di nicola185 : 17-03-2004 alle ore 02.02.00.
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Vecchio 17-03-2004, 12.28.55   #16
bomber
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Messaggio originale inviato da nicola185
Come si può mostrare qualcosa che non è? Qualsiasi cosa che mostriamo ci appartiene. Qualsiasi cosa vediamo è vera. Anche la più apparente. Caso mai può cambiare l'intensità. Quando ci manifestiamo nella nostra magnificienza mostriamo quello che di più autentico c'è nell' essere umano. Mostriamo, per utilizzare una metafora, i nostri diamanti più belli, quelli puri non a 10 ingrandimenti, ma anche 1 miliardo di ingrandimenti. Ma nella nostra collezione abbiamo anche i rubini le ametiste, gli (o I?) zirconi e anche dei comunissimi e taglienti pezzi di vetro. La fatica più grande per me è proprio quella di accettare i pezzi di vetro, è quella di accettare anche la mia parte più superficiale, ma se non ci fosse la superficie, come potremo scavare in profondità? La capacità di una persona, secondo me, sta nel saper sempre scavare fino ad arrivare al giacimento d'oro. Ma quanto schifosissimo fango bisogna togliere prima di giungervi? Buona Notte a tutti

Nicola











nn per fare il puntiglioso ma come mai si da per scontato che apparire debba essere sempre la parte inesistente di noi ???
perche non si ci puo mettere in bella mostra le doti che abbiamo ???
bomber is offline  
Vecchio 17-03-2004, 14.26.57   #17
Vi@nne
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Penso che le doti che abbiamo vengano fuori senza che noi le possiamo nascondere!
La bellezza, la simpatia, il sorriso, l'affabilità, le sensibilità...come possiamo nasconderle? e a quale scopo?
No, qua si parla di un altro apparire...l'ostentare...è diverso.
Essere sempre protagonisti, sgomitare per apparire meglio di un altro...oggetti da mostrare...
Conobbi un tizio, sul lavoro, che aveva avuto una bambina da poco tempo, gli chiedevamo notizie della piccola ma lui ne parlava a malapena. Però sapeva tutto su cellulari ultimo tipo e macchine alla moda, che aveva...naturalmente...
Ecco, solo quello lo faceva parlare di continuo...che triste...
Vi@nne is offline  
Vecchio 17-03-2004, 16.15.37   #18
pennac
supreme being :O)
 
Data registrazione: 24-11-2003
Messaggi: 279
nooooooooooooooo

avevo scritto una valanga di righe e mi è stata resettata la pagina dal server

vabbè , il senso era più o meno questo :

secondo me ( obbligatoriamente ) l ' apparire è la proiezione di quello che più vogliamo da noi e non è una brutta cosa l ' atteggiarsi a desiderio , purchè il nostro comportamento sia l ' obiettivo da far raggiungere al nostro ego ... se poi ci accontentiamo di conservare una doppia personalità , beh , allora il problema rimane nostro , soprattutto nei momenti durante i quali vengono a mancare le conferme dall ' esterno ( solitudine nda ) ... ergo , è un bene violentare il nostro carattere ( partendo dal presupposto che lo ritengo modificabile ) solo se qualcosa viene realmente fatto per renderlo tale in ogni contesto

pennac docet : " quanto stavamo meglio quando non sapevamo dell ' esistenza dei pedagoghi "
pennac is offline  
Vecchio 17-03-2004, 18.05.57   #19
Dr. Death
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Messaggi: 20
Citazione:
Messaggio originale inviato da nicola185
Come si può mostrare qualcosa che non è? Qualsiasi cosa che mostriamo ci appartiene. Qualsiasi cosa vediamo è vera. Anche la più apparente. Caso mai può cambiare l'intensità. Quando ci manifestiamo nella nostra magnificienza mostriamo quello che di più autentico c'è nell' essere umano. Mostriamo, per utilizzare una metafora, i nostri diamanti più belli, quelli puri non a 10 ingrandimenti, ma anche 1 miliardo di ingrandimenti. Ma nella nostra collezione abbiamo anche i rubini le ametiste, gli (o I?) zirconi e anche dei comunissimi e taglienti pezzi di vetro. La fatica più grande per me è proprio quella di accettare i pezzi di vetro, è quella di accettare anche la mia parte più superficiale, ma se non ci fosse la superficie, come potremo scavare in profondità? La capacità di una persona, secondo me, sta nel saper sempre scavare fino ad arrivare al giacimento d'oro. Ma quanto schifosissimo fango bisogna togliere prima di giungervi? Buona Notte a tutti

Nicola


Condivido questa idea, forse però la intendiamo in una maniera leggermente diversa. Io penso che, così come è impossibile essere del tutto "se stessi", essere immuni alle influenze e alle interferenze esterne della realtà che ci circonda, così, credo, è impossibile probabilmente essere del tutto "falsi", mostrare agli occhi degli altri qualcosa che ci è estraneo in tutta la sua interezza. Chi ci riuscirebbe?

