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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 13-06-2007, 07.58.27   #11
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
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Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
Riferimento: Troppa confusione

Lupo78
Citazione:
Questo post sinceramente nasce con un obiettivo piuttosto ambizioso, ovvero, nasce da una mia idea di sperimentare una sorta di conoscenza a rete per provare a creare un modello, rappresentativo di alcuni aspetti della società attuale, su cui basarsi al fine di porre in essere strategie di sviluppo alternative. Probabilmente molti di voi non sanno che cosa sia un modello teorico di riferimento: esso può essere di tipo analitico, supportato quindi da espressioni matematiche, oppure anche soltanto di tipo discorsivo supportato ugualmente da una sua logica (cercheremo di puntare su questo secondo tipo), attraverso il quale cercare di spiegare la realtà.
Al fine di creare questo schema di riferimento occorre dapprima definirne i presupposti, ossia quelli assiomi che permetteranno di costruire una struttura logica capace di sostenere le critiche esterne e di rappresentare al meglio ciò che si intende sostenere. Le conoscenze presenti in questo forum, a mio parere, sono parzialmente sprecate, in quanto molte di esse rimarranno prive di un qualsiasi apporto alla società. È questo l'obiettivo di qualsiasi teoria scientifica: risolvere i problemi della società in cui viviamo, nessuna teoria deve essere fine a se stessa. Possiamo provare, mettendo assieme vaste conoscenze, che non sono più contenute all'interno di un unico contenitore principale, ma bensì all'interno di ognuno di noi unito a ciascun altro attraverso un network, a costruire un modello di riferimento. Il fine è quello di risolvere uno o più problemi sociali. Proviamo quindi a definire quali debbano essere i problemi da risolvere e quali i presupposti su cui fondare tale schema di riferimento.
A mio modesto parere il problema primario da risolvere è quello di eliminare, o almeno cercare di farlo, un po' di confusione (anche se ciò, come diceva Luhmann, potrebbe avere l'effetto contrario ovvero quello di aumentare la complessità del sistema e quindi la confusione).
Un altro aspetto da definire a priori è il metodo da utilizzare (sistemico, utilitàristico, ecc...).
Si può provare inoltre inizialmente ad affrontare separatamente variabili di tipo politico, sociologico ed economico. Ponendo ad esempio in evidenza aspetti della realtà attuale connessi alla politica (quale esempio la corruzione, il clientelismo o la buona gestione delle risorse), all'economia (ad esempio i danni derivanti dal capitalismo, i benefici della concorrenza, ecc.) e dalla società (fiducia, solidarietà, cooperazione, invidie, ecc.); per poi cercare di scoprirne le interconnessioni. Naturalmente i miei sono soltanto degli esempi.
Spero che qualcuno, dotato di spirito critico e di un minimo di intelletto, accolga questa mia proposta del tutto sperimentale.
katerpillar

Che sia una proposta del tutto sperimentale e che sia la prima volta che la proponi, lo si comprende dal linguaggio acerbo e presuntuoso che adoperi; per esempio: "Probabilmente molti di voi non sanno cosa sia un modello teorico di riferimento". Ma perché ci vuole uno scienziato per comprendere quello che le stesse parole spiegano? oppure: " Spero che qualcuno dotato di spirito critico ed un minimo d'intelletto, accolga questa mia proposta del tutto sperimentale." Questa non è una proposta ambiziosa ma utopica (non avevo letto prima tutto il tuo post). Se poi inizi la disamina con le premesse sopra riportate, allora, in altri contesti, avresti sprecato fiato e tempo. Mentre ho notato che persone con molto intelletto, e non quel minimo da te richiesto, ti hanno risposto a dovere, dimostrando che l'umanità si sta rendendo conto che quella che stiamo vivendo non è più una vita a dimensione di uomo.
Monica3
Citazione:
Sarebbe forse utile condividere gli sforzi che i partecipanti a questo forum, che non vogliono rinunciare a credere in un futuro a misura d'uomo, fanno nel loro quotidiano per lasciar dietro di sé ordine anziché disordine.

Nel mio piccolo io cerco di risparmiare al massimo acqua e calore e gestisco questo sito www.go4craft.lu, invitando extra-comunitari a riflettere con noi.

Quali piccoli gesti fai tu, nella tua quotidianità per raggiungere i tuoi obiettivi?
Mary
Citazione:
E spero tanto che la gente si svegli, che reagisca, che viva nella consapevolezza, che non sprechi inutilmente la propria vita.

Senza rinunciare alla tecnologia e alle scoperte della scienza dovremmo però cambiare completamente stile di vita. Riprenderci la nostra umanità.

Una società nella società, libera dai condizionamenti religiosi, politici, di casta.

Una società che abbia una bandiera con su scritto " ama Dio, te stesso, il prossimo. Cerca e troverai, chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto".

