Riflessioni sull'Esoterismo
di Daniele Mansuino
La Cabbala e il Tempio Massonico
Ottobre 2012
di Alessandro Troisi
Per quanto l’influenza qabbalista (o cabbalista) sia solo una delle tante che hanno concorso alla costituzione del corpo rituale dell’attuale Massoneria, la sua importanza è indubbiamente fondamentale.
Fino a non molti anni fa, esisteva a mio giudizio una sopravvalutazione di questa influenza rispetto ad altre ugualmente basilari (quella sciamanica innanzitutto, poi quella sufica, poi quella importantissima dei rituali di mestiere europei), che era soprattutto determinata da cause storiche e politiche : così il formarsi della Massoneria nell’ambito di una cultura protestante, portatrice di una sorta di idealizzazione bibilica che identificava negli Ebrei antichi i depositari di ogni vera conoscenza ; così le torbide vicende del ventesimo secolo, che imposero all’attenzione mondiale la vergognosa persecuzione di cui il popolo ebraico era stato oggetto, e così via – ne ho citate due sole, ma il discorso potrebbe essere assai più complesso.
Oggi il mondo è cambiato. Per quanto concerne gli studi sulle origini della Massoneria, molte nuove scoperte hanno contribuito a tirare prepotentemente in ballo altri elementi che con l’Ebraismo hanno poco a che fare ; ma d’altra parte (mentre un nuovo e irragionevole antisemitismo sta sviluppandosi purtroppo anche ai margini degli studi esoterici), nuovi elementi concorrono a presentare in una nuova prospettiva quelli che furono realmente gli influssi della cultura tradizionale ebraica sull’Occidente (vedi il mio articolo La genesi del mondo moderno), facendoci comprendere come il rapporto Cabbala-Massoneria sia ben lungi dall’essere stato esaurientemente sviluppato e compreso, ad onta delle migliaia di pagine che gli studiosi di Massoneria gli dedicarono nei secoli scorsi.
La mia personale opinione è che si stia avvicinando il momento di ripartire da zero. Se infatti è assurdo supporre che presunte lobby ebraiche abbiano propiziato e governato lo sviluppo della Massoneria, sarebbe d’altra parte altrettanto antistorico ignorare del tutto l’influenza dell’esoterismo ebraico sull’Istituzione, per il timore che tali informazioni possano essere strumentalizzate in senso antimassonico e antisemita.
Il momento del ragionamento spassionato e sereno su questi temi potrà arrivare quando finalmente taceranno le voci che - in malafede - pretendono di collegare il fenomeno oggi definito mondialismo con l’idea di un complotto ai danni dell’umanità ; soltanto allora, infatti, l’autentico significato dei valori di fratellanza universale portati avanti dalla Massoneria potrà trionfare su ogni calunnia, e la nostra Istituzione sarà conosciuta nel mondo per quello che è realmente.
Non credo che dovrà passare molto tempo, perché la verità si difende da sola ; e nell’attesa, dotti lavori come questo bell’articolo contribuiscono a presentare il rapporto tra Cabbala e Massoneria nella sua vera luce, ponendo le basi perché il discorso possa essere affrontato serenamente e con la meta della vera conoscenza come unico faro.
Si tratta di un anteprima dal libro di Alessandro Troisi LA CABBALA – DOTTRINA SEGRETA DEL “RICEVIMENTO”, che uscirà per Bastogi a novembre.
Daniele Mansuino
La Cabbala e il Tempio Massonico
di Alessandro Troisi
La massoneria è un ordine iniziatico che ha per scopo il "perfezionamento dell'individuo". Come tutti gli esoterismi, per esprimere verità metafisiche poco percepibili, deve fare necessariamente ricorso agli essoterismi; per questo motivo si rifà alla “conoscenza tradizionale” occidentale, legandosi indissolubilmente alla gnosi, alle antiche religioni e in particolar modo alla cabbala giudaico-cristiana.
