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Vecchio 09-04-2006, 14.45.41   #281
Cornelio
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Data registrazione: 21-03-2004
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Messaggio originale inviato da salvatoreR
Satana non esiste.

Sovente ci si dimentica che esiste la legge di polarità.

Facendo di Satana l’oppositore di Dio, si è portato, senza rendersi conto, Dio nella polarità, ma in questo modo Egli perde la sua forza risanatrice. DIO E’ UNITA’, che unisce in sé tutte le polarità, e quindi naturalmente anche “bene” e “male”; Satana è la polarità, il signore della separazione o come disse Gesù, “ il signore di questo mondo”. Diciamo che il mondo polare è diabolico, cioè peccatore. Non c’è possibilità di cambiarlo; per questo tutti i veri Maestri invitano a lasciare il mondo polare.



Bisogna prima svegliarsi per rendersi conto che il sogno è un sogno.
Bisogna prima svegliarsi per poterci rendere conto dell’illusione.

Se SATANA -(la materia ed in pari tempo la cattiva volontà dell'uomo molto legata alla materia)- non esiste, come può esistere l'Amore e la Vita?. Dio a chi riserverebbe la Sua Misericordia?..e la Vita non è la risultanza dell'Amore?
Cornelio is offline  
Vecchio 09-04-2006, 16.29.32   #282
salvatoreR
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Messaggio originale inviato da Cornelio
Se SATANA -(la materia ed in pari tempo la cattiva volontà dell'uomo molto legata alla materia)- non esiste, come può esistere l'Amore e la Vita?.

Io ho detto che al di là di ogni polarità sta l’unità.

"All’inizio era luce come unità che tutto abbraccia.
Solo con la polarità nascono le tenebre, al solo scopo di rendere la luce percepibile.
Il buio è quindi un puro prodotto artificiale della polarità, necessario per rendere la luce visibile sul piano della coscienza polare."

DIO E’ UNITA’ Dio è Amore (Luce)
Satana è il buio. (tenebre)
La luce esiste, il buio non.
Il buio non può conquistare la luce.

Lo strumento che serve a unire gli opposti si chiama Amore.
L’Amore tende all’unione. L’amore vuole fondere, non separare.
L’amore è la chiave per unire gli opposti. DIO E’ AMORE.



Chi semina Amore traccia il sentiero su cui gli altri impareranno ad amare.
salvatoreR is offline  
Vecchio 10-04-2006, 10.10.24   #283
visechi
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Messaggio originale inviato da sunday01
Genesi 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».


Genesi 3:22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

Penso che in questi versetti della Genesi ci sia il significato di questa Vita, di questo Uomo, e della Morte.

L’Uomo che Dio aveva creato aveva accesso alla vita per sempre, ma una volta avuta la conoscenza del bene e del male, cioè l’altra faccia di Dio, ha avuto accesso nello stesso tempo a tutta la spirale del male che esiste nel tutto e con questa conoscenza agisce nel mondo e in questa Vita e in questo Uomo che noi siamo.
Io penso che la morte sia una misericordia che Dio ha usato verso l’uomo, perché una volta conosciuto il male vivere in eterno significa reiterare il male in eterno.
Dio però non ci ha abbandonato, direi piuttosto che è l’umanità che ha abbandonato Dio, ma la chiave sta appunto nel rimanere uniti a Dio. Dio stesso ha sperimentato il male su di sé, e ha trasformato la morte in un mezzo per ricongiungersi al Principio Creatore.
Gesù ha detto “Io sono la Via, la Verità e la Vita” … Chi non crede in questo, non può avere fiducia nella Vita e si rassegna alla Morte senza afferrare il significato di tutto questo.
Illusioni??? Promesse di un Paradiso che nessuno ha mai visto??? e sempre la stessa domanda:
perché tentare l’uomo, la creatura che Dio ha voluto a sua immagine e somiglianza???
Con un ragionamento del tutto umano, penso che la creazione per essere completa è bene e male…
Dio è tutto questo, ma non credo come sostiene UNO che noi siamo una specie di “gioco di Dio” questo non ha senso. Certamente se sai che una cosa ti fa morire non la tocchi, ma nessuno ti impedisce di toccarla e di morire. Con questo voglio dire che la responsabilità del male è in mano a scelte umane… La creazione è neutra, se sei connesso a Dio e rimani in Lui Satana non può nulla…
La parte ombra di te non può nulla se la parte luce non acconsente.
Ciao




