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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

 

Satana in Vaticano

Marzo 2014

 

Leo ZagamiNel terzo volume della sua serie di libri Le confessioni di un Illuminato, quel grandissimo folle di Dio che è Leo Zagami racconta la presunta elezione al soglio pontificio dello scomparso Cardinale di Genova Giuseppe Siri. Nel 1958 sarebbe uscito vincitore dal Conclave, scegliendo per sé il nome di Gregorio XVII ; poi i prelati modernisti si sarebbero ammutinati minacciando uno scisma, Siri avrebbe rinunciato e venne eletto Giovanni XXIII.
Io, lo confesso, vado pazzo per i libri di Leo, e lo ammiro molto. Dopo un primo approccio diffidente dovuto all’impatto-choc del primo volume, sono crollato e mi ha conquistato.
In realtà, non condivido quasi niente delle cose che scrive. Come ho già avuto occasione di rilevare, mi sembra che l’immensa mole di controinformazione da lui presentata sia gestita (forse involontariamente) in modo improprio - combinando le cose in modo di renderle funzionali alle sue tesi, ecc. ; e che, per quanto sia un esoterista preparato, le circostanze della vita non gli abbiano mai consentito di metabolizzare seriamente le sue numerose esperienze.
Gli manca il quadro complessivo - non è assolutamente un teorico, anche se crede di esserlo ; spara giudizi in modo spesso contraddittorio, accosta analisi profondissime a interpretazioni spesso puerili… insomma, ripeto, è un po’ folle, seppure nel senso più elevato del termine.
Ma prevalgono i lati positivi. Primo fra tutti, la sua evidente sincerità (quanto pochi siamo !), unita a un coraggio da leone che lo spinge a scagliarsi contro i poteri forti con l’impavida temerarietà moralista di un Saviano.
Poi il suo amore per la musica : che fortuna per lui non incontrare mai nella vita, come capitò a me a vent’anni, un maestro guenoniano che ti impone di rinunciare alla musica rock ! Questo gli ha consentito di chiudere la sua serie di libri con un ringraziamento a Guénon e ad Evola, i quali - se fossero stati vivi - sarebbero stati i primi a precipitarsi in Svezia (dove Leo era stato arrestato) per essere ben sicuri che non lo facessero più uscire.
Poi la sua parabola esistenziale, che lo portò dalla più giovane età a frequentare la crema delle organizzazioni iniziatiche più esclusive (mentre a noi, poveri mortali, toccava la fatica di doverle scalare partendo dal fondo - da questo punto di vista, devo confessare che lo invidio un po’) ; poi quel suo spirito tra l’ironico e il sardonico da “romanaccio” (seppure di adozione), che sempre lo ha preservato dal farsi ammaliare dalle sirene del potere.
Poi la tendenza ad essere un esoterista-intellettuale a 360 gradi, nella miglior tradizione del Rinascimento, tipo John Dee o Giordano Bruno - anch’io, se potessi rinascere, vorrei diventare così, invece sono un povero cristo qualunque.
E infine, soprattutto : è stato il primo esoterista italiano che io conosca a comprendere l’importanza del fenomeno complottismo e affrontarlo a viso aperto - cosa che tutti noi, in un modo o nell’altro, dovremmo fare.
Anche in questo specifico campo, secondo me, ha fatto danni, propagando più pregiudizi che informazioni valide e creando una gran confusione - ma sono problemi che capitano a tutti i pionieri : l’intenzione era buona, la strada è aperta e della sua esperienza dovremmo far tesoro.

Insomma un bel personaggio, rispettabile e ricco di valori umani, col quale sarebbe troppo bello azzuffarsi una sera davanti a una buona bottiglia di vino.
Tutte queste cose avrei preferito dirgliele di persona piuttosto che tramite un articolo, così due anni fa gli ho mandato un e-mail, che non ha avuto risposta ; ma come diceva George Harrison, Tomorrow never knows.
Sul caso del Cardinal Siri, Leo parte dal terzo segreto di Fatima, per cui Egli (Satana) effettivamente riuscirà a introdursi fino alla sommità della Chiesa. Non c’era riuscito coi Papi del Rinascimento, che sodomizzavano bambini, spargevano figli per il mondo, avvelenavano gli oppositori, dichiaravano guerre, bruciavano i presunti eretici ; ma ci riuscì nel 1958, riuscendo a far eleggere un Papa che simpatizzava vagamente per i comunisti.

