"Ma se io sono te
e tu sei me
dove risiede
il problema della borraccia.. ?"
(disse il saggio)






Gyta

L'idiota era tale e perciò ci teneva tanto a tener ben individuata la propria singolarità.

Il birbone, meno idiota e tuttavia idiota a propria volta, per questo motivo, di tutto il possibile, mirò ad appropriarsi della cosa che sembrava più di valore a quell'uomo: "la propria individualità".

Che fosse stato un semplice scherzo, andatelo a raccontare a chi non conosce gli H2S.


(telefono sempre casa)

Per fortuna nessuno ha ancora letto il mio post di sopra...

Sia chiaro che non ho voluto implicare che gli H2S sono idioti, non facciamo facile polemica please!

..e se ci fossero più morali?
a seconda del grado di risveglio...?
e se neanche la tua fosse quella finale?

Doverosa precisazione per Gyta.
Mai e poi mai mi sognerei di definire chi è più sfortunato di me inutilità, ho usato toni forti, definendoli scarti della lavorazione, proprio per accentuare l’indelicatezza di questa presunta e supposta Creazione… ritengo l’handicap psicomotorio una vera barbarie, ed ancor più truculenta se si ragiona intorno al senso d’isolamento psichico di cui patiscono e in cui sono precipitati, il fondo di un orrido, coloro che, per sfregio, sono anche resi consapevoli della loro ingrata condizione di menomazione che ancor più fa loro patire la propria deformità… sai, ho sentito dire che non sempre hanno una vita felice. Ora l’indelicatezza, al di là di tutte le sante menate relative al Karma, sarebbe semplicemente questa: Proite, direbbe un sardo verace, io più semplicemente mi limito a domandarmi perché? Perché una così palese ingiustizia perpetrata dal Creatore a danno di qualcuno? A chi giova? Giova forse all’equilibrio complessivo della Creazione? Ma a scapito di chi? Parrebbe quasi un teatro di guerra, nel corso della quale, per salvaguardare il re, e mantenere l’equilibrio all’interno del regno, si giustifica una carneficina… no, mi spiace, meglio pensare al malaugurato caso, infame, infido, bastardo… ma solo caso.
Che dire ancora? Insistendo rischierei solo di ripetere concetti già espressi, ma non potrai non convenire con me che in questi malaugurati casi, essendo tarpata, menomata, frustrata, se non del tutto impedita la loro capacità d’interagire col mondo, patiscono il doppio affronto di vedersi anche impedita la possibilità di ben sviluppare la propria ‘vita psichica’, che, guarda caso, talvolta alcuni fanno coincidere proprio con l’Anima (non sto’ inventando nulla). Ciò che ne risentirebbe oltremisura non sarebbe solo la vita fisica: correre, giocare, nuotare… costretti ad osservare senza mai poter partecipare (sapessi quanti ne ho conosciuto), ma anche quella affettiva (conosco tantissime persone che soffrono, soffrono davvero per questa grande indelicatezza perpetrata ai loro danni… si soffre anche per cause molto meno importanti), e soprattutto ciò che tu chiami anima risulterebbe contratta, raggomitolata su sé stessa, non espansa, non volta verso l’esterno. Non attendo risposte, non ne voglio, temo che m’infastidirebbero… non mi piace sentire o leggere vane parole su queste facezie della Natura, su questi intrattenimenti ludici del Creatore… amo pensare che sia un orribile caso… amo pensare che la ratio, la scienza, sì, la tanto vituperata scienza, riesca un domani a limitare al minimo questa ingiuria, poiché la distrazione di Dio pare non operi in tal senso… meglio un Caso infido e bastardo che un Creatore ingiusto.
Vedi, io non ti parlo di diversità, quella va sempre preservata, meglio un mondo multiforme, che uno appiattito a danzare al suono di un’unica nota… io ti parlo di deformità, ma volendo potremo anche parlare, se ti va, di Tzunami, di terremoti… che ne so, del male in genere… senza temere per la coerenza col tema del thread… una discussione è dinamica, prende la strada, autonomamente, che più gradisce… un intervento ed una conseguente replica sono sempre forieri di novità, queste, le novità, spesso costruiscono nuovi raggi, nuove direttrici che, se interessanti, val sempre la pena di percorrere.
Tanto ti dovevo, per correttezza e per chiarimento. Un giorno sognerò una strana danza, la danza del folle, accompagnata da una musica folle, suonata da un pianista folle, composta da un genio folle e danzata da un personaggio folle… è la danza dell’uomo solo…

Ciaoooo
Ti lascio un brano di una bella canzone scritta ed eseguita da un gruppo modenese… i Moderna City Rambles, veri zingari della musica.

LA MIA GENTE
da "La grande famiglia"

La mia gente non ha certo un nome
non si trova sui libri di storia
a volte è perduta, a volte arrabbiata
o allegra o sola o ubriaca.
La mia gente non è originale
non parla con parole strane
ma cammina per strada e sogna e lavora
confusa e inquieta e contorta

Ciao Sir (+1 ramoscello di ulivo),

Il caso, il Fato, Dio non è per forza una persona che pensa e decide sbagliando, sei daccordo?

Capisco che da un punto di vista animale ed umano il disagio personale di un portatore di handicap sia grave, ma perchè nessuno dice e guida quelle persone a fare quelle cose per le quali quel loro handicap non è una limitazione?
La realizzazione personale è quel che ogni persona desidera, senza quella tutto il resto è cosa prematura ed a rischio di compromissione se già presente.

