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Vecchio 02-04-2008, 16.45.29   #1
marcogiannone
Ospite
 
Data registrazione: 17-01-2007
Messaggi: 14
Giuliano Ferrara e l'aborto

Giuliano Ferrara, direttore de "Il Foglio" e leader del movimento contro l'aborto, è considerato unanimemente come un grande intellettuale italiano. Nonostante questo (o forse proprio per questo) egli è stato oggetto di varie polemiche, tra cui naturalmente la più recente relativa, appunto, all'aborto.
Premetto che, dulcis in fundo, NON sono d'accordo con Ferrara, nel senso che una moratoria sull'aborto da presentare all'ONU non mi pare una soluzione efficace; ritengo infatti che una eventuale legge anti-aborto negherebbe dei diritti civili alle persone interessate.
Ci sono dei però. Non mi sento di criticare Ferrara in toto. Innanzitutto non si tratterebbe esattamente d'un ritorno al passato. Nel 1978 il referendum sull'aborto passò, ma allora non si poteva prevedere che negli anni 2000 si sarebbero contati circa 50 milioni di aborti all'anno in tutto il mondo (esclusi, ovvio, quelli clandestini). Dunque, se Ferrara una ragione ce l'ha, è quella di voler far qualcosa che rivendichi in una certa qual misura, il diritto alla vita. Non ritengo giusta, lo ripeto, una legge anti-aborto: ma ritengo giusta una rivisitazione, giacché ormai in Occidente è possibile abortire con la stessa facilità con cui si effettua un vaglia postale. Mi pare insomma che un po' di moralità dovremmo riacquistarla.

Voi che ne pensate?
marcogiannone is offline  
Vecchio 02-04-2008, 19.39.20   #2
Koli
Moderatore
 
Data registrazione: 17-11-2007
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Sono andato a leggere l'appello di Ferrara per la moratoria sul suo blog de La7. Poichè non sono riuscito a riportare il collegamento (ridete pure) vi riporto il testo.


Appello, ora la moratoria per l’aborto
Scritto da GIULIANO FERRARA Il 20/12/2007
MORATORIA PER L ABORTO - Letto 9805 volte

C’è anche una pena di morte, legale, che riguarda centinaia di milioni di esseri umani. Le buone coscienze che si rallegrano per il voto dell’Onu ora riflettano sulla strage eugenica, razzista e sessista degli innocenti


Questo è un appello alle buone coscienze che gioiscono per la moratoria sulla pena di morte nel mondo, votata ieri all’Onu da 104 paesi. Rallegriamoci, e facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486.
Questi esseri umani ai quali procuriamo la morte legale hanno ciascuno la propria struttura cromosomica, unica e irripetibile. Spesso, e in questo caso non li chiamiamo “concepiti” ma “feti”, hanno anche le fattezze e il volto, che sia o no a somiglianza di Dio lo lasciamo decidere alla coscienza individuale, di una persona. Qualche volta, è accaduto di recente a Firenze, queste persone vengono abortite vive, non ce la fanno nonostante ogni loro sforzo, soccombono dopo un regolare battesimo e vengono seppellite nel silenzio. La pena di morte per la cui virtuale moratoria ci si rallegra oggi è di due tipi: conseguente a un giusto processo o a sentenze di giustizia tribale, compresa la sharia. Sono due cose diverse, ovviamente. Ma la nostra buona coscienza ci induce a complimentarci con noi stessi perché non facciamo differenze, e condanniamo in linea di principio la soppressione legale di un essere umano senza guardare ai suoi motivi, che in qualche caso, in molti casi, sono l’aver inflitto la morte ad altri. Bene, anzi male. Il miliardo e più di aborti praticati da quando le legislazioni permettono la famosa interruzione volontaria della gravidanza riguarda persone legalmente innocenti, create e distrutte dal mero potere del desiderio, desiderio di aver figli e di amare e desiderio di non averli e di odiarsi fino al punto di amputarsi dell’amore. E’ lo scandalo supremo del nostro tempo, è una ferita catastrofica che lacera nel profondo le fibre e il possibile incanto della società moderna. E’ oltre tutto, in molte parti del mondo in cui l’aborto è selettivo per sesso, e diventa selettivo per profilo genetico, un capolavoro ideologico di razzismo in marcia con la forza dell’eugenetica. Rallegriamoci dunque, in alto i cuori, e dopo aver promosso la Piccola Moratoria promuoviamo la Grande Moratoria della strage degli innocenti. Si accettano irrisioni, perché le buone coscienze sanno usare l’arma del sarcasmo meglio delle cattive, ma anche adesioni a un appello che parla da solo, illuministicamente, con l’evidenza assoluta e veritativa dei fatti di esperienza e di ragione.


