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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 03-05-2008, 11.16.40   #1
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Senza voler negare l'aumento della criminalità, forse può essere utile esplorare alcuni parallelismi che potrebbero aiutare ad promuovere la tolleranza verso alcune comunità di migranti in Italia

Dopo la guerra, il porto commerciale di Napoli fu trasformato in porto militare, bloccando l’attività che era alla base della sua economia e favorendo lo sviluppo della camorra. Non si capisce, del resto, perché non si riesca ad ultimare l'autostrada Salerno-Reggio Calabria quando pare che la 'drangheta abbia un giro d'affari superiore alla Fiat.

Attualmente è nei porti della Romania che le truppe americane della Nato sbarcano per raggiungere il Kosovo. Probabilmente sia da noi che da loro, la corruzione è stata usata per assicurarsi alcuni servizi.

Quando negli Stati Uniti si sono trovati sbandati, alcuni italiani si sono rifugiati sotto l’ombra protettiva della nostra mafia, senza prevedere che un giorno sarebbe stata utilizzata per sporchi fini di intrigo politico.

L’etichetta di “ladri” e “mafiosi”, che noi emigranti italiani portiamo a causa di pochi sembra non volersi scollare da noi. Per liberarcene non credo che serva a molto scaricare sull’ultimo capro espiatorio il male che sentiamo di portarci addosso. Forse è più semplice ed efficace che ognuno di noi cambi qualche piccolo comportamento quotidiano: “Mafia? Non grazie, preferisco la pace”.
Monica 3 is offline  
Vecchio 03-05-2008, 11.55.55   #2
frollo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Noi italiani abbiamo portato la civiltà nel mondo e certamente anche dove vivi tu ci saranno delle rovine di epoca romana. Abbiamo dato alla cultura, all'arte e alla scienza dei geni insuperati. Il nostro paese è un museo a cielo aperto a disposizione del mondo. La nostra indole è gioviale, tollerante, empatica. Io sono orgoglioso di essere italiano, per i millenni di storia che mi accompagnano e che mi condizionano positivamente (come non succede ad altre culture). A chi mi imputasse di essere un mafioso risponderei di studiare un po' meglio la storia
frollo is offline  
Vecchio 03-05-2008, 18.16.01   #3
justinian
Avanti è la vita
 
Data registrazione: 06-04-2006
Messaggi: 129
Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Citazione:
Originalmente inviato da Monica 3
Senza voler negare l'aumento della criminalità, forse può essere utile esplorare alcuni parallelismi che potrebbero aiutare ad promuovere la tolleranza verso alcune comunità di migranti in Italia

Dopo la guerra, il porto commerciale di Napoli fu trasformato in porto militare, bloccando l’attività che era alla base della sua economia e favorendo lo sviluppo della camorra. Non si capisce, del resto, perché non si riesca ad ultimare l'autostrada Salerno-Reggio Calabria quando pare che la 'drangheta abbia un giro d'affari superiore alla Fiat.

Attualmente è nei porti della Romania che le truppe americane della Nato sbarcano per raggiungere il Kosovo. Probabilmente sia da noi che da loro, la corruzione è stata usata per assicurarsi alcuni servizi.

Quando negli Stati Uniti si sono trovati sbandati, alcuni italiani si sono rifugiati sotto l’ombra protettiva della nostra mafia, senza prevedere che un giorno sarebbe stata utilizzata per sporchi fini di intrigo politico.

L’etichetta di “ladri” e “mafiosi”, che noi emigranti italiani portiamo a causa di pochi sembra non volersi scollare da noi. Per liberarcene non credo che serva a molto scaricare sull’ultimo capro espiatorio il male che sentiamo di portarci addosso. Forse è più semplice ed efficace che ognuno di noi cambi qualche piccolo comportamento quotidiano: “Mafia? Non grazie, preferisco la pace”.


Onestamente, però, temo che la spiegazione non sia così semplice.

Durante il ventennio la mafia, che allora più di oggi era nettamente l'organizzazione criminale più potente, fu duramente repressa grazie all'opera del prefetto Moro.

La riniscita delle organizzazioni ciminali, invece, che ci fu durante e dopo la guerra è dovuta a molteplici fattori tra i quali sicuramente molto importante fu che gli stessi americani si servirono di queste stesse organizzazioni durante la guerra per i loro scopi (esempio per tutti e proprio la sicilia dove la mafia fu usata dagli alleati per raccogliere informazioni e per controllare il territorio).

Questo però è uno solo dei fattori. La vera causa del sucesso delle mafie fu dovuta al fatto che si creò durante la caduta del fascismo un vuoto istituzionale che tali organizzazioni furono velocissime a coprire.

Ad esmpio per tornare a napoli non fu la chiusura del porto a ridar forza alla camorra in quanto il porto per napoli non è mai stato il "centro" dei suoi interessi economici. Il porto di napoli, infatti, a differenza di quello di genova, non è il "terminale" di una catena manifatturiera sempicemente perchè non vi era (e non vi è ancora oggi in parte) una struttura industriale come ad esmpio vi era nel nord-ovest. Inoltre poi non si deve dimenticare che la camorra è forte soprattutto nel hinterland di napoli non tanto a napoli stessa e quindi aveva soprattutto a quei tempi più una vocazione "agricola" che industriale.

