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Herbert Spencer
Vita ed opere
Herbert Spencer nacque il 27 aprile 1820 a Derby, in Inghilterra. Aveva seguito studi in parte regolari ed in parte avventurosi, diventando ingegnere ferroviario.
Nel 1840 lesse i Principi di geologia di Lyell. Le argomentazioni contro la filosofia zoologica di Lamarck, anziché indurre Spencer a respingerla, lo portarono ad accettarla. In proposito egli stesso scrisse:
«La sua conformità al generale modo di procedere in tutti i campi, le conferiva un'attrazione irresistibile e la mia fede in essa non vacillò mai in seguito, per quanto mi si deridesse negli anni successivi perché vi restavo legato».
(Autobiograpy, Londra 1904, I, 201)
Ma nel 1845, ricevuta una piccola eredità, ebbe il colpo di fortuna di poter abbandonare il lavoro e dedicarsi a tempo pieno allo studio ed all'attività pubblicistica. Dal 1848 al 1853 fu redattore della rivista Economist.
Ma Herbert Spencer era troppo attirato dallo studio della natura e dalla connessione con l'attività ed il pensiero umano per rimanere ingabbiato anche in una normale routine giornalistica. Andava maturando le sue idee ed incominciava a sostenerle con vigore.
Da questa lettera del 1852, vediamo quanto fosse già in stadio avanzato la sua concezione evolutiva della storia, intesa soprattutto come storia biologica:
"Non è possibile trarre alcuna inferenza dai fatti della storia, o da quelli che si presumono tali senza che vi intervengano le vostre idee sulla natura dell'uomo: e se la concezione che avete della natura umana è erronea, l'inferenza sarà sbagliata. Ma se la vostra concezione della natura umana è giusta, potrete procedere senza alcun bisogno delle inferenze tratte dalla storia. Se chiedete come è possibile pervenire a una teoria vera della natura umana, rispondo: studiatela nei fatti che vedete intorno a voi e nelle leggi generali della vita. Quanto a me, poiché considero l'umanità il risultato più alto dell'evoluzione della vita sulla terra, preferisco considerare l'intera serie dei fenomeni accertabili fin dalle origini. Amo anche la storia, ma quella del cosmo come un tutto."
(dalla Lettera a Edward Lott del 23 aprile 1852, citata in Duncan, Life and Letters)
Si comprende chiaramente l'atteggiamento antiempirico di Spencer, non a caso ingegnere. Noi ricaviamo l'interpretazione dei fatti alla luce di una teoria, che abbiamo intuito inizialmente. Da essa deduciamo.
Sempre più frequentemente si ritagliava tempo per gli studi e la sua attività di saggista e, nel frattempo, riuscì a completare la sua prima opera veramente importante, The Principles of Psychology, del 1855. Purtroppo di questo lavoro esistono solo due parziali traduzioni in italiano: Le basi del pensiero a cura di G. Salvadori, Bocca 1907; L'evoluzione del pensiero, Bocca 1909.
Nel 1862, veniva alla luce il primo volume dei Principi di filosofia sintetica, progettato nel 1860.
Nel 1861 uscì Educazione intellettuale, morale e fisica, che fu un best seller ed incontrò larghi consensi anche negli ambienti accademici.
Ad esso seguirono i 2 voll. dei Principi di Biologia (1864 - 1867), Principi di sociologia (1870 - 1872), Istituzioni Cerimoniali (1879), Istituzioni Politiche (1882), L'uomo contro lo stato (1884), Istituzioni Ecclesiastiche (1885), Principi di moralità (Parte prima: Le basi dell'etica nel 1873 e l'importante parte IV, La Giustizia, nel 1881). Nel 1893 uscì L'inadeguatezza della selezione naturale; nel 1904 fu pubblicata postuma l'Autobiografia in 2 voll. e nel 1911 Saggi sull'educazione.
Herbert Spencer morì a Brighton nel 1903.
Fonte: http://digilander.libero.it/moses/
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