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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 17-10-2003, 22.18.25   #1
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Secondo voi........

.......E non sapete con quanta soddisfazione dopo infiniti “secondo me”, metto in forum un bel “secondo voi” ma oltre la soddisfazione c’è la domanda...... Allora........

- secondo voi è vero che tutto sia già stato scritto, detto e pensato e che non ci possono essere idee nuove, oppure l’’universo intellettuale è come quello fisico e cioè illimitato? -
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Vecchio 18-10-2003, 10.17.35   #2
Mary
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Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Ci sono le lettere dell'alfabeto, poi si compone una parola, poi una frase, poi tutto il resto. Il limite è sempre determinato dalla capacità del singolo individuo ma anche dalla collettività.

Il solo limite è il nostro limite. Qual è il limite di un cerchio?
Ma anche nel nostro limite non vi è limite.
Un esempio. Sono stata a Grottaglie una cittadina in provincia di Taranto (Puglia), rinomata per oggetti in creta. Piatti, brocche, utensili dipinti a mano con maestria. Bello vederli lavorare. Sono fatti in serie ma uno non è mai identico all'altro. Il pennello dell'artista anche riproducendo lo stesso disegno non può farlo mai identico all'altro: ciascuno è unico.

Questo vale anche per i nostri pensieri, le nostre idee. Io posso ripetere gli stessi concetti mille volte ma ogni volta dentro di me sono suscitati da una sensazione diversa. E' inevitabile perchè io non sono più quella di ieri.
Chi liquida dicendo: uffa! sempre le stesse frasi. Lo abbiamo già detto cento volte.
Quel "'l'abbiamo già detto cento volte" equivale a un essersi fermato, un non essere consapevole della propria crescita.
La ruota è stata scoperta non si sa quando ma di certo migliaia di anni fa. E' rimasta sempre una ruota ma l'uso muta continuamente.

Spesso noi andiamo in cerca della novità, ignorando che anche le cose più scontate sono novità se le guardiamo con i nostri occhi e il nostro essere di quel momento.

Siamo in una continua "caccia al tesoro", il tesoro è nascosto da qualche parte e noi cerchiamo di interpretare gli indizi per scoprirlo. Forse non arriveremo mai a scoprirlo, ma cosa importa. La caccia, la ricerca, l'impegno possono essere più importanti del tesoro stesso.

Ciao
Mary
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Vecchio 18-10-2003, 16.23.07   #3
Laurablu
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Secondo me......ahhh..le idee ed i concetti, non parlo delle scoperte scientifiche e tecnologiche che sono frutto di perfezionamenti questi si , a catena, sono cicliche. Nel senso che è vero che tutto ed il contrario è stato detto o scritto, ma in modi e tempi diversi. Per cui ogni tanto le cose, date per spacciate, si ripresentano e sembrano immense novità.
Si dice che il cervello umano non abbia subito mutazioni nel corso dell'evoluzione. L'uomo si è evoluto, a catena, ma l'intelligenza dell'uomo è rimasta la stessa. Si dice.
Laurablu is offline  
Vecchio 18-10-2003, 17.14.21   #4
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
Boh,dopo più di un anno di discussioni su questo forum mi verrebbe da rispondere affermativamente.Tutto mi sa di detto e ridetto.
Nonostante tutto secondo me il sapere umano è infinito,ogni singola persona appartenente ad una collettività,essendo unica e irripetibile,aggiunge qualcosa di suo ad una riflessione.Sumature dovute al singolo carattere.
Diciamo che,matematicamente parlando, la conoscenza(intesa in modo generico,in modo che comprenda sia la conoscenza di se stessi che quella del mondo che ci circonda) tende all'infinito.Vi è un limite che non potrà mai essere raggiunto,ma a cui ogni uomo può avvicinarsi asintoticamente fino quasi a sfiorarlo.Chi si avvicina di più sarà maggiormente "illuminato" rispetto a chi risulta più distante.Nessuno raggiunge il 100%.Anche perchè essere onniscienti vorrebbe dire sapere cosa ha fatto Tizio,che abita dall'altra parte del mondo, 'sta mattina quando s'è alzato dal letto..cioè,molte conoscienze risulterebbero anche superflue!L'importante è raggiungere una buona percentuale.
sisrahtac is offline  
Vecchio 18-10-2003, 23.27.31   #5
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
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si ma.....

Mentre ringrazio chi ha risposto fin’ora...... invito altri ad intervenire....... (eventualmente farò un piano di incentivi sugli interventi….. che ne dite di una figurina di goldrake come premio per ogni intervento? ).

