Quanto m'attizza quella figurina di Goldrake, scommetto che è proprio ciò che mi manca per concludere la mia collezione di cose futili.
Provo ad impegnarmi… solo fantasia…
Credo che l'insieme delle parole utilizzate - scritte, pensate o dette - nel corso della storia dell'umanità, abbia esaurito la gamma delle combinazioni matematiche possibili, ritengo, pertanto, che tutto sia già stato scritto o detto…
Immagino un gran librone, il Libro dei Libri, composto di tutti i segni scritti nel corso della storia, in tutte le lingue possibili. Così, gettati alla rinfusa, incastrati l'uno nell'altro, confusi l'uno nell'altro; quest'insieme compone un'infinità di termini senza alcuno spazio o segno d'interpunzione che renda agevole la decodifica del significato di ciascuna parola e di quello complessivo. Quest'immaginario Librone è la somma delle cose già scoperte, inventate, intuite, dimostrate; delle teologie, delle filosofie e delle scienze esistenti e non più, anche quelle solo pensate; delle opere d'ingegno, anche mai pubblicate; in definitiva l'insieme della cultura esistente e anche di quella oramai persa.
Ma non solo, contiene anche quanto è ancora in attesa di essere reso noto e ciò che forse mai lo sarà... Questo Librone è il 'Libro della Verità' (niente di metafisico… please!).
L'uomo, nel corso della propria millenaria esistenza, ha portato alla luce, procedendo per progressive decodifiche, solo parti dello 'scritto' complessivo; in sostanza, ha operato come un abile scultore; sgrossando e rifinendo, con il suo acuto scalpellino (la Mente, etc…), ha fatto emergere dal 'marasma crittografico' alcune cose, altre ancora no.
Le nuove idee, vigliacche, si nascondono proprio nelle miriadi di trame di parole possibili; compito dell'uomo, dei nuovi pensatori non è quello di inventare qualcosa d'inedito, ma piuttosto di recuperare il senso delle cose già scritte. La sua opera deve avvenire per mezzo di continue approssimazioni e rifiniture; così, sgrossando, porterà alla luce, come un archeologo, le 'cose' nuove, lasciando ricadere, come materiale di risulta, quelle assurde.
E' un po’ un paradosso definire novità una cosa già scritta, ma, in questa mia fantasia, la novità non sarebbe la scoperta in sé, piuttosto la manifestazione del loro originario ed originale significato. Questa nuova cultura portata alla luce renderà possibile sollevare il velo che ancora avvolge parte del Testo, e così procedendo, forse, si potrà pensare di arrivare, un giorno, a renderlo chiaro e intelligibile nella sua interezza.
Ma purtroppo non è così! Tutti i caratteri, anche quelli che appaiono non significativi e ridondanti, sono comunque indispensabili per la comprensione complessiva dello 'Scritto'. L'opera di rifinitura e sgrossatura fa si che parte di quei caratteri vadano persi o non tenuti nella debita considerazione, dimenticati o abbandonati; ma sono questi che, se ben amalgamati e intrecciati fra loro, renderebbero possibile svelare altri misteri che, a loro volta, restituirebbero la conoscenza dell'intero, per cui permarrà sempre un'area di non noto, da indagare. La progressione dell'indagine crea altro 'materiale di risulta' che, per effetto dell'incontrovertibile propensione umana all'errore, non è facile, se non addirittura possibile, recuperare. Anche qualora tutti i caratteri e tutte le parole possibili dovessero essere tenuti nella giusta considerazione, improbo risulterebbe il compito di dar loro il giusto ordine logico, tale da permettere la comprensione dell'intero Libro.
Non è possibile che l'umanità giunga mai a scoprire e conoscere tutto quello che vi è da scoprire o conoscere, anche se il 'Tutto' dovesse già essere stato scritto.

Chissà perché mi viene spontaneo rispondere che forse le 'nuove' idee potrebbero essere un completamento ed un perfezionamento delle idee che le hanno precedute, da cui deriva che le vecchie potrebbero trovare corretta applicazione pratica solo, o anche, alla luce delle 'nuove' (fra apici per mantenere la coerenza con la mia fantasia del Librone) idee/scoperte.

Non mi resta che un'ultima considerazione… quanto precede non è originale… tutto è già scritto, ho solo usato uno scalpellino per portarlo alla luce… ma che fatica!

Non ho letto gli altri inteventi.
Può anche darsi che tutto sia già stato scritto e letto, ma finchè esisteranno persone che pensano e sentono e hanno voglia di scrivere ciò che pensano e sentono, ciò che scriveranno sarà nuovo perchè nuovo è il loro modo di pensarlo, viverlo, sentirlo.
Se poi funzionano le mie teorie e la forma è il contenuto e il contenuto è la forma e il lettore è coautore del testo, anche ciò che è già stato scritto, riletto diventa altro e se pure scrivo un pensiero già pensato lo sprimerò in altro modo, eslorandone altri anfratti.

