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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 29-03-2008, 11.27.32   #271
frollo
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Data registrazione: 23-02-2008
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Allora.
Ammetiamo, per assurdo, che esista un congegno che consenta di portare avanti la gravidanza al di fuori dell'utero materno, ovvero che, anzichè abortire sia possibile scegliere di "trasferire" l'embrione dall'utero materno dentro questa macchina fino a far nascere il bambino.
E supponiamo che sia lo Stato a volersi far carico di "salvare" il feto altrimenti destinato all'aborto, sollevando la donna (e/o il compagno) da ogni ulteriore onere e responsabilità (salvo un ripensamento entro i primi mesi di vita).
Varrebbero ancora tutte le obiezioni che ha fatto Kore e che Mary sottoscrive?
La donna sarebbe ancora libera di rinunciare al bambino, che tuttavia non morirebbe e duque salveremmo capra (la donna ) e cavoli (il bimbo).
Ci sarebbe ancora quel NO tanto ostinato e viscerale a negare la gravidanza?
Mi auguro che la vostra risposta sia: "NO, cadrebbero molte delle ragioni indicibili che spingono oggi la donna verso l'aborto"
Conseguentemente voi vedreste inmaniera positiva un "congegno" del genere.
Ma quindi allora, tutto si ridurrebbe a una questione "meccanica e tecnologica".
Però se qualcuno vi dice che questo congegno esiste già ed è la pancia della mamma, che verrebbe chiamata dallo Stato (come a noi maschietti ci chiamò a fare il servizio militare) ad un atto di "eroismo" in nome di un bene superiore e cioè a terminare la gravidanza per poi lasciare allo Stato ogni onere e preoccupazione sul nascituro... allora voi vi inalberate e mettete avanti una montagna insormontabile di problemi morali, psicologici, privati e via dicendo.
Purtroppo Madre Natura ha dato solo alle donne il "fastidio/privilegio" di partorire e da questo, oggi, non si può ancora prescindere.
Senza reminiscenze relgiose e guardando la cosa solo da un punto di vista fisiologico e biologico, non posso non osservare che la donna è, ad oggi, l'unico "posto" in cui la vita umana si possa svilluppare fino a nascere.
Non è un insulto... è un dato di fatto asettico.
Allora io non ci trovo nulla di male se qualcuno possa aver pensato:
"va bene, il figlio non lo vuoi ed è un tuo diritto. Però, termina ugualmente la gravidanza e poi decidi: se non lo vuoi ancora, lo dai in affido, se hai cambiato idea te lo tieni"
L'aborto è una decisione drastica che non lascia spazio a ripensamenti. Ed è anche una scelta emotiva e spesso irrazionale, che lascia alla donna il potere del "pollice verso" sulla possibile vita o la morte certa di un organismo vivente.
Possibile che non vediate anche voi il "matematico" sbaglio che c'è nello scegliere l'aborto?
E' come se voi aveste comprato un vestito e poi non lo voleste più. Il negoziante sarebbe disposto a riprenderlo indietro e a restituirvi pure i soldi senza problemi, ma voi invece predete le forbici, lo tagliuzzate e lo buttate nel secchio... senza nemmeno regalarlo a una vostra amica o darlo a chi fa la raccolta per i poveri. E questo, per di più, solo per la vergogna di dire al negoziante che vi siete sbagliate.
Forse io non tengo in conto i delicati meccanismi psicologici che si generanonella mente femminile... ma scusate... chissenefrega, mi verrebbe da dire! In ballo non ci sono i 100 euro del vestito dell'esempio, c'è la possibile vita di una persona. Non vale quella vita un po' di depressione, qualche esaurimento, un po' di sofferenza? Secondo me si.
Certo, non sarà bello per la donna che vorrebbe abortire e che non facendolo andrà incontro a mille problemi. Io penso però che molti di quei mille problemi sono in qualche modo risolvibili, presto o tardi, col tempo e qualche aiuto. Per il feto abortito non c'è più possibilità di tornare indietro. E già solo questo dovrebbe bastare a far pendere la bilancia... ma se non bastasse, ci riaggiungo "meglio 2 feriti che un morto" che non guasta mai.
frollo is offline  
Vecchio 29-03-2008, 13.30.59   #272
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da frollo
Allora.
Ammetiamo, per assurdo, che esista un congegno che consenta di portare avanti la gravidanza al di fuori dell'utero materno, ovvero che, anzichè abortire sia possibile scegliere di "trasferire" l'embrione dall'utero materno dentro questa macchina fino a far nascere il bambino.
E supponiamo che sia lo Stato a volersi far carico di "salvare" il feto altrimenti destinato all'aborto, sollevando la donna (e/o il compagno) da ogni ulteriore onere e responsabilità (salvo un ripensamento entro i primi mesi di vita).
Varrebbero ancora tutte le obiezioni che ha fatto Kore e che Mary sottoscrive?
La donna sarebbe ancora libera di rinunciare al bambino, che tuttavia non morirebbe e duque salveremmo capra (la donna ) e cavoli (il bimbo).
Ci sarebbe ancora quel NO tanto ostinato e viscerale a negare la gravidanza?
.......

