Autore: cenerentolainnamorat
Non sono per niente d'accordo con questo provvedimento.
Ne spiego i motivi, che sono veramente tanti...
Innanzitutto non lo vedo come una necessità.
Lo stesso ministro, ha agito senza consultare gli studenti, ignorando le richieste di una riforma complessiva del sistema di accesso all’Università ed eludendo qualsiasi tipo di concertazione con gli studenti.
Noi studenti siamo molto preoccupati... per via dei seguenti motivi:
copio e incollo una mia lettera e gli stessi punti che ho messo in una petizione per togliere questa ingiustizia.
(se i moderatori sono d'accordo, la posto).
a) la qualità e la quantità dei programmi scolastici possono essere svolti in maniera diversa da una scuola ad un’altra, proprio in virtù dell’autonomia didattica di cui godono gli istituti scolastici.
b) non può esserci un metro oggettivo di giudizio tra una scuola ed un’altra. Ogni docente, anche in forza della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione, ha un diverso metro di giudizio e di valutazione: uno studente che per un prof può valere 7 per un altro può valere 8.
c) non in tutte le scuole superiori si studiano le materie oggetto della prova di ammissione (biologia, chimica, e fisica in particolare), che darebbero punti in più a chi ha voti dall' 8 in su, e penalizzerebbe chi non fa queste materie, ma ha deciso di intraprendere gli studi scientifici.
d) la difficoltà di definire le materie attinenti per ciascun indirizzo di scuola superiore e per ciascun corso di laurea (le combinazioni possibili sono nell'ordine di diecimila), anche tenendo conto dell'autonomia scolastica che può accorciare il curriculum di tutte le materie ovvero crearne di nuove.
e) l'effetto pratico della valorizzazione del risultato scolastico potrebbe portare gli eventuali malintenzionati (la cui esistenza sembra confermata dalle coraggiose ed autorevoli dichiarazioni dello stesso ministro Mussi) a spostare il teatro delle loro azioni criminose dal test nazionale, in cui è relativamente rischioso male agire, all'ambito delle singole scuole o ancora in sottoambiti di queste, dove in assenza di criteri oggettivi di valutazione validati a livello nazionale, potrebbe risultare più facile, in linea di principio, operare per ottenere risultati immeritati, ma utili al fine di sopravanzare gli onesti. In tal modo l'inquinamento reale delle ammissioni partirebbe da ben prima e da lontano, e sarebbe impossibile, in pratica, a chi fosse leso di ricostruire l'abuso operato ai suoi danni.
f) Il diritto degli studenti, non brillanti alla scuola superiore, di poter rifarsi mostrando una maturità e una motivazione allo studio che prima non avevano sviluppato. Nella vita si cambia, soprattutto nell’adolescenza: la possibilità di dimostrare anche dopo la maturità il proprio valore deve essere data a tutti, riteniamo dunque che la valutazione degli studi scolastici non debba influire in maniera predominante sull’esito dei test d’accesso, cosa che rischia di accadere se questa proposta del governo verrà approvata definitivamente.
g) Il test vedrebbe violata la sua oggettività e anonimità, a causa di questa legge che permetterebbe ad enti (le scuole) conoscitori dei candidati (nomi e cognomi) di favorire l'uno o l'altro candidato.
h) La lode è stata introdotta dal Ministro Fioroni nell’anno 2007 e pertanto tutti gli studenti che si sono diplomati prima di tale anno non potranno usufruire del punteggio, attribuito dalla stessa, di cui all’art. 4 coma 3 lettera c);
i) Si verrebbero a creare le cosiddette “canne d’organo” che lo stesso Ministro Mussi, contraddicendosi, dichiara di voler combattere. Tale decreto infatti creerebbe dei veri e propri percorsi obbligati che partendo dalla scuola superiore arrivano fino all’università, ledendo così la libertà di scelta degli studenti in quanto 25 punti sono veramente tanti.
Concludo dicendo che, noi studenti, riteniamo tale decreto assolutamente inadeguato alla soluzione dei problemi riguardo i test di ammissione alle facoltà a numero chiuso, che sono emersi quest’anno con particolare evidenza.