... apro questo thread, per approfondire qualche considerazione che mi nasce sempre leggendo le vostre discussioni "spirituali" (soprattutto quelle di un certo livello):

1. Cosa vi spinge a comunicare alcune vostre personalissime esperienze? Voglio dire, quando lo fate, cosa vi aspettate da coloro che vi leggono?

2. Quando usate termini particolari, astrusi, in una parola "mistici" , siete consapevoli del fatto che molti dei lettori non ne conoscono il significato profondo?
Quest'ultima non vuole essere una critica, ma mi rendo conto che, per addentrarsi con profitto in alcune questioni, bisogna conoscere un certo linguaggio specialistico; si potrebbe aprire, per esempio, una discussione sull'interpretazione acausalistica della meccanica quantistica...... ma quanti riuscirebbero a seguirla? E tra questi, quanti ne gioverebbero?

3. In effetti, qualche volta, ho notato degli attriti che sono nati sul significato dei suddetti astrusi termini, tra voi anime "spirituali"; questo tipo di "attriti" non sono poi diversi da quelli che nascono in altri ambiti tecnici, pure enormemente distanti dai vostri.
Ma la questione è questa: affinchè le discussioni non siano sterili**, non bisognerebbe definire e/o spiegare meglio quelli che, alla maggioranza o ai forumisti che si apprestano a partecipare al vostro thread, risultano solo "paroloni"?

4. Inoltre, visto l'ambito tecnico-criptico nel quale a volte vi muovete, non dovreste accertarvi (o cercare di comprendere) le conoscenze del forumista con il quale dialogate?




**= non proficue per tutti (o quasi) i forumisti che vi partecipano ovvero che non lascino nulla, a parte un senso di superiorità ad alcuni ed un senso di inadeguatezza agli altri.

purtroppo il problema sta nel fatto che le parole le puoi comprendere solo se le vivi in prima persona.
A quel punto cadono i "veli".
io tempo fa ero come te.
ora sono diverso.

c. v. d. comprendi cosa vuol dire?

Un tempo fa eri come me?

Se ciò che "vivete" è incomunicabile alle persone che non hanno "vissuto", perchè cercate di farlo? Perchè non cercate di essere meno criptici? Perchè non cercate di essere meno "pieni di voi"?

Con modestia.

il problema nexus non sta in chi scrive sta in chi legge.
e nell'ego che si infrappone all'apertura.
Come mai ti infastidisce questa cosa?
io posso dirti : tutti siamo perfetti.
comprendi cosa intendo dirti?
Ma guarda che non è un discorso di "superiorità" (EGOICO)
è un discorso di consapevolezza
La mente umana per comprendere deve "vivere"

la "mossa" spetta a te.
E per "essere" devi raggiungere l'abisso ossia il totale allontanamento dall'ego.

Hai ragione Nexus......

Pero' io ci provo continuamente e piano piano imparero', non e' facile.
All'inizio della mia ricerca mi sono ritrovato a studiare lingue ostili, ma lo facevo con passione, ora so che non e' necessario.
Per me e' stato bellissimo dialogare con Te su certe questioni ma di Nexus ne ho incontrati pochi in giro, e' molto difficile esprimersi su certe questioni, occorre essere in grado di farlo, e io non lo sono ancora evidentemente, perche' ogni volta mi sento rimandare quelle cose che rimandi tu.....

io credo che una bella immagine... sta nell'"incontro" tra dio e l'uomo.
Da una parte dio...si avvicina dall'altra l'uomo si eleva.
pertanto il "contatto" avviene a metà strada.
Condivido anche il discorso di yam.
Io proverei a fare così.
Scegliamo uno spunto "base" e vediamo dove ci porta.

Dico solo che il livello di consapevolezza di ognuno è determinante

Su cio' che ti dice Turaz si potrebbe iniziare un discorso.
Il Riconoscimento dell'EGO (separativo).

Nexus ha una straordinaria percezione dell'Inconoscibile....riesce ad andare oltre colui che separa e divide.....

già... quell'EGO che da una parte... mi fa pensare (a torto) di essere "inferiore" e separato...
(per questo ho scritto : "tutti siamo perfetti")
questa malsana idea nasce per retaggi passati prevalentemente e per via della società (egoica) e dei suoi messaggi subliminali