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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 22-11-2003, 00.39.42   #1
Marco_532
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Roma 1855 : Sul LUSSO

Dal libro :” Saggio teoretico di Diritto Naturale”, del P. Luigi Taparelli D.C.D.G., Roma 1855, pag. 552/553.

Che cos’è il lusso? È egli un male? E male cui possa e debba la società diventare? Ecco tre quesiti intorno a cui risponderemo teoricamente secondo i principi da noi stabiliti : chi bramasse più diffusa ed erudita risposta, vegga il bel discorso del profondo Gerdil nel T. V delle sue opere.

Lusso è l’eccessivo dispendio fatto per ostentazione nei mezzi di decente conservazione : eccessivo è il dispendio quando è contrario o al fine individuale, o al fine sociale, o all’ordine dei mezzi.
Il fine individuale dei mezzi di conservazione è il sostentamento, la sanità, la robustezza : un dispendio che stempra le forze di corpo e spirito, che logora la sanità e rende inabile a procacciarsi sostentamento, che prepara accelerata la morte, è contrario al fine individuale di questo mezzo.
Il fine sociale del dispendio nella conservazione del corpo è ciò che abbiamo detto decenza, ossia il convenevole. A ben comprendere la natura riflettasi che nella società, la disuguaglianza di condizioni è necessaria ; necessarie per conseguenza e le maniere varie di ottenere i particolari intenti delle condizioni, e i vari generi di vita più o meno laboriosa, e i vari gradi di dignità e di ossequio. Il militare non potrebbe vestir come il togato, né questi reggerebbe alla corazza e all’elmo ; chi studia non dirigerebbe la cipolla del mietitore, né il mietitore sarebbe pago del cioccolatte per mezza giornata; le spalle del facchino non otterranno mai la laurea dei dottori, né il consiglio del ministro sarà riverito come il comando del sovrano. È dunque nell’essenza della società una varietà nel trattamento esterno, perché la varietà delle condizioni crea varietà di mezzi, di bisogni, di gradi. Il convenevole a ciascuna è decenza, il sovrappiù è lusso : dunque lusso è dispendio disordinato anche nell’ordine sociale….Che se il lusso è un dispendio eccessivo contro il fine e contro l’ordine dei mezzi relativamente all’individuo e alla società, è evidentemente un male anche sociale; contro del quale la società ha diritto per conseguenza a dovere di riparar sé medesima con tutti quei mezzi che la prudenza suggerisce e la giustizia approva….Insegnando l’orror della voluttà, il disprezzo del fasto, la inviolabilità dei doveri, essa sterpa dalla radice il lusso e stabilisce nelle mura domestiche il regno di una saggia economia ricca pei presenti e provvida pei bisogni futuri.

Riflessione personale a 148 anni dallo scritto, di un individuo governato da una società malata e corrotta:

Ciò è quanto non è stato capito o voluto capire, ciò che non è stato fatto e ciò che è stato usato come mezzo per altri fini, ciò che gli stessi cittadini non hanno voluto accettare, ciò che gli stessi cittadini non hanno richiesto con la volontà dovuta, ciò che alcuni comprendono e altri distorcono, ciò che dovrebbe essere fatto, ciò che dovrebbe avere un’importanza primaria per lo Stato, ciò che renderebbe l’individuo migliore ciò che farebbe crollare molte illusioni, tutto questo rischia di diventare “un’utopia”. La società moderna è basata su “lusso” e più si sviluppa in questo senso più sarà difficile dirigerla nell’altro. Il popolo da solo non è capace di applicare una tale rivoluzione, ma è in lui che risiede l’Input della stessa : si deve lottare a tal proposito attraverso la rinuncia al lusso del singolo. Questo a mio parere è l’unico mezzo che possa avvicinare la società a tale sviluppo intelligente e costruttivo.

