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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 16-12-2004, 18.11.15   #11
Kim
Utente bannato
 
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ma non è neppure sbagliato quello che dice Kim

come non e del tutto sbagliato e esatto non andiamo a prendere il suo caso particolare io sto parlando dei venditori a provvigione che è una vita da inferno e non sto parlando di quelli arrivati che sfruttano il portafoglio clienti aziendale e arrivano alle 11 al lavoro...
Io ho lavorato venti anni nel commerciale e li ho visti sti poveri cristi..oltre e ripeto assai importante il TFR dell'Enasarco che è una miseria e i contributi che quando per fondo schiena riesci a farti assumere da qualcuno e vuoi integrare gli anni di agente di commercio te li valutano zero.....

altro che ragione...
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Vecchio 16-12-2004, 18.23.05   #12
Malaluna
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Data registrazione: 02-12-2004
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Forse abbiamo un pò perso quello che era il problema che apriva il thread.
Dall'essere all'avere al sembrare siamo finiti a discutere del lavoro del venditore. Non parlerò per questo di cosa è lecito che un venditore dica, faccia o venda. Secondo me il problema è un altro. Perchè noi crediamo a tutte la frottole che sentiamo?
Si dice che la pubblicità ci condiziona lanciando chissà quale e chissà come messaggi subliminale che viziano le nostre scelte, da quelle più banali a quelle più "costose". Perchè scegliamo un oggetto firmato piuttosto che un altro?
L'elettrodomestico con un determinato marchio riconosciuto e riconoscibile ispira fiducia, così come un capo d'abbigliamento firmato....ispira fiducia. Ma c'è qualche altra cosa sotto?
Forse l'AVERE un capo firmato significa anche interagire con persone ben identificabili, e quindi indossarlo appaga il nostro desiderio di interazione sociale.
Non è un caso che la maggior parte degli adolescenti oggi tenda a scomparire nella folla, non si riesce più a distinguere i volti.
Mondo malato?
Forse, ma è anche quello che la maggior parte di noi, oggi, ha bisogno di vivere, giusto o sbagliato che sia.
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Vecchio 16-12-2004, 23.16.53   #13
dana
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Re: Mondo malato

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Questa cultura ha prodotto e sta producendo, come effetti collaterali: menefreghismo, superficialità, risposte non date, lavori fatti a metà, soluzioni non rispondenti al problema, negazione dei problemi e tutta quella serie di malfunzionamenti che troviamo ad ogni angolo della nostra società moderna.

Mi ritrovo nelle parole di Van Lag e di Naima, e credo che questi malfunzionamenti siano anche dovuti alla scelta di fare più utile possibile in breve tempo riducendo i costi, anche a scapito della qualità del prodotto o del servizio offerto. E' una politica del breve periodo, i manager che attuano le scelte in questa direzione non fanno progetti a lungo termine, tanto loro non saranno più lì in futuro (venderanno l'azienda, o saranno loro a cambiare poltrona).
E quando questa direzione viene percorsa nella sanità, nella scuola, nei trasporti (magari manutenzioni alle rotaie non fatte, o fatte in economia, controlli scadenti per i voli e gli aerei, e mille altri esempi), è ancora più grave.
Certo non tutte le situazioni sono così (almeno spero) e persone eccezionali ci sono dappertutto (per fortuna).

E l'esperienza ormai non conta molto, anche perchè i cambiamenti e le trasformazioni sono molto rapide. E chi era abituato a lavorare in modo corretto, spesso ha anche una certa "etica”, quindi è meno manovrabile rispetto a chi è disposto a vendere anche la propria madre pur di far carriera.
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Vecchio 19-12-2004, 21.01.50   #14
VanLag
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Messaggio originale inviato da Malaluna
Mondo malato?
Forse, ma è anche quello che la maggior parte di noi, oggi, ha bisogno di vivere, giusto o sbagliato che sia.
Non sappiamo quanta parte di noi abbia piacere a vivere diciamo – la società com’è oggi – Sarebbe bello fare un’indagine seria.
Sicuramente l’adattamento è un fattore legato all’età. Un giovane che oggi ha vent’anni probabilmente troverà più piacevole la società com’è oggi, che un trent’enne. A sua volta un trentenne la troverà più piacevole che un quarantenne, il quale a sua volta avrà meno difficoltà di un cinquantenne e via dicendo.