 

Habemus Papam ! Dichiarò la Radio Vaticana il 26 Ottobre 1958, per poi ammettere che si trattava di un errore, anche se la fumata bianca che si innalzava dalla Cappella Sistina, della durata di cinque minuti buoni, fu un evento del quale furono testimoni le centinaia di raggianti fedeli cattolici presenti in Piazza S. Pietro
Ma il Vaticano fece improvvisamente marcia indietro, e il Papa fu eletto solo due giorni dopo, il 28 Ottobre 1958, quando come successore di Pietro fu designato il Frammassone e Rosa+Croce Angelo Giuseppe Roncalli, con il nome di Giovanni XXIII
Secondo alcune indiscrezioni, Siri era stato eletto Papa al quarto ballottaggio del 26 ottobre (…), elezione a cui seguì una violenta protesta da parte dei Cardinali riformatori, che si alzarono in piedi minacciando di voler costituire una Chiesa scismatica se l’elezione di Siri fosse stata annunciata pubblicamente. Siri, allora, avrebbe replicato : “Se non mi volete, eleggete un altro” (…).
Invece di Siri salì quindi al soglio di Pietro il Frammassone Roncalli, che in meno di cinque anni di pontificato riuscì ad avviare il rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa Universale voluta dalla Massoneria (?) con il Concilio Vaticano II, questo alla faccia del “Papa buono”, dirà qualcuno… (?)

 

