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Riflessioni sull'Alchimia

Riflessioni sull'Alchimia

di Elena Frasca Odorizzi   indice articoli

 

La Grande Opera nel Rituale di Iniziazione Massonica

Febbraio 2014
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La Lavorazione dei Metalli

Cosa ci deve fare il Massone con i Metalli che gli sono stati resi, se non può riportarli nel Tempio?
Deve trasformarli in Oro, deve cioè trasmutare i propri Vizi in Virtù con la Rettificazione Spirituale.
La Rettificazione è un processo/percorso evolutivo codificato allegoricamente in 4 fasi e varie Operazioni, durante le quali la Materia subisce un certo numero di  trasmutazioni. Queste operazioni di solito sono 7, perché in passato, quando ci si riferiva alla trasmutazione, purificazione, rigenerazione ed elevazione alchemica o spirituale di qualcosa, tutto girava intorno alla Legge del numero 7(1), detto anche la cifra che collega ogni cosa(2). Secondo gli Antichi, infatti, il Cielo e la Terra erano collegati da una Scala Celeste(3), i cui gradini erano formati dalla sequenza astronomica dei 7 Pianeti(4).

Il Cielo era quindi una sorta di Specchio(5) nel quale la Terra si rifletteva per imitare la perfezione del Cosmo e grazie a questo legame tra l'Alto e il Basso(6) ogni “cosa terrestre” poteva trasformarsi nel suo corrispettivo celeste. Se quindi si poteva trasmutare il Piombo in Oro per mezzo di 7 Operazioni Alchemiche, «per la stessa Via» si potevano trasformare anche le qualità intrinseche dei Metalli Interiori mutando i Vizi in Virtù.

Ritroviamo questo concetto espresso chiaramente in un passo del Pimandro, nel quale viene descritto il viaggio dell'Anima che man mano che si innalza, percorrendo  le 7 Sfere delle potenze planetarie(7), abbandona le passioni terrene (i Vizi). Ciò spiega anche perché l'acrostico V.I.T.R.I.O.L. sia composto di 7 lettere e gli Scalini per raggiungere la Camera di Mezzo del Grado di Maestro siano anch'essi 7(8).

7 è anche il numero che si ottiene sommando i 3 Elementi costitutivi della Materia Prima con le 4 Fasi necessarie atrasmutarla. I simboli di queste 4 Fasi (Terra, Aria, Acqua e Fuoco)  e dei 3 Elementi (Mercurio, Sale e Zolfo)si trovano dipinti nel Gabinetto di Riflessione(9) insieme al V.I.T.R..I.O.L., anch'esso di 7 lettere.

Sul piano spirituale Mercurio, Sale e Zolfo rappresentano le diverse modalità di pensiero della Mente Umana, che devono essere purificate, potenziate e utilizzate al meglio:

  1. Il Mercurio simboleggia il Pensiero Laterale-Intuitivo, preposto a stabilire analogie e raffronti. Per questa sua proprietà è collegato alla Vita Interiore, ai Sentimenti,  all'Anima e alle Esperienze Spirituali. La «parola chiave» che meglio ne descrive l'azione è «Conosci Te Stesso». Nel Tempio è rappresentato dal Lavoro dell'Apprendista. Il Neofita deve infatti esercitare la propria capacità introspettiva lavorando nella Colonna della Luna, con il Filo a Piombo e lo Specchio di Venere, mentre sgrossa la sua Mente/Pietra con scalpello e maglietto.

  2. Lo Zolfo simboleggia il Pensiero logico-deduttivo, gerarchico e lineare, dominato dal principio di causa effetto. Le sue caratteristiche lo collegano alla Vita Attiva, all'Energia Fisica, al Corpo e al Pensiero Razionale. La «parola chiave» che meglio ne descrive l'azione è Lavoro. Nel Tempio rappresenta infatti il Lavoro del Compagno nella Colonna del Sole, che deve migliorare la propria capacità analitica divenendo padrone di tutti i suoi strumenti (il Regolo, la Livella, la Squadra, il Compasso, la Leva e la Cazzuola). Come Ercole deve quindi “lasciare il nido” e viaggiare nel Mondo per confrontarsi con gli altri e fare nuove esperienze, mentre la Luce della Stella Fiammeggiante illumina i suoi passi.

