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di Daniele Mansuino   indice articoli

Il grado massonico del Cork

Febbraio 2017
di Giovanni Domma

 

Dopo le mie iniziative di introdurre in Italia la Massoneria del Marchio, il Royal Ark Mariner e il Monitor Segreto, vorrei sottoporre all’attenzione dei Fratelli un altro grado poco noto: il Cork (che in inglese significa sughero, e per estensione tappo di sughero).
Si tratta, anche in questo caso, di un Perfezionamento del grado di Maestro praticato in Gran Bretagna, avente origine dalla tradizione degli artigiani che lavoravano il sughero.
Il Cork è stato definito un fun degree, un grado buffo, e la convinzione di molti Massoni è che la sola sua funzione sia il rastrellamento di fondi destinati alla beneficienza, cui da secoli è dedicato; ma come spero di poter mostrare in questo articolo, nella storia del Cork c’è molto di più.
Intanto, è il solo grado massonico non dotato di un tesoro proprio, in quanto tutti i fondi raccolti nelle sue Agapi devono per statuto essere consacrati alle iniziative in favore dei bambini poveri; ed è anche, forse, il solo grado senza capitazioni (salvo eccezioni collegate al regolamento interno dei singoli Ordini, di norma ai Fratelli viene chiesto soltanto di condividere equamente le spese delle Agapi).
Il Cork è oggi amministrato nel mondo da diversi corpi massonici, che nell’ultima parte di questo articolo ci arrischieremo inadeguatamente a censire; ma al di sopra di ogni denominazione ufficiale, i Fratelli che lo praticano si considerano parte del Noble But Slightly Dishonourable Degree of Cork Masonry (il Nobile Ma Leggermente Disonorevole Grado della Massoneria del Tappo).
La prima precisazione da fare (che dovrebbe essere la prima nella valutazione di tutti i Perfezionamenti del grado di maestro, se la conoscenza delle origini della Massoneria fosse più diffusa tra i Fratelli) è che le origini del Cork vanno riferite alla maestranza noachita : ovvero a una delle due forme di maestranza massonica (noachita e osiridea) che nella prima metà del diciottesimo secolo la riforma hiramita fece passare in secondo piano (esistono entrambe ancora, ma vengono praticate soltanto da piccole minoranze).
Questo è attestato non solo dalla palese natura di grado nautico del Cork ma anche dalla sua Leggenda, che in questo articolo prenderemo brevemente in considerazione; nella quale figurano sì tutti i principali patriarchi biblici tradizionalmente associati alle origini della Massoneria, ma più di tutti Noè.
Il simbolo del Cork è il Tappo, che a seconda del rituale praticato (ce ne sono parecchi) è rappresentato in vari modi - vuoi come Gioiello del Grado, voi come un piccolo Tappo d’Argento che il Fratello deve portare in tasca ed esibire a richiesta (prescrizione severissima - se il Fratello viene sorpreso sprovvisto del Tappo d’Argento o di un Tappo di altro genere, può essere espulso), vuoi nell’immagine di un Cavatappi in azione.
Dal punto di vista tecnico, il Cork è un tipico side degree (vedi in proposito quanto ho scritto con Daniele Mansuino su questa categoria di gradi, soprattutto riguardo al loro legame con la Massoneria del Marchio).
Un tratto che lo distingue dagli altri è di essere completamente incentrato sulla pratica delle Agapi rituali: nelle quali i Fratelli rendono grazie all’Ente Supremo per le gioie e i piaceri concessi loro dalla vita, dedicandosi anche… ad eccezionali libagioni.
Una piccola curiosità: è l’unico grado massonico che preveda l’uso di cappelli (e si dice che in passato i partecipanti alle tornate del Cork portassero in testa anche due o tre cappelli uno sull’altro, a seconda del livello che avevano raggiunto nel craft).
Nella tradizione di alcune Logge, la maggior stravaganza del cappello indossato viene considerata un titolo di merito per il Fratello che lo porta.
