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Salute e alimentazione naturale

Del dott. Giacomo Bo   indice articoli

 

La fine dell'Inverno.
Come proteggere la salute dagli ultimi pericoli invernali

Febbraio 2014

 

Febbraio è l’ultimo mese dell’inverno – finalmente! – ma è anche il più pericoloso per la salute perché ormai le nostre scorte sono limitatissime mentre il freddo e il buio sono ancora intensi e prolungati per cui il sistema immunitario è più delicato e sensibile a malattie, soprattutto a quelle infettive dovute a batteri e virus.

La fine dell'InvernoL’alimentazione invernale è notoriamente più povera e scarsa, ma è anche vero che rispetto al passato dove ci si nutriva solo dei prodotti dei propri orti, oggi nei negozi alimentari si può trovare un’ampia varietà di cibi preziosi per la salute.

La sostanza che dovremo maggiormente ricercare è la Vitamina C. Da molti anni è sotto studio e sempre più ricerche dimostrano le sue straordinarie proprietà salutistiche. Le ultime ricerche sottolineano la sua preziosa capacità antiossidante contro i radicali liberi; l’azione anti-invecchiamento, la difesa dall’anemia sideropenica provocata dalla carenza di ferro, il miglioramento del tono dell’umore e la protezione contro i batteri che determinano raffreddori e influenza stimolando il sistema immunitario. Un altro interessante studio condotto su oltre 200 pazienti adulti da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra, e pubblicato sulla rivista "Epidemiology", ha dimostrato che il rischio di decesso dovuto ad inquinamento atmosferico era più alto nelle persone che avevano una minore concentrazione nel plasma di antiossidanti; “Lo studio dell’Imperial College di Londra contribuisce a formare un nucleo crescente di evidenze che mostrano come gli antiossidanti possono mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico” ha dichiarato Michael Bauer, della University of British Columbia in Canada, noto per le sue ricerche internazionali su inquinamento atmosferico e salute pubblica. Difatti gli antiossidanti contrastano il cosiddetto “stress ossidativo”, cioè le molecole ossidanti che si formano in eccesso quando gli agenti inquinanti vengono assorbiti dai polmoni: i cosiddetti radicali liberi che possono danneggiare le cellule. Gli antiossidanti stimolano il fegato a produrre gli enzimi necessari alla loro stessa scomposizione: quindi aiutano a disintossicare l’organismo. E come scrive Michael Pollan “più l’ambiente è tossico più dovremmo consumare vegetali”, ossia Vitamina C.
Questa vitamina è quindi indispensabile per la salute ma c’è un problema: il nostro corpo non è in grado di produrla autonomamente per cui dobbiamo reperirla con l’alimentazione. E attenzione: non ci sono prove certe che gli integratori abbiano le stesse proprietà e gli stessi effetti che la vitamina naturale, ossia non siamo sicuri che proteggano da virus e batteri. Un’alimentazione variata, corretta ed equilibrata è in grado di soddisfare il fabbisogno di tutti i micronutrienti, compresa la vitamina C. Per introdurne a sufficienza, bisogna consumare frutta e verdura di stagione più volte al giorno (la frutta lontano dai pasti perché fa fermentare) variandone tipo e colore: sono ricchi di vitamina C gli agrumi, il ribes nero, i kiwi e ortaggi come broccoli, rucola, cavolfiori, cavolo e spinaci. L’importante è che siano vegetali freschi: se la conservazione è protratta troppo a lungo si possono avere perdite di  vitamina C; inoltre essa è sensibile anche alla luce e all’ossigeno: una volta sbucciata o spremuta la frutta dovrebbe essere consumata subito, così come la verdura appena pulita. I vegetali andrebbero mangiati crudi perché la vitamina C è idrosolubile e instabile al calore, per cui in gran parte viene persa se frutta e verdura sono bollite in acqua: se si devono cuocere, meglio optare per cotture brevi e senza acqua (al vapore o alla piastra).

Oltre alla vitamina C quali altre attenzioni sono necessarie per preservare la salute in questo mese freddo e buio? Sicuramente nutrirsi di cibo prodotto nella propria regione che essendo cresciuto con questo clima contiene i giusti anticorpi; lo stesso discorso vale per il cibo che appartiene a questa stagione dell’anno. Mangiare ora pomodori significa non solo non apportare le giuste sostanze in armonia con questo clima, ma anche rischiare di inserire ‘informazioni’ contraddittorie perché, nell’esempio del pomodoro, questo frutto è tipicamente estivo e porta con sé le sostanze giuste per quella stagione, ossia molta acqua e vitamina A che proteggono dall’eccesso di sole, ma nulla valgono contro il freddo, la pioggia e l’oscurità.

In conclusione, come sempre la natura ha predisposto le cose in modo tale che possiamo ricevere un valido aiuto dall’alimentazione, sempre che scegliamo quella giusta e sappiamo anche prepararla nel modo corretto per evitare che le sue preziose sostanze vadano perdute.

 

Nadia e Giacomo Bo
www.ricerchedivita.it

 

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