Voi che ne pensate di tutto questo?
Marco_532 is offline  
Vecchio 22-11-2003, 08.15.04   #2
alessandro
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Se mi proponevi l'ascolto di "tutti vogliono viaggiare in prima" del Liga il messaggio era uguale, ma il treno è un po'affollato chi è disposto a scendere?
alessandro
alessandro is offline  
Vecchio 22-11-2003, 11.45.26   #3
Marco_532
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Messaggio originale inviato da alessandro
...ma il treno è un po'affollato chi è disposto a scendere?

Quali sarebbero le tue considerazioni in merito?........preticamente hai riassiunto quello che avevo già scritto elogiando quasi uno stato di rassegnazione.....
Marco_532 is offline  
Vecchio 22-11-2003, 12.11.40   #4
Mary
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Carissimo Marco

splendido quello che hai riportato, lo rileggerò con calma.
L'ho trovato davvero interessante.

La mia riflessione, a caldo, è che solo nel singolo che diviene consapevole esiste la possibilità di un vero cambiamento verso l'evoluzione.

Il lusso, come tu chiaramente hai riportato, è un morbo distruttivo per ogni tipo di società quando viene elevato a rango di quotidiano vivere.
Possibilità riservata solo ad alcuni (e non può essere altrimenti visto che viviamo in una quantità limitata di risorse per i miliardi di umani che siamo! ).

Il lusso sporadico può essere invece fonte di ricchezza perché ci mette in contatto con una dimensione, comunque, diversa e di cui tutti necessitiamo, almeno fino a quando..... non saremo tutti illuminati!

Il lusso non porta ad alcun tipo di evoluzione visto che il fine resta la masturbazione mentale (scusatemi il termine, ma è il più efficace che ho trovato) e non ad una creazione. La richiesta di continuo piacere, che per essere soddisfatto ha bisogno di sempre maggiori quantità e qualità del mezzo usato, porta ad un impoverimento spirituale e materiale che non conosce limiti.

Il lusso, ovvero l'uso smodato delle risorse possedute, porta ad azioni il cui fine tende unicamente a rimpinguare costantemente il perduto.

Quando gli antichi romani fecero della loro vita unicamente un lusso da vivere sempre più intensamente, una grande civiltà durata secoli si sbriciolò miseramente.

Concludendo il lusso non è di per sé condannabile ma resta sempre l'uso che se ne fa. In piccole dosi condisce la vita, in dosi massicce uccide.

Ciao
Mary
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Vecchio 22-11-2003, 12.37.25   #5
alessandro
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E' vero ho il dono della sintesi caro Marco...
Questa è la società dell'illusione del lusso, le società dell'opulenza sono state in altri momenti storici. oggi viviamo nella realtà del privilegio al cui nessuno è disposto a rinunciare. "L'input della rivoluzione che risiede nel popolo"è un linguaggio trito e ritrito, un film già visto, spiegami meglio quale è la tua visione e allora potremo discutere su basi più solide
alessandro
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Vecchio 22-11-2003, 13.36.08   #6
Marco_532
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Per Alessandro.

Io la mia riflessione l'ho fatta, tu al contrario non hai espresso un tuo giudizio in merito al lusso, ma hai fatto solo capire di essere rassegnato.

Allora ti domando il perchè di questa rassegnazione, è giusto rassegnarsi, non muoversi verso il cambianento solo perchè in passato non si è riusciti a farlo?....se non sbaglio, siamo "evoluti", nel bene e nel male, e abbiamo sicuramente più consapevolezza, possiamo guardare al passato per capire perchè non ha funzionato e apllicare al presente ciò che in questa realtà potrebbe essere fattibile.
Se non sbaglio, nella società attuale, parecchie sono le persone che non sono soddisfatte, che vorrebbero cambiare, ma la rassegnazione, non è sicuramente una cosa buona. Siamo noi con le nostre azioni che disegnamo una via futura e questo non può essere confutato. Se si accetta la rassegnazione, il lusso avrà il suo sviluppo, con le sue catastrofiche conseguenze, intuibili già da adesso.

