Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 29-03-2008, 23.47.05   #281
Flavio**61
Ospite abituale
 
L'avatar di Flavio**61
 
Data registrazione: 12-03-2005
Messaggi: 388
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Pur contraria all'aborto sono in favore della 194, vorrei solo aggiungere che le due gravidanze ed un aborto che ho avuto non potrei mai definirli un fastidio. Se anche ci fosse un utero artificiale mai rinuncerei alle mie gravidanze e ai miei "disturbi", è l'esperienza più bella e meravigliosa che si possa fare.
E proprio perchè è una esperienza personale unica e irripetibile ciascuna donna deve gestirsi la propria. Nessuno può farlo al suo posto.

La vita racchiusa in una nuova forma inizia dal momento del concepimento ma questo non vuol dire che due cellule debbano essere motivo di violenza su chi le ha nel proprio corpo. Nessuna religione, nessuna etica può arrogarsi il diritto di intrusione in un corpo altrui.
Sono dell'avviso che una religione che si batte contro l'aborto quando si è sporcata le mani di violenza e massacri di ogni genere non può avere voce in capitolo.
E in quanto all'etica dovrebbe essere indirizzata verso orrori di ogni genere che avvengono verso i cittadini di questo mondo e non verso ciò che madre natura ha ancora in cantiere.

Come preoccuparsi del progetto di una piccola barchetta mentre la flotta è in balia della tempesta.
Ok non sei per l’aborto ma sei per la 194…..per i diritti della donna …

Ti posso fare due domande ?

Se in quella donna che abortisce c’è un’altra donna …questa non ha diritti ?

A parte i casi di violenza subita e il pericolo di vita per la donna …che cosa la spinge ad abortire?

Ciao Flavio
Flavio**61 is offline  
Vecchio 30-03-2008, 01.02.29   #282
Aleksandr
Ospite abituale
 
Data registrazione: 15-05-2005
Messaggi: 575
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da kore
Conseguenze psicologiche e anche particolarmente gravi si sono dimostrate presenti in casi di IVG quanto in casi di gravidanza imposta per IVG negata, quanto in casi di aborto spontaneo di un figlio desiderato.
Tali conseguenze spaziano dalla depressione clinica o postpartum, alle tendenze suicide, abuso di farmaci, stati ansiosi e psicosi.
Dunque una gravidanza non voluta mette a serio rischio, se non la salute fisica, almeno quella psichica di una donna.
di gravidanza



"""I metodi per l’interruzione di gravidanza
sono descritti con termini
drammatici (« tubo aspiratore
vigoroso », « bisturi ») il tutto viene
completato con immagini sanguinanti,
spesso di feti che hanno
oltrepassato la dodicesima settimana
di gravidanza.

I metodi adottati sono differenti a dipendenza del momento
in cui avviene l’interruzione di gravidanza. Più
dell’80% delle interruzioni sono praticate prima della
fine della decima settimana dopo le ultime mestruazioni
(quindi prima della fine dell’ottava settimana dopo la
fecondazione. L’embrione misura allora circa 2 cm):

n Metodo tramite aspirazione (dalla settima alla quattordicesima
settimana dopo le ultime mestruazioni):
sotto anestesia locale o breve narcosi totale, il collo
uterino viene dilatato cautamente fino ad un diametro
da 6 a 12 mm al massimo, mediante divaricatori metallici.
Una cannula connessa ad una pompa aspirante
elettrica è introdotta e la pressione negativa aspira il
contenuto dell'utero. L’intervento dura da 5 a 10 minuti.

n Metodo farmacologico (Mifegyne/RU 486): questo
metodo può essere utilizzato ad uno stadio molto precoce
della gravidanza ed è ammesso fino a 49 giorni
dal primo giorno delle ultime mestruazioni. Il medicamento
blocca l’azione dell’ormone che è necessario al
mantenimento della gravidanza. Gli effetti secondari e
le complicazioni sono di minore entità (dolori addominali,
nausea, diarrea, occasionalmente forti perdite di
sangue). Il medicamento va preso sotto sorveglianza
medica."""