Mi rendo conto che solo un maschio può esprimersi e parlare in questo modo.

Il guaio è che non è disposto ad accettare la sua parzialissima conoscenza e ragiona da maschio, come è giusto che sia.

Purtroppo o per fortuna, non so, ci sono cose che un maschio non può neppure concepire, come descrivere l'arcobaleno ad un cieco: è impossibile.

Il rapporto che si instaura tra prodotto concepito e madre ospitante è qualcosa di inesprimibile, inconcepibile per chi non l'ha vissuto, persino tra le stesse donne.

Per comprendere quel che voglio dire ti porto un mio esempio personale.

Un tempo quando vedevo le donne prostrate e sofferenti davanti ad un aborto spontaneo (tempo fa per abortire si rischiava la vita) non trovavano la mia totale comprensione perchè dentro di me pensavo: "ma se non lo hanno neppure visto, ma se era una cosina così! perchè prendersela tanto? ne faranno un altro!"
Come vedi anch'io avevo una opinione maldestra nel settore.
Per me il figlio era quando lo sentivi scalciare nella pancia, quando lo potevi stringere fra le braccia. Una cosina di cui neppure ti eri accorta come poteva farti tanto soffrire?

Il Cielo è sempre stato molto generoso con me. Così mi ha concesso di farne io stessa l'esperienza. Aborto spontaneo gemellare al quarto mese.
Avevo già due figli meravigliosi ma per venirne fuori è stata durissima, ed ancora oggi il mio cuore trema al loro pensiero.

Se un malaugurato giorno la scienza permettesse alla società di far crescere i propri figli in incubatrici artificiali allora saremmo diventati pure e semplici macchine, mostri della peggior specie. Avremmo perso totalmente il senso della nostra umanità.

Il rapporto madre figlio o feto è qualcosa che va al di là della pura riproduzione.

Tutto questo bel parlare sul no all'aborto lo troverei valido, plausibile, accettabile solo in una società in cui si disconosce la guerra, non ci sono pene capitali, non ci sono schiavi, non ci sono pedofili, non ci sono violenze di nessun tipo. Allora e solo allora questa violenza potrebbe essere discussa o vietata. Ma in una società simile nessuna donna, credo, ucciderebbe il proprio figlio.

Un uomo che impedisca ad una donna di abortire applicherebbe una violenza sulla violenza.
Questo perchè molte donne (come me) seppure antiabortiste comprendono una donna che rinuncia al proprio bambino.

Aborto o non aborto non è mai una questione di pura testa ma di tutto il cuore. Se con la testa si è costretti a fare una determinata scelta il cuore non ne resta mai immune. E quando è il cuore ad imporre la propria scelta molte volte la testa duole perchè con la ragione non sa come cavarsi d'impaccio.

Per fortuna i miei figli non hanno sofferto la fame, ma io si. E quando chiedevo a mia madre qualcosa da mangiare il suo cuore piangeva. Io non capivo, ma da adulta me lo confidò. Disse che non c'è niente di più straziante che un figlio che ti chiede da mangiare e non hai nulla da dargli.

Oggi stiamo tornando a quei tempi.

