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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-02-2007, 10.47.14   #1
Monica 3
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Vicenza ed altro

Stare lontani dalle persone che amiamo quando soffrono è talvolta ancora più duro che vederle soffrire ed è qualcosa del genere che sto vivendo in ralazione all'Italia in questi giorni.

Stamane mi sono venute alla mente le parole qui di seguito anche se non ho nessuna idea se le cose stanno effettivamente così. Credo voi siate meglio piazzati per giudicare.



Visti da lontano i recenti avvenimenti italiani, apparentemente senza relazione l’uno con l’altro, evocano in me scenari déjà vus molte volte nel secondo dopoguerra nel nostro paese a sovranità limitata.

Il sì di Prodi e di Rutelli all’ampliamento della base USA a Vicenza, sembra venire molto più dalla paura che dal cuore e spacca il parlamento. Contemporaneamente il tentativo disperato della moglie del tycoon ex-presidente del consiglio di riportare il marito in prima pagina e le violenze degli ultrà negli stadi di Palermo e Catania confondono e destabilizzano.

Se giovedì sera abbiamo spento le luci per cinque minuti contro il riscaldamento del pianeta, se qualcuno ha partecipato agli orgasmi planetari contro la guerra, dovrebbe mobilitare tutte le ONG ecologiste e pacifiste a sostenere Rutelli e Prodi a dire di no all’ampliamento della base di Vicenza, ottenendo forse il risultato di rinforzare il governo, di allontanare chi nel nostro paese non ha diritto di stare, di aiutare i giornalisti a dire la verità e di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che l’industria bellica è una delle componenti del riscaldamento del pianeta.

Ultima modifica di Monica 3 : 04-02-2007 alle ore 23.01.13. Motivo: il messaggio non era sufficientemente riflettuto
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Vecchio 05-02-2007, 22.33.01   #2
Patri15
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Originalmente inviato da Monica 3
Stare lontani dalle persone che amiamo quando soffrono è talvolta ancora più duro che vederle soffrire ed è qualcosa del genere che sto vivendo in ralazione all'Italia in questi giorni.

Stamane mi sono venute alla mente le parole qui di seguito anche se non ho nessuna idea se le cose stanno effettivamente così. Credo voi siate meglio piazzati per giudicare.



Visti da lontano i recenti avvenimenti italiani, apparentemente senza relazione l’uno con l’altro, evocano in me scenari déjà vus molte volte nel secondo dopoguerra nel nostro paese a sovranità limitata.

Il sì di Prodi e di Rutelli all’ampliamento della base USA a Vicenza, sembra venire molto più dalla paura che dal cuore e spacca il parlamento. Contemporaneamente il tentativo disperato della moglie del tycoon ex-presidente del consiglio di riportare il marito in prima pagina e le violenze degli ultrà negli stadi di Palermo e Catania confondono e destabilizzano.

Se giovedì sera abbiamo spento le luci per cinque minuti contro il riscaldamento del pianeta, se qualcuno ha partecipato agli orgasmi planetari contro la guerra, dovrebbe mobilitare tutte le ONG ecologiste e pacifiste a sostenere Rutelli e Prodi a dire di no all’ampliamento della base di Vicenza, ottenendo forse il risultato di rinforzare il governo, di allontanare chi nel nostro paese non ha diritto di stare, di aiutare i giornalisti a dire la verità e di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che l’industria bellica è una delle componenti del riscaldamento del pianeta.

Tutto molto bello e giusto: purtroppo anche UTOPICO
Con affetto
Patri15 is offline  
Vecchio 06-02-2007, 09.22.46   #3
Monica 3
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Grazie Patrizia, hai perfettamente ragione, ma sognare non costa niente e aiuta a vivere e talvolta qualche piccola porzione di sogno si avvera.

Un abbraccio virtuale
Monica 3 is offline  
Vecchio 09-02-2007, 09.33.02   #4
Monica 3
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Originalmente inviato da Patri15
Tutto molto bello e giusto: purtroppo anche UTOPICO
Con affetto


Ciao Patrizia. Forse non è così utopico se smettiamo di guardarci l'ombelico e crediamo che la questione di Vicenza sia solo una storia di tenuta o no del governo. Io desidero che il governo rimanga in piedi finché una nuova e sana opposizione non si sia formata. Farlo cadere ora è da suicidi.

Ma i tedeschi hanno i nostri stessi problemi, proprio con l'aereoporto di Hahn (che era una base USA della Germania fino alla caduta del muro di Berlino) che uso io per prendere Rayanair che mi porta in Italia e si trova fra Treviri e Francoforte. Traduco una mail ricevuta da una amica francese stamani e una frase del'informazione che mi manda in tedesco:

"Aussi à Hahn, il faut faire quelque chose.......je vais me renseigner, mais tous doivent s'unir finalement, c'est le problème partout,"

"Anche a Hahn bisogna fare qualcosa.....ora mi informo, ma tutti si devono unire in fin dei conti, il problema è dappertutto".


"Offenbar hat die von der US-Regierung angekündigte verstärkte Truppenpräsenz im Irak auch Auswirkungen auf den Flughafen Hahn. Die
Zahl der zivilen Militärflüge hat in den vergangenen Wochen deutlich
zugenommen."

