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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 07-02-2006, 11.54.03   #1
Donatella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-12-2005
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Spiritualità degli Indiani d'America

" ...nella vita di un indiano c'era un dovere, del cui adempimento non si scordava mai: era il dovere di onorare ogni giorno l'eterno ed invisibile con la preghiera. sempre, quando egli incontra, durante la caccia quotidiana, un'immagine di bellezza che impone profondo rispetto: un arcobaleno davanti ad una nube nera carica di pioggia sopra le montagne, una cascata bianco-schiumante nel cuore di un verde precipizio; un'ampia prateria, irradiata dal rosso intenso del tramonto, il cacciatore pellerossa rimane fermo un istante, in atteggiamento di adorazione.
Tutto quello che fa, ha per lui un significato religioso. Egli sente lo spirito del creatore in tutta la natura, e crede fermamente che la forza interiore che riceve provenga da lui. Egli rispetta l'immortale nell'animale, suo fratello, e questo profondo rispetto si prolunga spesso a tal punto che egli adorna con colori simbolici o con piume la testa di un animale abbattuto. Poi tiene in alto la pipa colma, quale segno dell'aver liberato in modo onorevole lo spirito del fratello, il cui corpo era stato costretto ad uccidere, per continuare a vivere egli stesso..."
(Ohiyesa: nativo d'America Dakota-Santee)



Oh Grande Spirito,
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,
e la Saggezza di capirne la differenza.
(Preghiera Cherokee)




Non so se di questo argomento si è mai parlato in questo forum, ho fatto una sommaria ricerca e mi sembra di no, quindi ho pensato di proporlo. A me sembra molto affascinante.

Ultima modifica di Donatella : 07-02-2006 alle ore 12.05.22.
Donatella is offline  
Vecchio 07-02-2006, 12.22.03   #2
maxim
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Re: Spiritualità degli Indiani d'America

Si...molto affascinante.
Direi la perfetta integrazione dell'uomo con la natura. La miglior rappresentazione dell'uomo-animale. La spiritualità trasmessa dalla natura è quella più facilmente "intuibile".
maxim is offline  
Vecchio 07-02-2006, 21.23.37   #3
Step
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Data registrazione: 18-01-2006
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Colgo l'occasione per chiedere informazioni proprio riguardo questo rapporto..per un indiano cosè nello specifico un animale ? ho sentito parlare di totem, come si mettevano in contatto gli indiani con il proprio animale interiore ??

Step
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Vecchio 08-02-2006, 10.08.26   #4
maxim
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Messaggio originale inviato da Step
Colgo l'occasione per chiedere informazioni proprio riguardo questo rapporto..per un indiano cosè nello specifico un animale ? ho sentito parlare di totem, come si mettevano in contatto gli indiani con il proprio animale interiore ??

Step

Per i nativi d’america non esisteva una specifica distinzione tra l’uomo e l’animale. Erano la stessa cosa. Quando un indiano si nutriva dell’animale che cacciava si nutriva anche del suo spirito. Da questo traeva quindi l’energia vitale. Il bisonte ucciso continuava a vivere in lui, sia nella sua forma spirituale, sia nella sua forma materiale donando all’uomo la forza necessaria alla caccia successiva.
Non c’era una distinzione nemmeno tra uomo/animale e tutto ciò che lo circondava. Le montagne, i fiumi, le cascate, gli alberi e i loro frutti. Un continuo stato meditativo e cosciente che faceva intuire in maniera sottile la presenza dell’energia vitale presente in qualsiasi cosa. Dalla dura roccia, al tenero fiore profumato. Dall’agilità, l’imponenza e la maestosità dell’aquila allo spirito libero e indipendente del cavallo selvaggio.
Facile quindi immaginare come il rispetto per l’ambiente fosse insito nell’indiano. Uccidere un animale o abbattere un albero senza uno scopo ben preciso non aveva senso. Sarebbe stato come uccidere una parte di se in quanto l’indiano si sentiva parte integrante del tutto, in perfetta e serena armonia con la natura ove tutto era animato da quell’energia vitale che pulsava con il suo cuore ed il suo spirito.
Indubbiamente la miglior rappresentazione dell’uomo quale creazione della natura per la natura, dell’uomo nella sua parte istintiva ma con capacità razionale che valorizza la sua essenza spirituale e si fonde con il divino.
A me ricorda molto San Francesco.