La camorra invece come la mafia rimase nell'immediato dopo guerra l'unica istituzione stabile e per questo preso diciamo "il posto dello stato". Inoltre poi non bisogna dimenticare che anche dopo la guerra tali organizzazioni furno usate da una parte dello stato (o meglio ancora da parte di alcuni partiti) per determinati scopi (ad esmpio in funzione anticomunista).

Il vero nesso quindi non è per me guerra=aumento della criminalità organizzata ma un altro.

Ad esempio perchè gli usa pur combattendo molte guerre dalla fine della WWII come corea, veitnam, iraq 1-2 sono riusciti a sconifiggere la mafia mentre a noi dopo 60 anni e più di pace le mafie sono più forti che mai?

Una volta risposta a questa domanda credo che si possa anche capire quale è il vero fattore che produce un aumento della crimininalità organizzata.

ciao
justinian is offline  
Vecchio 03-05-2008, 19.39.32   #4
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Citazione:
Originalmente inviato da frollo
A chi mi imputasse di essere un mafioso risponderei di studiare un po' meglio la storia


Antica purtroppo, Frollo. Quando leggi Irak sul giornale ti vengono in mente i giardini pensili dei Babilonesi? Vai ad Atene oggi, è difficile immaginarci Socrate che discute con i suoi allievi.

E poi la Gallia l'impero romano l'ha studiato da un altro punto di vista, più vicino a quello di Asterix, così come noi abbiamo studiato Napoleone da un punto di vista diverso dai francesi e gli inglesi si vedono in modo diverso da come li vedono gli indiani. Siamo forse noi che dobbiamo studiare un po' meglio la storia?

Dall'impero romano ad oggi in ogni caso ne è passata di acqua sotto i ponti. E per chi possedeva le miniere era più comodo vederci come.... noi vediamo i rumeni oggi anche se ci sfracassavamo la schiena per la loro ricchezza. Riconquistarci reputazioni di cui godevamo in altri tempi richiede lavoro quotidiano serio da parte di tutti e di ognuno per eliminare la fonte dei pregiudizi nei nostri confronti.
Monica 3 is offline  
Vecchio 03-05-2008, 21.24.06   #5
logos
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Messaggi: 25
Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

credo anch'io che dobbiamo lavorare sulla credibilità per scrollarci da dosso l'etichetta di un paese che tutto è permesso, e questo con il nostro piccolo contributo quotidiano e non proiettare ad immigrati le nostre insufficenze, la storia in visione olistica ci dice chi eravamo chi siamo e dove siamo diretti, appunto che la storia l'hanno fatta gli uomini, gli uomini stessi devono lottare per un diritto soggettivo e che nessuna organizzazione illecita o ipoteticamente lecita può levarci.
logos is offline  
Vecchio 03-05-2008, 23.17.11   #6
frollo
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Messaggi: 286
Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Citazione:
Originalmente inviato da Monica 3
Antica purtroppo, Frollo. Quando leggi Irak sul giornale ti vengono in mente i giardini pensili dei Babilonesi? Vai ad Atene oggi, è difficile immaginarci Socrate che discute con i suoi allievi.

E poi la Gallia l'impero romano l'ha studiato da un altro punto di vista, più vicino a quello di Asterix, così come noi abbiamo studiato Napoleone da un punto di vista diverso dai francesi e gli inglesi si vedono in modo diverso da come li vedono gli indiani. Siamo forse noi che dobbiamo studiare un po' meglio la storia?

Dall'impero romano ad oggi in ogni caso ne è passata di acqua sotto i ponti. E per chi possedeva le miniere era più comodo vederci come.... noi vediamo i rumeni oggi anche se ci sfracassavamo la schiena per la loro ricchezza. Riconquistarci reputazioni di cui godevamo in altri tempi richiede lavoro quotidiano serio da parte di tutti e di ognuno per eliminare la fonte dei pregiudizi nei nostri confronti.

Quando penso alla Grecia o all'Iraq, me ne faccio un'immagine mutuata dagli input che ho da televisione, giornali, riviste, libri, ricordi e "immaginario collettivo". Quando viceversa parlo con un Greco o un Iraqeno, vedo davanti a me l'erede di culture millenarie e soprattutto una persona che ha certamente qualcosa da dire. Non cado, o almeno cerco di non cadere, nei luoghi comuni delle caratterizzazioni. Chi lo fa sbaglia. Per questo non si tratta tanto di far cambiare idea a chi ci fa il verso con "spaghetti, mafia e mandolino". Se succede meglio. Si tratta invece di fregarsene e di ignorare queste persone oppure, cosa che preferisco, di prenderle finemente per i fondelli in manier che se ne accorgano, ma lentamente.
D'altra parte se io vivessi in Lussemburgo, come te, e qualcuno mi apostrofasse sempre con epiteti del tipo "italiano mafioso" o cose del genere, io proprio non ci riuscirei a sentirmi mortificato, proverei solo compassione per quel poveretto e, contemporaneamente mi sentirei mille volte migliore di lui
frollo is offline  
Vecchio 04-05-2008, 11.29.37   #7
Monica 3
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Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Citazione:
Originalmente inviato da justinian
Onestamente, però, temo che la spiegazione non sia così semplice.

