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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 22-09-2003, 19.18.11   #21
edali
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Data registrazione: 08-04-2002
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Messaggio originale inviato da Mary
Un popolo civile è formato da cittadini evoluti e progrediti.


Visto che non siamo così evoluti, si dovrebbe offrire un sussidio con dei limiti ben precisi: niente figli, e l'obbligo di prestare un servizio civile. Ci sono tanti lavori necessari alla collettività.
Uno, utilissimo, per esempio, sarebbe quello di controllare i boschi per prevenire incendi, bracconaggio e discariche abusive.
Raccolta differenziata dei rifiuti, vigilanza delle strade. Di lavori da fare se ne possono trovare fin che vogliamo.

Mary

Eh No! Cara Mary sono d’accordo con la maggior parte delle cose che le scrivi, ma non con questa e non è la prima volta. Non abbiamo il diritto e se abbiamo un po’ di buon senso dovremo accettare la realtà degli altri così come è fin quando non saranno loro stessi arrivati alle loro conclusioni oppure alla loro evoluzione che non è detto che è inferiore alla nostra. Come si può commuovere per la sorte altrui e dare o accettare di dare qualcosa per aiutarlo ponendo delle condizioni? E questa cosa dei figli? Così ragionava anche la chiesa quando hanno sterilizzato gli aborigeni. Così ragionano può darsi anche quelli che fanno l’infibulazione.

Claudio io penso di aver capito ciò che proponevi tu e penso che i tuoi post si commentano da soli.

In ultimo rigo mi scuso per chi pensa che certi interventi sono chicchere da bar, per chi non vuole può anche non leggere. Non tutti hanno il carattere così austero, ma non è detto che solo queste persone vedono e sentono la realtà.
edali is offline  
Vecchio 23-09-2003, 00.38.42   #22
Claudio
Ciò che è, è!
 
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Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
ho trovato un vecchio libro...

...che comunque meriterebbe di essere riletto per intero, perché è molto attuale, per certi versi ha previsto la situazione in cui ci troviamo oggi. E' stato scritto nel 1976 ed io l'ho letto nell'86, ma ora l'ho rispolverato, perché mi sembrava che ne parlasse anche lui, Erich Fromm in "Avere o essere?":
...
Tratto da "Avere o essere?" di Erich Fromm, ed Mondadori

Molti dei mali delle attuali società capitalistiche e comuniste scompariranno con l'introduzione di un reddito minimo annuo garantito. (…)

Il nocciolo di quest'idea è che tutte le persone, che lavorino o meno, devono godere dell'incondizionato diritto a non morire di fame e ad avere un ricovero. Non dovranno ricevere più di quanto sia indispensabile per mantenersi, ma non dovranno neppure ricevere di meno. E' un diritto che risponde a una concezione nuova oggi, benché si tratti di una antichissima norma di cui si è fatto paladino il cristianesimo, e che era messa in pratica in molte tribù " primitive ", quello secondo cui gli esseri umani hanno un incondizionato diritto a vivere, indipendentemente dal fatto che compiano o meno il loro " dovere verso la società ". È un diritto che concediamo ai nostri animali domestici, non però ai nostri simili.

Una prescrizione del genere avrà per effetto di dilatare enormemente l'ambito della libertà personale; nessuno che sia economicamente dipendente da altri (da un genitore, da un marito, da un capo) sarebbe più sottoposto al ricatto di venir lasciato morire di fame; individui dotati, che vogliono cominciare una nuova vita, potrebbero farlo a patto che siano disposti a sobbarcarsi al sacrificio di vivere, per un certo periodo, in relativa povertà. I moderni stati assistenziali hanno quasi accettato questo principio: dove quel " quasi " significa " non effettivamente ": infatti, una burocrazia continua ad " amministrare " la popolazione, controllandola e umiliandola. Invece, per avere il reddito minimo garantito non occorrerebbe che nessuno fornisca la " prova " di trovarsi in condizioni di indigenza per ottenere una semplice stanza e un po' di cibo; sicché, non sarebbe necessaria alcuna burocrazia che amministri un programma assistenziale con gli sprechi e le violazioni della dignità umana che gli ineriscono.

Il reddito annuo minimo garantito assicurerebbe reale libertà e indipendenza; per tale motivo, esso è inaccettabile per ogni sistema basato sullo sfruttamento e il controllo, soprattutto per le varie forme di dittatura. È caratteristico del sistema sovietico che sistematicamente siano stati e continuino a essere respinti anche semplici accenni alla possibilità di fornire gratuitamente beni o servizi assolutamente elementari, come a esempio trasporti o latte gratuiti. L'unica eccezione è costituita dal servizio medico, ma anche quest'eccezione è tale solo in apparenza, perché la concessione del servizio risponde a una precisa condizione, e cioè che chi ne usufruisce sia malato.