No comment, Leo… ti voglio bene, ma qui non ti seguo. Stai dicendo che la Chiesa Universale è un’idea della Massoneria ? Stai dicendo che un Papa che evangelizza non è buono ? Cosa dovrebbe fare un Papa secondo te ?
Parlai di Siri con Don Gallo. Si erano scontrati molte volte, Siri glie ne fece passare di tutti i colori.
Ma si volevano molto bene, Siri simbolo del tradizionalismo cattolico e Don Gallo della Chiesa rivoluzionaria : riconoscevano l’uno nell’altro un uomo di fede, un sincero servitore di Dio. Siri gli tolse la parrocchia, ma non pensò mai, neanche per un istante, a spretarlo ; Don Gallo lo criticava aspramente, ma non ebbe mai una parola meno che di affetto nei suoi confronti.
Nessuno dei due si sognò mai di attribuire all’altro familiarità con Satana : erano troppo intelligenti per non sapere che il pensiero positivo, l’azione positiva, la sincerità di propositi sono per qualunque essere umano il miglior talismano contro il male.
In realtà, volendo affrontare il problema da una prospettiva meno idealista e più dialettica, bisognerebbe partire da una domanda che Leo non prende in considerazione : di quale Satana stiamo parlando ? Il Satana delle religioni del libro (Ebraismo, Cristianesimo, Islam) è una sorta di polo opposto delle rispettive concezioni di Dio, che incarna tutto il contrario di quanto la religione prescrive. Anche se a livello teologico ne sono state date varie definizioni (la vicenda dell’Angelo ribelle, ecc.), le sue connotazioni sono soprattutto morali : a ogni virtù cardinale corrisponde un vizio capitale, a ogni comportamento meritevole un comportamento deprecabile da lui suggerito.
Da questo esasperato bipolarismo derivano, tra l’altro, strani fenomeni come la possessione diabolica, della quale non si dice mai che riguarda soltanto le persone religiose. Chi non crede nei valori morali suggeriti dalla Chiesa non ha la possibilità di violarli, né di sviluppare a livello inconscio quei formidabili sensi di colpa che talvolta sfociano d’improvviso in spettacolari disturbi del comportamento.
Sono un esoterista, non uno psicologo, quindi non mi sognerei di prendere sottogamba il fenomeno della possessione, vuoi negandone l’esistenza, vuoi mostrandomi scettico verso certi suoi aspetti che travalicano il campo della psicologia ordinaria : per esempio la possibilità di suscitare la possessione a distanza con un maleficio, o i fenomeni paranormali di cui, nei casi più estremi, è oggetto il posseduto.
Queste cose esistono eccome, e noi esoteristi ne sappiamo parecchio sulle leggi che li governano ;  ma ripeto, capitano a chi crede, o comunque a chi non riesce a concepire nessun’altra etica possibile all’infuori di una realtà governata da principi opposti, uno del bene l’altro del male.
Non sarebbe neanche del tutto giusto - come molti (me compreso) fanno comunemente - attribuire la responsabilità di questa visuale nevrotica alla Chiesa, il cui insegnamento - perlomeno a livello teologico - non è affatto così bipolare.
E’ piuttosto una mentalità che nasce in gran parte a livello di coscienza collettiva : nella tendenza comune a tutti gli esseri umani (chi più, chi meno) di prendere in considerazione solo in modo superficiale tutti i temi il cui approfondimento non sia imposto dalla lotta per sopravvivere - solo così si può spiegare la contraddizione, presente nella nostra cultura, tra la puerilità delle correnti concezioni religiose e morali e l’avanzato livello raggiunto dalla scienza - contraddizione che penetra a fondo le anime di tutti noi, creando nelle persone deboli drammi psicologici senza uguali.
Però mi sembra innegabile che il problema sia più grave nei Paesi cattolici rispetto a quelli protestanti, e che la Chiesa non stia dandosi molto da fare per cancellarlo (non rientra negli obbiettivi di questo articolo sindacare sul perché, ma posso dirvelo in due parole : perché la Chiesa non prende mai l’iniziativa, la sua tattica preferita è il catenaccio - solo quando gli scandali superano il livello di guardia interviene, e anche in questi casi di malavoglia, - perché una seria riflessione sugli scandali minaccerebbe di sfociare in una ridiscussione dei valori morali dominanti, cosa che teme più della peste).
Comunque, se il Satana entrato in Vaticano è quello dei Cattolici (come parrebbe logico), e non quello dei Mussulmani che cerca di convincere le donne a togliersi il velo, sarebbe anche opportuno precisare che non è lo stesso Satana degli esoteristi ; per i quali (come più volte ho avuto occasione di osservare) la lotta tra il bene e il male si gioca nel rapporto tra tradizione e progresso - il progresso è il Satana degli esoteristi tradizionali, e (più o meno) viceversa.
Il Satana degli esoteristi tradizionali è peraltro abbastanza strettamente imparentato con quello dei Cattolici, perché il Cattolicesimo è da loro considerato una parte della tradizione. Per alcuni, si tratta di una parte della tradizione irrimediabilmente traviata (e tra questi, c’è chi tende a incorporare a Satana la Chiesa Cattolica in toto) ; per altri traviata ma recuperabile, e questi in genere sono amici dei Cattolici tradizionalisti.
