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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 17-04-2008, 12.28.39   #21
kore
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Riferimento: Per fortuna che silvio c'è

Citazione:
Originalmente inviato da falbala48
Io sono distrutta in Sicilia è stato eletto Lombardo pupillo di Cuffaro, e siccome Cuffaro era stato bravo (ha avuto al momento soltanto una semplice condanna per favoreggiamento mafioso) è stato eletto senatore così se a qualche giudice venisse un'idea balzana per la testa...se la deve fare passare adesso gode dell'immunità parlamentare, ma si può si può?

Si può, si può. In Italia tutto è possibile!
Anzi nel programma del pdl è previsto il ripristino dell'immunità parlamentare.
Guarda, se in Sicilia hanno eletto Lombardo un motivo ci sarà... purtroppo.
Io non so come facciano a criticare Veltroni con delle perle come questa.
Ma del resto perdere era inevitabile, Veltroni non ha voluto i voti dei mafiosi? E ha perso!
Inoltre nel programma del pdl c'è anche la limitazione delle intercettazioni, se non per reato grave.
Quali siano per loro i reati gravi non si sa, l'unica cosa che si sa è che ora possono trafficare liberamente al telefono senza più timori.
kore is offline  
Vecchio 17-04-2008, 18.34.56   #22
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
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Fallimento degli exit poll e Razzismo Etico.

Articolo 'seminale' di Ricolfi (elettore di sinistra, sociologo e docente universitario) oggi su "La Stampa", consiglio vivamente a Kore e agli altri di leggerselo.


"Sondaggi e "partiti maledetti"

LUCA RICOLFI
Il risultato elettorale ha preso alla sprovvista un po’ tutti, ma fra i cosiddetti osservatori - giornalisti, commentatori, studiosi, sondaggisti - lo sgomento è particolarmente acuto. Possibile che nessuno avesse intuito che cosa bolliva nella pentola della società italiana? Come mai, a due soli anni dalla catastrofe del 2006, la maggior parte degli exit-poll e dei sondaggi non sono riusciti a prevedere il risultato finale?

Ma soprattutto: perché, nelle previsioni, la sinistra è spesso sopravvalutata e la destra sottovalutata? Nel 2006 i sondaggi prevedevano una comoda vittoria di Prodi, mentre il risultato è stato un pareggio quasi perfetto. Nel 2008 i sondaggi degli ultimi giorni prevedevano una vittoria risicata di Berlusconi, o addirittura un pareggio, mentre il risultato finale è stato un trionfo della destra. Perché?

La risposta più onesta è che non lo sappiamo, e possiamo solo fare delle congetture. Fra le molte ragioni che possono aver determinato questi due scacchi consecutivi, tuttavia, ve n’è una che a me pare più importante delle altre. Gli psicologi sociali la chiamano «desiderabilità sociale», Marcello Veneziani parecchi anni fa parlò - più crudamente - di «razzismo etico». In breve si tratta di questo: quando una persona viene intervistata le sue risposte non sono influenzate solo da quel che l’intervistato pensa, ma anche da quel che l’ambiente intorno a lui gli suggerisce di pensare. Proprio così. La società, il gruppo di riferimento, i media definiscono continuamente ciò che è bene, ciò che è appropriato, ciò che è corretto, ciò che è «in». Simmetricamente definiscono ciò che è male, ciò che è inappropriato, ciò che è scorretto, ciò che è «out». Se in una società le istituzioni richiamano continuamente determinati valori (ad esempio la solidarietà) e stigmatizzano sistematicamente determinati atteggiamenti (ad esempio l’ostilità verso gli immigrati), una parte degli intervistati preferisce non rivelare le proprie preferenze se esse sembrano confliggere con ciò che è considerato socialmente desiderabile.

Che centra tutto questo con il voto di domenica? C’entra, ma bisogna far intervenire nel discorso il razzismo etico. Una parte della società italiana è afflitta da razzismo etico, nel senso che considera moralmente inferiore chi vota per forze politiche cui essa - la parte sana del Paese - non riconosce piena legittimità democratica. Specie fra coloro che esercitano professioni artistiche o intellettuali dichiararsi di destra, o peggio votare un partito come la Lega, o Forza Italia, o la Destra provoca imbarazzo, sdegno, costernazione, incredulità. Di fronte a certe persone, confessare di aver insidiato una bambina è meno imbarazzante che confessare di aver votato per il partito di Calderoli.

