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Vecchio 22-03-2007, 11.48.31   #21
VanLag
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Originalmente inviato da Yam
Non e' neanche vero che in Occidente non ci sia un vero contesto Sapienziale, non esitono ne Oriente ne Occidente per il Se’, e' solo il nostro orgoglio, la nostra chiusura, la nostra diffidenza che ci impedisce di lavorare con un vero Maestro o condividere con altri la nostra ricerca. Cosi spesso troviamo degli alibi proprio li dove invece dovrebbero cadere gli alibi, ossia leggendo qualche libro dei vari Krishnamurti, Ramana Maharshi o Nisargadatta volgarmente interpretati e deturpati del loro potente e genuino messaggio, perfettamente integrato con le conoscenze spirituali piu' antiche del pianeta, che volutamente si vogliono ignorare.
Se io domando: - come si fa a conoscere l’ego e ad ingoiare le “brutte cose” in esso contenute? e tu mi rispondi che bisogna riconoscere questo EGO, viziato, capriccioso, invidioso, geloso, accidioso, orgoglioso ecc. ecc., se io chiedo il COME e tu mi rispondi il COSA, significa che non stai parlando con me e quindi non vedo come possiamo condividere le cose.

Spero che i moderatori mi passino la seguente parabola, scritta ai fini della "comprensione" reciproca.

VanLag: - Ciao Yam. Ho sete hai un bicchiere d’acqua? -

Yam: - Se hai sete devi bere. Ma prima assaggia questa torta! –

VanLag - no grazie Yam, magari dopo ma prima vorrei bere –

Yam: – no …… tu assaggia questa torta credimi è dissetante –

VanLag: - No Yam grazie ma non voglio la torta. –

Yam: - ma no credimi è la torta della felicità. E lì la risposta, guarda è scritto anche sulla ricetta, lo sanno tutti, lo dicono tutti anche al super mercato…. Mangia questa torta. –

VanLag: - Yam ho la glicemia alta non posso mangiare le torte. –

Yam – ecco non vuoi condividere e ti fai degli alibi e non vuoi riconoscere la grandezza del cuoco e non vuoi mangiare la mia torta……. –

VanLag is offline  
Vecchio 22-03-2007, 12.08.34   #22
Sweet Cat
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Originalmente inviato da Yam
Trovo che Sweet quasi, quasi potrebbe essere Nisargadatta, fondamentalmente non ha detto nulla di diverso, bisogna vedere qual e' il livello di interiorizzazione, ma il senso c'e'.

.

sono d'accordo, umiltà è una parola mal compresa .non è un atteggiamento ma un sentimento che nasce dalla profondita del nostro cuore...indispensabile per amare gli altri. "Ama il prossimo tuo come te stesso" disse Gesù, ma per attuarlo è necessario conoscere noi stessi...altrimenti gli altri saranno solo il nostro specchio.
Essere umili dunque significa guardare se stessi, giungere alle radici del nostro essere, attraverso i sentieri paludosi d’atteggiamenti formali, d’apparenze da salvare, porta a percepire Colui alla cui immagine e somiglianza siamo stati fatti, e che aspetta di essere scoperto per crescere in noi.
inversamente..il non conoscere il proprio cuore, il proprio essere interiore, il proprio io profondo conduce ad una vita essenzialmente esteriore, che porta ad identificarsi con i propri successi, con ciò che si possiede, con l’aspetto fisico, con il proprio "ego" .
Con cio non voglio demonizzare l'ego....da poco tempo ho imparato che è parte di noi , dipende da cosa e da come lo nutriamo, di per se nulla è " buono" o "cattivo".. ma l'uso che se ne fa.

Tuttavia vorrei dire una cosa ..leggendo il post di Brucus..mi sono soffermata su alcune frasi che riporto e che hanno creato una forte risonanza in me,perchè rappresentano un po la mia piccola esperienza..

"non siamo noi che cerchiamo "dentro", ma è il "dentro" che ci attira a Sè, così come siamo, con tutti i nostri difetti e virtù, senza considerare le doti così care ad alcuni ricercatori e credenti, come l'umiltà, l'amore, la compassione, la purezza di cuore, ecc., ecc.

Non so dove sia arrivato il mio livello di interiorizzazione..ma so che sto crescendo in consapevolezza..i miei valori sono profondamente cristiani, e intendo proseguire per questa strada, anche se con apertura mentale, e con libertà ...necessaria per evolversi..almeno per quanto mi riguarda.

Quindi volevo ringraziare tutti voi .che scrivete nel forum .in quanto, anche se inconsapevolmente ,illuminate giorno per giorno il mio percorso.