Comunque quello che stò cercando di capire è se ci potranno essere, nella storia del pensiero umano, altre curve come quelle che furono determinate ad esempio dal pensiero di Socrate, di Gesù o di Marx. (il 3d ha valenza laica, non me ne voglia chi ritiene, per fede, le parole di Gesù come verità rivelata), oppure se veramente il pensiero umano è al capolinea per esaurimento di idee?
VanLag is offline  
Vecchio 19-10-2003, 08.49.57   #6
edali
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
Secondo il mio umile parere (parlo da ignorante solo a modo intuitivo) il pensiero umano non è a capolinea, ma è in continuo movimento. Ogni tanto se ne esce fuori uno che fa le somme e da una nuova soluzione. Tutto dipende dalle esperienze vissute dai popoli e dalla capacità di andare avanti senza la necessità di un cambiamento.
Dove è la mia figurina?
edali is offline  
Vecchio 19-10-2003, 09.41.12   #7
Mary
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caro VanLag

mi ponevo una piccola domandina: a cosa servono nuove idee, nuove svolte se non riusciamo a mettere in pratica quelle che già ci sono?

Per scienza e tecnologia viene posto un passo dietro l'altro. Ad una scoperta ne segue un'altra. In effetti non si può scoprire un'altra galassia se non si è scoperto prima il cannocchiale. E dalla lente si passa al microscopio. Senza il microscopio è alquanto difficile vedere un virus.

Bene, se le idee. i pensieri dei Grandi che sono scesi su questa terra non sono stati correttamente applicati, che speranze abbiamo di averne di nuove?!
Non capisco poi a cosa potrebbero mai servire!
Sono convinta che quando l'umanità sarà riuscita a fare un piccolo passo verso il progresso psichico sarà facile aprire la porta a nuove concezioni, a nuove mete.

O forse c'è qualcosa di sbagliato nelle formule dei Grandi Uomini?! Già, e se avessero sbagliato i calcoli?! In fondo hanno fatto tutto da soli, dove erano le donne?!!!! Non hanno mai dato il loro contributo alla stesura di nuove idee. E' vero che gli uomini le avrebbero cacciate a pedate, anche se qualche piccola idea fosse venuta loro in mente.
Forse idee prettamente maschilistiche non posso produrre frutto. Come il seme maschile, da solo, non può generare.
Non avevo mai pensato a questo, ringrazio chi mi ha permesso di formulare questo pensiero.

Non avevo mai dubitato che nei pensieri dei Grandi Uomini ci potese essere qualcosa di sbagliato.
Sì, credo che ci sia qualcosa che non va.
E potrebbe essere proprio quello dei rapporti uomo - donna.
Le grandi religioni monoteistiche (non so se è lo stesso per i grandi filosofi) relegano la donna ad un gradino sotto l'uomo, se non nello scantinato.
Allora mi domando come si possa parlare di evoluzione se la persona che si dovrebbe amare, la compagna, l'amante, la madre, la sposa, la sorella viene posta anche un solo millimetro al di sotto del maschio?!
L'amore, quello vero, segue la legge dei vasi comunicanti. Nessuno può stare la di sotto o al di sopra senza ritrovare costantemente la parità.
Devo essere uscita fuori tema ma voglio condividere questi pensieri con voi.

Torno al tema: non abbiamo scoperto tutto, anzi siamo dei veri barbari, siamo ancora nelle caverne per quanto riguarda la nostra evoluzione psichica.

Buona domenica
ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 19-10-2003, 18.43.04   #8
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
let's go on.....

mi ponevo una piccola domandina: a cosa servono nuove idee, nuove svolte se non riusciamo a mettere in pratica quelle che già ci sono?

Ohibò Mary……. ce ne sta per una altro 3d…. Perché le filosofie fino a qui enunciate non hanno funzionato nel gestire i problemi sociali? Le “utopie” come quella di Cristo o di Marx sulla carta erano allettanti ma si sono perse da qualche parte…. Dove?

Edali il tuo ottimismo – Ogni tanto se ne esce fuori uno che fa le somme e da una nuova soluzione. - mi rincuora. (P.S. Per le figurine non temere…. Sono in stampa…. Anzi se Visechi mi da la sua idea sull’argomento in oggetto aumento il premio a due figurine…..)