Il nome massone (o libero muratore), deriva dalla pretesa discendenza della massoneria dalla associazione di muratori guidati da Hiram, l’architetto incaricato di erigere il tempio di Salomone (il nome Hiram è composto dalla radice ebraica “Chi”, formata dalle lettere Chet e Yod che significa “vita”, “vitale” e dalla desinenza “Ram”, formata da una Resh e una Mem che indica particolari stati di elevazione dell’uomo). Come tutti ben sanno i massoni sono soliti riunirsi nel “Tempio”, crogiuolo di simboli e allegorie.
La Cabbala è la base delle iniziazioni occidentali. È infatti plausibile individuare nella simbologia del tempio, forti analogie con il glifo dell’albero della vita. Per prima cosa comprendiamo che dietro la simbologia del tempio sta una precisa tradizione sapienziale se misuriamo i lati di cui è composto; sono infatti in rapporto aureo tra loro (1).
Il tempio massonico presenta al suo ingresso due colonne contraddistinte dalle lettere J e B, e rappresentano i pilastri forza/severità e bellezza/amore dell’albero della vita. Esiste poi una terza colonna invisibile assimilabile al pilastro dell’equilibrio/saggezza che parte dal mezzo delle colonne Jakin e Boatz e arriva al Maestro Venerabile. Gli ufficiali di loggia siedono in posizioni specifiche che li identificano con le rispettive sefirot.
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KETHER, è rappresentato dal Maestro Venerabile che, posto ad oriente, “come il sole all’oriente illumina il giorno, illumina i fratelli con la sua scienza muratoria”. È la “faccia nera” di En Sof, la parte visibile all’uomo. Keter tange appena il piano sensibile e di lui si intravvede il solo occhio destro che spunta dal delta massonico posto dietro il Maestro Venerabile Il M.V. è infatti la luce nel tempio, come foriera di luce (2) per le sefirot è keter, posta appunto in cima alla colonna mediana del tempio, quello dell’equilibrio/saggezza, invisibile, a differenza di Jakin e Boatz.
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Hochmah, rappresenta lo zodiaco nella sua totalità, è il Segretario, il depositario della Saggezza storica della loggia.
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BINAH è sotto l’influsso di Saturno, pianeta che indica contrazione. È la contrazione appunto dell’energia fino a divenire materia. È l’Oratore, che rappresenta l’intelletto nella loggia. La contrazione in se stesso dell’individuo gli preclude le porte dell’intuizione lasciandogli
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DA’AT, la sefirot invisibile (l’undicesima seforit), a metà tra Binah e Hochmah è l’ara sulla quale vengono posati il libro sacro, la squadra e il compasso.
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CHESED, sotto l’influenza di Giove, è la misericordia rappresentata dall’elemosiniere.
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GHEBURAH, sotto l’influsso di Marte, presiede la colonna della severità (al di sotto della prima terna di Sefirot).
È rappresentato dal 2° sorvegliante che vi siede di fronte: è la forza che rende saldo il cammino dell’uomo che cerca di elevarsi. Marte è correlato alle passioni e alle emozioni degli apprendisti liberi muratori che devono essere appunto guidati dal 2° sorvegliante. -
TIPHARET, è un Keter posto su di un piano inferiore. È infatti sotto la diretta influenza del Sole, foriero di luce.
È rappresentato dal Maestro delle cerimonie, che presiede, sotto l’occhio attento del Maestro Venerabile, il corretto svolgersi dei lavori del tempio. Descrive la Bellezza e l’armonia nei lavori rituali. -
NETZACH, sotto l’influsso di Venere, è posto sulla colonna della bellezza, sotto il diretto controllo del 1° sorvegliante. Venere rappresenta la sensitività emotiva del Compagno che ha trasceso quelle che sono nel tempio le passioni di livello più basso, proprie dalla figura dell’apprendista.
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HOD, sotto l’influsso di Mercurio è la sefira del tesoriere, legata agli aspetti pratici ed economici della loggia. Mercurio indica la mente concreta.
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YESOD sotto l’influenza della Luna è la luce riflessa da Tipharet, seppure ancora più acerba e umida.