Colgo l'occasione per fornire un altro interessante spunto sulla questione essere/apparire; dice Ivo Nardi:

Possiamo dare infinite interpretazioni
ad un riflesso confuso nell'acqua.
Ma l'immagine che dà origine a quel riflesso, è soltanto una.


Questa idea assume particolar significato, per me, proprio nelle relazioni interpersonali, nel modo in cui un qualsiasi individuo si pone agli altri individui.

Domanda: se doveste esaminare il vostro comportamento, la vostra personalità, insomma il vostro modo di essere (qui inteso senza distinzione alcuna fra l'essere e l'apparire), nei vari ambiti della vostra vita (es. scuola, lavoro, palestra, amici, parenti, ecc.), ne riconoscereste una sola "figura"? O, il che è lo stesso: riconoscereste sempre la stessa persona, in qualunque ambito della vostra vita?

Non credo. Mi riesce difficile credere che ci siano persone in grado, per indole o facoltà, di vestire sempre gli stessi panni, di assumere sempre lo stesso atteggiamento, con qualsiasi persona e in qualsiasi situazione.
Penso che tutti ci comportiamo, forse, a volte, senza rendercene troppo conto, in maniera più o mena diversa a seconda delle situazioni e delle persone con cui abbiamo a che fare. In sintesi, offriamo una immagine più o meno diversa di noi, caso per caso. Il che equivale a dire che l'individuo tende ad apparire una persona più o meno diversa a seconda dei casi.
E con ciò ritorno sulla opinione da me precedentemente espressa.
Io stesso, quando ci penso, mi riconosco anche profondamente diverso da un ambito all'altro della mia vita; a volte mi sono reso conto di sembrare una persona completamente diversa al lavoro rispetto a quella che sono, ad esempio con gli amici; ognuno di noi, se ci pensate, lascia "uscire fuori" determinati pregi, qualità o difetti (in sintesi: caratteristiche della nostra personalità), assumendo un particolare comportamento con alcune persone, mentre può "mascherare" queste caratteristiche con altre persone, mostrando loro altri lati di sé. E' difficile, secondo me, mantenere lo stesso 'mix' con tutte le persone con cui interagiamo e in tutte le situazioni che viviamo. Pensate, banalmente, a quante cose ad es. fate normalmente con gli amici e che non vi sognereste mai di fare magari coi colleghi del lavoro (anche semplicemente scherzare in un particolare modo). Questo riconduce, almeno me, ancora una volta all'inopinabile peso che le influenze "esterne", in particolare: le altre persone, hanno sul nostro modo di essere in relazione al significato che le persone stesse hanno, a seconda dei casi, nella nostra vita.
La naturale conseguenza di queste influenze, a meno di possedere un carattere capace di non subire la benché minima influenza esterna, è l'apparire in forme diverse.
Persone capaci di non subire alcuna influenza, restando perfettamente chiuse nel loro universo, senza lasciare che nulla e nessuno possa influenzare sentimenti, decisioni, idee, non penso esistano; e, se esistessero, probabilmente non sarebbero molto ...."normali" (anche perché vivere significa anche interagire con le altre creature.... con tali premesse che vita sarebbe..?)

La frase di Ivo Nardi è molto
significativa, in tal contesto, e riassume in poche parole tutto un pensiero. Provate a immaginare che quel riflesso confuso nell'acqua sia la vostra persona, e che le infinite interpretazioni di quel riflesso, cioé di voi, del vostro modo di essere, siano le diverse interpretazioni che le altre persone traggono dal vostro modo di apparire ai loro occhi in forme diverse.
Ma...importante: l'origine di quel riflesso è soltanto una.
Dr. Death is offline  
Vecchio 17-03-2004, 18.08.29   #20
Dr. Death
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Messaggi: 20
Re: nooooooooooooooo

Citazione:
Messaggio originale inviato da pennac

secondo me ( obbligatoriamente ) l ' apparire è la proiezione di quello che più vogliamo da noi

Non sono d'accordo; semmai è la proiezione di quello che noi pensiamo gli altri vogliano da noi, e che attuiamo nel nostro comportamento proprio perché a spingergi in tale direzione è l'obiettivo di cui parli..
Dr. Death is offline  

 



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