Tra gli esoteristi tradizionali amici dei Cattolici tradizionalisti vigono ulteriori sfumature. Alcuni credono che il Cattolicesimo non sia altro che una delle innumerevoli forme assunte nel corso della storia dalla tradizione primordiale, e pontificano nelle parrocchie su cose tipo l’unità trascendente delle religioni ; quindi di norma - per quanto siano amici dei Cattolici tradizionalisti - i Cattolici tradizionalisti non sono amici loro, perché l’unità trascendente delle religioni implicherebbe cose tipo fraternizzare coi Mussulmani perdendo i leghisti, che in certe parrocchie del nord contribuiscono generosamente, oppure accogliere nelle parrocchie quegli imam che finanziano il terrorismo, eccetera : fare il prete è un mestieraccio.
Altri della stessa specie, credono nell’opportunità di restaurare una qualche forma di esoterismo cristiano : ovvero in sostanza cercano di porre sé stessi al di sopra del Papa, e si stupiscono quando scoprono che ai preti questa idea non fa piacere.
Ma ce ne sono anche di più morbidi, che sarebbero disposti a riconoscere senza troppe storie il primato papale, se soltanto la politica della Chiesa fosse in linea con le loro convinzioni ; possiamo insomma incorporarli nella vasta categoria dei Cattolici che ne sanno più del Papa, già descritta da Manzoni, ma certamente molto più antica - si dice sia nata quando la Chiesa fece lo sbaglio di far sapere in giro che da quel giorno in poi non avrebbe più bruciato gli eretici.
Questi sono gli esoteristi tradizionalisti amici dei Cattolici tradizionalisti - ma non di tutti i Cattolici tradizionalisti, perché anche in seno a questi ultimi vigono divisioni.
Intanto, quelli che divergono dall’opinione corrente della Chiesa per questioni dottrinali : il che non è dire poco, perché il corpus teologico cattolico è piuttosto complesso, e offre a chi abbia voglia di dissentire infinite opzioni - è quindi praticamente impossibile trovarne due che la pensino allo stesso modo, e per questo in Vaticano non sono molto influenti (salvo per la cosiddetta teologia dello IOR, che invece è piuttosto compatta).
Poi ci sono quelli che divergono su dettagli rituali - caso arcinoto, i sostenitori della Messa in latino ; ma ce ne sono anche di quelli a cui va bene in italiano, e si accontenterebbero che alla parte rituale venisse dato più spazio.
Poi quelli che non dissentono sulla teologia o sulla ritualità, ma vorrebbero più enfasi sul concetto di autorità della Chiesa (o del suo magistero - anche questi sono due concetti diversi, su cui ci si azzuffa).
Infine annoveriamo i prelati che non sono particolarmente tradizionalisti sul piano dottrinale, ma lo sono in politica ; e anche qui le sottoclassi sono molte, perché ciascuno tende a enfatizzare gli aspetti della dottrina più in linea con le sue convinzioni.
Comunque, anche se tutto questo vi ha fatto pensare che far entrare Satana nel 1958 forse non era necessario perché c’era già, un punto che conglomera buona parte dei tradizionalisti esoterici e cattolici è l’antiprogressismo selvaggio - riassumibile nella convinzione che sia in atto un complotto satanico per sostituire all’adorazione di Dio l’adorazione dell’Uomo.
Ora, questa non è una sciocchezza come sembra : qualcosa di vero ci può essere, e ne ho parlato in numerosi articoli - anche se, messa in questi termini l’affermazione si riveste di un significato sinistro che fa paura, mentre ragionandoci sopra le cose stanno diversamente.
A parte il fatto che per chi non è cattolico (come me) sostituire l’Uomo a Dio non sarebbe un gran guaio, il problema è che quella che loro chiamano adorazione dell’Uomo non è altro che il progressivo riconoscimento dei diritti dell’uomo : quelli che nel corso dei secoli hanno trasformato noi servi della gleba in cittadini coscienti.
C’è ancora molta strada da fare sulla via della libertà, ma un pezzo è già fatto, e se proprio volete chiamarlo Satana, allora viva Satana : questo era il messaggio dell’Inno a Satana di Carducci, e io sono d’accordo.
Ma qui sta un altro problema : che Satana vende bene. E’ uno di quei concetti semplici che fanno la gioia dei pubblicitari, perché ognuno di noi lo associa automaticamente a un concetto preciso - Satana per tutti è il Male : quindi se uno pretende di far distinzioni, molti diffidano e pensano che sia un emissario del Male - quindi un nemico.
Ce ne accorgiamo in televisione. Ricordate le Bestie di Satana ? Erano poveri ragazzi andati fuori di testa con droghe sbagliate, ma il fatto che ammazzassero la gente con l’idea di far piacere al Diavolo conferì a quel messaggio televisivo un senso del tutto particolare.