Sulla parola “bisogno” ho le mie riserve, se c’è gente che ha bisogno di vivere in un mondo fatto di effimero, quel “bisogno” è certamente indotto.
Credo che l’uomo abbia dei bisogni fisici ed affettivi che evidentemente non sono colmati dalle risposta della società….. anche perché una società basata sulla vendita l’ultima cosa che vuole è colmare il bisogno in quanto chi è appagato non ha tendenza al consumo, se non quello essenziale per vivere.
E’ ovvio che per mantenere il livello di vendita, il bene venduto deve fare tutto tranne che appagare, in senso diffuso, il compratore. Ormai viviamo in una società che deve creare il disagio per vendere i rimedi.



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Vecchio 19-12-2004, 21.04.25   #15
VanLag
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Re: Re: Mondo malato

Citazione:
Messaggio originale inviato da dana
Certo non tutte le situazioni sono così (almeno spero) e persone eccezionali ci sono dappertutto (per fortuna).

Si ci sono, sempre più sole, sempre più in difficoltà, sempre più misconoscute, ma ci sono. E mi piace pensare che ci siano e voglio credere che ci siano.

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Vecchio 20-12-2004, 18.26.07   #16
Malaluna
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Re: Re: Mondo malato

Credo che l’uomo abbia dei bisogni fisici ed affettivi che evidentemente non sono colmati dalle risposta della società…..

Sono d'accordo per quanto riguarda i bisogni affettivi e non completamente.(Penso ai servizi sociali e tutte quelle persone che ogni giorno si impegnano per gli altri)
Per quanto riguarda i bisogni fisici non mi trovi concorde perchè ad esempio il vestirsi è una necessità primaria dell'uomo come il nutrirsi e volenti o nolenti il monopolio di questi...chiamiamole necessità è nelle mani della società e di quelle grandi multinazionali che se ne approfittano fino a limiti insospettabili. Ma siamo comunque 'noi' a sostenere in qualche modo questo meccanismo diciamolo perverso.
Mi chiedo:se effettivemente a noi interessa vestirci, perchè i nostri armadi sono pieni di abiti e scarpe quando poi effettivamente ne potrebbero servire approssimativamente due o tre?
E poi, se non è di bisogno appagato che si parla, perchè moltissimi di noi hanno 'bisogno' di quella maglietta, di quella marca per sentirsi bene??
Oltre al desiderio di vestirci non stiamo forse appagando qualcos'altro???
Parli di bisogni indotti ma non credo nell'ingenuità delle persone, se un individuo vuole decidere di arricchire aziende che sfruttano fino all'osso l'operaio adulto o non adulto, non lo fa perchè assuefatto da chissà chi o chissà cosa, ma per il piacere di avere quelle scarpe di quella marca.

Sono assolutamente d'accordo con te quando dici che la società crea il disagio per vendere magici rimedi, ma la società è fatta di individui, individui che EVIDENTEMENTE (visti gli incassi) conoscono molto bene le necessità umane...sia la fame, sia uno stupido sentimento di vanità.
La mia posizione che apparentemente potrebbe sembrare di non critica nei confronti di atteggiamenti superficiali, nasconde una profonda delusione che si manifesta quando accosto due termini come fame e vanità.
Lo trovo agghiacciantde considerando che la maggior parte dei bambini oggi muore perchè non ha cibo!!!
Malaluna is offline  
Vecchio 20-12-2004, 23.48.38   #17
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Re: Re: Re: Mondo malato