Questo sentimento di disapprovazione non è quasi mai esplicito, ma genera un clima che definirei di intimidazione dolce. Tutti possono dire e fare quel che vogliono, ma sanno anche che - in molti contesti - saranno giudicati severamente se confesseranno di aver votato determinati partiti. In breve, c’è una parte del Paese che si sente nella posizione di giudicare gli altri, e c’è una parte del Paese che - proprio per questo - si sente permanentemente sotto esame. In questo diabolico meccanismo è caduto persino Veltroni, che pure aveva fatto del rispetto dell’avversario una delle novità fondamentali della sua campagna elettorale: qualche giorno prima del voto, sfidando Berlusconi a sottoscrivere quattro principi di «lealtà repubblicana», si è posto nella posizione di chi, in quanto depositario del bene, si sente autorizzato a fornire patenti di legittimità democratica all’avversario politico (da questo punto di vista le posizioni girotondine appaiono molto più coerenti, o meno insincere: chi pensa che Bossi e Berlusconi siano due pericoli mortali per la democrazia, giustamente considera un errore politico la linea del pieno rispetto dell’avversario).

Può sembrare incredibile, ma le ricerche degli studiosi dimostrano che - quando è intervistata - la gente si vergogna di un sacco di cose, comprese le più innocenti (ad esempio guardare parecchia televisione). Del resto ce l’aveva già spiegato Altan molti anni fa, con la famosa vignetta in cui il militante di sinistra confessa a se stesso: «A volte mi vengono delle idee che non condivido». Se le cose stanno così, il fallimento dei sondaggi diventa meno inspiegabile. Nella cultura italiana i luoghi comuni della sinistra «politicamente corretta» sono diffusi in modo leggero ma capillare. Per molti cittadini progressisti o illuminati se voti Forza Italia come minimo sei un affarista, un mafioso, o un abbindolato.Se voti Lega sei una persona rozza, egoista e intollerante. Se voti i post-fascisti non hai diritto di sedere al desco dei veri democratici. Se sei di sinistra e ti capita di comprare il Giornale ti guardano come se avessi acquistato un rotocalco pornografico (è successo a me).

Insomma, non è sempre e ovunque così ma lo è spesso, specie nei luoghi che contano. Molti elettori di destra se ne infischiano, ma una parte non trascurabile di essi preferisce tenere coperte le proprie carte. Sul lavoro, nelle cene, al bar, ma anche nei sondaggi. Se pensi di votare un partito «democratico» o pienamente sdoganato non hai seri timori a rivelare la tua scelta, ma se hai in animo di votare un «partito maledetto» - ossia un partito di cui i «sinceri democratici» dicono tutto il male possibile - puoi essere tentato di non scoprirti, magari dichiarandoti indeciso, o astensionista, o sostenitore di un partito né carne né pesce (è per questo che, in passato, i Verdi erano sempre sopravvalutati nei sondaggi). Qualche anno fa mi è capitato di scrivere, anche sulla base di una analisi degli atteggiamenti dell’elettorato italiano, che il «complesso dei migliori» era una delle grandi malattie della cultura di sinistra. Il fatto che ancor oggi tante persone preferiscano non rivelare il loro voto quando esso si indirizza verso i «partiti maledetti» mi fa pensare che, nonostante Veltroni (o grazie a lui?), da quella malattia l’Italia non sia ancora uscita."
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Vecchio 18-04-2008, 00.20.35   #23
kore
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Riferimento: Per fortuna che silvio c'è

Razzismo etico?
Ma te lo ricordi che:

Citazione:
Berlusconi: 2 amnistie;1 assoluzione dubitativa;2 assoluzioni per depenalizzazione del reato da parte dello stesso imputato (falsi in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni (finanziamento illecito a Craxi;falso in bilancio e appropriazione indebita Fininvest; corruzione giudiziariaMondadori); 3 processi in corso: Telecinco, caso Mills;Saccà (corruzione); 1 indagine in corso.