Grazie
Sweet Cat is offline  
Vecchio 22-03-2007, 19.59.31   #23
Yam
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Originalmente inviato da VanLag
Se io domando: - come si fa a conoscere l’ego e ad ingoiare le “brutte cose” in esso contenute? e tu mi rispondi che bisogna riconoscere questo EGO, viziato, capriccioso, invidioso, geloso, accidioso, orgoglioso ecc. ecc., se io chiedo il COME e tu mi rispondi il COSA, significa che non stai parlando con me e quindi non vedo come possiamo condividere le cose.

Tu hai chiesto come si lavora in certi contesti e io te l'ho detto.

Io credo che un minimo di Zazen potrebbe essere efficace.

Si tratta di abbracciarsi, colui che ci giudica e' sempre l'ego, il Se' abbraccia, non giudica. Sei cosi come sei e da li si parte, con pregi e difetti, questo e' il primo passo, non l'ultimo come credono i Samskara Driven (E' un modo di dire in America per definire gli Advatin new age).

Scoperta quella pura presenza, che e' Consapevolezza, la si coltiva, si rimane in sua compagnia.
Lei ama il silenzio, la pace, la natura, la vita tutta, ma all'inizio e' meglio coccolarla un po' ed evitare il rumore (interno ed esterno).
L'ego si fara' sentire, i Samskara ci possiederanno ancora, ma sempre meno.
La gioia di momenti di contemlpazione profonda e magari anche qualche esperienza di forte unificazione potranno sorgere, ma saranno impermanenti, sino a quando la purificazione non sara' terminata.
Nel frattempo deve essere chiaro che non c'e' nulla da purificare perche' siamo su un sentiero che e' la nostra stessa vita con tutto cio' che ci riserva (purificazione e' accoglienza, accettazione). Ogni esperienza e' preziosa e l'anima e' uno scrigno che al momento della morte consegna il suo contenuto allo Spirito. Per questo, personalmente, sto lavorando su quel contenuto (Mahayoga). E' proprio quello il sentiero ed e' l'accettazione, l'abbraccio amoroso che la consapevolezza e' in grado di dare, prima a se stessi e di conseguenza agli altri, alla vita.
Io sono un Sadhaka (edit: un apprendista dello Yoga) da molto tempo ormai, sono poco dotato, mi perdo in un bicchier d'acqua, ma anche se mi perdo so dove tornare e sicuramente non mi perdo piu' come in passato, magari in un bicchier di vino
Non c'e' nulla da purificare, perche' non e' l'ego ad attivarsi, l'Athanor vivente sei tu e la cottura delle esperienze avviene grazie al calore della Consapevolezza, della vigilanza, della presenza a se stessi.
Il primo passo e' accettarsi cosi come si e' e scoprire lo spazio vuoto tra due pensieri e quella pura presenza.

Ultima modifica di Yam : 23-03-2007 alle ore 09.40.56.
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Vecchio 23-03-2007, 10.34.31   #24
Yam
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Originalmente inviato da individuo
ciao van...sulla prima parte mi verrebbe questo paragone: quando uno scienziato vuole davvero comprendere qualcosa, ci mette tutto se stesso, la passione...e lo fa perchè c'è qualcosa di magico di misterioso che lo porterà verso qualcosa per lui sconosciuto...e come farà? quale metodo userà?...io credo che il metodo sarebbe di impedimento, non vuole la mia essere una risposta confenzionata, ma il metodo prevede la sicurezza di risposte che diano sicurezza, e se lo si comprende e si accetta di sprofondare nell'abisso dell'incertezza dell'insicurezza, nessun maestro è più necessario...

Jiddu Krishnamurti e altri, senza volerlo hanno fatto un bel casino, se non altro perche' il metodo loro lo avevano seguito eccome....prima di arrivare al non metodo. Quello sprofondare nell'incertezza, nell'insicurezza dell'ego, perche' e' solo l'ego che si sente sprofondare, non e' affatto una cosa buona se non si e' compreso bene qual e' il metodo, qual e' la nostra vera natura. Quindi se non altro il metodo e' una certa preparazione iniziale.
Krishnamurti aveva un suo (non)metodo e lo proponeva agli altri. Lo Zen, lo Dzogh Chen, l'Ati yoga, l'Advaita Vedanta utilizzano il non metodo, ma deve essere chiaro cosa e' questo non metodo.

Citazione:
io preferisco vedere queste persone che chiamiamo maestri, come degli esempi, il cui unico e vero insegnamento che possimao trarre da loro è che loro sono disposti a tutto e a rinunciare a tutto senza compromessi...