Durante il ventennio la mafia, che allora più di oggi era nettamente l'organizzazione criminale più potente, fu duramente repressa grazie all'opera del prefetto Moro.

La riniscita delle organizzazioni ciminali, invece, che ci fu durante e dopo la guerra è dovuta a molteplici fattori tra i quali sicuramente molto importante fu che gli stessi americani si servirono di queste stesse organizzazioni durante la guerra per i loro scopi (esempio per tutti e proprio la sicilia dove la mafia fu usata dagli alleati per raccogliere informazioni e per controllare il territorio).

Questo però è uno solo dei fattori. La vera causa del sucesso delle mafie fu dovuta al fatto che si creò durante la caduta del fascismo un vuoto istituzionale che tali organizzazioni furono velocissime a coprire.

Ad esmpio per tornare a napoli non fu la chiusura del porto a ridar forza alla camorra in quanto il porto per napoli non è mai stato il "centro" dei suoi interessi economici. Il porto di napoli, infatti, a differenza di quello di genova, non è il "terminale" di una catena manifatturiera sempicemente perchè non vi era (e non vi è ancora oggi in parte) una struttura industriale come ad esmpio vi era nel nord-ovest. Inoltre poi non si deve dimenticare che la camorra è forte soprattutto nel hinterland di napoli non tanto a napoli stessa e quindi aveva soprattutto a quei tempi più una vocazione "agricola" che industriale.

La camorra invece come la mafia rimase nell'immediato dopo guerra l'unica istituzione stabile e per questo preso diciamo "il posto dello stato". Inoltre poi non bisogna dimenticare che anche dopo la guerra tali organizzazioni furno usate da una parte dello stato (o meglio ancora da parte di alcuni partiti) per determinati scopi (ad esmpio in funzione anticomunista).

Il vero nesso quindi non è per me guerra=aumento della criminalità organizzata ma un altro.

Ad esempio perchè gli usa pur combattendo molte guerre dalla fine della WWII come corea, veitnam, iraq 1-2 sono riusciti a sconifiggere la mafia mentre a noi dopo 60 anni e più di pace le mafie sono più forti che mai?

Una volta risposta a questa domanda credo che si possa anche capire quale è il vero fattore che produce un aumento della crimininalità organizzata.

ciao

Grazie Iustinian per questa informazione. E' per me preziosa, perché è molto difficile avere informazione pacata e corretta su questo tema. Si va dalla negazione, all'omertà, alla paranoia, all'esagerazione, alla romanticizzazione della cinematografia e dei serial televisivi ed è veramente difficile orientarsi, mentre i problemi, per risolverli bisogna anzitutto centrarli.

Grazie anche a Logos e a Frollo per pensare insieme a me. Mafia è una parola italiana che viene ormai applicata alla delinquenza globale. Questo fatto rende ancor più difficile lo scrollarsela da dosso, ma mi pare che questo desiderio esista a destra, a sinistra, sopra e sotto, ma soprattutto dentro. E, nel suo profondo, è senz'altro anche dentro all'"Innominato".

Così come la filmografia sull'olocausto mantiene in vita l'oppressione degli ebrei continuando a presentarli al pubblico nei campi di concentramento, gli infiniti "Padrini" e "Piovre" mandano in tutto il mondo un'immagine distorta degli italiani. Siamo stati usati spessissimo come manovalanza di una "mafia" più sottile e sofisticata, quella che gestiscono i veri burattinai ed è per questo che se davvero l'associazione per delinquere è nata a casa nostra, a casa nostra deve morire per asfissia dei comportamenti clientelari e servili che purtroppo sono reali nel nostro quotidiano.

Grazie di nuovo per pensare insieme a me.
Monica 3 is offline  
Vecchio 24-05-2008, 13.21.14   #8
Monica 3
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Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Riferimento: Mafia? No, grazie. Preferisco la pace

Ricevo e volentieri trasmetto:

Sono stata a Catania per tre giorni e due notti dopo ben tre anni.
Un'emozione che neanche ti immagini, così come il lavoraccio per
bonificare almeno la cucina, un bagno e il posto dove dormire. Una
nostalgia acutissima che ancora brucia, perché è stato come un
biscottino per un affamato.
Eppure non hai idea di che cosa ho sentito:
pacchi di pasta, chili di carne, promesse di lavoro (li assumono
veramente e li licenziano dopo due mesi) in cambio dei voti e hanno
fatto cappotto eleggendo Lombardo notoriamente mafioso.

... un sacco di businesspeople dall'accento lombardo. Catania è tutta in ghingheri, di acqua ce n'è ora quanta ne vuoi, così cominciano a sprecarla anche i miei conterranei.
Monica 3 is offline  

 



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