E questo è "razzismo etico"?
Guarda, io non so cosa dire di fronte a fatti di un'evidenza triviale come questi.
So solo che se chi vota berlusconi e company non è affetto solo da sindrome della desiderabilità sociale ma anche da demenza senile, poiché non tenere conto dell'onestà di chi ci rappresenta è un fatto grave, perché non:

Citazione:
La società, il gruppo di riferimento, i media definiscono continuamente ciò che è bene, ciò che è appropriato, ciò che è corretto, ciò che è «in».

ma le leggi di questo paese!
kore is offline  
Vecchio 18-04-2008, 08.45.43   #24
nuages
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Riferimento: Per fortuna che silvio c'è

Attenzione, nel mio intervento sopra io ho scritto: ALCUNI dei motivi.....non ho scritto che a destra sono tutti santi, ho scritto che questa sinistra Italiana con molto dei tre grandi sindacati insieme hanno bisogno di farsi dei grandi esami di coscienza, e riformarsi profondamente, per esempio sulla questione ambiente pubblico è chiaro che c'è di tutto un pò come dappertutto, ma è anche chiaro che la politica con i tre sindacati insieme dovranno fare un grande passo indietro da tali ambienti e ripristinare il concetto di merito per esempio, mentre vi scrivo anche se sono in pensione da 37 anni passati in un grande ente pubblico di ricerca Italiano, ricevo ancora tutte le email sindacali a casa e vedo che non ce ne è mai una che parla di contenuti di lavoro, tutte sono volte agli anni trascorsi in un certo titolo di studio ecc. i tre sindacati grandi poi comunque sono tutti legati più o meno esplicitamente agli ambienti della sinistra e solo uno piccolo fa il tifo per il centro destra, sbagliato!!!!!i sindacati tutti devono tornare solo fare gli interessi dei lavoratori e valorizzare il termine lavoro e non titoli vari!!!!!!!Poi sappiamo tutti che la politica mette le mani nell'ambiente pubblico per ottenere consensi, vedi RAI ecc. i famosi costi della Politica.....in questo senso TUTTI dovrebbero fare un passo indietro, ma chi lo fa per primo?
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Vecchio 18-04-2008, 10.50.56   #25
ornella
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Razzismo etico?
Ma te lo ricordi che:



E questo è "razzismo etico"?
Guarda, io non so cosa dire di fronte a fatti di un'evidenza triviale come questi.
So solo che se chi vota berlusconi e company non è affetto solo da sindrome della desiderabilità sociale ma anche da demenza senile, poiché non tenere conto dell'onestà di chi ci rappresenta è un fatto grave, perché non:



ma le leggi di questo paese!
Mi do la zappa sui piedi, ma a sinistra per quanto non hanno raggiunto livelli così biechi, non brillano certo per purezza. E' la natura umana, anzi la Nostra debolezza a mio avviso.
La differenza tra i due schieramenti, consiste a mio avviso nel tentativo perfettamente riuscito di cancellare qualsiasi riferimento all'etica(Mangano santo subito )Come il solito seguirò il mio Maestro, che diceva fai ciò che dicono e non quel che fanno, non a caso. Seguirò quindi il pensiero degli ostinati ipocriti.
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Vecchio 18-04-2008, 12.03.12   #26
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
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Originalmente inviato da chlobbygarl
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"Sondaggi e "partiti maledetti"

LUCA RICOLFI


Ma soprattutto: perché, nelle previsioni, la sinistra è spesso sopravvalutata e la destra sottovalutata? Nel 2006 i sondaggi prevedevano una comoda vittoria di Prodi, mentre il risultato è stato un pareggio quasi perfetto. Nel 2008 i sondaggi degli ultimi giorni prevedevano una vittoria risicata di Berlusconi, o addirittura un pareggio, mentre il risultato finale è stato un trionfo della destra. Perché?

