Nooooooo!!!

A MORTE PLATONE!!!!



Gyta

Vabbè.. proprio..proprio "a morte" no..
diciamo impossibilitato a nuocere ulteriormente*


*"mente" che sia un verbo.. o sostantivo??
A voi l'ardua sentenza!!

Ma per essere svegli Yam, non bisogna anche fare sempre una certa pratica/eperienza? Mi pare che tu per primo lo insegni visto che è evidente che per essere quello che sei hai fatto senz'altro un lungo percorso....
Chiedi cosa pensiamo significhi essere svegli, per quel poco che posso esserlo io, per me è costante osservazione di me stessa,
ma anche degli altri, cercare di non perdere mai di vista che la vita è solo un passaggio, cercare di giorno in giorno di essere una persona 'migliore', senza fermarsi mai nella ricerca spirituale, cercando di rispettare se stessi e tutti gli altri esseri viventi.

Uff...che giornataccia....grazie alla Sony dove lavorano con i piedi........finisco ora di lavorare...grazie degli intermezzi, a tutti di cuore!

Kri, ma non eri un uomo?
Certo e' cosi come dici e chi ha detto altro?

Qui, adesso, alle 23,40m circa, dopo aver avuto il più spledido pomeriggio che si possa immaginare, vorrei porre una banalissima domanda:
" Ma perchè tutte le volte che ho visto affronrare il tema della morte - tutte e dico tutte, compreso adesso in questo forum - non è in realtà della morte che si finiva per parlare, ma del come fregarla; del come ingannarla; del come - insomma - SOPRAVVIVERLE???"
Io credo che ci vuole una massiccia dose di spietatezza con sé stessi per ammettere la fondarezza della mia domanda; e, a partire adalla sua fondatezza, rendersi conto che siamo nati per morire, che non DOBBIAMO lottare contro la morte, che non dobbiamo passare la nostra breve vita architettando strategie spirituali per sopravviverle.
Cari amici, vi riannuncio, insomma, che chi vuole salvare la propria anima la perderà. SEMPLICE E DEFINITIVO.
Buona notte; e vi auguro un pomeriggio spendido come il mio di oggi.

Ma siamo vivi veramente?
O forse quello chiamato passaggio da Salvatore e da altri che intepretano tradizioni millenarie e passa in realtà è una continuazione proprio per questo?
Siamo morti e continuiamo a rimanere morti

Grazie Yam per concordare, alla fin fine tutto torna....

Da qualche parte ho letto, non so se in questo Forum, che alcuni uomini a un certo punto del loro percorso, hanno mutato di sesso,
sai per stare in tema....morte- rinascita, chè: mi sarà successo qualcosa di simile?

Il fatto e' che non c'e' veramente un "oltre"...ma una continuita'....questo e' importante comprendere, lasciando da parte i maestri....le filosofie....che ci danno una preziosa indicazione che pero' poi deve essere "pratica".
Il rimanere in Silenzio, in ascolto profondo di quella pura sensazione di essere e' una semplice e potente Via. Si puo' anche visualizzare che ogni cosa si dissolve in Luce e poi che noi stessi ci dissolviamo in Luce e che poi anche quella Luce si dissolve....e rimanere in quella Contemplazione Silenziosa....questo momento accadra' con una potenza che ora non riusciamo a cogliere.
Cio' che ho suggerito nello Dzogh Chen e' la Contemplazione della Chiara Luce Figlia...ma alla morte (fisica o Mistica) quella Luce si dissolve nella Chiara Luce Madre.....e' una espansione di Coscienza....ed e' uno dei primi eventi subito dopo il dissolvimento degli elementi fisici.
In quel momento si puo' essere presenti a se stessi, oppure no. Se non lo si e' no problem ogni cosa procede da se...piu' o meno come descritto nel libro tibetano dei morti....e le angosce e paure che sorgono dall'attaccamento alla dimensione materiale prendono il sopravvento.....
Ci vuole un sacco di energia...e questa va serbata, conosciuta, conservata, aiutata....pena il rincoglionimento rapido del decadimento fisico e psichico della vecchiaia e questo se si dorme arriva molto, molto presto.....e con esso tutte le nostre peggiori qualita'.

Affidarsi a Dio?
Certo...cosi come comodamente abbiamo fatto tutta la Vita, per non vederci veramente allo Specchio......va bene anche cosi.....


edit: ......aiutati che Dio ti aiuta....questo mi sembra un detto molto saggio....

Ho delle idee un po’ diverse in proposito. Per me l’oltre esiste nel senso che è già qui; tutto ciò che non riesco a percepire sia perché non lo concepisco sia perché strutturato come sono non mi è possibile penetrare “oltre” la mie capacità.

La continuità (per come la vedo io) è una esigenza necessaria quando non si è nella capacità di cogliere subito ciò che c’è già; si ha bisogno di tempo con ciò che ne consegue…

Ritrovarsi svegli nell’oltre ha quindi per me un senso sia logico che pratico, anche se questo presuppone esistenza (ed accettazione) di piani di coscienza contemporanei ma con valenza e profondità diverse. La coscienza espandendosi percepisce (e prende) fin dove le è possibile penetrare; “dove” che comunque è già.
Essere presenti a se stessi io lo intendo così; possibile già qui ed ora.

(fisica o Mistica) detta così sembrerebbe la stessa cosa......

E' vero....in Realta' e' la stessa cosa nel senso che cio' che si dis-solve segue un iter ben preciso in entrambi i casi, ma in un caso e' inconsapevole nell'altro no.

Ci sono degli Yoga con i quali ripercorrri, all'inizio "concettualmente" (e' necessaria la Trasmissione e la cura del Maestro) e poi sempre piu' per esperienza diretta, tutte le varie fasi della Morte.
Quella che ho descritto su a grandi linee e' solo una prima fase, la piu' importante....ma se non va c'e' ancora una possibilita'....nel Tantra Buddista ci sono dei mezzi abili che si sviluppano nell'arco di tutta la Vita e riguardano soprattutto l'identificazione con una forma Divina. Siccome nel momento della morte l'attivita' discorsiva della mente e' presente ....(eccome...se e' presente!)...se ci si e' allenati a mantenere la trasformazione dell'energia nel suono del mantra e della divinita'.....ecco che la mente prende quella forma...e non quella dei pensieri......
La prima che ho descritto e' ATI YOGA, la seconda e' ANU YOGA...e a scendere ci sono altre possibilita' di morire piu' o meno Coscientemente....


edit:
Nella terminologia di certa psicologia l'ANU YOGA puo' essere definito "ri-programmazione dell'umano bio-computer (John Lilly). La pratica di questo che e' uno dei veicoli piu' elevati del Tantra Buddista (l'ottavo su nove..il nono e' l'ATI YOGA) e' focalizzata sul corpo sottile, i canali e l'energia....