Poi, io sinceramente credo che il pensiero umano, come la vita, proceda a spirali e che ad ogni giro, sebbene possa sembrare in un luogo già visto, in realtà sorvola lo stesso paesaggio ma ad un'altezza (o bassezza?) differente.

ciao

Bella l’immagine che Visechi ha scolpito del “librone” che contiene l’intero, evidenziando come purtroppo l’opera finita, proprio a causa dell’affinamento, precluda l’accesso all’intero.

D’altro canto ero certo che Visechi non avrebbe resistito alla seduzione di ricevere una figurina di Goldrake, anche perché presumo, (assumo e desumo), che da fan di Guccini quale egli è, saprà sicuramente che due dei musicisti che lo accompagnano (Ares Tavolazzi e Vince Tempera) sono gli autori della mitica sigla della serie di cartoni animati giapponesi "Goldrake", ovvero "Ufo Robot".

Comunque grazie a tutti per la partecipazione; a Mary, Laurablu, Catharsis, Edali, Bomber, Visechi e Fragola, (rigidamente in ordine di apparizione).
P.S. A bomber non so se darò la figurina, vista la sinteticità del suo intervento.

Un abbraccio a tutti/e….

La prima cosa che mi viene in mente è: nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Mi verrebbe da dire che vale anche per il pensiero.

Tuttavia quello che mi stimola a rispondere a questo thread è quello che dice VanLag: il suo equilibrio interiore non è male sino a che non viene a contatto con gli altri.........le inevitabili frizioni creano scompensi.......

...ecco questo è un punto, a mio avviso, veramente interessante e, forse, decisivo.

E sicuramente è anche uno dei miei più grossi problemi......francamente avevo abbandonato la partita accollandomi una bella sconfitta (l'ennesima) tuttavia trovo veramente stimolante questa riflessione...........tanto per la cronaca era arrivato a questo preciso punto: nella misura in cui mi rassegnavo e riuscivo a far scaturire una impersonale calma olimpica (autentica eh senza barare con me stesso) il nodo si scioglieva............il problema si risolveva interiormente e addirittura in modo soddisfacente anche nella prospettiva esteriore..........

....purtuttavia era frutto di uno stato di grazia e non una capacità acquisita.........

Ciao

visechi
hai ragione, concordo.
Tutto è già stato scritto. Proprio come un blocco di marmo che contiene ogni forma. Lo scalpellino elimina..... quello che non serve. Tutto è. Noi più che creare forme ci divertiamo a giocare con.... gli scarti. Ma anche gli scarti restano una forma.

Certo, non ne ricaviamo molto, ma forse meglio di niente. Anche se il niente non è possibile realizzarlo....nonostante i nostri sforzi.

Troppi puntini di sospensione! Vi è mai capitato di tentare di realizzare una buona ricetta ma con scarsi risultati?! A me capita spesso. Poi mi accorgo che c'è una "cosina" e il risultato cambia.

Sono state scritte molte buone e valide ricette per noi. Solo che manca un "qualcosa" per riuscire a realizzarle.
Ma prova e riprova, con un poco di pazienza, non si sa mai.

Ciao
mary

Caro freedom

la calma, l'equilibrio che scaturiscono da una repressione o controllo sono destinati a misera fine.

La calma deve scaturire quasi da sé, senza alcuno sforzo. Dalla consapevolezza.
Certo, non è cosa da poco!

Un tempo io sembravo la persona più mite, tranquilla, pacifica di questo mondo. Dovuto al continuo adattamento ad ogni situazione. Ma quando andavo in collera tutta me stessa era una collera. Una volta che venivo scossa per tranquillizzare le acque a volte mi ci volevano giorni.

Oggi mi capita ancora di incavolarmi, ma mentre a voce alta espongo le mie sacrosante ragioni, ho imparato a guardarmi e a sorridere di me stessa. La "furia cieca" non dura che pochi istanti, la collera prosegue il suo corso ma si dissolve poco dopo senza quasi lasciare traccia.
E se qualcuno critica, si oppone, non condivide i miei pensieri non mi crea alcun problema, anzi. Mi offre la possibilità di rivedere i miei pensieri, anche su questo forum mi è capitato. E' lo trovo molto bello. Accorgersi, rivedere i propri pensieri è stupendo.