L’albero della conoscenza, il cui accesso Dio proibì alla sua Creatura, indica che il Male era già nella Creazione, non fu quindi l’azione dell’Uomo, cioè il cibarsi di quei frutti, lo scaturigine del Male. Indica anche che nel Paradiso l’Uomo viveva nell’ignoranza di ciò che l’attorniava, avendo percezione solo del Bene. L’uomo, cibandosi dei frutti proibiti, aprì la sua esperienza alla conoscenza di Dio, o meglio, alle qualità insite in Lui. Seppe distinguere il Bene e il Male, squarciando le nubi dell’ignoranza entro cui Dio l’aveva avvolto. E’ appunto l’ignoranza ciò che può negare l’esistenza del male. Un percorso, come si può ben arguire, opposto a quello della spiritualità orientale che afferma che l’approdo alla Conoscenza rappresenti il disvelamento e lo squarcio del velo di Maya delle illusioni, dell’illusorietà del Male e del dolore. Ritornare alle origini, alla Casa del Padre, significa rimmergersi nell’originario obnubilamento che offuscava la vista, e nella con-fusione più ignorante all’interno del flusso della Vita. Dio creò il Bene e il Male, anzi questi si germinarono da Dio, essendo sue parti costitutive, e in questa Creazione permeata di entrambi immerse la Creatura. Nelle parole della Genesi è la chiave di questo arcano. Condivido in pieno il prosieguo del tuo intervento: una volta acquisita la possibilità di discernere il bene dal male, l’uomo ottenne l’accesso all’altra faccia di Dio, al volto Numinoso e terrifico del Creatore. Voler vedere in Dio solo l’aspetto benefico, rappresenta uno sguardo parziale del tutto, una visione a 180 gradi e non onnicomprensiva. Satana è Dio stesso che si riverbera nella Vita. Condivido anche la possibilità che la Morte sia il trait d’union che ci possa ricongiungere al principio creatore, solo attraverso essa vi è il quietarsi in noi della percezione del dolore e del macerarsi delle nostre carni strette fra i morsi del Male. La Morte è oblio, è ridiscendere nell’abisso dell’ignoranza, quindi anche ripercorrere a ritroso la strada che ci ha portato al cospetto del Male. Ma non sono totalmente d’accordo che la responsabilità del Male sia in mano a scelte umane, essendo questo immanente alla Vita, e trascendente rispetto all’Uomo, che spesso lo subisce senza potervi opporre alcunché che sia determinato dalla sua volontà agente.
Ciao
visechi is offline  
Vecchio 10-04-2006, 10.17.45   #284
ravanello
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satana esiste

Certo che il demonio esiste, non e' nient'altro che il nostro io scollegato dalla causa prima, chiamala Dio o Picchiatello e' uguale, se divido la creazione dal creatore e la vedo, la interpreto non in funzione di Dio ma in funzione mia e dei miei interessi sono satana, atana e' dentro di noi mica fuori!
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Vecchio 10-04-2006, 14.37.29   #285
Yam
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Messaggio originale inviato da visechi
[b]L’albero della conoscenza, il cui accesso Dio proibì alla sua Creatura, indica che il Male era già nella Creazione, non fu quindi l’azione dell’Uomo, cioè il cibarsi di quei frutti, lo scaturigine del Male. Indica anche che nel Paradiso l’Uomo viveva nell’ignoranza di ciò che l’attorniava, avendo percezione solo del Bene. L’uomo, cibandosi dei frutti proibiti, aprì la sua esperienza alla conoscenza di Dio, o meglio, alle qualità insite in Lui. Seppe distinguere il Bene e il Male, squarciando le nubi dell’ignoranza entro cui Dio l’aveva avvolto. E’ appunto l’ignoranza ciò che può negare l’esistenza del male. Un percorso, come si può ben arguire, opposto a quello della spiritualità orientale che afferma che l’approdo alla Conoscenza rappresenti il disvelamento e lo squarcio del velo di Maya delle illusioni, dell’illusorietà del Male e del dolore. Ritornare alle origini, alla Casa del Padre, significa rimmergersi nell’originario obnubilamento che offuscava la vista, e nella con-fusione più ignorante all’interno del flusso della Vita. Dio creò il Bene e il Male, anzi questi si germinarono da Dio, essendo sue parti costitutive, e in questa Creazione permeata di entrambi immerse la Creatura. Nelle parole della Genesi è la chiave di questo arcano.