Per favore, non insultiamo l'intelligenza parlando di tagliuzzamenti e altri dettagli truculenti da Inquisizione.
I dottori con cui parlare dei metodi chirurgici o farmacologici nei casi di ivg ci sono in tutte le città, e la propaganda manipolatoria dei gruppi antiabortisti con le foto di feti di 8 mesi spacciati per embrioni all'ottava settimana, più i filmati trucidi su Youtube servono solo e unicamente a smascherare la mentalità violenta e ignorante che c'è dietro.

P.s. Grazie Mary per aver parlato di Cuore. Ho come l'impressione che le uniche rimaste a doverci fare i conti siano solo le donne.
beh...
qui ci sono immagini di embrioni abortiti che hanno dimensioni di tutti i tipi, anche foto di embrioni grandi quanto monetine o punte di matite e si vedono chiaramente le braccia, le teste e le gambe spezzate...ovviamente non guardate se siete impressionabili
http://www.sandrodiremigio.com/blog/aborto_foto.htm
Aleksandr is offline  
Vecchio 30-03-2008, 13.16.27   #283
kore
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da Aleksandr
beh...
qui ci sono immagini di embrioni abortiti che hanno dimensioni di tutti i tipi, anche foto di embrioni grandi quanto monetine o punte di matite e si vedono chiaramente le braccia, le teste e le gambe spezzate...ovviamente non guardate se siete impressionabili
http://www.sandrodiremigio.com/blog/aborto_foto.htm

Li ho visti, nonostante io sia impressionabile.
TUTTI, non la maggior parte, ma tutti vengono pubblicati su siti cattolici.
Dunque io mi domando: chi ha fatto quelle foto e quei filmati? Dove e quando? E chi gli ha dato l'autorizzazione? E sono autentici?
Ma in realtà cosa sono?

Scrivono su un sito cattolico: http://www.alleanzacattolica.org/idi...aborto_ivg.htm

Citazione:
Attualmente, nei paesi in cui non è perseguibile penalmente, l’aborto procurato viene eseguito attraverso le tecniche dell’isterosuzione – frammentazione e aspirazione del prodotto del concepimento attraverso il canale cervicale della madre mediante cannule aspiranti – e del raschiamento – svuotamento della cavità uterina con pinza ad anelli – in un intervento medico ambulatoriale.

Un embrione di dodici settimane, contate a partire dall'ultima mestruazione e in realtà di 8-9 settimane, misura due centimetri e non ha ancora una forma ben definita. Quindi non può essere in quelle foto e in quei filmati.
Le apparecchiature per praticare l'aspirazione non hanno eliche tritatutto o altro, chiunque facendo una ricerchina lo può vedere.
Non comprendo perché bisogna frammentare qualcosa grande quando un chicco d'uva...
Dopo la 14esima settimana si provoca l'espulsione prematura del feto mediante una prostaglandina (ormone che induce contrazioni uterine).
Posso sapere in quale macelleria hanno ripreso quei filmati e scattato quelle foto?
E a che pro?

http://www.uaar.it/news/2006/11/05/r...age-innocenti/

Citazione:
Roberto Lastei, portavoce di Militia Christi che vanta a Roma un centinaio di iscritti e filiali in tutta la penisola, una soluzione ce l’avrebbe: “Perché alle donne che decidono di abortire non viene mostrato il video girato da quel medico americano, “L’urlo del silenzio”, quello in cui si vede il bambino che cerca di scappare prima di essere decapitato”.
Il bambino? Il bambino che cerca di scappare? Lastei ha sicuramente un buon cuore per abbracciare una battaglia a difesa degli innocenti, ma difetta delle nozioni base di embriologia e biologia dello sviluppo. E forse anche di filosofia della mente e neurologia.