Con quale ardire, quale incoscienza, di certo con il non amore puoi invitare tuo figlio ad una tavola vuota, in una casa piena di immondizia e veleni.
Mary is offline  
Vecchio 29-03-2008, 14.15.39   #273
kore
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da frollo
Direi che mi hai dato una risposta... "de Kore"
Ho letto tutto 2 volte e mi rendo conto che l'argomento ti coinvolge molto e, forse, anche personalmente.
Non voglio urtare o ferire i sentimenti di nessuno, per questo ti dico che, per me, la discussione che facciamo qui ha un valore assolutamente generale su un tema delicato sul quale esprimo un opinione personale e svincolata da riferimenti personali.
Da quello che hai scritto, ora capisco meglio il tuo pensiero e, certamente dici cose alle quali io non avevo proprio pensato. Forse perchè, come dici tu, sono un maschietto e per questo non sono fisicamente coinvolto nella gravidanza.
Tuttavia ho letto la legge 194 e non posso fare a meno di rilevare che il testo è pieno di riferimenti ai tentativi da fare per far recedere la donna dal suo proposito di abortire. Questo significa che anche il legislatore -oltre che me- ha pensato non tanto ad una funzione di "ascolto comprensivo" dei disagi della donna, quanto ad un'opera di convincimento attivo verso la rinuncia ad abortire.
Per quanto mi riguarda io spero che quest'opera di convincimento si continui a fare.
Rimango un po' scettico su questa cosa del sentimento "viscerale" che, nonostante tutte le azioni di convincimento, ti porterebbe comunque dritta verso l'IVG. In fondo, nella vita si prendono decisioni anche controvoglia, ci si fanno andare anche cose indesiderate, si accettano volente o nolente delle situazioni sgradite, si fa buon viso a cattivo gioco milioni di volte... e si va avanti. Io poi, per "abito mentale" sono assolutamente razionale e non so dare troppo spazio alle viscere: se una cosa va fatta, la faccio a prescindere che le mie viscere mi urlino di non farla. Certo, magari non si tratta di farsi crescere un figlio dentro la pancia, ma penso che il ragionamento valga ugualmente in linea di principio. E razionalmente, anche una donna viscerale dovrebbe convincersi, di fronte a delle rassicurazioni, che se i suoi dubbi e rifiuti, cadessero, non dovrebbe frapporre ostacoli al portare avanti la gravidanza.
In fondo anche qui non posso fare a meno di rilevare che il bambino che sta nella pancia, non ha colpe per la supposta o vera "inadeguatezza alla maternità" della madre e, quindi, in qualche modo anche lui dovrebbe essere tutelato.
In altre parole, quando è necessario, cuore e visceri devono cedere il passo al cervello e, turandosi il naso, quando ce ne siano le condizioni, la gravidanza deve proseguire.
Naturalmente è solo il mio parere personale e generico, mi rendo conto che al mondo possono esserci anche pensieri diversi.


Scusa, quali sono i tentativi che dici nella 194?
E' giusto offrire sostegno nella decisione da prendere perché è una responsabilità grande e una donna, ancor più una ragazza molto giovane, spesso si ritrova da sola e in un tremendo stato di confusione.
E' anche giusto aspettare una settimana minimo per poter fare ordine nei propri pensieri e sentimenti prima di prendere una decisione tanto grave.
Ma non mi sembra che l'intento del legislatore sia di convincimento attivo verso la rinuncia ad abortire, anche perchè se così fosse sarebbe molto grave, rasenterebbe la manipolazione e poi il legislatore dovrebbe assumersi la responsabilità delle conseguenze di una maternità indesiderata, anche quando sfocia in tragedie come quella di Lecco.
Il legislatore dovrebbe andare in galera assieme alla madre assassina, oppure nel reparto di psichiatria assieme a quella ammalata di depressione o psicosi...
In certi casi sarebbero imputabili coloro che hanno influenzato una simile scelta magari facendo opera di convincimento su una ragazza o una donna fragile?
Insomma, potrei sporgere denuncia nei confronti di coloro (sempre credenti fanatici haimè) che mi abbordano nel consultorio, e mi convincono a suon di sensi di colpa o illusioni a portare avanti la gravidanza?
Potrei esibire un certificato psichiatrico che attesti quanto fossi fragile in quel momento e assolutamente manipolabile in tribunale quando vado a denunciarli in seguito ai problemi che la maternità non voluta ha causato a me e di riflesso al mio bambino?
E' un'idea da approfondire questa...
kore is offline  
Vecchio 29-03-2008, 15.25.08   #274
Aleksandr
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Mi rendo conto che solo un maschio può esprimersi e parlare in questo modo.