La parabola del Filiol Prodigo fu pronunciata proprio per questo.
Ma attenzione, solo le tradizioni orientali "deviate" sono come tu indichi, all'interno di Buddismo e Induismo c'e' questa Sapienza.
Complimenti Visechi, soprattutto se ci sei arrivato da solo.
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Vecchio 10-04-2006, 15.56.43   #286
Sweet Cat
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Messaggio originale inviato da visechi
L’albero della conoscenza, il cui accesso Dio proibì alla sua Creatura, indica che il Male era già nella Creazione, non fu quindi l’azione dell’Uomo, cioè il cibarsi di quei frutti, lo scaturigine del Male. Indica anche che nel Paradiso l’Uomo viveva nell’ignoranza di ciò che l’attorniava, avendo percezione solo del Bene. L’uomo, cibandosi dei frutti proibiti, aprì la sua esperienza alla conoscenza di Dio, o meglio, alle qualità insite in Lui. Seppe distinguere il Bene e il Male, squarciando le nubi dell’ignoranza entro cui Dio l’aveva avvolto. E’ appunto l’ignoranza ciò che può negare l’esistenza del male. Un percorso, come si può ben arguire, opposto a quello della spiritualità orientale che afferma che l’approdo alla Conoscenza rappresenti il disvelamento e lo squarcio del velo di Maya delle illusioni, dell’illusorietà del Male e del dolore. Ritornare alle origini, alla Casa del Padre, significa rimmergersi nell’originario obnubilamento che offuscava la vista, e nella con-fusione più ignorante all’interno del flusso della Vita. Dio creò il Bene e il Male, anzi questi si germinarono da Dio, essendo sue parti costitutive, e in questa Creazione permeata di entrambi immerse la Creatura. Nelle parole della Genesi è la chiave di questo arcano. Condivido in pieno il prosieguo del tuo intervento: una volta acquisita la possibilità di discernere il bene dal male, l’uomo ottenne l’accesso all’altra faccia di Dio, al volto Numinoso e terrifico del Creatore. Voler vedere in Dio solo l’aspetto benefico, rappresenta uno sguardo parziale del tutto, una visione a 180 gradi e non onnicomprensiva. Satana è Dio stesso che si riverbera nella Vita. Condivido anche la possibilità che la Morte sia il trait d’union che ci possa ricongiungere al principio creatore, solo attraverso essa vi è il quietarsi in noi della percezione del dolore e del macerarsi delle nostre carni strette fra i morsi del Male. La Morte è oblio, è ridiscendere nell’abisso dell’ignoranza, quindi anche ripercorrere a ritroso la strada che ci ha portato al cospetto del Male. Ma non sono totalmente d’accordo che la responsabilità del Male sia in mano a scelte umane, essendo questo immanente alla Vita, e trascendente rispetto all’Uomo, che spesso lo subisce senza potervi opporre alcunché che sia determinato dalla sua volontà agente.
Ciao

....quindi fu un esperienza "necessaria"???
se è così come si spiega allora la punizione di Dio ad Adamo e Eva?

"Poi Dio il SIGNORE disse: 'Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre.' Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita."
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Vecchio 10-04-2006, 16.31.58   #287
Yam
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Messaggio originale inviato da Sweet Cat
....quindi fu un esperienza "necessaria"???
se è così come si spiega allora la punizione di Dio ad Adamo e Eva?

Non c'e' mai stata alcuna punizione, questa e' una interpretazione deviata della genesi. In realta' questa aberrante visione della divinita' che porta ad una visione altrettanto negativa della Vita e' presente in quasi tutte le religioni....leggi bene la parabola del filiol prodigo. solo quando avrai conosciuto il bene e il male nascera' in te la motivazione, il desiderio di tornare alla casa del padre...perche' non cercherai piu' nelle cose mondane la felicita' che sai non ti puo' venire da queste....

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"Poi Dio il SIGNORE disse: 'Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre.' Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita."

Bellissimo, ma va saputo leggere.
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Vecchio 11-04-2006, 09.39.22   #288
visechi
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Messaggio originale inviato da Sweet Cat
....quindi fu un esperienza "necessaria"???
se è così come si spiega allora la punizione di Dio ad Adamo e Eva?

"Poi Dio il SIGNORE disse: 'Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre.' Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita."


Il passo della Genesi indica con sufficiente chiarezza da dove e da chi ebbero origine il Male e il dolore, ma indica pure il perché Dio, una volta concessa alla creatura la possibilità di discernere il Male dal Bene, allontanò la Creatura dall’Eden. Attingere dall’albero della Vita e cibarsi dei suoi frutti avrebbe elevato la creatura al rango e al livello divino, cosa inammissibile per il Creatore. Egli non creò per attorniarsi d’eguali a se stesso, ma per abitare il Suo mondo di spiriti ed esseri adoranti, di qualcuno che alleviasse il suo eterno tedio. La Creazione è un’opera ispirata dal tedio e mossa dal dramma di Dio, l’allontanamento della Creatura fu ispirata dalla gelosia e dal timore di veder svanita la possibilità di Dio di attorniarsi di esseri che l’adorassero. L’adorazione di Dio fu possibile solo fintanto che la Creatura permase nell’ignoranza; la conoscenza conseguente al cibarsi del frutto proibito e il contatto costante con Dio, anche visivo, avrebbero esposto Dio stesso all’esecrazione da parte dell’uomo capacitato dal frutto della conoscenza di vedere in Lui anche la Sua parte terrifica, il Suo inalienabile dolore e il Male di cui Egli è costituito. Ciò avrebbe impedito alla Creatura quell’adorazione per cui l’uomo fu creato. Riprova di ciò è che Dio allontanò da sé anche esseri angelici caduti nel gorgo della conoscenza, non più adoranti, mentre trattenne presso di sé coloro che non si ribellarono e continuarono ad adorarlo. Dio esige adorazione, venerazione, ubbidienza cieca, avendo in spregio il suo contrario. Dio è un essere solo, triste, bisognoso dell’amore dell’uomo che possa lenire le Sue piaghe, che possa essere contraltare del Suo profondissimo dolore, che compensi e riequilibri il dramma che vive in sé. La perfezione di Dio contempla la coesistenza di questa irredimibile aporia: Dio è Male e Bene, gioia e dolore, patimento e lietezza. Attinge l’amore dalla Sua Creatura, riservandole ciò di cui è costituito: Amore e disarmonia, ansia e quiete, inquietudine e serenità. La Vita è riflesso di questo Essere Dio, e noi, come allora, come in origine dovremmo essere suoi fidati adoratori, anche se da Lui traiamo più ragioni per patire di quante ne otteniamo in grazia per poter gioire, poiché una sofferenza marchia molto più profondamente di una gioia: entrambe volatili ed impermanenti, ma l’uno più caustico dell’altra.
Ciao