INFATTI, se andiamo a vedere cosa fotografa la scienza:

...mi viene il sospetto che qualcuno stia mentendo spudoratamente per scioccare, spaventare e ottenere così i suoi scopi.

Infine, sempre dallo stesso sito e per smentire L'URLO SILENZIOSO e altre amenità del genere come tentativi di fuga in utero o manine tese e imploranti durante un'ivg, sappiate che:

Citazione:
Lo sviluppo della percezione del dolore

FALSO: "A partire dalla 7a settimana l'embrione può sentire il dolore"

In realtà le basi anatomiche e fisiologiche per la percezione del dolore appaiano a partire dalla 22ª settimana.

A partire dalla 8a settimana dopo la fecondazione i stimoli provocano dei movimenti riflessi dell'embrione. La reazione o percezione cosciente (come per esempio la percezione del dolore) invece non è possibile prima della 22a settimana, il cortice non essendo ancora funzionale. Non esistono neanche delle onde cerebrali regolari prima di questo stadio del sviluppo.

Prima che ci sia la potenzialità di qualsiasi percezione è necessaria la presenza di un minimo di cellule cerebrali nel cortice, queste cellule devono aver giunto a un certo stadio di maturità ed essere connessi da un certo numero di sinapsi. Tra la 24a e la 30a settimana si osserva un rapido sviluppo di sinapsi.

"Il cervelletto non arriva alla sua forma definitiva prima del 7o mese. La mielinizzazione del midollo spinale e del cervello non incomincia a formarsi prima della 20a settimana e continua fino alla 40a settimana di gravidanza. Questi sviluppi del sistema nervoso sono necessari affinché il feto possa sentire il dolore" (dichiarazione della società di ginecologia americana). "Il cortice non è funzionale prima della 26a settimana. In ogni caso, non è appropriato parlare di 'percezione' o di 'reazione cosciente' del feto". (Maria Fitzgerald, prof. di neurobiologia, Londra).
kore is offline  
Vecchio 30-03-2008, 13.25.01   #284
kore
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Bene, Frollo, son contenta che piano piano ci si riesca a chiarire.

Citazione:
Il mio "problema", comunque è salvare il feto, non preoccuparmi di come sarà la vita del bambino salvato da un aborto.

Ti riporto uno stralcio di una lettera che tutti potranno leggere a questo indirizzo:
http://www.donnealtri.it/anima-corpo...maternit-.html

