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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

 

Charlie Manson

Luglio 2008
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E’ mia intenzione presentare un’analisi dettagliata dell’Helter Skelter nel mio prossimo articolo. Per adesso possiamo riassumerlo così:
- i neri della California sarebbero presto insorti in armi; la responsabilità della rivolta era essenzialmente da attribuire ai pigs, i porci ricchi che con la loro esistenza lussuosa esasperavano le disparità sociali.
- I neri avrebbero massacrato milioni di bianchi e si sarebbero impadroniti del potere mondiale. Charlie e i suoi erano stati avvertiti perché si salvassero: dovevano recarsi nel deserto, precisamente nella Death Valley, la Valle della Morte.
- Qui avrebbero trovato un buco nella terra: il Pozzo senza Fondo, nel quale ci si può calare solo per mezzo di una Fune d’Oro. Avrebbero trovato una Città Sotterranea munita di ogni comfort, già pronta per attenderli, dove avrebbero vissuto felici.
- Nel frattempo, in superficie, i neri avrebbero portato a termine il massacro della razza bianca; ma dopo quaranta o cinquant’anni, rendendosi conto di essere incapaci di governare il mondo, se ne sarebbero pentiti. Allora Charlie e i suoi sarebbero usciti dal buco, e i neri – prostrandosi ai loro piedi – gli avrebbero consegnato il potere.

A partire dai mesi del 1969, l’intera Family si rivolse alacremente ai preparativi per l’Helter Skelter. Bisognava recuperare grandi quantità di denaro, perchè l’esodo nella Death Valley poteva essere attuato solo servendosi di una flotta di dune-buggies appositamente attrezzati; altri soldi occorrevano per l’acquisto della Fune d’Oro, eccetera. Charlie disse ai suoi che avrebbero pagato tutto i pigs.
I membri della Family cominciarono a esercitarsi nell’uso dei coltelli e delle armi da fuoco. Intanto, sul retro del Ranch fu installata una specie di catena di montaggio per le dune-buggies: rubavano Porsche e Volkswagen, smontavano la carrozzeria, installavano sospensioni rinforzate eccetera.
Nel mese di giugno, quando questi preparativi erano già a buon punto, Charlie decise di vagliare le sue stesse capacità e quelle dei suoi allievi, per verificare se erano pronti per l’Helter Skelter.
Il primo test fu il tentato omicidio di uno spacciatore nero, Bernard Crowe, cui la Family aveva sottratto in precedenza ventiquattromila dollari, e aveva giurato di fargliela pagare cara. Charlie decise di prevenirlo, e si presentò alla sua porta con tre membri maschi della Family: Tex Watson, Thomas Walleman e Bruce Davis.
La ragazza di Crowe disse loro che non era in casa, e li fece entrare per aspettarlo. Quando rientrò poco dopo, sedettero in cucina, e chiacchierarono qualche minuto con la massima calma; Crowe pensava che fossero venuti per cercare un accomodamento. Improvvisamente Charlie gli puntò una pistola sul ventre.
Crowe si alzò d’istinto e gli chiese: “non vorrai spararmi?” Charlie premette il grilletto, ma la pistola fece cilecca. Disse allora: “come potrei ammazzarti con una pistola scarica?”
Risero tutti, e lo spacciatore, tranquillizzato, stava sedendosi di nuovo quando Charlie sparò. Cadde raggomitolato, premendosi le dita sul ventre. Allora Charlie si inginocchiò e gli baciò i piedi, mormorandogli: “ Bernard, ti amo.” Poi, del tutto incuranti delle grida disperate della fidanzata, i quattro della Family lasciarono con calma l’appartamento.
Erano certi di averlo ucciso. Invece Crowe dopo una lunga degenza se la cavò e fece anche prendere un bello spavento a Charlie, che credette di imbattersi in un fantasma quando se lo trovò di fronte nel carcere di Los Angeles, l’anno dopo.
Il secondo test fu l’omicidio di Gary Hinman, un giovane chimico dilettante che produceva mescalina sintetica con un’attrezzatura fatta in casa. Era sempre stato buon amico della Family, aiutandola finanziariamente e ospitandone spesso i componenti, ma aveva imprudentemente “tirato un bidone” agli Straight Satans, una banda di motociclisti; Charlie promise loro che avrebbe convinto Hinman a restituirgli il denaro.
La sera del 25 luglio (cinque giorni dopo la discesa dell’uomo sulla Luna) Bobby Beausoleil e due ragazze - Mary Brunner e Susan Atkins, detta Sadie - andarono a casa di Hinman, e gli intimarono di sborsare. Al suo rifiuto, Beausoleil lo minacciò con la pistola; poi passò l’arma a Sadie, e cominciò a perquisire la casa in cerca di denaro. Approfittando della sua assenza Hinman cercò di disarmare Sadie, e partì un colpo. Beausoleil tornò di corsa, riprese la pistola e con il calcio colpì Hinman sulla fronte.
Mentre il poveretto, stordito, sedeva con la testa fra le mani cercando di riprendersi, Beausoleil telefonò a Charlie, che piombò nella casa verso mezzanotte impugnando la “Spada Sacra” degli Straight Satans. Intimò a Hinman di consegnare i soldi. Ancora una volta questi lo mandò al diavolo, e Charlie gli vibrò un colpo di spada al capo, staccandogli per metà un orecchio.
Poi Charlie se ne andò, repentinamente come era comparso. Quelli che erano rimasti legarono Hinman, lo distesero sulla moquette e continuarono tutta la notte a frugare la casa, senza trovare denaro. Intanto Mary Brunner, trovati ago e filo, ricuciva alla meglio la ferita di Hinman e cercava di rianimarlo offrendogli vino.
Il giorno seguente, gli amici di Hinman che telefonavano sentirono rispondere da una gentile voce femminile che Gary si era recato in Colorado a trovare i genitori. Invece era sempre lì, ferito e febbricitante, mentre i suoi aguzzini lo vegliavano aspettavano che cedesse e dicesse loro dove teneva il denaro.
La notte successiva, Charlie ordinò per telefono di finirlo: la situazione stava diventando troppo pericolosa. Bobby Beausoleil lo pugnalò altre due volte, senza trovare tuttavia gli organi vitali, e Gary Hinman morì lentamente dissanguato. Poiché era buddista, chiese ai suoi assassini che gli fosse posto tra le mani un juzu, e si spense mentre le ragazze gli cantavano sottovoce gli inni della sua fede.
Se ne andarono portandosi via le due auto di Hinman. Il 6 agosto Beausoleil dopo una lite con Charlie abbandonò la Family, e molto stupidamente se ne andò via guidandone una; fermato dalla polizia, le sue impronte furono messe a confronto con quelle trovate nell’appartamento, e venne arrestato. Purtroppo gli investigatori non si erano resi conto che il delitto era stato opera di più persone, e nessuno sospettò che la Family fosse coinvolta.
Charlie però non lo sapeva; così, quando venne a conoscenza dell’arresto di Bobby, temette che il cerchio stesse per chiudersi intorno alla Family e decise di stringere i tempi. La sera del 7 agosto riunì intorno a sé i più stretti seguaci e comunicò loro: l’Helter Skelter è cominciato.
La stessa sera, da poco passata la mezzanotte, una vecchia Ford gialla del 1959 imboccava il vialetto di accesso di una villa al numero 10050 di Cielo Drive, abitata da Roman Polanski e dalla sua bellissima moglie, la diva emergente Sharon Tate.
La serata a Cielo Drive si annunciava tranquilla. Polanski era in Europa, e si trovavano con Sharon  – incinta all’ottavo mese - solo gli amici più intimi, che dormivano alla villa per tenerle compagnia: l’ereditiera Abigail Folger, il parrucchiere Jay Sebring e il critico cinematografico Voityck Frykowski.
I passeggeri della Ford erano quattro membri della Family: Tex Watson, Linda Kasabian, Patricia Krenwinkel detta Katie e Susan Atkins detta Sadie. Pare che l’ex-rugbista Tex – un ragazzone alto un metro e novanta - fosse vestito completamente di nero; le ragazze invece erano scalze e indossavano camicetta e minigonna. Linda portava in grembo un fagotto contenente le pistole e i coltelli; nel bagagliaio dell’auto c’erano anche un paio di cesoie e un lungo tratto di fune di nylon da 20mm.
Salirono il vialetto a fari spenti. Giunti di fronte al cancello, girarono l’auto e parcheggiarono in discesa. Tex Watson individuò e recise con le cesoie i cavi del telefono, isolando la villa.