P.S.: di solito mi avvalgo delle mie semplici ed umanissime capacità per arrivare ad una “soluzione” o “comprensione” di qualcosa, evito, per quanto mi è possibile, di farmi raccontare l’epilogo da altre persone o da dottissimi testi, magari ridondanti di bellissimi termini espressi in idiomi stranieri o antichi che nella traslitterazione perdono parte preponderante del proprio significato originario, e so evitare i copia/incolla, quando vi ricorro lo faccio solo per ottenere uno spunto per un commento…. Sempre assolutamente mio.
visechi is offline  
Vecchio 11-04-2006, 10.58.55   #289
sunday01
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Non credo che Dio abbia fatto l'uomo e gli angeli solamente per non sentirsi solo e per essere adorato "passivamente".
Se avesse voluto questo, non sarebbe stato necessario l'albero della conoscenza del bene e del male.
Dopo essersi cibati di quel frutto Adamo ed Eva si accorsero di essere "nudi" come se un velo fosse caduto loro dagli occhi… e si nascosero.
Le parole del serpente: "Non morirete, anzi aprirete i vostri occhi e diventerete simili a Dio" stavano a significare sia la conoscenza dell'altra faccia di Dio, ma anche la conoscenza delle varie possibilità che si aprivano, secondo me non ha offerto l'uscita dall'ignoranza bensì una sapienza limitata e distorta che fa credere male quello che è bene e bene quello che è male, non per niente Satana è il principe della menzogna.
Che Satana avesse voluto che anche l'uomo si separasse da Dio, per essere adorato dall'uomo, è quello che poi è successo…
E' come se noi adorassimo la parte oscura di noi stessi....
Se, questa è una supposizione del tutto personale, invece di nascondersi agli occhi di Dio perché provavano vergogna, avrebbero continuato il loro rapporto con Dio a tu per tu, avrebbero superato il fatto di conoscere anche l'altra faccia di Dio e di loro stessi ma sarebbero rimasti uniti a Dio e qui non sta l'ignoranza bensì la sapienza.

La figura di Gesù Cristo è la pietra di paragone: uomo che conosce sia il bene che il male, ma che resta attaccato al bene. (qualcuno potrebbe obiettare: ma lui non fa testo, essendo Dio, ma proprio qui sta il punto, invece, Dio unito con Dio mostra la via del bene attraverso il male…)

Ma basterebbe guardare dentro di noi: non per nulla siamo a immagine e somiglianza di Dio.
Tra due alternative cerchiamo di scegliere quella del bene, il dolore e il male li esecriamo tutti, o no???
A nessuno piace il male e il dolore, se guardiamo nel profondo di noi stessi aspiriamo al bene e alla felicità, questa è quell'immagine di Dio dentro di noi su cui siamo stati plasmati, la vera sapienza che supera la conoscenza.

Ciao

sunday01 is offline  
Vecchio 11-04-2006, 11.21.42   #290
Sweet Cat
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visechi.....

Se Dio è anche male che senso avrebbe il sacrificio di Cristo ?
Dio, attraverso Cristo.... ha trasceso il male...non vi puo essere male in Lui...ma Sommo Bene ..questo è quello che dice il cristianesimo...compresa la religione ebraica.

Non è più logico pensare che Dio anche se è l'origine del male, in quanto ha messo l'albero nel giardino, ..allo stesso tempo lo ESCLUDE ..dicendo a Adamo e Eva di non mangiarne..altrimenti ne moriranno...



ciao

Ultima modifica di Sweet Cat : 11-04-2006 alle ore 11.26.27.
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