  3. Il Sale simboleggia il Potere della Piena Coscienza che permette il mantenimento di un corretto equilibrio dinamico tra il Mercurio e lo Zolfo, cioè tra le modalità di pensiero dei due Emisferi Cerebrali, in modo che questi non prevalgano più l'uno sull'altro, ma lavorino in perfetta sinergia, come una sola Mente. La Piena Coscienza è infatti la capacità di mantenere vigile e costante lo sguardo interiore su se stessi senza  illusioni o maschere. È un guardarsi “da fuori”, senza paura, così da avere una visione chiara e sincera della propria vita, trasformando le Scorie, cioè le esperienze negative e/o i difetti in qualcosa di utile. La «parola chiave» che meglio ne descrive l'azione è Armonia. Nel Tempio rappresenta il Lavoro del Maestro che ormai può passare senza problemi «dall'una all'altra colonna», perché ormai sa riconoscere e padroneggiare i propri pensieri. Sa cioè dar forma armonica ai propri sentimenti e desideri sulla Tavola da Disegno della Vita: osservando le situazioni in modo obiettivo, mediando tra gli opposti, ascoltando il proprio Maestro Interiore, auto-motivandosi, scegliendo in modo indipendente dalla volontà altrui, prendendosi la responsabilità delle proprie azioni.

Le 4 Fasi per estrarre, purificare, attivare, potenziare ed equilibrare questi 3 Elementi, vengono vissute in maniera allegorica dal Candidato attraverso 4 Viaggi simbolici. 4 Viaggi che rappresentano le tappe di un unico percorso di crescita personale, che ogni Massone deve compiere dentro se stesso, ogni giorno della sua vita, per divenire e (soprattutto) restare Padrone di Sé e del proprio “Destino”:

  1. Il Processo di Trasformazione inizia nel Gabinetto di Riflessione con la Prova della Terra, dove il Candidato viene “sepolto come un Seme” nell'Utero della Madre Terra, spogliato dei propri metalli e lasciato a macerare nei propri pensieri. Si tratta del Primo Viaggio di Purificazione che il Profano compie in totale solitudine. Il primo ostacolo da superare è infatti restare soli con se stessi ad affrontare le proprie paure e angosce. A questa fase destrutturante corrispondono la Nigredo e la Putrefazione Alchemica. Dovrà tornare nel Gabinetto di Riflessione ogni volta che avrà bisogno di estrarre Metalli da trasformare e Pietre da sgrossare dalla propria Miniera interiore.


    Le restanti 3 Prove e i corrispondenti 3 Viaggi(10) avvengono nel Tempio alla presenza di tutta la Loggia pronta ad accogliere il Neofita (la Nuova Pianta) alla fine del percorso.
    Il Candidato affronta queste 3 Prove bendato, a indicare che ancora non può avere piena coscienza di quello che sta vivendo, ma anche per mantenere viva in lui la concentrazione raggiunta nella solitudine del Gabinetto di Riflessione. Senza la Vista che inganna e distrae, tutti gli altri sensi sono, infatti, più vigili che mai. La benda gli verrà tolta solamente alla fine dei 3 Viaggi per fargli vedere la Luce che gli è stata promessa  nella«Camera Oscura».

    Come tutti gli altri simboli anche i restanti 3 Viaggi hanno più livelli di lettura. Rappresentano sia i diversi stadi di sviluppo dell'Opera Alchemica, che l'evoluzione spirituale della Mente umana, ma anche il ciclo infinito della Natura (morte rinascita crescita morte rinascita) e i 3 diversi Gradi del percorso iniziatico Massonico: Apprendista (Nascita e Iniziazione), Compagno d'Arte (Crescita e Sviluppo) e Maestro (Culmine, Morte e Rinascita).


  2. La Prova dell'Aria corrisponde all'Albedo e ha le caratteristiche della Sublimazione, in quanto «monda gli spiriti dalla terrosità» del Gabinetto di Riflessione. In questa fase lo Spirito esce dalla Terra, le paure cominciano a farsi strada e l'inconscio comincia a emergere.Dato che l'Elemento Aria è collegato al Mondo delle Idee e della Psiche, questo Viaggio rappresenta il Lavoro di Introspezione che l'Apprendista dovrà compiere per trovare la Voce del suo Vero Io, distillando il Mercurio, cioè il pensiero intuitivo. Nel Rituale Massonico simboleggia gli ostacoli e le difficoltà che l'essere umano incontra nella Vita e che non possono essere vinti se non acquisendo la giusta forza morale necessaria a opporsi alla Sorte avversa. Nel Candidato rappresenta la consapevolezza di voler resistere, radicarsi e andare avanti.

  3. La Prova dell'Acqua ha le caratteristiche della Distillazione durante la quale «i vapori acquei ascendono nel vaso». Dato che l'Elemento Acqua è collegato ai Sentimenti e alla fioritura questa fase rappresenta il duro Lavoro del Compagno che sempre più assorbito dal suo Lavoro Mentale, dovrà analizzare i pensieri umidi e malinconici individuati ed estratti nella fase precedente, distillando lo Zolfo, cioè il pensiero razionale. In questa fase il Rituale Massonico descrive un Viaggio più tranquillo e sicuro del precedente, tuttavia non bisogna credere di essersi liberati del tutto dai propri conflitti interiori e infatti il Candidato ancora “incespica”.