Come tutti i gradi derivanti da forme iniziatiche artigianali, le sue origini si perdono nel tempo, e la sua Leggenda - redatta nello stile umoristico che presiede a tutte le produzioni letterarie legate al Cork - è, a mio giudizio, una delle più originali e interessanti dell’intera Massoneria.
Da essa apprendiamo che il termine cork deriva da una frase pronunciata da Eva, quando fece l’amore con Adamo su un giaciglio di cespugli di sughero - fu proprio in seguito a questa mancanza che entrambi vennero cacciati dal Giardino dell’Eden.
Da lì si passa a Noè, che aveva imbarcato sull’Arca ampie provviste di birra e vino a scopo medicinale. Da lui e dai suoi tre figli, Sem Cam e Jafet, sarebbe sorta la tradizione del Cork (oggi non più in uso) per cui quattro Fratelli - dei quali tre Maestri - sono sufficienti a creare una Loggia, mentre sei Massoni o più la rendono perfetta: un’usanza che si perpetuò anche in altre forme della Massoneria noachita fino al diciottesimo secolo, e che soltanto l’affermarsi della tradizione hiramita rimosse dalla storia.
Notevole è anche il resoconto dell’episodio per cui fu deciso di scegliere il Tappo come simbolo del grado. Bisogna sapere che il Sole - Luce e Gloria dell’Universo - splendeva sull’Arca quando le acque cominciarono a calare, e per questo in un dato punto della chiglia si sciolsero le calafature che la rendevano impermeabile; ma il buco non si trovava, per cui i figli di Noè furono costretti per ben 150 giorni a consumarsi quotidianamente nel lavoro alle pompe.
Infine un giorno i nipoti di Noè, con l’aiuto del cane di Sem (un fox-terrier), si erano messi a dar la caccia a uno dei grossi topi che, dalla coppia originale, si erano rapidamente riprodotti nell’Arca; e rincorrendolo da vicino, il cane scoprì che il topo si era incastrato in un buco, e non poteva più andare né avanti né indietro.
Purtroppo, nello slancio, anche il cagnolino si ritrovò incastrato col muso nel buco (e dal livido che si fece in quell’occasione, ebbe origine la macchia nera che si può ammirare ancora oggi sul muso dei fox-terrier); dopodiché, agitandosi per liberarsi, allargò il buco fino al punto che non si poteva più riparare!
Allora Jafet, che era giovane e coraggioso, provò a tapparlo mettendoci il ginocchio. Ma niente da fare, il buco era troppo grande, e Jafet ritirandosi portò via una gran quantità di pece fusa; sì che l’acqua prese a entrare a fiumi, e l’Arca minacciava di affondare.
A quel punto si fece avanti Cam, che tra i figli di Noè era fino a quel momento il meno stimato (difatti era il solo che non fosse stato ancora creato Maestro): chiamò sua moglie, e la invitò a sedersi sul buco.
Allora gli altri Fratelli si misero le mani nei capelli, rassegnandosi al naufragio! Spiegarono a Cam che quella soluzione non poteva funzionare: infatti il lato B della signora era troppo caldo, e avrebbe sciolto quel poco di pece che era rimasto intatto.
Ma non conoscevano bene la fisica, e non pensavano che la pece parzialmente disciolta sarebbe stata fortemente compressa da quel tappo improvvisato; dopodiché il freddo dell’acqua che premeva dall’esterno fece il resto, e la falla - contro ogni previsione - si rinchiuse in pochi minuti.
Fu proprio con questa impresa che Cam si guadagnò sul campo il grado di Maestro, dando anche origine alla leggenda secondo cui la Massoneria, poco prima della fine del mondo, diventerà africana (fase alla quale il mio amico Daniele Mansuino sta… contribuendo anticipatamente, col suo Rito del Principe Nigeriano).
Quando Sem e Jafet si accorsero che la falla era stata riparata esultarono, e porsero galantemente la mano alla loro cognata per risollevarla; ma erano troppo emozionati e maldestri, e la donna scivolò due volte. L’esclamazione che ella rivolse loro è diventata la Prima Grande Frase Mistica del Cork, la loro risposta è la Seconda; poi Cam riuscì a recuperare sua moglie tirandola su per i capelli, e il commento di lei è la Terza Frase.
In un’antica versione del rituale c’era anche una Frase di Passo tratta dallo stesso episodio - secondo i corkies, il proverbio americano A dog’s nose and a maid’s knee are always cold (Il naso di un cane e il ginocchio di una ragazza sono sempre freddi) ne rappresenterebbe una sintesi… un po’ censurata.