Ad agni attrito bisogna chiedersi: perché me la sto prendendo così? cosa c'è in me che devo rivedere? e se avessi torto? Già! e se avessi torto?!!!!!
Che splendida occasione di imparare, che grande opportunità di crescere.

Ciao
mary

Ciao a tutti (ogni tanto sento un tremito nella Forza e vengo a vedere cosa succede qui, vero ed unico centro di gravità dell'universo )

Tutto è già stato pensato ?

SI!

Questa è la risposta che, da quando gli uomini hanno cominciato ad articolare qualcosa in più di monosillabi di consonanti, le varie generazioni si sono sentite dire.

NO!

Questa è la risposta che le generazioni successive hanno sempre dato, smentendo continuamente le generazioni precedenti.

Siamo passati da Tolomeo a Copernico, da atomi gelatinosi ad atomi dinamici, da concetti continui a concetti discreti, da credenza a conoscenza.

Esiste un limite?

Forse si, ma TENDENZIALMENTE NO!

Gli ultimi cento anni sono stati prolifici di scoperte, dall'acqua corrente alla luce elettrica, dal carbone alla fusione nucleare e via dicendo e credo che sia solo una questione di "metabolizzazione", di tempo. Una volta la formazione scolastica elementare si limitava al sillabario ed alle operazioni aritmetiche; forse un giorno qualcuno dirà la stessa cosa riferendosi alla composizione teatrale ed alla fisica quantistica.

Se è vero che siamo pigmei sulle spalle di giganti, allora è altrettanto vero che, di generazione in generazione, questi giganti crescono e cresceranno sempre di più.

E' solo questione di tempo, per nuove domande e per nuove risposte.

Cerchiamo di non avere la presunzione di riuscire noi a rispondere alle domande che noi stessi poniamo.

Lasciamo qualcosa da fare anche ai nostri nipoti!

Come sempre grato della benevolenza di cui siete soliti omaggiarmi,
Vi saluto genuflettendomi onorando la vostra saggezza.

L'umile, devoto, fedele servo Vostro

ObyWan.

ObyWan

giusto quel che dici, ma questo vale quando il riferimento è la ricerca verso la strada della materia e non del nostro spirito.

Per quanta riguarda il mondo delle scoperte i passi sono stati da gigante ma nella spiritualità o potremmo anche dire per quanto riguarda la psiche siamo rimasti intrappolati all'età della pietra.

Qualcuno scorge una differenza tra quello che sappiamo dei nostri avi di duemila, cinquemila, diecimila anni fa e noi?!
Non certo in merito ai telefonini e alle guerre stellari, ma al nostro comportamento, alla nostra spiritualità.

Anche la rivoluzione di Cristo è andata smarrita. Se diecimila anni fa l'uomo aveva degli idoli oggi noi continuiamo ad averne, si sono solo trasformati. Invece del sole adoriamo qualcosa d'altro ma sempre di idoli si tratta. Se prestiamo attenzione ne scopriremo molti di più dei nostri avi.
Persino Cristo lo abbiamo messo su di un altare e lo adoriamo invece di divenire quel che ci ha indicato.

Tutte le novità in merito alla nostra crescita psichica-spirituale è rimasta indietro.
Non vi scandalizzate! Guardate ed osservate l'uomo senza telefonino e senza carta di credito, senza automobile e senza un lavoro, o anche con tutto questo.
Se guardiamo bene vedremo la nostra barbarie.

Ne abbiamo di cose da scoprire!!!! per crescere un pochino. Solo un pochino!
Mi auguro che riusciremo a vincere anche questa lezione.

Ciao
Mary

Mi stavo facendo un pacco gigante di "***** Miei" quando mi é giunta voce dell'incentivo di VanLag !?!

Una figurina di Goldrake ?????? semplicemente irresistibile

beh ! Condivido molte delle cose che sono state scritte...ma per me la risposta è NO. Non credo che tutto sia stato già detto e scritto. Certo tirar fuori qualcosa di nuovo ed originale ora è semplicemente molto più difficile.
Anche gli stilisti non sanno che cosa inventare per essere originali e alla fine fanno vedere un paio di tette, qualche stravaganza e molte cose improponibili.
Spesso vale ripetere un concetto vecchio ma sempre valido che delle boiate pazzesche ma originali.
Anche nella musica, qualcuno sostiene che che le melodie si cominciano a ripetere ed è difficile tirar fuori qualcosa di nuovo.
Poi c'è un problema di "memoria", Prendi alcuni giovani, che vuoi che ne sappiano di Marx e Gesù !!
Ho tuttavia la netta sensazione che stiamo andando incontro a un periodo di grandi cambiamenti che forse faranno emergere pensieri nuovi.

Saluti

Franco1