  4. La Prova del Fuoco porta con sé la Coagulazione e la Fissazione, «la solidificazione di una sostanza liquida per sottrazione dell'umidità». I Pensieri hanno perso quella componente estranea alla Materia Prima, che li metteva uno contro l'altro, rendendoli confusi, caotici e violenti. Lo Spirito purificato torna dunque nella Terra purificata. A livello spirituale è giunto il tempo del Raccolto: Conscio e Inconscio, Ragione e Sentimento hanno finalmente imparato a lavorare armonicamente insieme. L'iniziato ora Conosce se Stesso e il Maestro che era nascosto dentro di Lui è venuto fuori, divenendo Colonna Portante del Tempio, Ponte tra Cielo e Terra, Albero carico di semi e di frutti. Anche se ha ancora molto da imparare dalla Vita, e quindi dovrà compiere ancora tante altre distillazioni per raffinare sempre più la sua Mente, ormai sa come produrre l'Energia che lo alimenta ed è pronto ad accendere negli altri lo stesso Fuoco, lo stesso Amore incondizionato per la Ricerca del Bene, del Bello, della Pace, della Conoscenza e della Giustizia. Dato che l'Elemento Fuoco rappresenta l'Energia Spirituale della Consapevolezza, in questa fase del Viaggio non ci sono più ostacoli. Anche il Candidato percepisce di essere giunto alla fine di un Ciclo e all'inizio di un altro.

 

Il Laboratorio Alchemico-Massonico

Come abbiamo visto il Gabinetto di Riflessione e il Tempio rappresentano una indissolubile sinergia di forze trasmutative, fatta di simboli, arredi, riti e strumenti misterici, astronomici, muratori e alchemici che mostrano al Candidato in che modo  migliorare se stesso e il Mondo che lo circonda: la chiave di tutto è infatti nel Cuore delle Persone.
L'Iniziazione comincia nel Gabinetto e termina nel Tempio andando così a formare un unico grande Laboratorio Alchemico-Massonico (come quello dell'Amphitheatrum Sapientiae(11) di Heinrich Kunrath), nel quale, secondo la formula dell'Ora et Labora (da cui deriva il termine Laboratorio), da una parte si medita e si riflette, dall'altro si lavora concretamente e si mette in pratica.
Probabilmente furono proprio i Massoni Rosacrociani a introdurre il Gabinetto di Riflessione nelle Officine Massoniche, consapevoli che l'Alchimia Spirituale e la Massoneria Speculativa NON potevano funzionare l'una senza l'altra. Da sole, queste Vie, sono infatti fini a se stesse e se le Logge non funzionano è proprio perché «l'Alchimia Massonica» non viene praticata e quindi l'attaccamento ai Metalli sopravvive, con tutte le conseguenze che ne derivano(12).  Di questo era certo il Barone Tschudy che cercò di portare la fusione tra Ermetismo e Massoneria a un livello superiore.
Prova lampante di questo legame indissolubile tra il Gabinetto di Riflessione Alchemico e l'Officina Massonica è la Parola di Passo del grado di Maestro, Tubalcain(13). Questo nome non è quello di un famoso Architetto, come ci si potrebbe aspettare, ma quello di un biblico fabbro-alchimista, che, secondo la leggenda massonica, creò il primo Laboratorio alchemico della storia dell'Umanità e lo pose all'interno della sua Officina.
Il Lavoro dell'Apprendista, come quello del Maestro, è dunque quello di scendere continuamente nella propria Miniera Interiore, per estrarre Metalli e Pietre da Lavorare, quindi saggiarne la qualità con il maglietto, purificarle, trasmutarle, usarle per costruire se stesso e innalzare templi alla Virtù. Se questo non viene fatto, allora  l'Iniziazione non è una esperienza reale, ma solo virtuale e non ci si può definire veramente dei Liberi Muratori.
Il Massone deve quindi Lavorare sempre e ovunque si trovi, comprendendo che è stato “Iniziato”, ma non “Finito”. Deve portare avanti la propria  trasmutazione, continuando a lavorare su se stesso soprattutto fuori dal Tempio. Se infatti è vero che Dovere del Massone è portare in Loggia solamente il meglio di se stesso, questo non vuol dire che possa  lasciare il peggio fuori. È vero semmai il contrario: il Tempio Massonico è solamente la forma simbolica esteriore del Tempio-Laboratorio Interiore che l'Iniziato deve estendere fuori di sé per riuscire a trasformare tutto il Mondo in un Tempio. Il Massone non ha quindi bisogno di un luogo fisico fisso, né di due soli giorni al mese per Lavorare, ma al contrario, grazie agli Strumenti e alla Conoscenza che ha ricevuto può e deve farlo liberamente in qualsiasi posto e momento lo desideri, all'interno di una Fratellanza davvero Universale.