La Luna indica la forza cosmica femminile, è la mente che comprende emozioni e sentimenti, è il riflesso della coscienza, che appartiene alla sfera del Sole. Può essere il Maestro esperto o nel caso di una iniziazione, il profano nel momento in cui diviene un “fratello libero muratore”. -
MALKUTH, la sfera dei 4 elementi è analogia con i 4 mondi generati.
Malkut, “il Regno”, geograficamente si può posizionare al di fuori delle colonne del tempio, e simboleggia i 4 viaggi nella materia che sta compiendo il profano per essere ammesso tra i liberi muratori. Superate le prove della terra, dell’acqua, dell’aria e del fuoco, il neofita potrà varcare le colonne e, ricevuta l’iniziazione, entrare cioè in Yesod.
Può essere rappresentato dal copritore esterno o dal profano che deve ancora essere ammesso fra le colonne.
Come ho ampiamente spiegato il mondo creato secondo la cabbala consta di 5 mondi, e l’operatore di “Cabbala pratica” compirà le sue operazioni sui differenti piani dei 4 mondi generati, utilizzando il gesto, la parola e il pensiero volitivo.
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Il gesto si ripercuoterà nel piano di Assiah e di Jezirah
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La parola si ripercuote in Briah
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Il pensiero volitivo agisce in Assiah
Ad apertura del lavoro rituale l’operatore magico/teurgico alza le barriere di protezione dagli elementali e dalle larve disperse nei piani dell’esistenza richiamando a sostegno i 4 elementali.
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Squadra il tempio per delimitare e proteggere l’area di lavoro. È l’opera di tracciamento nel piano attribuito all’elemento terra (le spade dei copritori del tempio, sono simboli in diretta analogia con questo elemento). La delimitazione del tempio è la prima operazione da compiersi per sacralizzare l’area di lavoro e allontanare le influenze negative. È necessario che i partecipanti ai lavori facciano tutti parte del gruppo che alimenta l’eggregore (forza spirituale del gruppo) e che siano tutti animati da nobili intenzioni. Come spiega Allan Kardec infatti esiste una “simpatia” a livello dei piani sottili. La “simpatia” si traduce nell’avvicinare ciò che è “moralmente” simile e quindi nell’allontanare le presenze animate da bassi sentimenti. L’elevazione morale è il primo sigillo di protezione per il singolo e per il gruppo.
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A partire dalla magia medievale viene ignorato il cerchio d’acqua come spiega Ambelain, assimilandolo all’elemento terra.
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Si serve di incensamenti per creare un ideale cerchio di protezione dell’aria. L’incensamento è un’ulteriore scudo che agisce nei piani sottili dando un senso di austerità e sacralità ai lavori. Unito al verbo dell’operatore l’incenso agisce sullo psichismo dei partecipanti, stimola il lavoro religioso e cognitivo e rinforza l’evocazione dell’officiante.
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Utilizza le candele per descrivere il cerchio di fuoco che per irraggiamento si diffonde dalla fiamma: è il gesto dell’accensione delle tre luci ad apertura del lavoro magico/teurgico.
Alla chiusura dei lavori rituali, vengono disfatti i cerchi di protezione e il tempio perde la sacralità generata dal rito.
L’albero sefirotico all’interno del tempio, otre che dai ruoli in loggia, viene rappresentato dal candelabro Menorah la cui rappresentazione presenta due chiavi di lettura:
La prima interpretazione della lampada individua le 10 sefirot in corrispondenza dei bracci e delle loro intersezioni con l’asse verticale sul quale si sorregge.
La seconda chiave di interpretazione, più complessa, riassume la divisione della seconda e terza terna dell’albero. Al braccio sinistro sta infatti il triangolo astrale, al destro quello eterico. Malkut viene considerato al di sotto dei bracci del candelabro e i suoi 4 elementi sono rappresentati dai 3 piani della base sommati al piano dell’ara sulla quale è appoggiato. Seguendo questa seconda chiave di lettura del simbolo, compare sulla menorah sono una delle sefirot del triangolo superno, e precisamente Binah, che corrisponde al pianeta Saturno ed è l’ultima a partecipare in qualche modo della sfera della materia. Hochmah (o Chocmah) e Keter devono essere immaginate come al di sopra del lume in quanto estranee e superiori alla sfera della materia.