Tenendo presente l'attuale costo del mantenimento di una vasta burocrazia assistenziale, nonché quello richiesto per il trattamento di malattie corporee, soprattutto psicosomatiche, oltre che per opporsi alla criminalità e per combattere la diffusione delle droghe (si tratta, in tutti e tre i casi, in larga misura di forme di protesta contro la coercizione e la noia), sembra lecito supporre che la ' spesa necessaria ad assicurare a chiunque lo desideri un minimo annuo garantito, sarebbe inferiore a quella richiesta dal nostro attuale sistema di assistenza sociale. Si tratta di un'idea che apparirà senza dubbio inattuabile o pericolosa a coloro i quali ritengono che " gli uomini sono sostanzialmente pigri per natura ". Ma è questo un cliché che non si basa sui fatti: è un semplice slogan che funge da razionalizzazione della riluttanza a rinunciare al sentimento di potere nei confronti di coloro che non ne hanno affatto.
...
A voi i commenti.
A proposito, credo che esista una cosa come la "coscienza collettiva". Se imparassimo a lasciarci guidare da questa, una coscienza che ha un cuore e che non necessita di regolamenti, proibizioni o controllori con il potere di "correggere" gli errori della "massa", non faremmo altro che essere ciò che siamo.
La gente non può rigare diritta con la forza, ma può vivere in un sistema di relazioni che privilegi la coscienza ed il senso di collettività. Non è questione di dover porre freni di alcun tipo. Chi sarebbe autorizzato a metterli?! In natura tutto si autoregola. Non esiste potere superiore esterno che possa rendere cosciente l'uomo al di fuori della sua stessa coscienza.
Claudio is offline  
Vecchio 04-10-2003, 10.06.23   #23
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
grazie edali


grazie Claudio

From è stato il mio primo contatto con il mondo reale, molti e molti anni fa. Forse è il caso di andare a rispolverarlo.

Edali, hai perfettamente ragione. Me ne sono resa conto.

In effetti io sono per la libertà, ma sono anche un essere umano.

Mi sono resa conto di non avere del tutto fiducia negli esseri umani. Di certo ci sarà qualcuno che con il minimo per la sopravvivenza non farà assolutamente nulla: ma sarà un suo problema. Per i figli sarà lo stesso, ciascuno deve avere su di sé la responsabilità di se stesso. Ritiro non solo a parole ma dal mio cuore e dalla mia mente questo pensiero.

Ti ringrazio per avermi fatto da specchio. Guardandomi in te mi sono accorta di avere la fronte sporca. Ora l'ho pulita. Forse, certamente mi sporcherò ancora. Ma questo è parte della vita.

Mi sento meglio.

Qualche giorno fa hanno aperto un ipermercato vicino al mio paese. Quando sono entrata sono rimasta stupefatta: era molto bello. (anche se mi dispiace per i negozi che probabilmente chiuderanno qui in paese)
Il mio stupore nasceva anche dal fatto che l'ho visto costruire. Diversi anni fa era solo una voce che circolava. Poi se ne iniziò a parlare sui giornali. Poi vi spianare il terreno, arrivarono le fondamenta e i primi muri. In poco tempo lo hanno messo su. Ed ora è aperto. Quella "voce" senza peso che avevo sentito circolare ora era diventata concreta.

In quel momento la mia parte pessimistica aveva un duro colpo: tutto è possibile se esiste la volontà di farlo.

Anche questo nostro pensiero che sembra utopistico un giorno, se ci sarà la volontà di attuarlo diventerà realtà.

Quando la cioccolata arrivò in Europa la chiesa disse che era una cosa del demonio. Ma la gente è andata avanti ugualmente trasformando la cioccolata in un cibo stupendo.

Trenta anni fa una donna che concepiva un figlio fuori dal matrimonio era una "donna perduta".

Con questo voglio solo dire che siamo noi a cambiare le nostre vite e la società in cui viviamo. Solo noi, piccoli e poveri esseri umani.

Galilei rischiò il rogo ai suoi tempi ora è nei libri.
Tutto è possibile, proprio tutto. Il limite siamo solo noi stessi.

Ancora grazie

Mary
Mary is offline  
Vecchio 31-10-2003, 00.47.58   #24
Marco_532
Vivi!
 
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Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
Re: ho trovato un vecchio libro...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Claudio

Molti dei mali delle attuali società capitalistiche e comuniste scompariranno con l'introduzione di un reddito minimo annuo garantito. (…)
...I moderni stati assistenziali hanno quasi accettato questo principio: dove quel " quasi " significa " non effettivamente ": infatti, una burocrazia continua ad " amministrare " la popolazione, controllandola e umiliandola. Invece, per avere il reddito minimo garantito non occorrerebbe che nessuno fornisca la " prova " di trovarsi in condizioni di indigenza per ottenere una semplice stanza e un po' di cibo; sicché, non sarebbe necessaria alcuna burocrazia che amministri un programma assistenziale con gli sprechi e le violazioni della dignità umana che gli ineriscono...
...Il reddito annuo minimo garantito assicurerebbe reale libertà e indipendenza;...
... assicurare a chiunque lo desideri un minimo annuo garantito, sarebbe inferiore a quella richiesta dal nostro attuale sistema di assistenza sociale. Si tratta di un'idea che apparirà senza dubbio inattuabile o pericolosa a coloro i quali ritengono che " gli uomini sono sostanzialmente pigri per natura ". Ma è questo un cliché che non si basa sui fatti: è un semplice slogan che funge da razionalizzazione della riluttanza a rinunciare al sentimento di potere nei confronti di coloro che non ne hanno affatto.
A proposito, credo che esista una cosa come la "coscienza collettiva". Se imparassimo a lasciarci guidare da questa, una coscienza che ha un cuore e che non necessita di regolamenti, proibizioni o controllori con il potere di "correggere" gli errori della "massa", non faremmo altro che essere ciò che siamo.
La gente non può rigare diritta con la forza, ma può vivere in un sistema di relazioni che privilegi la coscienza ed il senso di collettività. Non è questione di dover porre freni di alcun tipo. Chi sarebbe autorizzato a metterli?! In natura tutto si autoregola. Non esiste potere superiore esterno che possa rendere cosciente l'uomo al di fuori della sua stessa coscienza.

In teoria il succo del discorso potrebbe essere giusto, ma potrebbe essere effettivamente applicabile? Per me no e per voi?
Marco_532 is offline  

 



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