Il guaio è che non è disposto ad accettare la sua parzialissima conoscenza e ragiona da maschio, come è giusto che sia.

Purtroppo o per fortuna, non so, ci sono cose che un maschio non può neppure concepire, come descrivere l'arcobaleno ad un cieco: è impossibile.

Il rapporto che si instaura tra prodotto concepito e madre ospitante è qualcosa di inesprimibile, inconcepibile per chi non l'ha vissuto, persino tra le stesse donne.

Per comprendere quel che voglio dire ti porto un mio esempio personale.

Un tempo quando vedevo le donne prostrate e sofferenti davanti ad un aborto spontaneo (tempo fa per abortire si rischiava la vita) non trovavano la mia totale comprensione perchè dentro di me pensavo: "ma se non lo hanno neppure visto, ma se era una cosina così! perchè prendersela tanto? ne faranno un altro!"
Come vedi anch'io avevo una opinione maldestra nel settore.
Per me il figlio era quando lo sentivi scalciare nella pancia, quando lo potevi stringere fra le braccia. Una cosina di cui neppure ti eri accorta come poteva farti tanto soffrire?

Il Cielo è sempre stato molto generoso con me. Così mi ha concesso di farne io stessa l'esperienza. Aborto spontaneo gemellare al quarto mese.
Avevo già due figli meravigliosi ma per venirne fuori è stata durissima, ed ancora oggi il mio cuore trema al loro pensiero.

Se un malaugurato giorno la scienza permettesse alla società di far crescere i propri figli in incubatrici artificiali allora saremmo diventati pure e semplici macchine, mostri della peggior specie. Avremmo perso totalmente il senso della nostra umanità.

Il rapporto madre figlio o feto è qualcosa che va al di là della pura riproduzione.

Tutto questo bel parlare sul no all'aborto lo troverei valido, plausibile, accettabile solo in una società in cui si disconosce la guerra, non ci sono pene capitali, non ci sono schiavi, non ci sono pedofili, non ci sono violenze di nessun tipo. Allora e solo allora questa violenza potrebbe essere discussa o vietata. Ma in una società simile nessuna donna, credo, ucciderebbe il proprio figlio.

Un uomo che impedisca ad una donna di abortire applicherebbe una violenza sulla violenza.
Questo perchè molte donne (come me) seppure antiabortiste comprendono una donna che rinuncia al proprio bambino.

Aborto o non aborto non è mai una questione di pura testa ma di tutto il cuore. Se con la testa si è costretti a fare una determinata scelta il cuore non ne resta mai immune. E quando è il cuore ad imporre la propria scelta molte volte la testa duole perchè con la ragione non sa come cavarsi d'impaccio.

Per fortuna i miei figli non hanno sofferto la fame, ma io si. E quando chiedevo a mia madre qualcosa da mangiare il suo cuore piangeva. Io non capivo, ma da adulta me lo confidò. Disse che non c'è niente di più straziante che un figlio che ti chiede da mangiare e non hai nulla da dargli.

Oggi stiamo tornando a quei tempi.

Con quale ardire, quale incoscienza, di certo con il non amore puoi invitare tuo figlio ad una tavola vuota, in una casa piena di immondizia e veleni.
mi sembra una sciocchezza questo fatto che gli uomini non possono fare considerazioni sull'aborto perchè mai nessuno potrà mai essere incinta... e allora che dovremmo dire degli psicologi maschi che seguono le donne e delle piscologhe che hanno clienti maschi? nessuno mai potrà capire a pieno le esperienze degli altri allora che facciamo, nessuno ne potrà mai parlare e farsene un'idea di qualsiasi natura sia un'esperienza vissuta?
Dici che non avevi da mangiare... quindi tu avresti preferito essere tagliuzzata da un'aspiratore così tua madre non avrebbe visto te soffrire la fame da bambina? ti sembra logico?
il fatto di essere antiabortiste perchè si è contro l'uccisione di persone ancora non nate e poi dichiararsi comprensive e a favore della legge 194 è un'insanabile contraddizione logica... è come dire di essere contro i lagher e le camere a gas ma essere a favore delle leggi naziste emanate nella seconda guerra mondiale e grazie alle quali si ucidevano persone che non abbiamo visto e conosciuto....
rifiutarsi di far abortire una donna non può essere considerata una violenza, semplicemente perchè l'embrione non è un male, non è una malattia, un tumore, un cancro, o una cisti da estirpare, ma è qualcosa di assolutamente naturale. la violenza sta invece proprio nell'illudere la donna che eliminare una persona di cui si ha piena responsabilità sia una cosa giusta....
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Vecchio 29-03-2008, 15.36.39   #275
Aleksandr
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Tutto questo bel parlare sul no all'aborto lo troverei valido, plausibile, accettabile solo in una società in cui si disconosce la guerra, non ci sono pene capitali, non ci sono schiavi, non ci sono pedofili, non ci sono violenze di nessun tipo. Allora e solo allora questa violenza potrebbe essere discussa o vietata.