Composto da uomini e donne spirituali e materiali che ragionano con la propria testa senza servi nè padroni, uomini e donne liberi e libere.
Monica
Citazione:
Ciao Mary, mi sembra che tutte queste affermazioni siano passi verso un mondo più semplice. In ognuna di questo frasi c'è un individuo ben centrato su se stesso che rifiuta abusi e prevaricazioni. Non basterebbe questo per porre limiti alla confusione?
katerpillar

Sembrerebbe proprio di no. Sta di fatto, a mio modo di vedere, che il gesto andrebbe fatto sul campo di battaglia. Ovvero: se vogliamo dimostrare la nostra volontà di aderire al progetto, una piccola soluzione deve essere esternata in questo contesto e non nel privato, in cui siamo immersi come struzzi nella sabbia.

Per prima cosa bisogna avere il coraggio di uscire allo scoperto, di "apparire" in quella società che vogliamo cambiare (giustamente), altrimenti, come afferma la canzone, sono soltanto fiumi di parole. Ora voglio vedere chi ha il coraggio morale e l'onestà intellettuale per fare il primo passo che dovrà cambiare il mondo...che ne ha tanto bisogno.

Su cultura e società, in un threand aperto da me, avevo gettato una provocazione affermando: "Riprendiamoci la nostra dignità, se mai c'è l'abbiamo avuta". Ovvero: invitavo i partecipanti ad inviare le nostre lamentele a tutti i politici, cariche istituzionali Repubblicane e cattoliche comprese. Per dare l'esempio ho iniziato io col mandare una lettera al Presidente della repubblica Napolitano, nella corsa mi ha seguito solo Patri15, e dietro il silenzio assoluto che continua tuttora.

Allora ragazzi, la prima cosa da fare, non è quella di individuare gli obbiettivi, ma è quella di riappropriaci della nostra dignità e del nostro coraggio morale e sociale; poi si potranno individuare gli obbiettivi. Altro che cambiare il mondo: prima bisogna che ognuno cambi se stesso.
katerpillar is offline  
Vecchio 13-06-2007, 08.54.10   #12
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Riferimento: La fattoria, il sole, la vita agreste e altre perversioni.

Citazione:
Originalmente inviato da visir
Scusa Monica, posso farti una domandina facile, facile?

Tu hai mai coltivato la terra?...hai una vaga idea di quanta fatica si fa? Di quanto ti faccia invecchiare prematuramente?

Sai cosa significa mungere una mucca 365 albe all'anno tutti i santi giorni della tua vita?
Non puoi mica prendere il last minute per Ibiza quando c'hai la mucca.
E si...perchè la mucca muore se tu vai a Ibiza e dopo la mucca tocca a te. Urca! e morire di fame non è mica figo, non è trend.

La favola poi del buon selvaggio mi fa ridere di più del tg4 di Emilio Fede.

La vita media in Africa è 32 anni, tu quanti anni hai? Voi quanti anni avete?
E se viveste in Africa...quanto vi resterebbe da vivere? 2/3 anni ancora? vi va bene morire fra tre anni?

Ecco...

Se vogliamo dare un corso nuovo alla conoscenza emancipiamoci innanzitutto da ciò che non abbiamo provato in prima persona.

Sopra ogni cosa uno prima di comprare un nuovo modo di vivere deve chiedersi se è disposto a pagarne il prezzo fino in fondo.

Ora scusate che ho da dar da mangiare alle galline e non posso stare al pc.

Sono cresciuta in campagna e da bambina ho passato ore per terra e sugli alberi. Ti invidio perché puoi passare dal computer alle galline e perché la sera, quando vai a letto, sei stanco di fatica che ti fa dormire e non di fatica che ti tiene sveglio. Anche se so che è faticosissimo, per me è sempre un miracolo quando dal seme germoglia la piantina. Poi la vita mi ha portato dappertutto e conosco diverse grandi città. Ma la cosa più autentica che mi rimane sono quei saluti per strada e quello scambio rapido sulla vita che ritrovo solo nel paese in cui sono cresciuta (fra i miei coetanei).

Ieri ho portato al parco due bambini africani di quasi tre anni. Nel recinto della sabbia hanno incontrato una bimba coetanea piena di giochi. I due piccoli, anche se vivono in condizioni da rifugiati, avevano energia per dieci di quelle bimbe. Quando mi vedono questi bimbi mi gettano le braccia al collo e sembrano non avere tutte quelle ritrosie a cui noi educhiamo i nostri... Non credo di poter generalizzare questa mia esperienza, ma è la mia esperienza di ieri.

Naturalmente non credo che sia necessario rinunciare a tutti gli strumenti che abbiamo oggi a disposizione (nelle stalle della pianura padana la mungitura è ormai completamente meccanizzata) ed era probabilmente necessario arrivare fin qui. Credo che oggi si tratti forse solo di usare questi strumenti con consapevolezza, per migliorare veramente, in modo umano, la nostra vita. Forse si tratta solo di fermarci un attimo (in ogno caso siamo prossimi alla paralisi), di respirare, di guardarci intorno con gli occhi bene aperti e di vedere come continuare.