La risposta più onesta è che non lo sappiamo, e possiamo solo fare delle congetture. Fra le molte ragioni che possono aver determinato questi due scacchi consecutivi, tuttavia, ve n’è una che a me pare più importante delle altre. Gli psicologi sociali la chiamano «desiderabilità sociale», Marcello Veneziani parecchi anni fa parlò - più crudamente - di «razzismo etico». In breve si tratta di questo: quando una persona viene intervistata le sue risposte non sono influenzate solo da quel che l’intervistato pensa, ma anche da quel che l’ambiente intorno a lui gli suggerisce di pensare. Proprio così. La società, il gruppo di riferimento, i media definiscono continuamente ciò che è bene, ciò che è appropriato, ciò che è corretto, ciò che è «in». Simmetricamente definiscono ciò che è male, ciò che è inappropriato, ciò che è scorretto, ciò che è «out». Se in una società le istituzioni richiamano continuamente determinati valori (ad esempio la solidarietà) e stigmatizzano sistematicamente determinati atteggiamenti (ad esempio l’ostilità verso gli immigrati), una parte degli intervistati preferisce non rivelare le proprie preferenze se esse sembrano confliggere con ciò che è considerato socialmente desiderabile.

Che centra tutto questo con il voto di domenica? C’entra, ma bisogna far intervenire nel discorso il razzismo etico. Una parte della società italiana è afflitta da razzismo etico, nel senso che considera moralmente inferiore chi vota per forze politiche cui essa - la parte sana del Paese - non riconosce piena legittimità democratica. Specie fra coloro che esercitano professioni artistiche o intellettuali dichiararsi di destra, o peggio votare un partito come la Lega, o Forza Italia, o la Destra provoca imbarazzo, sdegno, costernazione, incredulità. Di fronte a certe persone, confessare di aver insidiato una bambina è meno imbarazzante che confessare di aver votato per il partito di Calderoli.

Questo sentimento di disapprovazione non è quasi mai esplicito, ma genera un clima che definirei di intimidazione dolce. Tutti possono dire e fare quel che vogliono, ma sanno anche che - in molti contesti - saranno giudicati severamente se confesseranno di aver votato determinati partiti. In breve, c’è una parte del Paese che si sente nella posizione di giudicare gli altri, e c’è una parte del Paese che - proprio per questo - si sente permanentemente sotto esame. In questo diabolico meccanismo è caduto persino Veltroni, che pure aveva fatto del rispetto dell’avversario una delle novità fondamentali della sua campagna elettorale: qualche giorno prima del voto, sfidando Berlusconi a sottoscrivere quattro principi di «lealtà repubblicana», si è posto nella posizione di chi, in quanto depositario del bene, si sente autorizzato a fornire patenti di legittimità democratica all’avversario politico (da questo punto di vista le posizioni girotondine appaiono molto più coerenti, o meno insincere: chi pensa che Bossi e Berlusconi siano due pericoli mortali per la democrazia, giustamente considera un errore politico la linea del pieno rispetto dell’avversario).

Può sembrare incredibile, ma le ricerche degli studiosi dimostrano che - quando è intervistata - la gente si vergogna di un sacco di cose, comprese le più innocenti (ad esempio guardare parecchia televisione). Del resto ce l’aveva già spiegato Altan molti anni fa, con la famosa vignetta in cui il militante di sinistra confessa a se stesso: «A volte mi vengono delle idee che non condivido». Se le cose stanno così, il fallimento dei sondaggi diventa meno inspiegabile. Nella cultura italiana i luoghi comuni della sinistra «politicamente corretta» sono diffusi in modo leggero ma capillare. Per molti cittadini progressisti o illuminati se voti Forza Italia come minimo sei un affarista, un mafioso, o un abbindolato.Se voti Lega sei una persona rozza, egoista e intollerante. Se voti i post-fascisti non hai diritto di sedere al desco dei veri democratici. Se sei di sinistra e ti capita di comprare il Giornale ti guardano come se avessi acquistato un rotocalco pornografico (è successo a me).

Insomma, non è sempre e ovunque così ma lo è spesso, specie nei luoghi che contano. Molti elettori di destra se ne infischiano, ma una parte non trascurabile di essi preferisce tenere coperte le proprie carte. Sul lavoro, nelle cene, al bar, ma anche nei sondaggi. Se pensi di votare un partito «democratico» o pienamente sdoganato non hai seri timori a rivelare la tua scelta, ma se hai in animo di votare un «partito maledetto» - ossia un partito di cui i «sinceri democratici» dicono tutto il male possibile - puoi essere tentato di non scoprirti, magari dichiarandoti indeciso, o astensionista, o sostenitore di un partito né carne né pesce (è per questo che, in passato, i Verdi erano sempre sopravvalutati nei sondaggi). Qualche anno fa mi è capitato di scrivere, anche sulla base di una analisi degli atteggiamenti dell’elettorato italiano, che il «complesso dei migliori» era una delle grandi malattie della cultura di sinistra. Il fatto che ancor oggi tante persone preferiscano non rivelare il loro voto quando esso si indirizza verso i «partiti maledetti» mi fa pensare che, nonostante Veltroni (o grazie a lui?), da quella malattia l’Italia non sia ancora uscita."