ma perchè scusa? tu non sei contro la guerra, le pene capitali, la schiavitù, la pedofilia? e non hai pure detto che personalmente non ti procureresti mai un'aborto?? e allora perchè non dovresti anhce essere contraria a questa legge infame?

Citazione:
Ma in una società simile nessuna donna, credo, ucciderebbe il proprio figlio.
non so in quale mondo vivi tu, ma il mondo in cui vivo io è pieno di persone che si scagliano contro pedofilia, pena di morte, guerra, e poi incoraggiano e sostengono irragionevolmente le donne che ammazzano i propri figli.... e sono così cieche da non accorgersi che scelte come l'aborto e la pedofilia e pena di morte hanno la stessa origine, hanno in comune la stessa mentalità contro la vita e pro-morte....
Aleksandr is offline  
Vecchio 29-03-2008, 16.28.42   #276
kore
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Caro Frollo,
io ho capito solo questo in tutto questo nebbione di polemiche accuse e contro-accuse, che le grandi assenti sono le donne che loro malgrado hanno dovuto scegliere.

Frollo:
""Io poi, per "abito mentale" sono assolutamente razionale e non so dare troppo spazio alle viscere: se una cosa va fatta, la faccio a prescindere che le mie viscere mi urlino di non farla"".

"""E razionalmente, anche una donna viscerale dovrebbe convincersi, di fronte a delle rassicurazioni, che se i suoi dubbi e rifiuti, cadessero, non dovrebbe frapporre ostacoli al portare avanti la gravidanza"""

Su questo, caro Frollo, non c'è dubbio.
Se poi accade, ben venga.
Vedi, a volte ho il dubbio che tu pensi che io stia facendo l'apologia dell'aborto, ma non è così.
Io spero che su questo punto ci siamo chiariti. Ho scritto qualcosa a proposito anche nel post precedente.
Una cosa sono i dubbi e le paure, una cosa è il NO, che non esclude affatto il prendere in considerazione i propri mezzi materiali, emotivi e psicologici e poi operare una scelta CONSAPEVOLE.

Ma forse sono stata fraintesa, mi sono spiegata male ancora una volta.
Non è che ci sono donne che prendono decisioni viscerali, ma ci sono donne che a seguito di attente riflessioni, ipotesi, contro-ipotesi, ragionamenti razionali, etici, morali, scientifici, religiosi (sì, religiosi!) e quant'altro, arrivano alla conclusione che NO. E in ultimo è proprio solo questa che conta, perché alla luce dei fatti incontreranno sempre qualcuno che dirà: ma questo è un motivo futile!
E sulla base di cosa lo giudicherà un motivo futile? Sulla base della sua fredda razionalità, che non patisce, non soffre, non trema, non ama, non odia, e soprattutto NON SA, e non può sapere, perché non ha empatia, ma pretende di mettersi nei panni di un altro essere umano e di indicargli la giusta via!!!!

Il problema però, che non sembri assolutamente prendere in considerazione è questo: se i suoi dubbi e rifiuti NON cadessero, cosa vogliamo fare? La facciamo partorire a calci nel sedere?
La ricoveriamo in un Ospedale psichiatrico e la imbottiamo di psicofarmaci?
La facciamo partorire e poi ci prendiamo il bambino lasciandola lì ad arrangiarsi?
La sbattiamo in galera assieme ad Angelo Izzo perché è lì che gli psicopatici abnormi come lei devono stare?

