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Arte - Commenti, recensioni, raccolte di... >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Riflessioni sull'Arte |
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#5 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 299
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Re: Ian Mc Ewan
Citazione:
"Espiazione" e non ossessione, ma sei sicuro di aver letto McEwan? Scusa ma non sopporto lo sbaglio nei titoli... |
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#6 |
Ospite abituale
![]() Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
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Ian McEwan: 1948 Nasce a Aldershott, UK.
opere: 1978 The Cement Garden Il giardino di cemento 1980 Cortesie per gli ospiti 1982 Fra le lenzuola 1987 The Child in Time Bambini nel tempo 1990 Lettera a Berlino 1991 Primo amore, ultimi riti 1992 Black Dogs Cani neri 1994 The Daydreamer L'inventore di sogni 1997 Enduring Love L'amore fatale 1998 Amsterdam Amsterdam 2001 Atonement Espiazione |
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#7 |
Ospite
![]() Data registrazione: 25-11-2004
Messaggi: 17
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Adesso sappiamo tutti che se vogliamo fare un dispetto a Vi@nne
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#10 |
Ospite
![]() Data registrazione: 25-11-2004
Messaggi: 17
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Su Bambini nel Tempo
Una volta - tanto tempo fa - avevo sentito alla radio una disussione in cui un Famoso Critico esponeva un concetto che mi era sembrato condvisibile. Egli sosteneva che un'opera d'arte è un dato della realtà che si giustifica per il solo fatto di esistere, sicchè non vi è alcun bisogno di motivare il nostro apprezzamento nei suoi riguardi; siamo invece tenuti a dare conto delle ragioni del nostro giudizio, quando diciamo che essa non è bella.
Fedele a quell'insegnamento, provo a dire in due parole perchè ho detto che Bambini nel Tempo mi era sembrato ecessivamente deprimente. Mi interesserebbe poi sapere perchè Vi@nne (che invece lo ha trovato molto bello) non ha apprezzato il (per me ottimo) Amore Fatale. Ho l'impressione - non sono un esperto di critica letteraria, quindi non riesco a essere più preciso - che in Bambini il romanzo nel suo insieme sia inferiore alle singole parti che lo compongono. Ci sono delle pagine strepitose per stile e per densità - tutta la scena della sparizione della bambina, la passeggiata in campagna di Stephen verso la casa di Julie, il rifugio di Darke in cima agli alberi - ma è come se, messe assieme, si annullassero l'una con l'altra. Forse è la mancanza di una solida struttura narrativa, forse è l'eccessività delle ambizioni filosofiche che stanno alla base del romanzo (citazione di Eliot compresa), forse è più semplicemente una certa oscillazione irrisolta tra il registro realistico e quello simbolico: fatto sta che, mentre leggevo, c'era sempre una spece di stonatura che mi disturbava, che rendeva la lettura pesante e macchinosa. (A meno che Mc Ewan sia stato così grande da cercare appositamente di creare questa sensazione nel suo lettore) E siccome la storia è triste (ma proprio TANTO triste), se si aggiunge la sgradevole sensazione di stonatura di cui ho detto, diventa chiaro perchè ho trovato questa lettura estremamente pesante e "punitiva". |
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