Molto interessante questo articolo. Riconosco di essere vittima (anzi carnefice) anch'io del complesso di superiorità morale rispetto a chi vota a destra. Questo articolo fotografa una dinamica che esiste nella società italiana e che dal punto di vista della psicologia sociale non fa una grinza.

Dal punto di vista sociologico è una teoria molto elegante, ma non tiene conto di alcuni dati di fatto incontrovertibili e che possono giustificare chi giudica il voto a destra (e a Berlusconi in particolare) un voto quantomeno "anomalo".

Mediaset, Mondadori, Mediolanum forti nel dopo borsa su elezioni
lunedì, 14 aprile 2008 6.10
Versione per stampa

MILANO (Reuters) - I titoli della galassia di Silvio Berlusconi recuperano rispetto alla chiusura negativa nella seduta ufficiale di Borsa e sono tutti in netto rialzo nell'afterhours. Con il passare delle ore, secondo le proiezioni, si fa sempre più evidente la vittoria del Pdl di Berlusconi.
Mediaset sale del 2% a 6,16 euro, Mediolanum dell'1,42% e Mondadori del 2,13%.


In quale paese del mondo, dimmi, si può dare notizia, mentre si pubblicano "exit poll" e "proiezioni", dell'andamento in Borsa del titolo dell'azienda di cui è proprietario l'eleggendo Capo del Governo? Davano notizia dell'andamento del titolo Mediaset, perchè sapevano che rifletteva al meglio l'esito, più o meno favorevole per Berlusconi, delle elezioni . Se va su, vince Silvio, se va giù, perde Silvio. Oltre agli Exit poll e alle proiezioni l'andamento del titolo mediaset rappresenta un altro ottimo parametro di valutazione sull'esito delle elezioni.

I media, quindi, più o meno consapevolmente, avallano la tesi (da molti considerata uno dei capisaldi dell'antiberlusconismo italiano) che gli interessi del futuro premier non siano relegati meramente all'ambito politico ma vanno oltre. I media, soprattutto i Tg nazionali, non danno la notizia per condannare o per evidenziare un'anomalia, ormai è normale che l'azienda del premier possa pensare di crescere una volta rieletto Berlusconi.

Non basta questo per giustificare un razzismo etico verso chi non tiene conto di questo e vota un premier "unfit to govern" candidatosi per ben 5 volte consecutive? Io credo che un vero liberale non possa che incazzarsi per questo a prescindere dai cortocircuiti di rappresentatività della sinistra italiana. Il voto "contro" Berlusconi è un dovere morale ed etico per chiunque creda nei valori dell'eguaglianza, della libertà e della giustizia. Questo accadrebbe in qualsiasi paese normale.

La normalizzazione di Berlusconi, operata anche da Veltroni, è l'ennesimo errore di una sinistra sempre più ancorata ai salotti e sempre più lontana dalla realtà del paese.

Quando l'opinione pubblica italiana, riconoscendosi in uno Stato di diritto e di legalità, avrà la forza e la capacità - a prescindere dalle imbeccate e dalle strumentalizzazioni di chi si arroga una superiorità morale (i politici di sinistra) tutta da dimostrare - di cogliere e condannare fatti e misfatti palesemente lesivi dei valori fondanti di una democrazia, allora potremo parlare di un voto e di un paese "normale". Per ora, no.