Citazione:
Un feto non è un bambino. E questo non vuol dire considerare l’aborto una cosa moralmente indifferente. Provo a spiegarmi. L’aborto volontario è indiscutibilmente la soppressione di qualcosa di vitale, ma non di una vita individuale, non di un individuo. Perché il feto – almeno sino a un certo stadio della gravidanza, che può essere identificato, a scopi pratici, col momento della sua possibilità di sopravvivenza fuori dell’utero materno – non è un individuo.
Capisco che gli uomini tendano a identificarsi con il possibile figlio piuttosto che con la madre, ma uno sforzo di uscire dall’immediatezza del sentimento di identificazione dovrebbe aiutarli a capire che la gravidanza, con questo suo essere due in una, è una condizione umana molto, molto speciale. Speciale dal punto di vista fisico; ma poiché siamo (si spera) esseri morali, questa speciale fisicità è anche moralmente significativa. Il feto sta dentro il corpo della madre e la sua vita non è distinguibile da quella di lei. Fino ad un certo momento, sono due vite in una. In quella della madre.
Alcune (anche Chiaromonte e Paolozzi) ne derivano l’assoluta primazia della madre sulla vita e sulla morte del feto, concludendo qui il discorso morale. Io non sono d’accordo. Penso che ci sia comunque, tra vita del feto e vita della madre, pur indistinguibili, una tensione, psicologica e morale, che può a volte diventare conflitto. E quando ciò avviene, per tante possibili ragioni, che non sono solo economiche o sociali, una donna può sentire impossibile la prosecuzione della gravidanza. Molto difficilmente, molto raramente, queste ragioni sono futili. Per un motivo semplice, che altre già hanno detto: per qualsiasi donna l’aborto è anche - in modo conscio o talvolta inconscio - un gesto autodistruttivo.
Tuttavia, proprio a ragione di quella tensione tra donna e feto, si deve riconoscere un valore al feto, che non è riducibile alla “primazia della madre”, e che è giusto tutelare. La legge lo fa anzitutto ponendo dei limiti temporali alla possibilità di interrompere la gravidanza; e anche prevedendo uno spazio di consulenza e quindi di riflessione tra la decisione e la sua attuazione.
Anche questa osservazione, comunque, non esaurisce il problema morale. Che a mio parere si articola così: nessuno può obbligare una donna a proseguire una gravidanza non voluta, così come nessuno può obbligarla a interromperla. Sta a lei, e solo a lei, prendersi la responsabilità morale della scelta. C’è infatti il valore prevalente della indipendenza personale, del non appartenere ad altri; valore che, essendo noi anche una specie animale, si radica nel corpo. Che non può essere sequestrato da nessuno, né Stato, né Chiesa, né società. Questo principio che nella civiltà occidentale (sì, quella che ha anche evidenti radici cristiane) è diventato fondamentale, tanto da non poter essere sospeso che con l’uso solenne della forza dello Stato e con il necessario intervento del potere giudiziario, deve valere anche per gli umani di sesso femminile. E deve essere bilanciato con il rispetto e la tutela che si deve al feto. Almeno sino ad un certo punto della gravidanza, non può non prevalere.
Non è un caso che nessun antiabortista arrivi a dire che si devono sequestrare le donne e obbligarle a partorire. Perché è impensabile. Dunque quel che si dice è che la legge non deve legittimare l’aborto, e che poi per le donne che abortiscono si avrà comprensione e compassione. Ma alle donne che sono cittadine di una società fondata sull’eguaglianza e sulla libertà individuale non si può offrire solo compassione. Ciò che devono avere è l’eguale dignità.
L’aborto, dunque, è senz’altro un atto distruttivo, che interrompe un processo vitale; ma non è minimamente paragonabile a un omicidio, e non deve essere criminalizzato, neanche metaforicamente. La società di fronte a una donna che abortisce dovrebbe solo tacere, e aiutarla o ad abortire, se questo le appare necessario, o ad evitarlo, se questo è possibile. La legalizzazione dell’aborto ha l’obiettivo di fornire quest’aiuto.
kore is offline  
Vecchio 30-03-2008, 13.29.01   #285
kore
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da Flavio**61
Kore ….secondo te perché una donna abortisce…qual è il motivo che la spinge ?

A parte i casi di violenza subita o pericolo di vita per la madre …non credi sia l’egoismo?


Ciao Flavio

Noto, sempre con piacere devo dire, che chi scrive non legge, eppure mi sono consumata le dita a scrivere qua sopra... mah!
Sarà che a te interessa solo aver ragione?
Comunque, e se fosse l'egoismo?
La legge consente alla donna di interrompere, e nessuna donna è tenuta a giustificare la sua scelta.
kore is offline  
Vecchio 30-03-2008, 20.17.32   #286
frollo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Mi sembra in tema:

L'omo inutile (Trilussa)

L'antro giorno ho veduto in un museo
un feto sotto spirito, in un vaso,
co' la mano attaccata in cima ar naso
com'uno che facesse marameo.
Dicheno ch'è un fenomeno: un abborto
d'un feto de sei mesi nato - morto.

Fa un pò senso, è verissimo: ma poi,
quanno lo vedi in quela posizzione,
pare che piji in giro le persone
come volesse dì: Questo è per voi!
So' nato - morto, sì, ma grazzie a Dio,
data l'umanità, sto mejo io.

Er monno è una commedia. Io ch'ho capito
ch'è tutta una baracca inconcrudente
ciò fatto capoccella solamente
per un'affermazione de partito:
e, da la mossa de la mano mia
potete dì ch'affermazzione sia.