Intanto Noè - non potendo contare sul suo equipaggio, impegnato nelle stive - aveva inventato la navigazione a vela, grazie alla quale l’Arca poté dolcemente prendere terra sul monte Ararat. Sempre secondo la leggenda, sulle pendici del monte il Patriarca avrebbe impiantato non solo la ben nota vigna, ma anche un campo di tabacco.  
Per le botti della sua vigna, Noè fu il primo al mondo a realizzare tappi di sughero. Dopo di lui, Maestri del Cork furono anche Salomone e Davide (il quale ultimo sarebbe l’inventore delle suole di sughero).
Da quando nel diciottesimo secolo la storia del Cork si saldò con quella della Massoneria, il fatto che le sue Agapi fossero talvolta aperte anche ai profani favorì la convinzione che non si trattasse di un grado massonico, bensì paramassonico. Ma molti Fratelli che lo praticavano rifiutarono tale opinione: appellandosi non soltanto alla sua palese derivazione da un rituale di mestiere, ma anche al fatto che da sempre i corkies ponevano gran cura nel documentare la regolarità della propria trasmissione iniziatica.
Questi disaccordi sarebbero sfociati in polemica negli anni ottanta dell’Ottocento, periodo nel quale la maggior parte delle Logge Cork lavoravano all’obbedienza del Supremo Consiglio del Rito Scozzese in Inghilterra.
Erano quelli gli anni in cui la Gran Loggia del Marchio (sorta nel 1856) stava risuscitando - nella forma di side degrees - tutti gli antichi gradi esclusi dalla Union del 1813, destando grande avversione nell’ala progressista della Gran Loggia Unita d’Inghilterra; in quella situazione, pronunciarsi a favore della regolarità di un grado antico significava alienarsi le simpatie di Londra a tempo indeterminato.
Fu quindi probabilmente una brutta gatta da pelare quella che capitò al Gran Segretario del Rito Scozzese Hugh Sandeman, quando negli anni ottanta parecchi Fratelli gli rivolsero la domanda se il Cork dovesse essere considerato un grado.
Queste richieste non vanno intese come maliziose: probabilmente erano frutto del bisogno di chiarezza che assillava i Fratelli, in quel periodo di gran confusione. Però cadevano nel momento meno opportuno: perché Sandeman (che non era - come molti credono oggi - un avversario del Cork, ma anzi sarebbe addirittura il redattore del suo rituale oggi in uso) non poteva rispondere sì.
Riuscì peraltro a dilazionare la propria risposta su tempi lunghissimi; finché, nel 1890, fu tirato per i capelli - come la moglie di Cam - a dichiarare che il Cork non doveva essere considerato un grado, ma soltanto un piacevole momento di comunione.
Dopodiché, come era uso a quei tempi, la fiorente stampa massonica inglese riportò con risalto la sua affermazione, che ebbe almeno due conseguenze importanti.
Per prima cosa, nei primi anni del Novecento ebbe origine a Birmingham un’associazione profana modellata sul grado del Cork: l’Amichevolmente Affranta e Fraterna Società del Grande ed Indipendente Ordine dei Leali Corks di Caledonia (aperta anche alle donne), il cui emblema era un Tappo di Champagne di Bronzo.
Anche questa era un’organizzazione interamente dedita alla beneficienza, che doveva rivelarsi abbastanza attiva per un buon tratto del ventesimo secolo, finché lo sviluppo della previdenza pubblica non ne rimpiazzò le attività.  
La seconda e più rilevante conseguenza del pronunciamento di Sandeman fu la reazione sdegnata che destò tra i cultori dei side degrees: in seguito alla quale la Gran Loggia del Marchio promosse immediatamente la costituzione di un Great Board of Corks (Gran Consiglio del Cork), primo Ordine nella storia interamente dedicato alla pratica del Cork come grado.
Il Gran Sigillo del nuovo Ordine raffigurava un Cranio schizzato di Sangue con due Ossa Incrociate. Questi erano i titoli dei suoi Grandi Ufficiali: Grande Ammiraglio, Gran Tenente di Navigazione, Grande Ufficiale dell’Orologio, Cappellano della Flotta, Gran Tesoriere, Gran Magazziniere dei Relitti, Gran Sovraintendente dei Ponti, Gran Nostromo, Grande Arpioniere, Gran Portabandiera, Gran Capitano degli Arditi e Gran Mastro delle Scialuppe.
