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Le finestre dell'anima di Guido Brunetti

Le Finestre dell'Anima

di Guido Brunetti   indice articoli

 

Viareggio, terra di ferina bellezza

Di Anna Gabriele - Febbraio 2015

 

Tre anni fa, il 21 dicembre 2011, alla presenza festosa degli alunni della Scuola dell’infanzia in Darsena, degli insegnanti e dei genitori, veniva celebrata, a cura dell’Amministrazione comunale, la cerimonia d’inaugurazione della targa marmorea, recante inciso il carme “Ode a Viareggio” scritta dal professor Guido Brunetti di Roma e posta sulla parete dell’edificio di via Virgilio.

Ode a Viareggio


Un omaggio  alla nostra città definita dall’autore “Terra di ferina bellezza”, un luogo che Brunetti frequenta con la sua famiglia da anni e al quale  è legato da profondi sentimenti affettivi.

Il 16 giugno del 2014, ha ricevuto a Viareggio un importante premio dalle mani di Marcello Lippi per il suo “straordinario, appassionante e nobile impegno” in favore delle persone anziane ospiti di un istituto della città della Versilia.


Brunetti - Viareggio, terra di ferina bellezza


“Viareggio - afferma il noto scrittore - ha la magia di suscitare in me sempre nuove emozioni e generare quello stato di benessere, serenità e tranquillità dell’nimo, che gli antichi Greci chiamavano eutimía”. Una condizione tale da evocare un’ atmosfera dannunziana con le paranze che simili alle Ninfe scivolano sulle onde tremolanti del Tirreno, le dolci carezze dei caldi raggi del sole d’estate e i monti alpestri.
Mare,  monti, cielo: una sinfonia di levità, una sospensione dello spirito. Qui, la terra di Viareggio mostra le sue meravigliose epifanie e si muta in umanità primigenia.


Brunetti - Viareggio, terra di ferina bellezza


“Mantengo – aggiunge Brunetti - un legame costante con Viareggio attraverso la lettura dei giornali locali online. Mi rattrista profondamente leggere sempre più spesso che questa nobile città viva tra “indifferenza, pessimismo e fatalismo rinunciatario in un progressivo stato di degrado e abbandono”. Leggere che la perla della Versilia è “una città da terzo o quarto mondo” mi ha fatto davvero male.

Occorre una scossa, un sussulto di orgoglio da parte di tutti i viareggini. Io sarò moralmente al loro fianco, se occorre  anche con un contributo economico. Bisogna agire subito, con forza e determinazione. Propongo l’immediata nomina di una Commissione, la quale  metta a punto un serio e coraggioso programma con ben individuate priorità da realizzare in temi rapidi. Dobbiamo ridare splendore, dignità e decoro alla nostra cara, meravigliosa città, dimostrando nei fatti l’amore per questa comunità. I toscani, mi dicono, “sono gente orgogliosa, si considerano i primi della classe”. Bene. E’ un’ ottima occasione per dimostrarlo concretamente. Intellettuali, politici, albergatori, ristoratori, giornalisti, insegnanti, genitori, alunni di Viareggio: è il momento di agire con iniziative concrete, serie e responsabili. A questa nobile crociata vorrei che si unisse la Chiesa con i suoi sacerdoti e con il suo vescovo attraverso gesti oggettivi che vadano incontro ad un modello che esalti il dovere e gli interessi di Viareggio e della sua comunità.

     Anna Gabriele

 

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