"E' evidente che la presenza rafforzata annunciata dal governo USA in Irak si ripercuote anche sull'aeroporto di Hahn. Il numero dei voli militari civili è considerevolmente aumentato durante le scorse settimane."

per chi legge il tedesco, vedere anche

http://www.fluglaerm.de/hahn/oeffent...ung_042007html


A dire il vero non so cosa vuol dire volo militare civile, forse vuole dire quella guerra che chiamiamo azioni di pace. Come avevo scritto nell'altra discussione su Vicenza, gli USA (e non la NATO) hanno annunciato l'apertura di diverse basi in Africa, che probabilmente hanno venduto agli Africani come azioni di cooperazione.

So che dire no all'America è sempre costato caro all'Italia e forse anch'io, se avessi paura, direi di sì, ma credo che dovremmo anche cominciare ad usare le cose positive della globalizzazione e cioè prese di posizioni della gente che vanno al di là delle frontiere nazionali.

cari saluti

Monica
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Vecchio 09-02-2007, 18.21.30   #5
Patri15
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Originalmente inviato da Monica 3
Ciao Patrizia. Forse non è così utopico se smettiamo di guardarci l'ombelico e crediamo che la questione di Vicenza sia solo una storia di tenuta o no del governo. Io desidero che il governo rimanga in piedi finché una nuova e sana opposizione non si sia formata. Farlo cadere ora è da suicidi.

Ma i tedeschi hanno i nostri stessi problemi, proprio con l'aereoporto di Hahn (che era una base USA della Germania fino alla caduta del muro di Berlino) che uso io per prendere Rayanair che mi porta in Italia e si trova fra Treviri e Francoforte. Traduco una mail ricevuta da una amica francese stamani e una frase del'informazione che mi manda in tedesco:

"Aussi à Hahn, il faut faire quelque chose.......je vais me renseigner, mais tous doivent s'unir finalement, c'est le problème partout,"

"Anche a Hahn bisogna fare qualcosa.....ora mi informo, ma tutti si devono unire in fin dei conti, il problema è dappertutto".


"Offenbar hat die von der US-Regierung angekündigte verstärkte Truppenpräsenz im Irak auch Auswirkungen auf den Flughafen Hahn. Die
Zahl der zivilen Militärflüge hat in den vergangenen Wochen deutlich
zugenommen."

"E' evidente che la presenza rafforzata annunciata dal governo USA in Irak si ripercuote anche sull'aeroporto di Hahn. Il numero dei voli militari civili è considerevolmente aumentato durante le scorse settimane."

per chi legge il tedesco, vedere anche

http://www.fluglaerm.de/hahn/oeffent...ung_042007html


A dire il vero non so cosa vuol dire volo militare civile, forse vuole dire quella guerra che chiamiamo azioni di pace. Come avevo scritto nell'altra discussione su Vicenza, gli USA (e non la NATO) hanno annunciato l'apertura di diverse basi in Africa, che probabilmente hanno venduto agli Africani come azioni di cooperazione.

So che dire no all'America è sempre costato caro all'Italia e forse anch'io, se avessi paura, direi di sì, ma credo che dovremmo anche cominciare ad usare le cose positive della globalizzazione e cioè prese di posizioni della gente che vanno al di là delle frontiere nazionali.

cari saluti

Monica


Cara amica, mi è balenata, mentre ti leggevo, quella frase di cui non ricordo l'autore (famoso) e che veniva scritta sui muri durante il '68 parigino:
"Siate concreti, chiedete l'impossibile"

Noi Italiani siamo forse i peggiori nel senso di sollevarsi dalla sedia dove stiamo a criticare, senza muovere un dito.

Di sicuro invece la Francia ha un movimento popolare degno; della Germania non so quasi niente.

Come dici tu, Monica, la paura dell'America esiste, è inevitabile.

Ma quel giovedì primo febbraio in cui in tanti, anche nel paesino dove abito, hanno spento le luci, mi ha scaldato il cuore, come tutte le bandiere Arcobaleno, qualche anno fa.

Un bel messaggio, una solidarietà umana che nasce come una Forza.

Ma perché non abbiamo ottenuto niente?

Internet è un altro mezzo potentissimo e qualche volta si trova qualcosa di concreto. Ma soprattutto grandi elucubrazioni su chi è il più bravo, sullo scoprire gli altarini ...

Insomma tante informazioni che non si trovano sui quotidiani e questo va bene, ma non produce nulla.

Forse chi viaggia, come mi pare faccia tu, ha una visione molto più globale della situazione, rapporti concreti, non virtuali e basta.

Quindi è bello che tu ci faccia sapere queste cose e personalmente te ne ringrazio.

Chissà che ....

Un abbraccio, cara Monica
Patri15 is offline  
Vecchio 09-02-2007, 19.09.26   #6
Monica 3
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Originalmente inviato da Patri15

.......Ma quel giovedì primo febbraio in cui in tanti, anche nel paesino dove abito, hanno spento le luci, mi ha scaldato il cuore, come tutte le bandiere Arcobaleno, qualche anno fa.

Un bel messaggio, una solidarietà umana che nasce come una Forza.

Ma perché non abbiamo ottenuto niente?

................

Forse chi viaggia, come mi pare faccia tu, ha una visione molto più globale della situazione, rapporti concreti, non virtuali e basta.

Quindi è bello che tu ci faccia sapere queste cose e personalmente te ne ringrazio.

Chissà che ....



Chissa che non ci incontriamo un giorno? Cosa assolutamente possibile se continuiamo a spegnere a luce e a fare il lavoro delle formichine (io traduco solo qualche frase qua e là) che consiste nel crearci relazioni umane che degne di chiamarsi tali, come sembra che tu faccia nel tuo quotidiano, Patrizia.

A presto

Monica
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