Nun ero nato pè bagnà la terra
de lagrime, de sangue e de sudore:
per me sarebbe stato un bell'onore
d'annà a morì ammazzato in quarche guerra,
ma invece me ne sto drento ar museo,
guardo la gente e faccio marameo...



Potrebbe essere, in un certo senso, la "rivincita" dei feti abortiti: non ci avete voluto? Peggio per voi, vi facciamo marameo e vi lasciamo alle sofferenze della vita...
frollo is offline  
Vecchio 30-03-2008, 21.37.12   #287
espert37
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Carissima Kore, ti invito e fare una riflessione sulle cause del perchè la posizione della donna fino dall'antichità è sempre stata relegata in secondo piano,e tentare di darti una risposta. Alla donna la natura ha dato l'importantissimo ruolo della procreazione per la continuazione della specie, detto ruolo ha importanza fondamentale in tutto il regno animale di cui facciamo parte anche noi. Siccome nella natura umana questo ruolo non è rimasto fisiologico e naturale come negli animali,bensì è stato oggetto di alterazioni artificiali che hanno portato l'umano a fare sesso in ogni periodo. Tutto questo ha portato alla donna maggiori problemi di responsabilità nella gestione corretta di detto ruolo e di questo ha il dovere di esserne consapevole e gestirlo non solo con i sensi per il piacere ma anche con l'intelletto.A mio avviso,con tutti i mezzi anticoncezionali che oggi si hanno a disposizione non capisco la presunzione di poter decidere liberamente per interrompere una gravidanza indesiderata,priva di motivi importanti.

Ciao e buona sera espert37
espert37 is offline  
Vecchio 30-03-2008, 23.35.10   #288
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Citazione:
Originalmente inviato da Flavio**61
Ok non sei per l’aborto ma sei per la 194…..per i diritti della donna …

Ti posso fare due domande ?

Se in quella donna che abortisce c’è un’altra donna …questa non ha diritti ?

A parte i casi di violenza subita e il pericolo di vita per la donna …che cosa la spinge ad abortire?

Ciao Flavio

Per la prima volta nella mia vita trova un senso un mio antico pensiero. Ed è la prima volta che ne parlo.

Mia madre ha molto sofferto a causa mia. Non scendo in dettagli inutili che fanno parte della mia travagliata storia.

Sì, sapendo il dolore causato a mia madre con la mia presenza su questa terra mille e mille volte avrei preferito che mi abortisse.

Come può un essere umano vivere in pace, affrontare la propria vita senza peso alcuno sapendo che la propria vita è causa di sofferenza?

E' stata la mia croce, il mio immenso dolore. E non posso avere neppure la magra consolazione di averne una diretta colpa.

Mia madre mi desiderava, mi amava, non pensava certo di abortirmi ma se lo avesse fatto ci saremmo evitate una barca di guai.

E se ci possono essere drammi con figli voluti, desiderati, amati pensate ad immaginare un figlio non voluto, non accettato, non amato.

Persino i figli dati in adozioni possono essere condizionati per tutta la vita dal terribile pensiero di essere stati rifiutati dal grembo che li ha partoriti.

Qualsiasi sia il motivo che spinge una donna ad abortire a noi non deve importare più di tanto. Se lei arriva a quel punto la ragione che ha è valida comunque.

Purtroppo credo che chi si ostina a voler impedire l'aborto a chi lo richiede, non è per la vita. Sembra paradossale, assurdo, inconcepibile eppure ritengo sia verità. L'ossessione di salvare embrioni non scaturisce dall'amore ed il rispetto per la vita ma dalla soddisfazione di imporre il proprio volere su altri esseri e da un errata concezione della vita stessa.

La vita non è una catena di montaggio dalla quale deve uscire per forza il prodotto finito, venga come venga.

La vita è un mistero insondabile e meraviglioso ed il rispetto non si manifesta impedendo un aborto ma coltivando la propria libertà e quella altrui.