Come spesso accade nelle prese di posizione non me la sento di criticarlo completamente. Quando parla dell'aborto selettivo (per esempio in India), mi sento di dargli ragione. Inoltre, ha ragione quando afferma, che a volte l'interruzione di gravidanza non è attinente (scusate la parola), con la salute della donna. Premesso questo, vorrei anche aggiungere che non ho ben capito dove vuole andare a parare. Se si tratta di abolire il diritto (credo di poterlo definire cosi), della donna ad abortire mi sembrerebbe un azzardo. Se si tratta invece, di poter assistere anche economicamente una donna/raggazza che abortisce per problemi materiali non ci vedrei niente di male.
E' triste però che debba farsi avanti Ferrara (nel caso fosse vera la seconda ipotesi), e non lo Stato ad aiutare concretamente le donne in queste scelte drammatiche.
Siamo tutti per la vita ma se non si aiutano concratamente le persone, la buona volonta non basta.
Koli is offline  
Vecchio 03-04-2008, 09.44.25   #3
sileno
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Citazione:
Originalmente inviato da marcogiannone
Giuliano Ferrara, direttore de "Il Foglio" e leader del movimento contro l'aborto, è considerato unanimemente come un grande intellettuale italiano.

Ferrara come Montanelli allora
sileno is offline  
Vecchio 03-04-2008, 11.18.14   #4
sileno
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Citazione:
Originalmente inviato da Koli
Come spesso accade nelle prese di posizione non me la sento di criticarlo completamente. Quando parla dell'aborto selettivo (per esempio in India), mi sento di dargli ragione.

il sovrappopolamento in alcune aree è un problema molto grave...se le risorse sono limitate incrementare le nascite significherebbe condannare un numero sempre crescente di individui a una vita di stenti...certamente non mi ritengo tanto machiavellico da affermare che ogni mezzo è lecito, ma nemmeno mi ritengo un malthusiano a credere che la natura ristabilisce l'ordine da sè...insomma è un problema serio e di difficile soluzione...RIPETO CHE NON CONDIVIDO LA PRATICA DELL'ABORTO SELETTIVO, MA IL FINE DELLA RIDUZIONE DELLE NASCITE LO RITENGO RAGIONEVOLE...
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Vecchio 03-04-2008, 11.29.45   #5
Martino Giusti
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Citazione:
Originalmente inviato da marcogiannone
Giuliano Ferrara, direttore de "Il Foglio" e leader del movimento contro l'aborto, è considerato unanimemente come un grande intellettuale italiano. Nonostante questo (o forse proprio per questo) egli è stato oggetto di varie polemiche, tra cui naturalmente la più recente relativa, appunto, all'aborto.
Premetto che, dulcis in fundo, NON sono d'accordo con Ferrara, nel senso che una moratoria sull'aborto da presentare all'ONU non mi pare una soluzione efficace; ritengo infatti che una eventuale legge anti-aborto negherebbe dei diritti civili alle persone interessate.
Ci sono dei però. Non mi sento di criticare Ferrara in toto. Innanzitutto non si tratterebbe esattamente d'un ritorno al passato. Nel 1978 il referendum sull'aborto passò, ma allora non si poteva prevedere che negli anni 2000 si sarebbero contati circa 50 milioni di aborti all'anno in tutto il mondo (esclusi, ovvio, quelli clandestini). Dunque, se Ferrara una ragione ce l'ha, è quella di voler far qualcosa che rivendichi in una certa qual misura, il diritto alla vita. Non ritengo giusta, lo ripeto, una legge anti-aborto: ma ritengo giusta una rivisitazione, giacché ormai in Occidente è possibile abortire con la stessa facilità con cui si effettua un vaglia postale. Mi pare insomma che un po' di moralità dovremmo riacquistarla.