Poi scavalcarono il cancello. Erano appena scesi dall’altra parte quando sopraggiunse una macchina coi fari accesi; era guidata dal diciottenne Steve Parent, un amico del custode della villa. Appena rallentò per premere il pulsante di apertura, Tex Watson balzò fuori dai cespugli e gli gridò “alt!”
“Cosa ci fate qui?” gridò Steve, frenando di colpo. Attraverso il finestrino aperto, Tex gli puntò alla testa il suo revolver calibro 22 e sparò quattro colpi, finendolo poi a coltellate. Quindi spense i fari dell’auto e la spinse da parte, in modo che non fosse visibile dalla strada.
Lasciarono presso il cancello Linda Kasabian a far da palo. Giunti alla villa, Tex forzò il vetro a saracinesca di una stanza ed entrò; Katie e Sadie lo seguirono.
Nell’ampio soggiorno, sul divano di fronte al caminetto, trovarono Voityck Frykowski che sonnecchiava. Le due ragazze si appostarono alle sue spalle, Tex gli puntò il revolver alla testa e lo svegliò: “non una mossa o sei morto”.
“E tu chi diavolo sei?”
“Io sono il Diavolo” specificò Tex, e gli chiese i soldi. Frykowski non ricordava dove avesse lasciato il portafoglio. Allora gli legarono le mani con un asciugamano e lo fecero stendere sul tappeto, sdraiato sulla schiena.
Sadie salì a perlustrare il piano di sopra. In camera sua, Abigail Folger, stava sdraiata sul letto a leggere un libro. Vedendo la ragazzina che si affacciava alla porta, la scambiò per un’ospite appena arrivata; le sorrise e la salutò con la mano. Anche Sadie sorrise, rispose al saluto e passò oltre.
In un’altra stanza vide Sharon, in slip e reggiseno. Stava chiacchierando con Jay Sebring seduto sulla sponda del letto.

 

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