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Aletheia di Emanuela Trotta

Aletheia

di Emanuela Trotta - indice articoli


Viaggio attraverso il tempo

Luglio 2025


Il termine nostalgia nasce dalla combinazione delle due parole greche “nostos” ritorno e “algos” dolore, un dolore che è anche desiderio di ritornare nel luogo lontano o di ritrovare la persona persa.  Il paradosso della mancanza, però, è proprio quello di far sentire nel profondo la vicinanza di qualcuno solo nel momento in cui ne veniamo privati. Riusciamo a percepire appieno il valore del legame proprio nella mancanza.
La nostalgia rende inquieto il vissuto attuale, mentre la mente del soggetto ritorna all’immagine di un’esperienza vissuta nel passato, che continua ad esistere attraverso i ricordi: un’immagine positiva, filtrata e edulcorata dalla memoria.
A volte, il passato ci distrae dalla verità del presente e dal dolore della realtà corrente, tuttavia, il passato è una versione idealizzata di qualcosa che vorremmo accadesse in maniera diversa rispetto a quella che conosciamo come realtà presente. Il modo in cui ricordiamo è costantemente distorto.
La rivisitazione del ricordo è distorta, non è una versione affidabile, le emozioni negative vengono spesso rimosse, tutto è edulcorato.
Il ricordo riattualizza il vissuto del passato neutralizzandolo da ogni dolore. L’immagine filtrata acquista forza e potere, assume una doppia funzione: consolatoria, con la certezza di aver vissuto momenti felici, e riconciliante con sé stessi, in quanto porta ad essere consapevoli di non poter tornare indietro.
Il ricordo diventa il traghetto tra ciò che il soggetto è nel presente e ciò che era nel passato. La nostalgia riporta il soggetto allo spazio lineare degli affetti vitali, vissuti nel tempo, è un uscire da sé, mettersi in viaggio e abbandonarsi al flusso evocativo, per sentirsi al sicuro negli affetti già vissuti.
La nostalgia si configura come un’emozione vicina alla tristezza, che ci porta a pensare a qualcosa che non può più essere, a un tempo che non può tornare. Eppure, oltre alla tristezza e al rimpianto ci sono degli aspetti positivi che garantiscono una prospettiva psicologica che genera benessere.
I ricordi nostalgici aiutano a mantenere una direzionalità nel caos, diventando una modalità di guardare al passato in modo integrativo, mettendo insieme quello che siamo stati e quello che siamo.
La nostalgia è un complesso viaggio emotivo, questo richiamo al passato è anche un modo per dare significato e continuità alla propria storia di vita. La riflessione sulla propria storia personale diventa uno strumento per comprendere chi siamo e come siamo arrivati al punto in cui ci troviamo oggi. La nostalgia può emergere in momenti di transizione, quando ci sentiamo sradicati.
In queste fasi della vita, il ricordo del presente può offrire un ancoraggio emotivo che ci guida attraverso le incertezze del presente, come se fosse un filo conduttore tra ciò che eravamo e ciò che siamo diventati, aiutandoci a mantenere un senso di coerenza nella nostra identità.
La nostalgia è un viaggio attraverso la memoria, è un viaggio di andata e ritorno da un momento passato che, se per un verso è perduto, per l’altro può anche essere considerato, con la consapevolezza di oggi, come ciò che portava con sé le promesse di una storia diversa. È il desiderio di riavviare il tempo, le promesse e anche le alternative.
Mentre nel rimpianto c’è una totale assenza di progettualità, nella nostalgia non si spegne l’attesa del futuro e la speranza che le cose, le persone e le situazioni perdute abbiano ancora un senso nel presente.
La nostalgia ci protegge dalla perdita di senso, orientandoci verso un significato ampio dell’esistenza, non fa perdere valore ai nostri sentimenti.
Il tempo che passa ci insegna che ogni istante è un’opportunità preziosa, ci ricorda che le sofferenze, le lezioni apprese sono fondamentali.
Viaggiare nel tempo è osservare i cambiamenti, la trasformazione dei luoghi, delle persone e delle cose che ci circondano.
Possiamo guardare al futuro con speranza, ma senza dimenticare le radici, le origini che ci hanno reso ciò che siamo oggi.
La nostalgia profuma di vita autentica ci concede un riparo dalla fretta, è un antibiotico contro il caos della vita che rischia di smarrire il senso.
Bisogna augurarsi di essere nostalgici, non come rimpianto sterile, ma nostalgia come forza creativa e come recupero della pienezza del tempo. In una società omologata dal pensiero unico, la nostalgia è un sentimento anticonformista e inattuale.
La nostalgia può essere l’ancora di salvezza, un elemento creativo capace di creare un ponte con il passato e di delineare possibili itinerari per il futuro. Nell’incertezza di oggi, bisogna ripartire dal legame tra nostalgia e memoria, che può aiutarci ad accettare lo scorrere del tempo, ricordando che la vita è in continuo cambiamento e che l’unica certezza del vivere sono i nostri sentimenti.


Emanuela Trotta


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