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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 23-11-2003, 16.52.12   #1
sarpina
luna e terra
 
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Data registrazione: 22-11-2003
Messaggi: 148
filantropia?

ciao a tutti, sono Federica, ho 17 anni e mi sono iscritta da pochissimo(ieri)in questo forum che mi sembra veramente animato da persone interessanti così vorrei sottoporvi una questione che magari vi sembrerà risibile, però mi ha fatto pensare...ieri sera sono finita a guardare alla tv una delle storie lacrimose di "c'è posta per te", visto che notoriamente il sabato sera i programmi sono tutti piuttosto deprimenti, perciò uno o l'altro non cambia molto.Comunque, quello che mi ha fatto pensare è stato il fatto che una vecchietta, dopo aver ritrovato insieme ai fratelli, il loro fratello minore che non vedevano da non so quando, abbia detto alla De Filippi:"Maria, hai un cuore nobile, sei una gran donna".Così, dopo aver sempre pensato che i programmi lacrimosi con storie vere(o manipolate?anche questo è un problema)avessero come unico scopo il fare audience, senza preoccuparsi del dolore della gente,mi è venuto il dubbio che forse c'è anche un qualche intento filantropico e il fatto di renderlo spettacolo sia il "do ut des" che necessariamente ne scaturisce(e quindi mina un po' la "purezza" di questa filantropia)...secondo voi dove finisce il fare audience e dove inizia, se c'è, "l'intento filantropico"?
grazie a tutti, , federica.
sarpina is offline  
Vecchio 23-11-2003, 17.56.21   #2
Marco_532
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Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
Ciao Ferderica, credo che la domanda che hai messo in discussione, è una domanda comune, dalla quale, almeno nella società moderna non si può sfuggire.
Hai riportato l'esempio del programma di Maria De Fillippi, ma i programmi cui fa riferimento la tua domanda, potrbbero essere tanti; per esempio "Invisibili", ecc...
Bè, credo che oggi la maggior consapevolezza della sofferenza e il maggior impatto emotivo che questa, su terzi, ha ,sia fondamentale per poter rispondere alla tua domanda.
I programmi televisivi, non possono non far riferimento all'audience, in quanto dietro questa gira parte dell'economia, attraverso la pubblicità e i guadagni che possono scaturire da un maggior livello della stessa. Supponendo, per semplificare, che il fine delle trasmissioni televisive sia il guadagno senza scupoli, questo guadagno è dipendente dalla quantità di telespettatori che seguono una determinata rete o trasmissione invece di un'altra. Da questo, si capisce che quello che interessa alla televisione è cercare l'audience, che è direttamente proporzionale all'interesse del telespettatore per un determinato tipo di trasmissione. Se un programma come "c'è posta per te" o "invisibili", piace alla gente, significa che un programma che si interessa di determinate tematiche può fruttare molto. Ora, considerando l'ipotesi che sia tutto falso, che sia tutto programmato, l'attenzione del telespettatore è attira comunque, a prescindere da questo. Il perchè risiede nel fatto che anche se sia tutto programmato, gli argomenti trattati, le storie, e tutto il resto, sono aderenti al vero, nel senso che si ispirano alla realtà, e possono di conseguenza essere ritrovati nella stessa. Quindi a mio parere, non bisognerebbe fermarsi alla semplice critica all'ipotesi del falso, ma sarebbe più opportno vedere se quanto trattato può essere vero nella realtà, se la storia raccontata, può essere una storia vera. Comunque, non ci obbliga nessuno a vedere qualcosa che non vogliamo vedere...puoi sempre affittarti un film se non ritieni interessanti certi programmi....
A mio parere, la televisione che fa audience, è una televisione "in linea con le possibilità della realtà"; cosa che si verifica sia nel nella montatura, sia nel "vero".

Ciao
.
Marco_532 is offline  
Vecchio 23-11-2003, 23.06.52   #3
Willow
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Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 211
La gente si consola della propria vita ascoltando le disgrazie altrui.
Lo ha sempre fatto e sempre lo farà...
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Vecchio 24-11-2003, 01.22.47   #4
Marco_532
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Si, ma è anche ascoltanto le disgrazie altrui che conosce quelle non personalemte sperimentate....
Marco_532 is offline  
Vecchio 26-11-2003, 11.03.27   #5
pennac
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ne ho già un sacco di disgrazie "mie" che mi fanno pensare ... spiegami l'utilità di conoscere la sofferenza degli altri ?
pennac is offline  
Vecchio 26-11-2003, 12.15.50   #6
Marco_532
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Citazione:
Messaggio originale inviato da pennac
ne ho già un sacco di disgrazie "mie" che mi fanno pensare ... spiegami l'utilità di conoscere la sofferenza degli altri ?

....sicuramente è conoscenza....con tutto ciò che ne deriva....
Marco_532 is offline  
Vecchio 26-11-2003, 12.42.22   #7
pennac
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Marco_532
....sicuramente è conoscenza....con tutto ciò che ne deriva....

conoscenza ? ... guarda che non si parla di un parente o di un caro amico portato allo stremo da una situazione disperata... sono sconosciuti che non conosciamo ( ovviamente essendo sconosciuti ) , grado di emotività ignoto e motivi della disperazione spesso troppo futili ... è come se cercassi stimoli nel vedere una signorina sensibile che piange guardando via col vento ...
pennac is offline  
Vecchio 26-11-2003, 13.37.06   #8
Marco_532
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Ma, mi riferisco alla conoscenza della sofferenza, e non alle specifiche emozioni che si possono provare guardando via col vento.....mi riferisco alle diverse realtà della sofferenza, conoscibili al di là della diretta sperimentazione....finchè non sperimenti in qualche modo, per via diretta o indiretta, una di queste realtà, sarai estraneo e indifferente alla stessa, in quanto non la conosci, non sei consapevole della sua esistenza, per te non esiste.... ...mi sono espresso meglio?...
...è conoscenza della situazione di sofferenza e non delle emozioni personali derivate dalla stessa...
Ciao.

Ultima modifica di Marco_532 : 26-11-2003 alle ore 13.40.37.
Marco_532 is offline  
Vecchio 26-11-2003, 13.54.03   #9
pennac
supreme being :O)
 
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Messaggi: 279
il senso era dare una motivazione filantropica ad una realizzazione mediatica ... credo non esista !

la sofferenza è personale come lo spazzolino da denti , puoi cercare di capire ma l'abbandono che provoca è esclusivo di chi la vive ... secondo me

ciao
pennac is offline  
Vecchio 26-11-2003, 14.00.46   #10
Marco_532
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Messaggi: 1,159
Quest'idea è perfettamente condivisa, ma non nega niente di quanto ho scritto in precedenza.

Ciao.
Marco_532 is offline  

 



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