Se avessero ammazzato la gente in nome di Dio sarebbe stata un’altra cosa - probabilmente avrebbero riscosso abbastanza consensi da fondare un partito politico, e magari anche da farsi assolvere in tribunale (come è capitato a molti che ammazzavano in nome di Dio in guerre recenti) ; ma purtroppo, non erano abbastanza smaliziati in tema di comunicazione mediatica per capirlo.
Adesso, se ci dicessero che i Carabinieri hanno fatto irruzione in una casa, hanno colto in flagrante un gruppo di persone che adoravano Satana e le hanno arrestate, non batteremmo ciglio. Mentre sarebbe una cosa terribile, quella sì davvero satanica, il fatto che le persone possano essere arrestate per reati legati alla fede - oggi hanno preso chi adora Satana, domani prenderanno chi adora Grillo.
Questo è il motivo per cui io mugugno sempre contro gli esoteristi tradizionali (con i quali mi scuso - praticamente non passa mese che non gli scagli una freccia), molti dei quali hanno la sventura di essere miei amici personali e mi sopportano pazientemente ; ma quello che non mi va giù è che non la raccontano giusta.
Accidenti, se date un’occhiata ai loro testi base - primo fra tutti, quel (vero) capolavoro di Guénon che è Il regno della quantità e i segni dei tempi - risulta che il progresso non è altro che un castello di enormi menzogne, che si fonda sulla menzogna, che si propaga con la menzogna, ecc. ; ma trovatemi un tradizionalista che dice la verità (ovvero : Satana per noi è il tuo cellulare, ti stiamo condizionando per potertelo togliere al momento opportuno, e dopo il cellulare ti toglieremo uno per uno anche tutti i diritti, perché è Satana anche quello).
Ma no : ti dicono che Satana è entrato in Vaticano nel 1958 a organizzare il Concilio, in modo che i preti girassero l’altare al contrario per dare le spalle a Dio, che si è offeso tantissimo.
E non ti spiegano affatto che, secondo loro, il motivo per cui Satana entrò in Vaticano con Papa Giovanni e non prima è che i Papi del Rinascimento sì, potevano mettere a novanta gradi i chierichetti e tutto il resto, quello andava bene, bastava che preservassero intatto il principio di autorità ; ma la colpa di Papa Giovanni fu quella di dare spazio alla dignità dell’Uomo, di pensare che anche i comunisti fossero fratelli - quello no, non si perdona.
Cercherò di essere più obbiettivo - non è che gli esoteristi tradizionali siano proprio stronzi come io li ho presentati. Le loro convinzioni hanno una solida e illustre genealogia, che noi studiosi del ramo siamo in grado di comprendere anche meglio del comune credente - perché in esoterismo valori come la trasmissione diretta (nel caso del Cattolicesimo : successione apostolica) e il significato dei riti sono molto più profondamente compresi e vissuti che non nel mondo profano, ed è indiscutibile la funzione positiva che essi esercitano preservandone la memoria.
Ma il guaio (per loro) è che la Chiesa, oltre a portarsi dietro la tradizione, si è portata dietro anche i Vangeli - e quelli (fermo restando il discorso che dalle Sacre Scritture di qualsiasi religione è possibile tirar fuori tutto e il contrario di tutto - sennò la religione non funziona) sono piuttosto categorici nell’esaltare la povertà, lo spirito di uguaglianza, il primato della fede sulle opere, e nel condannare la guerra, la violenza, la ricchezza e l’ipocrisia.
Insomma, i Vangeli sono conciliari e non preconciliari - e la cosa è tanto lampante che i preconciliari, per far credere alla gente il contrario, hanno bisogno di appellarsi all’ (immaginario) dogma della tradizione - ovvero di dire alla gente :  sì, vabbè, sembra che i conciliari abbiano ragione, ma non dovete dargli retta perché la tradizione ce l’abbiamo noi e non loro - procedura talmente scorretta non solo a livello teologico, ma anche al semplice livello logico, che davvero non si capisce come possano esistere Cristiani talmente asini da cascarci.
In verità, tutto è possibile - compreso che, sotto le spoglie di Papa Giovanni, Satana sia entrato nel Concilio in veste di angelo di luce ; del resto Gesù nel Discorso della Montagna aveva in effetti profetizzato qualcosa del genere, anche se non lasciò molti indizi su quando sarebbe successo e - soprattutto - ebbe il buon gusto di non fare nomi.
Ma il minimo che si chiederebbe ai sostenitori di questa teoria è di dimostrarlo - cosa che, nell’ultimo mezzo secolo, i tradizionalisti non hanno assolutamente saputo fare.
In verità, oltre a gridare a squarciagola Aiuto, c’è Satana non hanno fatto molto. Anche i Pontefici più vicini a loro, come Giovanni Paolo II, al redde rationem scelsero di combattere la loro Guerra Santa a colpi di apparizioni della Madonna e bagni di folla : spostando cioè il discorso sul piani dell’emozionalità collettiva, ovvero  battendosi contro Satana con le sue stesse armi.
Liberissimi di far così - il destino della Chiesa non è affar mio. Però per favore, signori tradizionalisti, non venitemi più a raccontare che il modernismo è la fonte della menzogna… sul terreno della menzogna siete incomparabilmente più bravi voi.

 

Daniele Mansuino

 

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