In piccolo o in grande, tutti abbiamo un handicap... magari lo conosciamo solo noi... ma c'è!

E se fosse semplicemente.. "La Danza" ?(!)

"La Danza di Dio"..
"La Danza dell'Uomo".. ?(!)


E' molto profondo e sentito
da entrambi il tuo discorso..

Sì.. Lasciamo perdere 'Karma' &d intorni simili
lontani da ciò che è a mio avviso coerente al discorso..

Per ciò che riguarda la loro sofferenza
causata dall'isolamento forzato degli ignoranti pidocchi della nostra specie è un'indecenza che possiamo debellare attraverso la nostra personale bellezza..

Ma riguardo al loro 'sentire'.. non saprei proprio dirti..
La loro sofferenza è causata dalla ghettatizzazione alla quale mi sono riferita o mi stai dicendo che hai potuto verificare che il loro sentire era sofferente a causa della loro psiche 'diversa'.. ?
(Mi piacerebbe se potessi rispondermi.. visto -hai detto- l'esperienze a te vicine.. )*

Sullo Tzunami e similare..
beh.. quando si parla di sofferenza è sempre molto difficile accettare questa semplicemente come sperimentare-espressione di vita.. (parlo e ti garantisco d'essere tutta ben collegata.. Sento e parecchio.. e -ci puoi credere o no- andai in crisi parecchio quando successe quel fatto.. ma parecchio.. parecchio..)

Vedi per ora l'unica 'risposta' che ho
è quella che descrivi alla perfezione
con "Danza".. !
Forse sono sulla 'strada sbagliata'..
Di sicuro accettare in tondo una simile Danza presuppone
un Salto qualitativamente e profondamente audace..

un abbraccio



ps * (Ci terrei.. Grazie!)

Gyta

O meglio: Perché le si guida maldestramente verso un sentire distorto ?



Gyta

Affatto d’accordo… questo è solo un pensiero tuo, che non collima con quello di tantissime altre persone… e tantomeno collima col mio che penso proprio che Dio sia solo una creazione umana…. Quello cristiano è anche più bello, perché potrebbe recare conforto… natural-mente per chi ci volesse credere.

Spiacente, ma qui vera-mente dimostri di non conoscere a fondo il problema… con certi handicap psichici non è proprio possibile entrare in contatto, instaurare una qualsivoglia relazione… chi guidi, cosa guidi, dove guidi chi, fortunata-mente, non è proprio in condizione di percepire sé stesso come essere umano. Bada che questa non è novellistica letteraria, ma fa parte di serissima letteratura scientifica… al mondo, pare tu non lo sappia, vi sono individui, UOMINI, DONNE E BAMBINI, che non vivono ma vegetano… non per loro colpe, ma perché un ‘Dio’ zuzzurellone ha voluto così… ma dimmi, non è forse un’aberrazione della mente voler per forza attribuire colpe ad un’Entità, vedila un po’ nella foggia che più gradisci, che verosimilmente (non certamente) non esiste, che è figlia solo della nostra grandissima necessità di trovare una qualche ragione, un senso a ciò che senso non ha?

Ancora una volta spiacentissimo… sbagli per l’ennesima volta.- Mi piacerebbe immaginare che fosse possibile una realizzazione personale anche per le forme informi del Creato, ma così parrebbe proprio non sia. La sofferenza, in questi malaugurati casi, non sarebbe di chi non ha coscienza della propria infausta condizione, la sofferenza la constateresti in chi di quelle forme deformi si vuole curare… per amore, per senso di pietà (che schifo, vero), per compassione… chi vede anche in loro degli esseri umani… sai, ce n’è di gente così grande… sono umani, esseri che hanno saputo espandere e comprendere la loro grande emozione e commozione… io sono gratificato tanto da poter affermare che qualcuno lo conosco.. sono uomini e donne ricche dentro, che non si sparano l’acido del ‘credo fideistico’, o le menate con cui anch’io amo sulluccherarmi. Sono persone, uomini e donne, di elevatissima statura UMANA… è gratificante conoscerli, parlarci, imparare qualcosa da loro… io talvolta lo faccio.

Già, in piccolo o in grande… ma vuoi mettere chi potè giocare a pallone con chi quel gioco lo ebbe solo visto fare dagli altri? Cazzo, sei mai entrato in un orfanotrofio… cosa credi che restituiscano quelle fredde mura? Anime espanse? Credimi, troppo spesso solo sofferenti, nel cuore, nell’anima (se ti piace il termine), nel corpo, nella mente e negli affetti. Hai mai visto come si dondolano? A cosa credi che serva quello sconsolante ed affliggente dondolio? Prova a pensarci… te lo dirò un altro giorno, solo se lo domanderai. Ahhh! Vero, siamo un po’ tutti handicappati… la solitudine dell’uomo civile è oramai definito un male sociale…. Troppo distanti, troppo impegnati ad inseguire chimere, sogni evanescenti, sé stessi, ad autorealizzarci, poi, una volta realizzatici, ci guardiamo intorno e ci scorgiamo sempre più soli, e capiamo, forse, che sarebbe stato meglio non curarsi d’altro che dell’incontro fra umani… umani, umani… sempre troppo schifosa-mente e meravigliosa-mente umani…. La solitudine rode e marcisce agendo dall’interno, scava un profondo fossato fra l’Io e il prossimo.
Ciao… amo gli ulivi

P.S.: quella canzone è un pò il segno di qualcosa, è un lascito... la gente è fetida... per questo è bella... è terrena, non bisogna volare per lambirne il cuore.