Voi che ne pensate?

Davvero credi sia come fare un vaglia postale interrompere una gravidanza? Non credi che la tua sia una affermazione azzardata? Il paragone non è affatto consono alla gravità della decisione di interrompere una gravidanza. Non volermene, ma mi stupisco sempre della faciloneria nel comparare due argomenti che nulla hanno in comune.
Esattamente come fa il Ferrara che, da furbo figlio di padre sconosciuto (speriamo passi questa definizione ), sa benissimo che pena di morte ed aborto non sono la stessa cosa.

Martino Giusti is offline  
Vecchio 03-04-2008, 11.29.58   #6
sileno
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Messaggi: 128
Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

...poniamo che avesse ragione Ferrara: cioè che per ogni condannato a morte ci sono milioni di aborti...mettiamo l'ipotesi meno esagerata possibile ( dal punto di vista di ferrara ), cioè che per ogni condannato a morte ci sono 1 milione di aborti. Nel 2004 in Cina ci sono state 5403 esecuzioni capitali...vediamo un po': corrisponderebbero a passa 5 miliardi di aborti, considerando la sola Cina...credo che Ferrara non abbia ragione ma se per assurdo la avesse in un solo anno, facendo il rapporto con la sola Cina, avremmo avuto 5 miliardi di persone in più su questo angusto pianeta...quante persone credete che possano vivere su questo pianeta? Illimitate? Se fosse illimitato lo spazio e le risorse vitali...ma lo spazio vitale, il Lebensraum, è illimitato?
sileno is offline  
Vecchio 03-04-2008, 14.13.15   #7
kore
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Citazione:
Si accettano irrisioni, perché le buone coscienze sanno usare l’arma del sarcasmo meglio delle cattive, ma anche adesioni a un appello che parla da solo, illuministicamente, con l’evidenza assoluta e veritativa dei fatti di esperienza e di ragione.

Evidenza assoluta dell'esperienza?
Cosa dire quando si pensa che queste parole le sta dicendo uno che in passato per ben tre volte, TRE, si è ritrovato a fare i conti con "il frutto del peccato" lavandosene le mani?
(vedere su: http://www.youtube.com/watch?v=2QjK8PwdJww).

Caro Koli, tu non capisci dove vuole andare a parare, francamente nemmeno io.

Citazione:
Marcogiannone: Non ritengo giusta, lo ripeto, una legge anti-aborto: ma ritengo giusta una rivisitazione, giacché ormai in Occidente è possibile abortire con la stessa facilità con cui si effettua un vaglia postale. Mi pare insomma che un po' di moralità dovremmo riacquistarla.

Cosa suggerisci in proposito?
kore is offline  
Vecchio 03-04-2008, 15.45.42   #8
kore
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Consiglio, a chi fosse interessato, la lettura di questo libro: Luc Boltanski, "La condizione fetale", Feltrinelli.