P.S. Uno dei motivi che mi ha spinto ad aprire questa discussione è il fatto stesso della reassegnazione, ma non è centrata su questo la discussione, ma sul problema del Lusso, sulle sue conseguenze e alle sue possibili soluzioni: cerchiamo di evitare che l'attenzione della stessa venga distorta e limitata ad argomenti diversi.

Se vuoi prlare di rassegnazione, sarei felice di farlo, ma credo sia conveniente aprire un'apposita discussione.

Ciao.
Marco_532 is offline  
Vecchio 23-11-2003, 08.59.26   #7
Mary
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Il lusso esiste perchè...... quasi tutti lo vorrebbero.

Forse mi sbaglio ma mi sembra di vedere una certa somiglianza fra il lusso ed il bambino mai cresciuto.

Il neotato è un re e da adulto va in cerca ancora del regno perduto se non è riuscito a crescere.

Riprende il suo giusto posto solo nel momento in cui l'individuo riesce a non diventarne schiavo.

Nel regno animale non credo esista, quindi è un problema esclusivamente umano.

E' qualcosa che va combattuto ma senza combattere.
Non si può imporre ad un uomo che vive nel lusso di vivere nella povertà. Sarebbe una violenza. Bisognerebbe aiutarlo a divenire consapevole del suo problema.

Quando si combatte qualcosa il rischio è di precipitare nel suo opposto e questo non aiuta a ristabilire l'equilibrio.

La rassegnazione non esiste se un individuo si sente responsabile di quel che avviene dentro e fuori di lui.

Mary
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Vecchio 23-11-2003, 09.01.45   #8
alessandro
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"Insegnando l’orror della voluttà, il disprezzo del fasto, la inviolabilità dei doveri, essa sterpa dalla radice il lusso e stabilisce nelle mura domestiche il regno di una saggia economia ricca pei presenti e provvida pei bisogni futuri."

Caro Marco, se non vogliamo parlare di rassegnazione spiegami come applichiamo oggi quanto sopra, ma spiegamelo utilizzando dei modelli economici non auspicando un risveglio delle coscienze.
buona domenica
alessandro
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Vecchio 23-11-2003, 13.19.55   #9
Marco_532
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Messaggio originale inviato da alessandro
"Insegnando l’orror della voluttà, il disprezzo del fasto, la inviolabilità dei doveri, essa sterpa dalla radice il lusso e stabilisce nelle mura domestiche il regno di una saggia economia ricca pei presenti e provvida pei bisogni futuri."

Caro Marco, se non vogliamo parlare di rassegnazione spiegami come applichiamo oggi quanto sopra, ma spiegamelo utilizzando dei modelli economici non auspicando un risveglio delle coscienze.
buona domenica
alessandro

Il mio parere e che risiede tutto nel risveglio delle coscienze, e quindi è qui che va lavorato, come dice la frase a cui fai riferimento. Il cambiamento del modello economico dipende solo da questo, non può cambiare se non si risvegliano le coscienze, infatti ho detto :
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Ciò è quanto non è stato capito o voluto capire, ciò che non è stato fatto e ciò che è stato usato come mezzo per altri fini, ciò che gli stessi cittadini non hanno voluto accettare, ciò che gli stessi cittadini non hanno richiesto con la volontà dovuta, ciò che alcuni comprendono e altri distorcono, ciò che dovrebbe essere fatto, ciò che dovrebbe avere un’importanza primaria per lo Stato, ciò che renderebbe l’individuo migliore ciò che farebbe crollare molte illusioni, tutto questo rischia di diventare “un’utopia”. La società moderna è basata su “lusso” e più si sviluppa in questo senso più sarà difficile dirigerla nell’altro. Il popolo da solo non è capace di applicare una tale rivoluzione, ma è in lui che risiede l’Input della stessa : si deve lottare a tal proposito attraverso la rinuncia al lusso del singolo. Questo a mio parere è l’unico mezzo che possa avvicinare la società a tale sviluppo intelligente e costruttivo.
Marco_532 is offline  

 



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