 

 

Elena Frasca Odorizzi

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NOTE

1) Il numero 7 è al centro del XVII Grado (Cavaliere d'Oriente e d'Occidente) del R.S.A.A. nel senso di Rigenerazione dopo l'Apocalisse. EUGENIO BONVINCI, Massoneria di Rito Scozzese, op. cit., pp. 166-169.

2) Va detto che ogni cosa era classificata attraverso un numero Cosmico. Il numero 4, era il numero delle 4 energie primordiali costitutive dell'Universo, il numero 7, quello dei 7 Pianeti e il numero 12, quello delle 12 Costellazioni Zodiacali.
3)L'esistenza di questa Via Planetaria di Purificazione, dalla quale salgono e scendono anche le Anime, è presente per la prima volta nel Mito della Discesa agli Inferi di Ishtar.  La Dea Ishtar per scendere nell'oltretomba dovette varcare i 7 portali degli inferi. Man mano che scendeva veniva privata delle vesti e degli ornamenti: della corona al primo portale, degli orecchini al secondo, quindi delle collane al terzo, dei pettorali al quarto, della cintura al quinto, dei braccialetti e delle catenelle alle caviglie al sesto e infine delle vesti al settimo.  Fu quindi condotta, nuda, al cospetto della sorella Ereshkigal, la Regina degli Inferi, che la afflisse 60 tormenti in ogni parte del corpo. Poiché la prigionia di Ishtar portava infertilità sulla Terra, la Dea Ereshkigal fu costretta a liberala e questa,  nel tornare alla Luce, ripassò i 7 portali e le furono resi abiti e gioielli. Mitologia e Religioni, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1980, pp. 89-90.

4) I 7 Pianeti erano associati a qualsiasi cosa esistesse nel Mondo, secondo il principio di corrispondenza e somiglianza. Per gli Antichi la diversità delle Cose era dovuta alla diversa proporzione con cui i 4 elementi costitutivi dell'Universo erano mescolati.

5) Giordano Bruno nel suo libro “lo Spaccio della Bestia Trionfante” immagina che gli Dèi si riuniscano per riformare il Cielo, dato che questi dovrebbe essere lo Specchio della Terra e non viceversa. Gli Dèi, infatti, si sentono ormai pieni degli stessi difetti degli esseri umani e decidono di rimettere le cose a posto e di ripulire le loro immagini, così da indurre una trasformazione positiva anche negli esseri umani: «gli Dèi rappresentano le virtudi e potenze de l’anima e poiché in ciascun individuo si contempla un mondo, un universo, la riforma del cielo è una riforma del pensare/sentire umani». GIORDANO BRUNO, Opere Italiane 2, Torino, UTET, 2002; Spaccio de la bestia trionfante.

6) Cfr. La magica Legge delle Corrispondenze,  descritta anche nella Tavola di Smeraldo, che dice che Ciò che è in alto è come ciò che è in Basso e viceversa per fare il miracolo della Cosa Una.

7) ERMETE TRISMEGISTO, Il Pimandro, Roma, Atanòr , 1984, pp. 35-36. Argomento ripreso anche nel Libro XIII del Corpus Hermeticum, intitolato“Ermete Trismegisto al Figlio Tat «Discorso segreto sulla montagna, relativo alla rigenerazione e sulla regola del silenzio»”. ERMETE TRISMEGISTO, Corpo Ermetico e Asclepio, a cura di Bianca Maria Tordini Portogalli, Milano, SE, 1997, p. 88 e seg.

8) Cfr. il significato del 28° Grado del RSAA a p. 146, p. 147 e nota 421.

 

9) Mi riferisco al Gabinetto di Riflessione più completo che si possa trovare (anche se manca lo Specchio citato invece dalla MAINGUY, p. 215), ovvero quello descritto in Quaderni di Simbologia Muratoria, a cura di Ivan Mosca, Firenze, Firenze Libri, 2005, pp. 61-73.

10) Questa è la sequenza adottata dalla G.L.D.I. .

11) Una analisi dettagliata del Laboratorio di Kunrath si può leggere su http://nebheptra.site50.net/2009/il-laboratorio-dellalchimista (Visitato Febbraio 2014)

12) Vedi il mio articolo: Il Metodo Antistronzi applicato all'Esoterismo

13) Vi era un legame indissolubile tra l'arte del fabbro, l'alchimia e lo sciamanesimo, tanto che  le confraternite dei fabbri assolvevano un ruolo preciso nei misteri e nelle iniziazioni Vedi MIRCEA ELIADE, Arti del metallo e alchimia, op. cit., pp.52-57.


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