Cerco di spiegare il mio desiderio di “nuove idee”…… che poi è un po’ il motivo del 3d…. Personalmente trovo che siamo in vuoto culturale spaventoso perché la società negli ultimi due secoli si è evoluta molto più velocemente delle forme pensiero e noi, come ho già avuto modo di dire, stiamo gestendo le società moderne con i sistemi che operavano nella società contadina.
La paurosa caduta verticale delle religioni tradizionali ed il disperdersi della ricerca interiore in 1000 rivoli diversi è forse uno dei derivati più evidenti di questo fatto. Basta guardare nel forum di spiritualità la variopinta gamma di tendenze e di spinte nel relazionarsi col divino. E’ quasi come se avessimo una religione per ognuno di noi. E d’altro canto, per chi non si accontenta più e vuole davvero delle risposte le religioni tradizionali appaiono sempre meno credibili.
Comunque pur sapendo che i due problemi sono legati, perché una società di perfetti sarebbe inevitabilmente perfetta, tendo a separare il problema della ricerca personale, (che secondo mè è più facile da risolvere), dal problema della gestione delle società. La cultura, le filosofie, ed in parte anche le religioni, dovrebbero contenere le linee guida per il buon funzionamento delle società e se tutto è già stato detto e pensato, credo che, siamo messi male.
VanLag is offline  
Vecchio 19-10-2003, 23.34.14   #9
Mary
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Messaggi: 2,624
Caro VanLag

Io sono convinta che una religione uguale per tutti non porta alla divinità. La divinità può e deve essere cercata in prima persona, senza alcun intermediario, altrimenti ci si ritrova dove siamo adesso.

Non condivido il tuo pensiero che la ricerca personale sia la più facile da risolvere. Io direi che è la più difficile in assoluto.

Una legge, una religione, un credo, una ideologia si fabbrica quasi da sola. E di seguaci ne trova a bizzeffe. Non dimentichiamo le sette più strampalate e pericolose che attirano tanta gente.

Il buon funzionamento di una società è dato dai cittadini che la compongono e non certo dalle leggi, che i politici emanano.
Esisteva qualche hanno fa una legge che vietava il furto con destrezza, mi riferisco ai falsi in bilancio, mazzette, tangenti...... la legge non aveva alcun senso visto che a certi livelli era del tutto normale non tenerne conto.

E' stato detto e pensato tanto (non tutto) ma resta il fatto che c'è qualcosa che non va.
Come progettare una splendida casa che però non sta in piedi. Se non si riesce a realizzare il progetto vuol dire che c'è una falla da qualche parte.
E la falla credo si trovi nel singolo individuo che forma la società.

Non ci sarà religione, politico, legge che possa salvare l'umanità.
Fino a quando ciascun individuo non si farà carico delle proprie responsabilità. Delegare a qualcuno, seppure considerato un'autorità, il nostro potere è molto semplice ma disastroso dal punto di vista evolutivo.

La vera rivoluzione, la "nuova idea" potrebbe essere proprio quella di divenire adulti capaci di usare il proprio cervello in libertà.

Ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 20-10-2003, 13.52.40   #10
VanLag
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E la falla credo si trovi nel singolo individuo che forma la società.

L’uomo è bestiale ed egoista, ma è anche tenero e fragile, esso si compone di radici che lo legano indissolubilmente alla terra e di rami che si protendono verso il cielo. Io credo che non cambi l’uomo se non cambi la cultura in cui è intriso, così come non cambi la cultura se non cambi l’uomo. Il 3d in oggetto è focalizzato sull’aspetto culturale.

Forse la difficoltà nel spiegare il mio punto di vista stà nel fatto che siamo così presi dai nostri problemi personali che non riusciamo a scindere il problema individuale da quello sociale.

Mi rifaccio chiaramente alla mia esperienza personale, che è l’unica che conosco, ed individualmente vedo che mi basta poco per stare bene ed avere una vita serena, ma non appena entro in relazioni con le strutture complesse quali l’azienda dove lavoro, il traffico cittadino, oppure il sistema sanitario, piuttosto che la burocrazia comunale per allargare una finestra di casa mia, ecco che la semplicità del mio essere viene sommersa da tali e tante problematiche, capaci di sconvolgere l’equilibrio semplice del mio sistema individuale.
Ne posso pensare, dal basso della mia semplicità, di semplificare la struttura sociale, e neppure mi posso porre fuori da essa, se non al prezzo di fare una vita da eremita isolata e solitaria.
Ecco quindi che il mio equilibrio interiore si “corrompe” nella proiezione della mia individualità, nel corpo sociale ed è in questo preciso punto, secondo me, che si dovrebbe inserire quei “sistemi di pensiero” capaci di attutire questa frizione.

La rassegnazione che l’uomo sia cattivo e che tutto quanto è stato detto, scritto e pensato fin’ora non ci abbia aiutati a sgravarci dai nostri pesi sono legittime ma non per questo certe, anzi le storture che tu Mary evidenzi sono oggi così evidenti che, a mio avviso, sono proprio il segnale di un cambiamento ormai vicino.

Ciao …
VanLag is offline  

 



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