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Vecchio 23-06-2003, 23.08.18   #11
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
Beh,ovviamente non intendevo dire che la poesia dev'essere il resoconto malato di una mente di un pazzo...anche se a leggere certi scrittori...
Comunque credo anch'io che la poesia,ma in generale tutta l'arte,deve avere un forte valore catartico,dev'essere un tuffo nel dolore più nero,seguito da una risalita salvifica,con conseguente immagazinamento dell'esperienza e rafforzamento dell'animo...
Io la intendo così,io non sono nessuno,non sono un critico d'arte ne tanto meno un'artista,ma questo è ciò che cerco nell'arte.
sisrahtac is offline  
Vecchio 27-06-2003, 10.56.59   #12
Ombra
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Data registrazione: 09-09-2002
Messaggi: 78
Secondo il mio pensiero il poeta è una persona con una spiccata sensibilità e con una buona capacità di osserazione.

Scrive poesie perché non può farne a meno, sente in mezzo al petto una strana sensazione, uno stato d'animo particolare che trova sfogo solo con un foglio e una penna.

Quello che accade dopo è dettato dalle altre caratteristiche caratteriali della persona, può mettere la/le poesia/e in un cassetto e chiudere con un triplo catenaccio oppure sistemarla in una bacheca.....

Qualche volta però, quando la poesia viene mostrata ad altri, non è per forza una forma di esibizionismo, può essere anche per insicurezza e/o per capire se quel che si scrive è una cosa carina o vomitevole...
Ombra is offline  
Vecchio 27-06-2003, 12.02.57   #13
ksana
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Ombra
Secondo il mio pensiero il poeta è una persona con una spiccata sensibilità e con una buona capacità di osserazione.

Scrive poesie perché non può farne a meno, sente in mezzo al petto una strana sensazione, uno stato d'animo particolare che trova sfogo solo con un foglio e una penna.

Quello che accade dopo è dettato dalle altre caratteristiche caratteriali della persona, può mettere la/le poesia/e in un cassetto e chiudere con un triplo catenaccio oppure sistemarla in una bacheca.....

Qualche volta però, quando la poesia viene mostrata ad altri, non è per forza una forma di esibizionismo, può essere anche per insicurezza e/o per capire se quel che si scrive è una cosa carina o vomitevole...

Salve Ombra,
hai un gran bel nome, complimenti, per quello che mi riguarda sono su quanto hai afferato.
ksana is offline  
Vecchio 27-06-2003, 15.09.44   #14
Ombra
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Messaggi: 78
Grazie ksana, felice di essere sulla tua lunghezza d'onda.
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Vecchio 28-06-2003, 08.45.10   #15
Fragola
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Citazione:
Messaggio originale inviato da irene
In ogni caso avrei grossi e seri problemi anche a rendere di dominio pubblico le metafore e in genere l'habitus che avvolge e vela l'intimità "autobiografica",ma questo risale probabilmente a traumi passati che non sono riuscita a superare.Quando a scuola capitava che i miei temi venissero letti in classe,sarei sprofondata direttamente agli Inferi...non prima di aver strangolato senza appello la sciagurata prof che aveva tradito al mia fiducia esponendo al pubblico ludibrio dei miei compagni le considerazioni estremamente personali che,a volte,affidavo ai temi scolastici...e che erano l'esatta antitesi di ciò che cercavo in ogni modo di sembrare !
Un abbraccio a te .

Cara Irene: sono giorni che cerco di trovare una risposta alle cose che hai scritto in questa discussione perchè la questione mi tocca da vicino e prima di rispondere dovevo fare molta chiarezza dentro di me. Per anni, molti anni, ho considerato ciò che scrivevo una cosa estremamente privata che nemmeno il mio compagno aveva il permesso di leggere. Pochissimi anni fa le cose sono cambiate e io ho sentito il desiderio di condividere. Ho iniziato a far leggere ciò che scrivo. A pubblicare su uno di quei terribili siti a cui fai riferimento. (che non sono poi più terribili di questo, secondo me). Cosa è cambiato?
Sinceramente mi sono posta il probelma dell'esibizionismo (autogiudicandomi e rovinando perfino un po' la mia scrittura) partendo dal presupposto che l'esibizionismo fosse male. Ah, la presunzione di sapere ciò che è male e ciò che è bene!
Posso dirti, ora, che in realtà non è cambiato il mio "livello di esibizionismo". E' cambiato il mio modo di scrivere. E soprattutto è cambiato il fatto che non mi interessa in nessun modo cercare di sembrare qualcosa. Mi sono semplicemente autorizzata ad essere un po' di più quello che sono.
Mettere ciò che scrivo a disposizione di chi ha voglia di leggerlo (perchè comunque non lo impongo a nessuno), coltivare il desiderio di essere un giorno, magari, pubblicata su carta, è certamente in parte desiderio di essere amata (che poi è questo l'esibizionismo, solo portato all'eccesso) ma è anche desiderio di condividere con chi ha voglia di capire. E quella minima dose di centratura che mi permette di accogliere i consensi senza montarmi la testa e anche di accogliere le critiche distinguendo tra chi cerca di darmi una mano a migliorare e che vuole solo ferire. E che mi consente, soprattutto, di non vivere come un fallimento il fatto che io credo di aver detto una cosa e invece ne viene capita un'altra. Non tutte le persone che leggono un testo ... leggono lo stesso testo. (per questo il testo non è l'anima dell'autore messa a nudo). Un testo senza lettore è morto perchè il lettore è, secondo me, autore di ciò che legge almeno al 49%. Per chi scrive, far leggere ciò che scrive significa permettere ai suoi testi di vivere. Di vivere molte vite, una per ogni lettore.
E poi ho anche scoperto che quello che scrivo non è mio. Non è il prodotto di un pensiero. Arriva. Mi viene a trovare. Che diritto ho di imprigionarlo in un cassetto?
Sono brava? Sono "una scrittrice" di quelle che possono stare esposte sui banche di una libreria? No? (sinceramente credo di no!) E chi se ne frega!
Fino a che mi capiterà di scrivere in questo modo, cercherò lettori per i miei testi. E meglio se non sono amici. Gli amici leggono attraverso il filtro della conoscenza che hanno di me. Leggono me e non il mio testo. E il mio testo non sono io. Non è la mia anima messa a nudo. E' semplicemente qualcosa che mi è venuto a trovare e che io metto sulla carta. Poi, da dove è venuto è un'altra questione.
Non so se ti ho risposto. Per farlo ho dovuto "mettermi in mostra". Parlare di me. Ed è una cosa che non faccio tanto volentieri su internet. Ma quando una cosa ci tocca così da vicino, se ne parliamo in generale, senza metterci in gioco, mentiamo. Perchè in questo caso la nostra verità è quella che ci tocca proprio nella carne. Non quella del pensiero.
Ciao
a presto

Ultima modifica di Fragola : 28-06-2003 alle ore 08.48.06.
Fragola is offline  
Vecchio 28-06-2003, 11.30.45   #16
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Carissima Fragola,
ti ringrazio delle tue parole,che mi hanno dato modo di riflettere e su cui rifletterò ancora.
Sei una presenza davvero preziosa,in questo Forum!
Bacioni,e buona giornata.
irene is offline  

 



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