P.S. Attenti a dare dei selvaggi agli Africani, perché molti di loro hanno fatto percorsi che noi non ci sognamo neanche.
Monica 3 is offline  
Vecchio 13-06-2007, 13.22.26   #13
visir
autobannato per protesta
 
L'avatar di visir
 
Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
Mau mau e ragionieri

Ti ringrazio della bella risposta che denota una certa sensibilità.

Volendo chiarire per i più lenti, nella mia personale accezzione "selvaggio" è un complimento.
Se li avessi definiti "ragionieri" sarebbe stato sicuramente riduttivo (con buona pace per la categoria contabile).

Anche io vivo in una grande città, non ho mai munto una mucca, ma ho provato a lavorare la terra con un mio amico contadino: vein zu a darmi una mano ostia! Questo era il suo invito cortese.
Pur essendo io un uomo di forza non comune a sera ero cotto come un branzino al forno e la mattina (alba) mi dolevano anche i lobi delle orecchie (anche se in palestra faccio il bulibù a tutti).

Quel selvaggio del mio amico era stanco pure lui ma ha 15 anni più di me...e teneva botta molto meglio.
Abitudine, mi si dirà...comunque un lavoro massacrante, una vita dura, ma dura.

Ribadisco, dopo questa disgressione pittoresca, che cambiare modello di riferimento costa tanto e in prima persona, e se non si vuol pagare con la propria vita (intesa come lacrime e sangue ecc. ecc.) resta tutto una bella teoria.

Ai tuoi bimbini neri auguro che restino sempre così...finchè dura.
visir is offline  
Vecchio 17-06-2007, 20.46.51   #14
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Troppa confusione

Citazione:
Originalmente inviato da katerpillar
Lupo78
katerpillar
.....Per prima cosa bisogna avere il coraggio di uscire allo scoperto, di "apparire" in quella società che vogliamo cambiare (giustamente), altrimenti, come afferma la canzone, sono soltanto fiumi di parole. Ora voglio vedere chi ha il coraggio morale e l'onestà intellettuale per fare il primo passo che dovrà cambiare il mondo...che ne ha tanto bisogno.

Su cultura e società, in un threand aperto da me, avevo gettato una provocazione affermando: "Riprendiamoci la nostra dignità, se mai c'è l'abbiamo avuta". Ovvero: invitavo i partecipanti ad inviare le nostre lamentele a tutti i politici, cariche istituzionali Repubblicane e cattoliche comprese. Per dare l'esempio ho iniziato io col mandare una lettera al Presidente della repubblica Napolitano, nella corsa mi ha seguito solo Patri15, e dietro il silenzio assoluto che continua tuttora.

Allora ragazzi, la prima cosa da fare, non è quella di individuare gli obbiettivi, ma è quella di riappropriaci della nostra dignità e del nostro coraggio morale e sociale; poi si potranno individuare gli obbiettivi. Altro che cambiare il mondo: prima bisogna che ognuno cambi se stesso.


Più che cambiare se stessi occorre conoscere se stessi.

Puoi cambiare nella misura in cui ti conosci.

Devi vedere il tuo naso sporco di cioccolato per poterlo pulire.

Ma non credo ci sia più tempo per andare in un eremo e meditare tranquillamente. Occorre imparare mentre viviamo. Osservare quello che facciamo, quello che VERAMENTE proviamo, usare la nostra fantasia per ipotizzare i risultati delle nostre azioni. E chiederci come vorremmo fosse il mondo dei nostri figli e nipoti.

Saremo domani quel che facciamo oggi.

E se impariamo a volerci bene, faremo agli altri quel che vorremmo fosse fatto a noi. E' l'egoismo più bello che possa esserci.

Io ho trovato un metodo personale per orientarmi in quel che è giusto o sbagliato. Immagino se tutti e 6 i miliardi di esseri umani al mondo facessero quello che io mi accingo a fare o desidero fare o ipotizzo che si potrebbe fare. Se il mondo va ugualmente avanti senza grossi danni vuol dire che è accettabile, se invece il mondo si ferma o diventa impossibile vuol dire che non è un'ottima idea.

Esempio: sorrido alla commessa del supermercato. Se tutti sorridessero il mondo sarebbe ancora in movimento.

Se invece volessi 10 figli? E tutti e 6 miliardi di esseri umani volessero e ottenessero di avere 10 figli!

E se volessi avere due grattacieli tutti per me? e gli altri 6 miliardi pure?

E se volessi andare libera per il mondo a chiedere l'elemosina? e i 6 miliardi seguissero il mio esempio?

Noi siamo il centro dell'universo, siamo il fulcro della leva che può sollevare il mondo. Non prendeti alla lettera. Volevo solo dire che dobbiamo partire da noi stessi, possiamo partire solo da noi stessi. Non aspettiamoci, nè chiediamo a Tizio e a Caio di cambiare, di essere così o colà, di fare questo e non quello, facciamo noi stessi quel che riteniamo più giusto, adesso e non domani.

Avvertenza: fatelo piano piano altrimenti quelli che vi conoscono possono temere per la vostra corretta funzionalità mentale.
Mary is offline  

 



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