Recati in un posto “naturale”. Un bosco di montagna va benissimo. Maggio il periodo ideale. Arriva in quel bosco prima dell’alba e alla prima luce annulla la menta, ascolta solo i rumori della natura ed alza le mani al cielo…sentirai le stesse cose.
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Vecchio 08-02-2006, 10.22.16   #5
Donatella
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Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
L'estate scorsa ho avuto l'opportunita di conoscere un nativo americano, esattamente della tribù dei Piedi Neri.
Vive a un paio di km da casa mia, in un vecchio casolare attorno al quale ha ricreato un po' l'atmosfera della sua terra.
Ogni tanto organizza dei veri e propri spettacoli, con l'intento di fare conoscere la cultura e la spiritualità degli indiani d'America.
Sono rimasta affascinata dalle danze e dal loro significato.
Mi ha colpito quella che loro chiamano "danza dell'erba", perchè ha il semplice scopo di appiattire contro il terreno l'altissima erba delle loro praterie (ovviamente solo nel piccolo pezzetto strettamente necessario) quando hanno necessità di compiere i loro rituali, ma lo fanno in modo che una volta allontanati l'erba torni al suo posto, senza alcun danno.
Visto che sono entrata nell'argomento accenno anche ad altre danze. C'è quella dedicata all'aquila, perchè secondo loro, essendo l'uccello che vola più in alto è il collegamento con Dio. Poi la danza dell'amicizia nella quale si sta in cerchio tenendosi per mano, perchè nel cerchio ogni posizione è uguale all'altra e nessuna prevale. La meravigliosa danza dei cerchi, che secondo loro è propriziatoria e di guarigione. Il cerchio rappresenta il ciclo continuo, quindi la vita che non finisce dopo la morte, il susseguirsi delle stagioni ecc...
Donatella is offline  
Vecchio 08-02-2006, 10.34.06   #6
turaz
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Messaggi: 3,250
molto interessante... anche la figura dell'"Uomo contrario", dell'"uomo-donna" e dei berdache.
tutte figure comunque inserite in un contesto spirituale e ognuna con un suo ruolo importante nell'ambito della società
turaz is offline  
Vecchio 08-02-2006, 10.44.51   #7
Uno
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Messaggio originale inviato da Donatella
L'estate scorsa ho avuto l'opportunita di conoscere un nativo americano, esattamente della tribù dei Piedi Neri.
Vive a un paio di km da casa mia, in un vecchio casolare attorno al quale ha ricreato un po' l'atmosfera della sua terra.
Ogni tanto organizza dei veri e propri spettacoli, con l'intento di fare conoscere la cultura e la spiritualità degli indiani d'America.
Sono rimasta affascinata dalle danze e dal loro significato.
Mi ha colpito quella che loro chiamano "danza dell'erba", perchè ha il semplice scopo di appiattire contro il terreno l'altissima erba delle loro praterie (ovviamente solo nel piccolo pezzetto strettamente necessario) quando hanno necessità di compiere i loro rituali, ma lo fanno in modo che una volta allontanati l'erba torni al suo posto, senza alcun danno.
Visto che sono entrata nell'argomento accenno anche ad altre danze. C'è quella dedicata all'aquila, perchè secondo loro, essendo l'uccello che vola più in alto è il collegamento con Dio. Poi la danza dell'amicizia nella quale si sta in cerchio tenendosi per mano, perchè nel cerchio ogni posizione è uguale all'altra e nessuna prevale. La meravigliosa danza dei cerchi, che secondo loro è propriziatoria e di guarigione. Il cerchio rappresenta il ciclo continuo, quindi la vita che non finisce dopo la morte, il susseguirsi delle stagioni ecc...

Hanno anche un valore energetico e di movimento delle energie le danze dei nativi di America, che neanche tutti loro conoscono o che quando conoscono non dicono (giustamente) a tutti.
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Vecchio 08-02-2006, 11.03.30   #8
maxim
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Messaggio originale inviato da Uno
Hanno anche un valore energetico e di movimento delle energie le danze dei nativi di America, che neanche tutti loro conoscono o che quando conoscono non dicono (giustamente) a tutti.

Credo sia più corretto parlare di far confluire in sè l'energia "buona" emanata dalle cose naturali che li circondano.
Il gioco delle energie è saper riconoscere cosa ti può offrire un determinato elemento.
La purezza in una cascata, la libertà nel cavallo selvaggio, l'orgoglio dell'aquila.
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Vecchio 08-02-2006, 11.07.32   #9
turaz
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Messaggio originale inviato da maxim
Credo sia più corretto parlare di far confluire in sè l'energia "buona" emanata dalle cose naturali che li circondano.
Il gioco delle energie è saper riconoscere cosa ti può offrire un determinato elemento.
La purezza in una cascata, la libertà nel cavallo selvaggio, l'orgoglio dell'aquila.


"il dentro come il fuori e viceversa".
ma avete mai notato che l'uomo nei suoi infiniti aspetti rappresenta completamente a livello interiore il mondo "fuori"?
prendiamo gli animali ad esempio...
ogni caratteristica riscontrabile in un animale è riscontrabile nella razza umana (EGO)
ciao
turaz is offline  
Vecchio 08-02-2006, 11.10.00   #10
Uno
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Credo sia più corretto parlare di far confluire in sè l'energia "buona" emanata dalle cose naturali che li circondano.
Il gioco delle energie è saper riconoscere cosa ti può offrire un determinato elemento.
La purezza in una cascata, la libertà nel cavallo selvaggio, l'orgoglio dell'aquila.

Per fare questo non ti serve una danza particolare... puoi sederti tranquillamente.... parlavo di altro
Uno is offline  

 



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