Anche la maggioranza delle Logge del Cork indipendenti e di quelle all’obbedienza del Supremo Consiglio scozzese sarebbero col tempo passate sotto l’egida del Board, che nei suoi circa trent’anni di esistenza registrò la fondazione di molte nuove officine. Tra le molte illustri personalità massoniche che vi aderirono, sono da citare William Wynn Westcott (1848-1925), fondatore della Golden Dawn, e Re Giorgio II di Grecia (1890-1947), iniziato nel 1932.
Fu il Board a introdurre l’uso di somministrare ai corkies più meritevoli il titolo di Vice Ammiraglio Straordinario dei Mari Interni ed Esterni, a ciascuno dei quali era concessa la signoria su un dato mare (tra questi ultimi, il Mar Morto e la Fontana di Piccadilly) ; nonché a rilanciare in grande stile la festa annuale del grado il 21 ottobre (anniversario della Battaglia di Trafalgar - esiste infatti una tradizione orale, non sostenuta da prove, secondo cui Orazio Nelson sarebbe stato membro al Cork).
Il Verbale del Gran Consiglio del Board datato 1938 riflette l’immagine di un Ordine massonico prospero e attivo. Le sue ultime parole sono: il Consiglio si compiace del modo in cui i lavori sono stati condotti nell’anno trascorso, e si congratula coi Fratelli.
Dopodiché, all’improvviso, più niente; e non si è certi del motivo. Sembra però che il Gran Maestro del Marchio di allora, Lord Harris, fosse contrario al Cork, ed è possibile che sia riuscito a imporre lo scioglimento del Board facendo leva sul fatto che nella situazione politica di allora c’era poco da scherzare.
Soltanto nel 2002 il Board fu risvegliato - reinserendosi come attore in una situazione del Cork che nel frattempo aveva conosciuto il perpetuarsi o il risorgere di varie iniziative collegate alla trasmissione indipendente del grado, come l’Ancient & Honourable Societas Korcorum Magnae Britanniae e il Noble Order of Corks; ed è davvero difficile ricostruire oggi la situazione esatta.
Specificando con chiarezza che si tratta di un elenco incompleto, Wikipedia riporta l’esistenza in Inghilterra di otto Officine autorizzate dal Board, e di altre otto federate nella Grand Fleet of Independent Cork Lodges.
Ci sarebbero poi altre nove Cork Lodges in Scozia (dove il Cork si sviluppò di pari passo con la diffusione delle Logge del Marchio), sotto gli auspici dello Ye Antiente Order of Cork (collegato all’Arco Reale).
In America è oggi attivo lo Ye Antient Order of Noble Corks, che è a sua volta una parte degli Allied Masonic Degrees (il più rilevante raggruppamento di side degrees esistente al mondo, dopo quello collegato alla Gran Loggia del Marchio inglese - gli Allied Degrees detengono tra l’altro la successione degli Excellent e Super Eccellent Royal Arch Masons, importantissimi Perfezionamenti dell’Arco Reale).
In Australia, che si sappia, il Grand Council of Noble Corks of Australia può contare su una sola Loggia a Brisbane.
Ci sono poi due Cork Lodges nell’Europa continentale: la Belgian a Bruxelles, e l’Italia 2004 ad Arezzo.
Il rituale Cork oggi più usato nel mondo è il cosiddetto Lancashire, che è un’estensione di quello praticato nella Loggia Cork più antica: la Itchen Lodge dello Hampshire, oggi parte della Grand Fleet.
Varianti sono in uso in Scozia, dove si lavora in tre colori diversi - Blu per le Cork Lodges associate a logge azzurre, Rosso per quelle associate a Capitoli dell’Arco Reale, Nero per i Cavalieri Templari. 
Varianti anche a Bruxelles, dove sono state istituite due classi di Cork - la prima contrassegnata da un Tappo di Champagne, la seconda da un Tappo di Sughero normale.
Questa innovazione è piaciuta molto, ed è stata finora accolta da altre due Officine, la Radlett della Grand Fleet e l’Italia 2004.

 

Giovanni Domma

 

 

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