Nooo, alla fine, sfiniti e arrabbiati di fronte a tanta caparbietà e protervia, le diciamo questo:

"""In fondo, nella vita si prendono decisioni anche controvoglia, ci si fanno andare anche cose indesiderate, si accettano volente o nolente delle situazioni sgradite, si fa buon viso a cattivo gioco milioni di volte... e si va avanti"""

Che poi è quello che ogni figlio desidera sentirsi dire da sua madre:

- Caro, ti ho partorito controvoglia, eri una cosa indesiderata e nella vita lo sai, bisogna accettare volente o nolente delle situazioni sgradite... tu sei una di quelle. Perché vedi, amore, nella vita bisogna imparare a far buon viso a cattivo gioco... e ad andare avanti.
Però mi sono assunta le mie responsabilità.
Adesso apri la bocca e mangia!

kore is offline  
Vecchio 29-03-2008, 16.44.15   #277
kore
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Citazione:
Originalmente inviato da Aleksandr
rifiutarsi di far abortire una donna non può essere considerata una violenza, semplicemente perchè l'embrione non è un male, non è una malattia, un tumore, un cancro, o una cisti da estirpare, ma è qualcosa di assolutamente naturale. la violenza sta invece proprio nell'illudere la donna che eliminare una persona di cui si ha piena responsabilità sia una cosa giusta....

Conseguenze psicologiche e anche particolarmente gravi si sono dimostrate presenti in casi di IVG quanto in casi di gravidanza imposta per IVG negata, quanto in casi di aborto spontaneo di un figlio desiderato.
Tali conseguenze spaziano dalla depressione clinica o postpartum, alle tendenze suicide, abuso di farmaci, stati ansiosi e psicosi.
Dunque una gravidanza non voluta mette a serio rischio, se non la salute fisica, almeno quella psichica di una donna.
di gravidanza

Citazione:
Dici che non avevi da mangiare... quindi tu avresti preferito essere tagliuzzata da un'aspiratore così tua madre non avrebbe visto te soffrire la fame da bambina? ti sembra logico?

"""I metodi per l’interruzione di gravidanza
sono descritti con termini
drammatici (« tubo aspiratore
vigoroso », « bisturi ») il tutto viene
completato con immagini sanguinanti,
spesso di feti che hanno
oltrepassato la dodicesima settimana
di gravidanza.

I metodi adottati sono differenti a dipendenza del momento
in cui avviene l’interruzione di gravidanza. Più
dell’80% delle interruzioni sono praticate prima della
fine della decima settimana dopo le ultime mestruazioni
(quindi prima della fine dell’ottava settimana dopo la
fecondazione. L’embrione misura allora circa 2 cm):

n Metodo tramite aspirazione (dalla settima alla quattordicesima
settimana dopo le ultime mestruazioni):
sotto anestesia locale o breve narcosi totale, il collo
uterino viene dilatato cautamente fino ad un diametro
da 6 a 12 mm al massimo, mediante divaricatori metallici.
Una cannula connessa ad una pompa aspirante
elettrica è introdotta e la pressione negativa aspira il
contenuto dell'utero. L’intervento dura da 5 a 10 minuti.

n Metodo farmacologico (Mifegyne/RU 486): questo
metodo può essere utilizzato ad uno stadio molto precoce
della gravidanza ed è ammesso fino a 49 giorni
dal primo giorno delle ultime mestruazioni. Il medicamento
blocca l’azione dell’ormone che è necessario al
mantenimento della gravidanza. Gli effetti secondari e
le complicazioni sono di minore entità (dolori addominali,
nausea, diarrea, occasionalmente forti perdite di
sangue). Il medicamento va preso sotto sorveglianza
medica."""

Per favore, non insultiamo l'intelligenza parlando di tagliuzzamenti e altri dettagli truculenti da Inquisizione.
I dottori con cui parlare dei metodi chirurgici o farmacologici nei casi di ivg ci sono in tutte le città, e la propaganda manipolatoria dei gruppi antiabortisti con le foto di feti di 8 mesi spacciati per embrioni all'ottava settimana, più i filmati trucidi su Youtube servono solo e unicamente a smascherare la mentalità violenta e ignorante che c'è dietro.