L'Amore può a volte esprimersi anche impedendo una nascita.

Chi non concepisce che si possa anche uccidere per amore (pur restando profondamente ingiusto) non ha compreso niente della vita e dello stesso amore.

L'amore va oltre le leggi e le regole che gli uomini si impongono.
Proprio perchè il vero amore conosce le proprie regole che troppi uomini ignorano.

E per dire quanto le leggi possano essere inumani e folli, vi sembra giustizia quella che pretende di condannare a morte un uomo dopo 25 anni dal reato commesso?

un abbraccio
mary
Mary is offline  
Vecchio 31-03-2008, 01.00.09   #289
frollo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Mary cara,
io credo che nonostante tutti i guai tu possa aver causato a tua madre, lei ti amerà comunque perchè sei la cosa più importante della sua vita, sei sua figlia.
E credo proprio che, nonostante le preoccupazioni e le difficoltà, lei mai e poi mai penserà che sarebbe stato meglio abortire. Quindi non pensarci neanche tu e non torturarti più di tanto. Siamo tutti quel che siamo e dentro di noi convive bene e male, ma l'amore per un figlio va oltre. Magari tanti genitori non lo dimostrano, ma io sono sicuro che un legame forte c'è e rimane sempre.
E poi, scusa, ma dire di preferire di non esseremai nata è un paradosso. Non si può scegliere tra "l'esistere" e il "non esistere", proprio perchè, esistendo, la condizione di non esistenza non può essere paragonabile intanto perchè non si conosce e poi perchè "non esistendo" non si avrebbe coscienza né del "non esistere", né di cosa sia l'esistere.
Ugualmente la madre che sostiene: "preferisco che mio figlio non venga mai al mondo, perchè è meglio per lui", commette un assurdo logico. Non nascendo, infatti, il figlio non potrebbe mai trovarsi nella condizione di apprezzare la "migliore condizione" del non essere nato rispetto al nascere.
Più esatto sarebbe dire "preferirei non avere rogne", "preferirei che mio figlio non comportasse danni e problemi per la mia vita", ecc...
Ma senza andare a sfrucugliare finezze dialettiche, ripeto ancora:
"meglio 2 feriti che 1 morto"... e tienila a mente anche per il rapporto con tua madre!
frollo is offline  
Vecchio 31-03-2008, 12.12.21   #290
kore
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]

Cara Mary,
hai scritto delle cose bellissime e che condivido appieno.
Se mia madre avesse deciso di non avermi, non avendo coscienza di cosa sia l'esistere o il non esistere, non avrei subito alcun danno.
Ma c'è chi dice che è preferibile esistere, posizione filosofica alquanto discutibile giacché stuoli di filosofi l'hanno sapientemente contraddetta.
Ma, perché scomodare quei filosofi che nessuno ha letto e meditato qui, se è sufficiente anche mettersi nei panni di un disgraziato che muore di fame in Africa o di un bambino nato senza cervello per sentir vacillare una convinzione del genere, che per quanto ottimistica è pur sempre assolutamente relativa!
E che ci sarebbe stato di male se mia madre avesse detto: "preferirei non avere rogne", "preferirei che mio figlio non comportasse danni e problemi per la mia vita", ecc...
Ne avrebbe avuto tutto il diritto! Anche perché era la sua vita, non quella di qualcun altro! E io la sua vita la conosco, Frollo no.

Quindi, in sintesi e per usare le parole di Frollo, siccome nessuno può sapere se esistere, in certe condizioni, sia un bene o un male, poiché
Citazione:
"""la condizione di non esistenza non può essere paragonabile intanto perchè non si conosce e poi perchè "non esistendo" non si avrebbe coscienza né del "non esistere", né di cosa sia l'esistere""",
ne deriva che interrompere la gravidanza è una scelta legittima della donna, che già esiste e può scegliere di fare una cosa che, al limite, causa danno solo a lei e a nessun altro.
kore is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it