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Esperienze di vita

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L'Iniziato

Anonimo - Maggio 2015
capitolo 10 -
L'Unità

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L’Unità

 

Il Senso e l’Ordine ritrovati irradiano Gioia perfetta
e il viandante sul Sentiero
diventa infine Sacerdote dell’Unità. 
Silenzio e Ascolto si impongono alla mente pacificata
come maestri dell’interiore.
La ribellione e il dubbio evolvono in Fede,
l’ignoranza e l’oscurità in Comprensione,
la prigione dell’io si apre alla Liberazione,
le convinzioni limitanti si disgregano
alla luce della Ragione risanatrice.
La Gioia creativa trasmuta ogni asprezza  
in opportunità di amore espansivo.
Anche la Morte si rivela occasione di Vita più ampia.

 

Il Discepolo risvegliato all’Unità del Cosmo
pensa il Bene con perseveranza,
poiché ogni bene evoca risposte
dalla Dimora dei Maestri.
Nell’Aula della Saggezza
sviluppa le qualità del Fuoco e persegue l’Essenza,
rifuggendo ogni retaggio di Inferno.
Fuga l’ombra della separazione
e diventa Cooperatore,
affidando il suo piccolo volere 
alla più alta Volontà
poiché in essa è nostra Pace
e la vera Libertà è nel servire.

 

Evade dal cieco mondo sotterraneo 
dell’Ignoranza dell’ostilità 
e con le nuove ali della più alta Visione
si eleva con scelta consapevole
al Regno cristallino dell’Unità.
Appare evidente che l’Umanità
è un unico palpitante Organismo
che vibra di desiderio d’amore.

 

Intende che il Principio creativo
sospinge costantemente le sostanze alla fusione
e che, aggregandole, ne accresce la potenza.
L’ineffabile percezione del Senso di ogni cosa
annulla la parola umana
mentre il Pellegrino conosce estatico la Vetta
ove le sostanze confluiscono nell’Uno.
Uno  Splendore inesprimibile
stravolge le sostanze e gli eventi:
tutto è come prima
ma il tempo, i significati, le vite e le mete sono altri.

 

L’Uomo-atomo avviato alla fusione
è ora in  risonanza con lo Spazio
che porta in sé ciò che l’Umanità
genera costantemente.
Percepisce l’insopprimibile tensione
alla perfetta Unità dell’Universo
e osserva l’intreccio delle sottili energie
che creano la comunione tra gli spiriti
formando il filo che conduce al Magnete.
Persistenza e Ardore
sono i segni del suo operare
poiché la Salvezza passa per il Cuore.

 

L’Uomo trasmutato
che ha contattato l’Unità, Corona del Cosmo, 
è nel mondo ma non più del mondo.
Cede il piccolo sé e coopera con ardore
poiché sa che aure ben armonizzate
possono creare Nuovi Mondi.  
Lavora con la Luce e nella Luce,
e splende nella perfezione del Tutto
come cellula consapevole
del Grande Uomo celeste.
Intelligenza suprema e Cuore perfetto
governano all’unisono il  flusso della vita.

 

Contempla stupefatto la grandiosità della Manifestazione
ciclicamente ricreata e mantenuta in essere
nella fissità del Pensiero originato dalla Mente del Logos.
Intuisce che il Proposito della Vita 
è esperire l’esistente
e che il fine del Creato è ritornare al Creatore
trascendendo le forme diverse nell’Unità.

 

La piccola coscienza dilatata, risvegliata all’Intuizione,
riflette la Luce intellettuale sostanziata d’Amore
che struttura i mondi
e partecipa a grandi imprese.
Accostandosi alla Mente Universale,
ne intende il Piano di salvezza
e rimane grata e annichilita
dalla sua amorevole magnificenza.

 

Alla vista superiore svaniscono come miraggi
Tempo e Spazio, parametri umani
inconfutabili nel mondo delle apparenze.
La mente si accorda al potente coro dei Pensatori 
che elevano il Pianeta a volute più alte della spirale
in Concordia e Unità di intenti,
le parole si dissolvono 
nella Comunicazione animica più sottile.
Il Discepolo  comprende
che il dialogo ininterrotto con l’Assoluto
rende gli uomini celesti
e diventa canale del Superiore,
ispirando azioni benefiche per Tutto ciò che esiste.

 

Conforma il proprio suono interiore
e la propria opera esteriore
alla ordinatrice Musica delle sfere.
Respira benevolenza
e irradia Unità e Vita nel Pianeta degli uomini. 
L’Amore spiritualizza le azioni
e ogni pensiero corrisponde al Pensiero dell’Altissimo
rischiarando lo Spazio
che in eterno genera, nutre, riunifica, ama.

 

La Mente risvegliata vede con chiarezza 
la via del Ritorno all’Uno
e coopera ad avverare l’Ordine supremo.
Comprende che tutto ciò̀ che di proposito
tende all’unione
ha il potere di richiamare le forze cosmiche,
sulla Terra e sui mondi lontani.
Osserva che chi sparge semi psichici di Unità
delinea una catena di eventi
che può̀ vincere attività̀ di oscura separazione
miranti a stabilire la tensione opposta.

 

Dislivelli e distanze, dissonanze e conflitti,
lontananze e separazioni, discordie e disarmonie
si dissolvono nell’Unità
e nella Bellezza dei giusti rapporti.
Mondo sottile e mondo delle forme
si raccordano  in armonia,
ritrovando la commensura e l’equità delle proporzioni.
Nell’opera di compensazione
si produce con lavoro assiduo
la risonanza tra inferiore e superiore
e infine  ogni Progetto rispecchia il Modello celeste.

 

Con i fratelli il Pellegrino cerca vie nuove
per antiche Verità,
in Cooperazione e Concordia
e perseguendo la Sintesi.
Comprende che la competizione genera mostri
e che Potere  è unire le forze.
Riconosce che il Sentiero dell’Amore
è la tensione stessa dell’energia del Cosmo
che motiva ogni creatura
a trovare la propria sacra funzione nel Tutto.

 

La luminosa Casa del Padre, termine ultimo
di ogni rotta segnata dal Cuore
 maturato nell’Amore e nell’Unità,
si spalanca al Pellegrino vittorioso.

 

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