Citazione:
Pratica universalmente diffusa, l’aborto è oggi legalizzato nella maggior parte dei paesi occidentali. Ciò gli ha consentito di entrare a far parte a pieno titolo dello spazio pubblico, ma parlarne resta un tabù che lo confina in uno spazio separato di ufficiosità più che di ufficialità. Dell’aborto si parla infatti da opposti schieramenti, ma solo per difenderlo o attaccarlo, operando una sorta di rimozione collettiva che lascia le donne più sole di quanto siano mai state. L’aborto, scrive Boltanski, deve restare nell’ombra perché rivela la contraddizione tra il principio dell’unicità degli esseri umani e il postulato della loro natura rimpiazzabile, senza il quale nessuna società si rinnova demograficamente. L’analisi di questo libro muove da un’impeccabile e documentata ricerca sul campo, basata su un centinaio di osservazioni e su quaranta colloqui approfonditi con donne che hanno vissuto l’esperienza dell’interruzione volontaria di gravidanza, intrecciando alle loro parole considerazioni di ordine storico e antropologico. Il problema che Boltanski pone non è se l’aborto sia o non sia legittimo, che è questione da non mettere in discussione, ma quali siano i vincoli simbolici che presiedono all’ingresso degli esseri umani nella società. Quali sono oggi le domande che ci poniamo per l’accettazione o il rifiuto di un nuovo nato? In quale clima di relazioni amorose questa scelta viene operata? Quale peso ha nella decisione la nuova categoria di “progetto parentale”? Dimenticare l’aborto, relegarlo nella non rilevanza della routine, è sempre meno possibile ora che le tecniche di procreazione artificiale esigono che sia stabilito uno “statuto dell’embrione”. Per questo la riflessione di Boltanski è essenziale: non possiamo più fingere che i cambiamenti recenti nelle modalità della generazione siano privi di conseguenze. Conseguenze che vanno discusse apertamente e senza preconcetti.
kore is offline  
Vecchio 03-04-2008, 17.18.52   #9
marcogiannone
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Cito Martino Giusti:

"Davvero credi sia come fare un vaglia postale interrompere una gravidanza? Non credi che la tua sia una affermazione azzardata? Il paragone non è affatto consono alla gravità della decisione di interrompere una gravidanza. Non volermene, ma mi stupisco sempre della faciloneria nel comparare due argomenti che nulla hanno in comune.
Esattamente come fa il Ferrara che, da furbo figlio di padre sconosciuto (speriamo passi questa definizione ), sa benissimo che pena di morte ed aborto non sono la stessa cosa".


Allora, non credo che interrompere una gravidanza sia una cosa da prendersi alla leggera come un vaglia postale..intendevo dire che oggi l'aborto purtroppo si pratica con la disinvoltura d'una commissione alla posta, quasi fosse andare al supermercato..è lo trovo dannoso..

NOn sei d'accordo?
marcogiannone is offline  
Vecchio 03-04-2008, 18.02.03   #10
Koli
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Riferimento: Giuliano Ferrara e l'aborto

Citazione:
Originalmente inviato da sileno
il sovrappopolamento in alcune aree è un problema molto grave......certamente non mi ritengo tanto machiavellico da affermare che ogni mezzo è lecito, ma nemmeno mi ritengo un malthusiano a credere che la natura ristabilisce l'ordine da sè...insomma è un problema serio e di difficile soluzione...RIPETO CHE NON CONDIVIDO LA PRATICA DELL'ABORTO SELETTIVO, MA IL FINE DELLA RIDUZIONE DELLE NASCITE LO RITENGO RAGIONEVOLE...

Citazione:
Originalmente inviato da sileno
se le risorse sono limitate incrementare le nascite significherebbe condannare un numero sempre crescente di individui a una vita di stenti

Sono d'accordo con te. Non ho mai capito perchè una coppia che soffre di gravi ristrettezze economiche (estremizzo con la classica comunità africana), decida di concepire bambini. Non avrebbe più senso rispiamare a costoro (ma anche a se stessi), un esistenza contraddistinta dalla miseria?
Capisco però che le differenze culturali fra "noi" e "loro" siano enormi.
Koli is offline  

 



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