Stamattina c'era un giornale che riportava la notizia che, da parte delle autorità francesi, è stato decretato l'immediato scioglimento di un gruppo di tifosi che avevano esposto uno striscione gravemente offensivo verso gli avversari. Senza tanti frizzi e lazzi. Per loro è automatico decidere in base a valori e leggi chiari e condivisi. Da noi si scatenerebbe un dibattito lungo giorni per decidere da che parte sta la ragione. Solo così è stato possibile normalizzare un'anomalia grossa quanto quella rappresentata da Berlusconi.
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 18-04-2008, 13.39.00   #27
chlobbygarl
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Originalmente inviato da kore
E questo è "razzismo etico"?
Guarda, io non so cosa dire di fronte a fatti di un'evidenza triviale come questi.
So solo che se chi vota berlusconi e company non è affetto solo da sindrome della desiderabilità sociale ma anche da demenza senile, poiché non tenere conto dell'onestà di chi ci rappresenta è un fatto grave
Kore, è il motivo principale per cui non ho votato a destra.

ma, io, non ho votato a nemmeno sinistra, anche (non solo) per lo stesso motivo:d'alema è prescritto per corruzione, avendo ricevuto mazzette da un malavitoso barese nel 1984 (reato prescritto, cioè commesso).Tangentopoli/mani pulite sull'allora pds si fermò davanti al "erano soldi presi per me" di greganti rispetto alle tangenti per l'alta velocità ferroviaria (400 milioni presi da greganti, uno dei cassieri del pci), Di Pietro (che oggi è alleato degli stessi che verosimilmente erano i fruitori di quelle tangenti) afferma che " abbiamo ricostruito il percorso che fece la borsa con un miliardo di lire, che certamente entrò per mano di gardini a Botteghe oscure (sede del pci), ma non siamo riusciti a capire a chi fu indirizzata..." (ci sono gli atti del tribunale che parlano di "accertata dazione illecita").Non dubito poi del fatto che tu sia del tutto a conoscenza dei collegamenti unipol-consorte-d'alema, come ad esempio della circostanza per la quale bassolino, difeso ad oltranza dallo stesso d'alema, non si è dimesso dopo essere stato rinviato a giudizio per la gestione rifiuti, con capi di imputazione quali frode in pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e abuso d'ufficio.Ce ne sono molte altre, queste appaiono già sufficienti a delinerare un contesto nel quale non ha alcun senso, a mio avviso, parlare di 'meno peggio' e discriminare l'avversario politico su base etica.Il 'meno peggio' a livello etico è un non senso, nessuno darebbe suo figlio ad un pedofilo solo perchè questo non lo ha stuprato ma solo molestato.Il 'meno peggio' a livello di amministrazione e conduzione dello stato è qualcosa su cui possiamo discutere e argomentare se vuoi, numeri, indici economici, modelli di welfare etc etc.
Ma per adesso ho letto solo slogan.

la questione etica che tu poni con indignazione e fervore legittimi ma in modo parziale, è tra le cose che mi hanno portato a non votare nessuno dei due schieramenti (ripeto, sono un radicale liberale):gli stessi che oggi siedono sui banchi del parlamento delle file del pd (d'alema, fassino, veltroni) hanno preso e usato soldi illeciti dall'ex URSS, illeciti secondo quelle leggi dello stato che tu citi, finanziamento andato avanti fino almeno al 1989 (reato amnistiato per legge intervenuta puntualmente quanto precipitosamente).Soldi presi ad un regime totalitario, utilizzati per finanziarsi campagne elettorali, verosimilmente sulla pelle dei poveri cristi che in quello stato faticavano a sopravvivere.Tu capisci, forse, come non possa esistere in Italia, fatti alla mano, una questione etica appannaggio di uno schieramento dei due maggioritari, a meno di non voler cadere nella faziosità, che però lascia le cose intonse e quindi sempre peggiori.

Berlusconi è una degenerazione grave come lo è il fatto che ad oggi in Italia non esiste una socialdemocrazia consolidata!Mentre nel resto d'europa il comunismo come partito di massa moriva negli anni'60, qui da noi continuavano i finanziamenti sovietici del pcus!Ti sei mai domandata quali conseguenze a cascata abbia avuto questo sulla (in)cultura ventura del nostro paese?
chlobbygarl is offline  
Vecchio 18-04-2008, 16.48.49   #28
Martino Giusti
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Riferimento: Per fortuna che silvio c'è

Citazione:
Originalmente inviato da chlobbygarl
Kore, è il motivo principale per cui non ho votato a destra.

ma, io, non ho votato a nemmeno sinistra...

...[la questione etica che tu poni con indignazione e fervore legittimi ma in modo parziale, è tra le cose che mi hanno portato a non votare nessuno dei due schieramenti...