Gia' ma i miei Maestri per esempio mi hanno sempre detto di non rinunciare proprio a niente.
Rinunciare a vivere?
Perche'?
Forse la vita e' un qualcosa di negativo, di cattivo, un fantasmatico film prodotto dalla Maya a che scopo?
Un inganno immenso, una falsa chimera, un inutile orpello della totalita'?
O piuttosto e' cio' che ci ha generati, cullati, nutriti e ora che siamo cresciuti, come un madre consapevole, ci chiede di procedere da soli?
Da dove viene e dove va questa vita?
Ecco forse siamo apparsi in questo mondo per rispondere a quella domanda, senza Maya, la manifestazione miracolosa della Realta', non saremo qui a farci queste domande.
La mente, l'intelletto sono il luogo dove accade l'ignoranza ma anche la comprensione. Dove non c'e' ignoranza non c'e' neanche comprensione, cioe' in quello stato che precede sia la conoscenza che la non conoscenza, la sorgente di tutta la realta', dove l'intelletto non e' ancora apparso.


Citazione:
ma ci deve essere il fuoco la fiamma della passione quella vera che non dipende dal desiderio di migliorarsi...qualsiasi cosa possa accadere fino a morire fino a perdere ogni punto di riferimento...con la mente è vero, non si può fare nulla, saranno solo parole svuotate di significato.

E quella passione da dove sorge, se non dalla mente?
Non c'e' passione oltre la mente, noi non sappiamo cosa c'e' oltre la mente. Quella che chiamiamo consapevolezza e' la radice dell'intelletto, e' il pensiero "io sono", oltre quello c'e' la non mente. Quella consapevolezza o intelletto o mente è un Cristallo. La Luce che ci passa attraverso, uscendone riflessa, sono i pensieri, sono i fenomeni, sono la Realta'. Il raggio di Luce che colpisce il Cristallo, pero' e' UNO, non e' la mente, e' lo Spirito, ma quello e' oltre e appare solo quando accade una cosa particolare che si chiama Morte.
Se accade in Vita e' una forma di illuminazione, ma non metodo vuol dire che non la si puo' preventivare, non la si puo' cercare, non puo' essere "oggetto di conseguimento". C'e' qualcosa in quell'evento che e' oltre noi stessi, oltre la mente, oltre la vita cosi come noi la intendiamo, cioe' attraverso la nostra "Coscienza di noi stessi". Non si pensi che quella Coscienza non sia la mente, questo e' un errore. Noi possiamo essere quel Cristallo e non persi nei suoi raggi. (Il rintocco senza campana e' ancora intelletto e questo e' il metodo non metodo ma e' metodo.)

Citazione:
, spaventa è dannatamente dura, ma adesso che vedo che nussuno mi può realmente mostrare la strada, il cammino...

Non c'e' altra via che qualcuno ti mostri il cammino, e' cosi, non siamo soli e la trasmissione avviene da uno all'altro. C'e' come una infinita collana di perle, c'e' uno davanti a te e uno subito dopo di te. Quello davanti a te e' il tuo Maestro. E' una storia d'Amore infinita, quello per il Maestro e' l'ultimo grande amore terreno.

Citazione:
parlare in certi momenti lo vedo privo di ogni senso, cosi mi assento e capisco che non ne voglio più di parole di conversazioni...

Certo, se e' la mente a parlare, staccata dal profondo sentire del cuore, ma quando le parole arrivano da quelle profondita' sono come lampi di luce e tu lo sai bene.

Quella paura e' dell'ego, osservala, portala con te, non e' niente.
Pero' noi non siamo soli, siamo fatti per stare con gli altri.
La solitudine e non l'isolamento e' una condizione interiore, del cuore, libero da attaccamento, l'isolamento e' della mente.
Io ho molti amici, ne ho sempre avuti e ho cambiato spesso frequentazioni. Quando io cambio, cresco, appaiono sempre nuovi amici. Un abbraccio.

Edit: Due libri su Jiddu Krishnamurti andrebbero letti:
Mary Lutyens (amica del cuore e unica biografa di J.K. autorizzata da lui stesso a scrivere la sua Biografia)
"La Vita e la Morte di Krishnamurti"
In questo testo ci sono delle testimonianze sconvolgenti su cio' che capitava a J.K. quando se ne andava via dal Corpo e incontrava il Maestro.