P.s. Grazie Mary per aver parlato di Cuore. Ho come l'impressione che le uniche rimaste a doverci fare i conti siano solo le donne.
kore is offline  
Vecchio 29-03-2008, 20.11.43   #278
frollo
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Citazione:
Originalmente inviato da kore
Caro Frollo,
...
Ma forse sono stata fraintesa, mi sono spiegata male ancora una volta.
Non è che ci sono donne che prendono decisioni viscerali, ma ci sono donne che a seguito di attente riflessioni, ipotesi, contro-ipotesi, ragionamenti razionali, etici, morali, scientifici, religiosi (sì, religiosi!) e quant'altro, arrivano alla conclusione che NO. E in ultimo è proprio solo questa che conta, perché alla luce dei fatti incontreranno sempre qualcuno che dirà: ma questo è un motivo futile!

A me piacerebbe che esistesse una graduatoria di motivazioni serie e futili. Mi rendo conto che non sarebbe possibile e, tra l'altro, anche se esistesse, chi volesse abortire farebbe riferimento sempre alla motivazione più seria tra quelle possibili. Però, il lavoro dello psicologo sta proprio nell'indagare e cercare di capire quali siano le motivazioni vere che conducono alla scelta di abortire. E quindi LUI solo e non altri potrebbe ragionevolmene dire se un aborto viene fatto per "convenzioni sbagliate" o per gravi e seri motivi.

E sulla base di cosa lo giudicherà un motivo futile? Sulla base della sua fredda razionalità, che non patisce, non soffre, non trema, non ama, non odia, e soprattutto NON SA, e non può sapere, perché non ha empatia, ma pretende di mettersi nei panni di un altro essere umano e di indicargli la giusta via!!!!

Secondo gli strumenti che la sua esperienza gli da e secondo l'indagine psicologica che fa sulla paziente. Mi aspetto che nei consultori ci siano dei professionisti e non dei passacarte scaldasedie. Al resto del mondo la donna potrà sempre dire di avere avuto unaborto spontaneo, senza doversi giustificare per nulla. I miei ragionamenti sono riferiti sempre solo a chi ha un ruolo istituzionale e non al "giudizio della società".

Il problema però, che non sembri assolutamente prendere in considerazione è questo: se i suoi dubbi e rifiuti NON cadessero, cosa vogliamo fare? La facciamo partorire a calci nel sedere?
La ricoveriamo in un Ospedale psichiatrico e la imbottiamo di psicofarmaci?
La facciamo partorire e poi ci prendiamo il bambino lasciandola lì ad arrangiarsi?
La sbattiamo in galera assieme ad Angelo Izzo perché è lì che gli psicopatici abnormi come lei devono stare?

Ma per carità. Che abortisca pure. Il mio problema è quello di fare ogni tentativo lecito per convincerla a tenere il bambino e non limitarsi solamente a "registrare" la volontà di abortire ed esaudirla. Se tutto quello che si è fatto non basta... pazienza. Ma sarebbe bello che siiniziasse un'opera di acculturazione verso un atteggiamento il più possibile contrario alla scelta di abortire che consideri l'aborto come l'estrema ratio e non come un metodo contraccettivo. Un'educazione al senso di responsabilità, al dare un peso e un'importanza alle proprie azioni, al capire che quello che facciamo ha delle conseguenze sugli altri. Certo, ci saranno sempre quelli refrattari e impermeabili a questa "campagna di sensibilizzazione" che continueranno a considerare l'aborto semplicemente come una delle "possibilità" per non avere dei figli, ma nei grandi numeri sarebbe bello vedere una tendenza alla diminuzione dell'IVG

Nooo, alla fine, sfiniti e arrabbiati di fronte a tanta caparbietà e protervia, le diciamo questo:

"""In fondo, nella vita si prendono decisioni anche controvoglia, ci si fanno andare anche cose indesiderate, si accettano volente o nolente delle situazioni sgradite, si fa buon viso a cattivo gioco milioni di volte... e si va avanti"""

Questo fa parte della "campagna" di educazione di cui parlavo. Se il senso del dovere e del sacrificio, la lealtà, l'orgoglio, la coerenza fossero valori condivisi e fondanti di una società, uno accetterebbe meglio l'idea di fare qualcosa anche controvoglia, semplicemente perchè "deve" farlo. Non è un discorso da fare al consultorio il giorno che decidi di abortire, è una filosofia di vita da apprendere sin dalla culla (naturalmente per uomini e donne)

Che poi è quello che ogni figlio desidera sentirsi dire da sua madre:

- Caro, ti ho partorito controvoglia, eri una cosa indesiderata e nella vita lo sai, bisogna accettare volente o nolente delle situazioni sgradite... tu sei una di quelle. Perché vedi, amore, nella vita bisogna imparare a far buon viso a cattivo gioco... e ad andare avanti.
Però mi sono assunta le mie responsabilità.
Adesso apri la bocca e mangia!