All’interno del tempio, l'Ara su cui si posa la Menorah indica il centro rituale del mondo, la “centrale direttiva” dell’opera: centro spirituale nel quale si incontrano le energie che muovono da Oriente ad Occidente, da Nord a Sud, dallo Zenit al Nadir e viceversa.
Per concludere, è interessante notare che dividendo i 22 nodi della Menorah, per i 7 bracci otteniamo il “pi greco” 3,14… numero fondamentale per la geometria sacra (3).
Nel Tempio massonico il delta posto dietro le spalle del Maestro Venerabile apre un ponte immaginario con la dimensione di Keter, dove il re barbuto ci scruta col suo occhio destro: né buono né cattivo, ma sommamente giusto. Come spiega il Genesi infatti, Dio ad ogni successivo passo della creazione, si fermò un istante e: “vide che era cosa giusta”.
In greco la lettera DELTA, è iniziale di decade: lo stesso valore 10 del mondo di Azilut. Dal DELTA massonico che ha forma in un triangolo equilatero spunta infatti l'occhio destro di En Sof. Come ho precedentemente spiegato infatti il lato destro della faccia di En Sof, che si rappresenta con Keter, è l’unico sostenibile allo sguardo dell’uomo. Il delta massonico rappresenterebbe quindi Keter, il primo filtro della luce divina, la stessa luce del sole d’oriente che simbolicamente il Maestro Venerabile porta nel tempio, per illuminare i fratelli. A tal proposito vi faccio riflettere sull’inizio del vangelo di Giovanni, sulla prima pagina del quale vengono posati la squadra e il compasso prima di incominciare i lavori in loggia:
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui,e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
All’interno del Tempio viene dato particolare significato ai punti cardinali, lo stesso avviene nella cabbala:
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Nel tempio, il Maestro Venerabile, colui che “possiede e dona la Luce”, presiedere l’Oriente. Nella tradizione giudaica, l’oriente del mondo è il Giardino dell’Eden, è la città di luce (Israele) ed è sotto il dominio dell’arcangelo Micha-El; l’oriente cabalisticamente corrisponde al mondo delle acque superiori,
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l’occidente, secondo la mistica ebraica, è deserto ostile e massimamente pericoloso e vi si trovano “… deserti infestati da serpenti, bisce e scorpioni, steppa e caos, zone sterili e disabitate senza un albero.” L’occidente è opposto anche simbolicamente all’oriente ed è sotto l’influsso di Rafa-El, colui che detiene i medicamenti in grado di sanare il mondo delle acque inferiori;
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a settentrione sta Uri-El, in corrispondenza di Dan, che è tenebra rappresenta gli apprendisti, che anche se iniziati vivono ancora in una dimensione non di piena luce, ma ancora governata dalla tenebra,
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Gabri-El governa il meridione, dove stanno gli scrigni di fuoco e l’antro di vapore in grado di cuocere la materia e compiere l’opera.
Molte altre relazioni sussistono ancora tra cabbala e iniziazioni occidentali, ma non verranno considerate in questo saggio.
Voglio solo concludere dicendo che il cammino dell'uomo, sull’albero della vita, come nel tempio segue l’ideale direzione che va da occidente verso oriente, ”dal basso verso l’alto” dove i cherubini (per i Giudei), e il Maestro Venerabile (per i Massoni) custodiscono la “luce” di Keter armati di una spada fiammeggiante.
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NOTE:
1) Il lato minore, moltiplicato per la costante di Fibonacci (phi) dà come risultato la misura del lato maggiore.
2) La prima a percepirla da En Sof e dalla quale si riversa su tutte le altre.
3) La definizione dei 3 Sefarim è: libro, numerazione, discorso.
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