L'altro e' quello di Radha Rajagopal Sloss "Lives in the Shadows with J Krishnamurti" . London: Bloomsbury Publishing Ltd, 1991

Ultima modifica di Yam : 23-03-2007 alle ore 11.53.14.
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Vecchio 24-03-2007, 12.44.08   #25
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Originalmente inviato da Yam
Jiddu Krishnamurti e altri, senza volerlo hanno fatto un bel casino, se non altro perche' il metodo loro lo avevano seguito eccome....prima di arrivare al non metodo. Quello sprofondare nell'incertezza, nell'insicurezza dell'ego, perche' e' solo l'ego che si sente sprofondare, non e' affatto una cosa buona se non si e' compreso bene qual e' il metodo, qual e' la nostra vera natura. Quindi se non altro il metodo e' una certa preparazione iniziale.
Krishnamurti aveva un suo (non)metodo e lo proponeva agli altri. Lo Zen, lo Dzogh Chen, l'Ati yoga, l'Advaita Vedanta utilizzano il non metodo, ma deve essere chiaro cosa e' questo non metodo.



Gia' ma i miei Maestri per esempio mi hanno sempre detto di non rinunciare proprio a niente.
Rinunciare a vivere?
Perche'?
Forse la vita e' un qualcosa di negativo, di cattivo, un fantasmatico film prodotto dalla Maya a che scopo?
Un inganno immenso, una falsa chimera, un inutile orpello della totalita'?
O piuttosto e' cio' che ci ha generati, cullati, nutriti e ora che siamo cresciuti, come un madre consapevole, ci chiede di procedere da soli?
Da dove viene e dove va questa vita?
Ecco forse siamo apparsi in questo mondo per rispondere a quella domanda, senza Maya, la manifestazione miracolosa della Realta', non saremo qui a farci queste domande.
La mente, l'intelletto sono il luogo dove accade l'ignoranza ma anche la comprensione. Dove non c'e' ignoranza non c'e' neanche comprensione, cioe' in quello stato che precede sia la conoscenza che la non conoscenza, la sorgente di tutta la realta', dove l'intelletto non e' ancora apparso.




E quella passione da dove sorge, se non dalla mente?
Non c'e' passione oltre la mente, noi non sappiamo cosa c'e' oltre la mente. Quella che chiamiamo consapevolezza e' la radice dell'intelletto, e' il pensiero "io sono", oltre quello c'e' la non mente. Quella consapevolezza o intelletto o mente è un Cristallo. La Luce che ci passa attraverso, uscendone riflessa, sono i pensieri, sono i fenomeni, sono la Realta'. Il raggio di Luce che colpisce il Cristallo, pero' e' UNO, non e' la mente, e' lo Spirito, ma quello e' oltre e appare solo quando accade una cosa particolare che si chiama Morte.
Se accade in Vita e' una forma di illuminazione, ma non metodo vuol dire che non la si puo' preventivare, non la si puo' cercare, non puo' essere "oggetto di conseguimento". C'e' qualcosa in quell'evento che e' oltre noi stessi, oltre la mente, oltre la vita cosi come noi la intendiamo, cioe' attraverso la nostra "Coscienza di noi stessi". Non si pensi che quella Coscienza non sia la mente, questo e' un errore. Noi possiamo essere quel Cristallo e non persi nei suoi raggi. (Il rintocco senza campana e' ancora intelletto e questo e' il metodo non metodo ma e' metodo.)



Non c'e' altra via che qualcuno ti mostri il cammino, e' cosi, non siamo soli e la trasmissione avviene da uno all'altro. C'e' come una infinita collana di perle, c'e' uno davanti a te e uno subito dopo di te. Quello davanti a te e' il tuo Maestro. E' una storia d'Amore infinita, quello per il Maestro e' l'ultimo grande amore terreno.



Certo, se e' la mente a parlare, staccata dal profondo sentire del cuore, ma quando le parole arrivano da quelle profondita' sono come lampi di luce e tu lo sai bene.

Quella paura e' dell'ego, osservala, portala con te, non e' niente.
Pero' noi non siamo soli, siamo fatti per stare con gli altri.
La solitudine e non l'isolamento e' una condizione interiore, del cuore, libero da attaccamento, l'isolamento e' della mente.
Io ho molti amici, ne ho sempre avuti e ho cambiato spesso frequentazioni. Quando io cambio, cresco, appaiono sempre nuovi amici. Un abbraccio.

Edit: Due libri su Jiddu Krishnamurti andrebbero letti:
Mary Lutyens (amica del cuore e unica biografa di J.K. autorizzata da lui stesso a scrivere la sua Biografia)
"La Vita e la Morte di Krishnamurti"
In questo testo ci sono delle testimonianze sconvolgenti su cio' che capitava a J.K. quando se ne andava via dal Corpo e incontrava il Maestro.