Mi auguro che al termine della gravidanza, la madre che ha partorito "solo" per senso del dovere, abbia anche il buon senso di dare il bimbo in adozione. Se lo tiene è perchè lo vuole tenere e quindi, in un certo qual senso, è anche obbligata ad amarlo, o meglio, a farlo sentire amato (a prescindere che lo ami o no).
Il mio "problema", comunque è salvare il feto, non preoccuparmi di come sarà la vita del bambino salvato da un aborto. Quella è tutta da costruire e nella vita, si sa, può succedere di tutto.
In ogni caso, lo ripeto ancora, meglio due feriti (la madre depressa e il figlio non amato) che un morto (il feto abortito).



Non so che "infanzia" tu abbia avuto, visto che hai fatto riferimento a una mamma un po' "assente". Tuttavia oggi sei qui e il tuo destino è nelle tue mani. Hai mille potenzialità e sicuramente tante persone che ti vogliono bene. Lo stesso potrebbe capitare al figlio scampato all'aborto. Perchè decidere noi cosa è meglio per lui?
frollo is offline  
Vecchio 29-03-2008, 23.44.59   #279
Flavio**61
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Originalmente inviato da Martino Giusti
Ciao Flavio**61

Hai scritto:

Ti stai dimenticando che nel ventre della donna c’è un essere vivente …per lui c’è libertà di scelta ?
Ha già risposto esaurientemente spirito libero a questa obiezione in ventiquattro post, ma sembra che abbia parlato al vento.

PS: dici anche …”Una buona Pasqua religiosa e democraticamente laica a tutti “
Per festeggiare la pasqua è necessario credere a Gesù .
Martino…

Ho augurato buona Pasqua (con la maiuscola) per rispetto a chi crede e, laicamente, facendo riferimento all’antica festa della Primavera, il passaggio alla nuovaannata agraria che, in tempi remoti, aveva una forte valenza sociale e una rilevante funzione integrativa dell'individuo.

Per ciò che riguarda la tua vita la tua esistenza ….secondo te quando ha avuto inizio ?
Cerchi di cogliermi in fallo? La mia vita ha avuto giuridicamente inizio alle ore ventuno di un venti marzo di tanti anni fa. Il prima conta nulla.

Care cose

Pensa …se dopo 80 giorni che tu sei stato concepito tua madre avesse deciso di non farti vivere ….
…e avesse abortito …tu… MARTINO GIUSTI …non saresti mai esistito …

Quella era l’unica possibilità che tu avevi ….



Ciao Flavio
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Vecchio 29-03-2008, 23.45.47   #280
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Citazione:
Originalmente inviato da kore
Beh, se tu vuoi vivere secondo natura, ben venga. Io non ci tengo, mi fanno comodo gli antibiotici se sono malata, o i trapianti se sto per morire, mi piace inoltre fare tante altre cose che gli animali di solito non fanno, come leggere o stare al pc, prendere un aereo e volare in paesi lontani ecc. ecc.
Questo per dire che noi non siamo più "animali", non viviamo secondo natura e di atti naturali ce ne sono rimasti ben pochi nel nostro mondo fatto più di cultura che altro. A me potrebbe venire naturale uccidere un mio simile che mi fa un torto,ma non lo faccio perché sono oltre la mia natura di predatore, ho un sistema morale di riferimento, cosa che gli animali non hanno.
Persino nella Bibbia è scritto che l'uomo ha il libero arbitrio, cosa che gli animali non hanno perché loro sì, seguono un istinto codificato da generazioni e dal punto di vista evolutivo progrediscono con le ere. Noi siamo già oltre.
Vivere secondo natura?
No, grazie, penso che morirei prestissimo perché non sono dotata di artigli, zanne, folto pelo, olfatto sviluppato, velocità e quant'altro.
Kore ….secondo te perché una donna abortisce…qual è il motivo che la spinge ?

A parte i casi di violenza subita o pericolo di vita per la madre …non credi sia l’egoismo?


Ciao Flavio
Flavio**61 is offline  

 



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