...Berlusconi è una degenerazione grave come lo è il fatto che ad oggi in Italia non esiste una socialdemocrazia consolidata! Mentre nel resto d'europa il comunismo come partito di massa moriva negli anni'60, qui da noi continuavano i finanziamenti sovietici del pcus!Ti sei mai domandata quali conseguenze a cascata abbia avuto questo sulla (in)cultura ventura del nostro paese?

Condivido in pieno quanto quotato ed in altro 3D ho espresso la mia volontà di non votare alcuno anche perché il porcellum non mi è mai piaciuto.

Però... e adesso?
Adesso che l'elettorato si è espresso ed avremo cinque anni di Berlusconi Presidente, come possono in qualche modo far valere (per quello che vale) quel 3,1% che col non aver ritirato le schede elettorali hanno di fatto contestato queste elezioni sia dal punto di vista formale che sostanziale?
Nulla, come nulla varrà l'opposizione sia in Parlamento che fuori al governo.
Accidenti, è un vero peccato che la Costituzione preveda solo l'elezione di un parlamento e non preveda che ad un certo momento il governo e lo stesso parlamento si presenti allo stesso popolo che l'ha votato per essere sottoposto a giudizio sulle cose realmente fatte!
Va bè ho detto la castroneria delle ore 17,50 la pianto qui!
Saluti
Martino Giusti is offline  
Vecchio 18-04-2008, 23.10.00   #29
frollo
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Riferimento: Per fortuna che silvio c'è

Meno male che, anche se tardi, Martino si è reso conto della fesseria del non voto, Meglio sarebbe stato che quel 3.1% fosse andato ad uno qualunque dei partiti in parlamento: se a Veltroni, avrebbero reso il distacco, meno pesante, se a Berlusconi, avrebbero reso il vantaggio ancora più inattaccabile, se a sinistra o a destra avrebbero consentito a uno dei due schieramenti di essere presente in Parlamento.
Comunque, io ho votato La Destra e confermo quel "razismo etico" di cui si parla nell'articolo qui sopra, quantomai azzeccato.
Volevo dire anche che questa "guerra partigiana" a Berlusconi, mi ha un po' stancato. Ruba, intrallazza, fa le leggi ad personam, è in perenne conflitto di interessi? NASTA... chissenefrega! Che si arricchisse e che difendesse pure le sue aziende (che peraltro fanno lavorare un sacco di gente). A me basta che oltre al suo interesse faccia anche quello dell'Italia. E le due cose non sono incompatibili.
Quest'idea dell'essere contro per principio, mi sembra abbia fatto l suo tempo.
Io posso darvi ragione su tutto, riguardo a Berlusconi, e chiosare anche con un bel chissenefrega!
Un'ultima precisazione. Se un reato viene prescritto, non vuol dire che sia stato commesso, ma semplicemente che lo Stato considera passato il termine temporale entro cui considera conveniente rivalersi sul reato. Per cui si esime dal giudicare il reato medesimo, senza però dire se l'imputato è o non è colpevole, semplicemente perchè non ha più interesse stabilirlo.
frollo is offline  
Vecchio 19-04-2008, 15.07.09   #30
nuages
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Riferimento: Per fortuna che silvio c'è

quoto Frollo, e come ho già citato due volte sopra dico basta con queste divisioni, in Italia ci sono altri più ricchi di Berlusconi tra cui l'Ing. DeBenedetti di sinistra ecc. le Ferrari vengono esportate di più in Cina che in USA ecc. i paesi comunisti sono i più grandi inquinatori del pianeta, ed i nostri Verdsi in Parlamento cosa hanno fatto per Napoli? la lista è lunghissima.....ormai fare filosofia da salotto con il c. al caldo non attira più voti dal popolo che esigenze di sopravvivenza tutti i giorni......le ideologie servono poi per essere applicate da gente non esosa ed è qui che casca l'asino, ogni ideologia funziona se i dirigenti espressi da un popolo sono persono equilibrate con il senso del limite così come il popolo che li ha votati......bisogna progredire dentro TUTTI, inutile fare i socialisti con pensioni e stipendi d'oro.....o predicare la solidarietà da un castello ecc....
nuages is offline  

 



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