L'altro e' quello di Radha Rajagopal Sloss "Lives in the Shadows with J Krishnamurti" . London: Bloomsbury Publishing Ltd, 1991

Ho risposto d'istinto, lo che la mia non è stata una risposta curata...le tue osservazioni sono interessanti, però, cosi a prima vista mi sembrano anch'esse piuttosto opinabili...

Forse avrei dovuto rispondere in maniera più curata per Van, ma dato il mio stile di scrittura, ho preferito evitare troppa precisione a costo di incappare in facili fraintendimenti...è stata una scelta, avevo poche energie e quello era il mio miglior modo di rispondergli...
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Vecchio 24-03-2007, 16.24.41   #26
Yam
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Citazione:
Originalmente inviato da individuo
Ho risposto d'istinto, lo che la mia non è stata una risposta curata...le tue osservazioni sono interessanti, però, cosi a prima vista mi sembrano anch'esse piuttosto opinabili...

E ci mancherebbe che non fossero opinabili, il tarlo dell'opinare invece che ascoltare, rode il cuore....

Citazione:
Forse avrei dovuto rispondere in maniera più curata per Van, ma dato il mio stile di scrittura, ho preferito evitare troppa precisione a costo di incappare in facili fraintendimenti...è stata una scelta, avevo poche energie e quello era il mio miglior modo di rispondergli...

Hai risposto come potevi rispondere, non ho contestato la tua risposta, io ho risposto a Te. Se ti va di parlare delle poche energie io sono qui.
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Vecchio 28-03-2007, 17.48.49   #27
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"Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato. Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato."

Gesù, il guru dei guru....

cosa mi sta davanti algi occhi? basta guardare.
come guardo ? vivendo il momento.
come vivo il momento? rendendomi conto solamente di cio che faccio.

La consapevolezza é la chiave, secondo me.

le cose brutte le digerisco arrendendomi ad esse. Do loro questo aggettivo quando già sono accadute, perciò come posso cambiarle ?
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Vecchio 29-03-2007, 17.54.14   #28
Noor
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X Yam:
Il metodo del non metodo...purificarsi o non c'è nulla da purificare...
Mi pare di capire che la confusione nasce se non si capisce da che "posizione"
si osservi (duale o meno) tutta la faccenda.
Confusione in cui mi pare siano incappati anche i due Krishnamurti e in misura maggiore i "neo-advitin",mi pare, da come dici (e soprattutto se ho ben capito..)
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Vecchio 29-03-2007, 19.40.52   #29
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Originalmente inviato da Noor
X Yam:
Confusione in cui mi pare siano incappati anche i due Krishnamurti e in misura maggiore i "neo-advitin",mi pare, da come dici (e soprattutto se ho ben capito..)

Ciao Noor...
non ho capito a che confusione ti stai riferendo, e cosa intendi di preciso per confusione.
Perché io non vedo confusioni di sorta, sia nei due Krishnamurti che nei cosiddetti "neo advaitin". Trovo invece semplicità e chiarezza.
Anzi, io ritengo che gli insegnamenti degli individui a cui ti riferisci siano molto lucidi e non concedano spazio agli arzigogoli concettuali,
ai sofismi intellettuali, oltre che esprimere in modo adeguato il senso del non dualità.
Potresti invece spiegarmi il tuo punto di vista, se ti va, per favore?

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Vecchio 29-03-2007, 23.47.48   #30
Yam
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Citazione:
Originalmente inviato da Noor
X Yam:
Il metodo del non metodo...purificarsi o non c'è nulla da purificare...
Mi pare di capire che la confusione nasce se non si capisce da che "posizione"
si osservi (duale o meno) tutta la faccenda.

C'e' un bel testo, molto breve, dell'Advaita Vedanta che spiega bene questa cosa, e' l'Astavakra Samhita.

Citazione:
Confusione in cui mi pare siano incappati anche i due Krishnamurti e in misura maggiore i "neo-advitin",mi pare, da come dici (e soprattutto se ho ben capito..)

Ho parlato di Advaita New Age e di Samskara Driven se non sbaglio, cioe' di chi si illude di aver superato le problematiche del proprio ego manifestando invece proprio quelle. J.K. e U.G.K. erano piuttosto duri con tutto cio' che e' ego, in particolare il secondo.
Credo pero' che uscire dal seminato, da questi Guri alla moda, sia molto importante e ancora piu' importante e' fare esperienza.
Yam is offline  

 



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