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Vecchio 21-03-2005, 14.44.33   #1
Sudha
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Data registrazione: 09-01-2005
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Il romanzo "clamoroso"

E' in testa alle classifiche dei libri italiani più venduti, nelle librerie lo stanno vendendo come i panini (60 mila copie in poco più di un mese) i media presentano l'autore come lo scrittore-rivelazione del 2005. E' Alessandro Piperno, 33 anni, insegnante di letteratura francese, che esordisce con il romanzo " Con le peggiori intenzioni". Lo sto leggendo. E' la saga della famiglia Sonnino, ricchi ebrei di Roma, raccontata da Daniel, l'ultimo rampollo che è poi il nostro autore. Romanzo autobiografico, graffiante, anche divertente, ben scritto, insomma godibile, ma che non giustifica, tuttavia, tutto questo clamore, tutta questa esaltazione. Del resto lo stesso Piperno in un'intervista al settimanale "Vanity Fair" dichiara sincero e onesto: " Mi trattano come Umberto Eco. Il problema è che io so di essere il solito coglione". E riguardo al suo successo enorme: " Temo che a un certo punto rinsaviscano tutti e capiscano il bluff". Speriamo.
Intanto dal libro verrà tratto un film e Piperno scriverà quasi certamente la sceneggiatura.
Quello che mi domando è perché si spinge un autore a diventare un "caso" letterario quando non ha ancora le doti per esserlo? Chi manovra e perché i media abboccano sempre? Dimenticavo: l'editore di Piperno è Mondadori, alias Berlusconi.
Sudha is offline  
Vecchio 21-03-2005, 21.22.10   #2
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
molto interessante la tua riflessione. Interessante ed inquietante, Io sono stato fischiato (metaforicamente), in un altro sito perché ho affermato che: presto, se le previsioni del tempo diranno che pioverà, staremo in casa anche se fuori ci sarà bel tempo. Sono stato disapprovato ma non siamo lontani dal punto in cui, sovrapporremo alla realtà oggettiva, la realtà mediatica senza più saper vedere coi nostri occhi. haimè.

VanLag is offline  

 



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