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Vecchio 30-05-2008, 16.54.59   #1
ancient
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Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
La questione energetica (nucleare, rinnovabili, ecc.)

Nel dibattito, spesso acceso, di questi giorni sulle nuove centrali nucleari italiane ho trovato molto interessanti gli interventi dell'ASPO [Associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio]. Il loro sito è sempre ricco di spunti di riflessione, e anche in questi ultimi giorni alcuni articoli hanno attirato la mia attenzione.
Vorrei segnalarne almeno due; il primo è il commento dell'ASPO alle ben note dichiarazioni pro-nucleare dell'oncologo Veronesi: la lettera, inviata dall'ing. Longobardi al quotidiano La Repubblica non è stata pubblicata:

http://aspoitalia.blogspot.com/2008/...-nucleare.html

Il secondo riassume alcune considerazioni del prof. Bardi sulle fonti rinnovabili e sulle prospettive energetiche future (interessante il dibattito che ne è scaturito nei commenti):

http://aspoitalia.blogspot.com/2008/...vabile-ii.html

Spero che se ne possa discutere in maniera pacata anche in questo forum.
ancient is offline  
Vecchio 02-06-2008, 17.59.20   #2
Monica 3
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Messaggi: 697
Riferimento: La questione energetica (nucleare, rinnovabili, ecc.)

Citazione:
Originalmente inviato da ancient
Nel dibattito, spesso acceso, di questi giorni sulle nuove centrali nucleari italiane ho trovato molto interessanti gli interventi dell'ASPO [Associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio]. Il loro sito è sempre ricco di spunti di riflessione, e anche in questi ultimi giorni alcuni articoli hanno attirato la mia attenzione.
Vorrei segnalarne almeno due; il primo è il commento dell'ASPO alle ben note dichiarazioni pro-nucleare dell'oncologo Veronesi: la lettera, inviata dall'ing. Longobardi al quotidiano La Repubblica non è stata pubblicata:

http://aspoitalia.blogspot.com/2008/...-nucleare.html

Il secondo riassume alcune considerazioni del prof. Bardi sulle fonti rinnovabili e sulle prospettive energetiche future (interessante il dibattito che ne è scaturito nei commenti):

http://aspoitalia.blogspot.com/2008/...vabile-ii.html

Spero che se ne possa discutere in maniera pacata anche in questo forum.

Avendo avuto a che fare con l'associazione a sostegno dei bambini di Chernobil ed avendo parlato in modo esteso con alcune persone di origine Bielorussa ed Ukraina, mi sorprende molto la posizione del prof. Veronesi. O forse, non stimando troppo i comportamenti di chi vuole a tutti costi brillare nel mondo le sue dichiarazioni non mi sorprendono troppo. In ogni caso Veronesi non è il solo oncologo esistente. Ce ne sono altri, che operano per il bene dei malati prima che per proprio ego e che sarebbe bene consultare.

Mi sono già espressa sulla questione in questo forum sul nucleare in Italia, paese di sole, vento, mare e vulcani. Credo che prima di parlare di nucleare sia doveroso fare un inventario di tutto quello che si può fare prima, seguendo semplicemente il buon senso.

Monica 3 is offline  
Vecchio 02-06-2008, 19.21.23   #3
frollo
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Messaggi: 286
Riferimento: La questione energetica (nucleare, rinnovabili, ecc.)

Io penso che una decisione del genere -ripristinare il nucleare in Italia- non possa essere lasciata al popolo, né ai politici: il primo ragionerebbe con la "pancia" e i secondi col "portafogli". Nessuno dei due ragionerebbe conla testa, che dovrebbe essere l'unico organo utile per nonsbagliare.
Nonostante la pletora di "studiosi" che più o meno in buonafede difendono una tesi (bisogna nuclearizzare l'Italia) o la sua opposta (è inutile e pure rischioso), io credo che ci sia una SOLA e UNIVOCA RISPOSTA sulla convenienza di riprendere il nucleare. Questa risposta la possono dare degli esperti tecnici che sappiano mettere insieme le problematiche di investimento, di tempi, di sicurezza, di analisi dei costi in paragone con altri investimenti e di efficienza energetica.
A prescindere dagli orientamenti politici, io credo che un'analisi corretta del problema sappia dare anche una risposta certa sull'opportunità di una simile decisione.
Sulla base del fatto che io, essendo ingegnere, NON saprei dire assolutamente se le centrali nucleari potrebbero essere la soluzione o meno dei problemi energetici italiani, mi rifiuto anche solo di prendere in considerazione i pareri di politici, opinionisti, tuttologi o dei semplici "forumisti" che scrivono qui. E anche voi dovreste rimettervi a pareri qualificati. Non certamente a quelli di Veronesi, che sarà pure un bravo medico, ma non è un ingegnere nucleare, né tantomeno a quelli dei "Mario Tozzi" di turno, che saranno pure bravi divulgatori, ma di energia nucleare e di investimenti o di sicurezza, non ne capiscono nulla.
Qui ci vuole una commissione seria di esperti non prezzolati, che faccia un'analisi scientifica. Il prossimo che mi parla di referendum ...
frollo is offline  
Vecchio 02-06-2008, 21.11.59   #4
ancient
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Messaggi: 758
Riferimento: La questione energetica (nucleare, rinnovabili, ecc.)

Citazione:
Originalmente inviato da frollo
Nonostante la pletora di "studiosi" che più o meno in buonafede difendono una tesi (bisogna nuclearizzare l'Italia) o la sua opposta (è inutile e pure rischioso), io credo che ci sia una SOLA e UNIVOCA RISPOSTA sulla convenienza di riprendere il nucleare. Questa risposta la possono dare degli esperti tecnici che sappiano mettere insieme le problematiche di investimento, di tempi, di sicurezza, di analisi dei costi in paragone con altri investimenti e di efficienza energetica.

purtroppo è facilissimo giocare con i dati e piegarli ai propri interessi, in questo come in altri campi...

Credo che la risposta più sensata sia questa: chi ha già il nucleare dovrebbe continuare a utilizzarlo per facilitare la transizione alle rinnovabili (ma non solo); l'Italia che non ce l'ha e vuol partire da zero rischia invece (per citare il prof. Bardi) "di non essere in grado di alimentarle in una situazione di competizione internazionale per accaparrarsi le risorse di uranio disponibili"; "il sistema industriale italiano è tutto basato sui combustibili fossili ed è particolarmente fragile di fronte a una crisi già in atto e che non può che peggiorare. Le nuove centrali arriverebbero troppo tardi per alleviare il problema; non potrebbero cominciare a produrre energia prima del 2020, circa. Ben prima del 2020 potrebbe diventare impossibile trovare le risorse necessarie per completarle. Le nuove centrali italiane potrebbero diventare archeologia industriale ancor prima di nascere." E' una considerazione da tenere presente, a prescindere dalle solite considerazioni sui costi più o meno occulti del nucleare (lievitare delle spese in corso d'opera, decomissioning, smaltimento scorie, rischi di varia natura, ecc.).


Citazione:
Qui ci vuole una commissione seria di esperti non prezzolati, che faccia un'analisi scientifica.

e t'illudi davvero che in un paese come l'Italia si riesca a farlo?
Ammesso che si riesca a superare la fase delle chiacchiere dei politicanti e degli "esperti" di turno (oltre alla prevedibile opposizione delle comunità locali) si rischia davvero di trovarsi di fronte uno scenario come quello paventato da Bardi...
ancient is offline  

 



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