Citazione:
Messaggio originale inviato da Malaluna
.........Sono assolutamente d'accordo con te quando dici che la società crea il disagio per vendere magici rimedi, ma la società è fatta di individui, individui che EVIDENTEMENTE (visti gli incassi) conoscono molto bene le necessità umane...sia la fame, sia uno stupido sentimento di vanità........
Si la società umana è fatta da individui e quegli individui siamo noi, vittime e carnefici allo stesso tempo di una società che per andare avanti, con l’impostazione che ha, deve di farci stare male.
Il problema dell’uomo è che ha perso la connessione con la realtà ed ha iniziato a muoversi in mondi onirici di cui i capi di abbigliamento firmati, piuttosto che i beni effimeri, sono il diretto risultato.

Tu fai l’esempio del vestirsi come bisogno dell’uomo ed a me da lo spunto per sottolineare la linea di demarcazione tra i bisogni reali e quelli indotti.
I bisogni reali sono quelli senza i quali non vivi. Mangiare, dormire, procreare, vivere, sono bisogni reali che dalla notte dei tempi ci accompagnano.
Vestirsi (con capi firmati o meno), è un qualche cosa venuto dopo. E’ un bisogno indotto, inizialmente forse da motivi climatici e poi, nella storia scritta indotto dalla religione/cultura che si andava sviluppando.

So di essere impopolare ma personalmente, clima permettendo, vedrei bene l’assenza di vestiti che, se vogliamo, sono anche un bel motivo di falsità, in quanto come dice il vecchio adagio ci siamo abituati a valutare il monaco dall’abito e non dalle sue doti......

Per mettere in discussione tutta la faccenda ed arrivare alla chiarezza, almeno dentro noi stessi, occorre un grande coraggio. Il coraggio di mettere in discussione tutto la bontà del pensiero umano, tutti i filosofi ed i pensatori che ci hanno preceduti, parrivare all’essenza oltre la forma, e la sua apparenza.
Insomma tornare a ritroso dall’apparire all’avere e poi all’essere. So che detto così può sembrare un discorso fumoso ma è il solo modo, (o almeno il solo che possa intuire io), con cui potremo dare una chance a quei bambini malnutriti che straziano il cuore di ogni persona degna di tale nome.

Se vediamo l'orrore abbiamo qualche speranza, ma se ci rifiutiamo di aprire gli occhi e riconoscere la realtà, per quanto amara, allora nessuno potrà aiutarci.

VanLag is offline  
Vecchio 21-12-2004, 19.15.14   #18
Malaluna
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Non vorrei ribattere ancora una volta sulla spiegazione tra bisogni reali e indotti, ma vorrei farti notare che almeno che non si parli dell'uomo di Neanderthal, gli altri esseri umani appaiono coperti almeno per quanto riguarda i loro sessi. E sono certa, semplicemente perchè i miei studi e la mia breve esperienza mi permettono di dirlo che pensare al vestiario del proprio figlio è un bisogno primario, insieme alla nutrizione e alla pulizia che i genitori devono colmare.
A questo punto, ragionando insieme, le cose sono due; o effetivamente da adulti possiamo girare nudi con soli dieci gradi...e ti chiedo come mai si è diffusa questa strana mania di vestirci, visti tempi durissimi trascorsi dove già poter fare due pasti al giorno era un lusso...
Oppure siamo sul serio degli automi completamente in balia degli eventi?

Credo sia inutile discutere dei difetti umani, perchè fanno parte dell'uomo e come dici tu siamo vittime e carnefici nello stesso modo, vittime e carnefici che vivono nello stesso mondo. Non mi sento di biasimare chi non ha la sensibilità di comprendere quanto può essere difficile e dura la vita per qualcuno di noi. Il titolo di un libro cita più o meno sì "I poveri non ci faranno dormire di notte" ma se qualcuno riesce a dormire sonni profondi e tranquilli non credo sia da condannare. Mi sento molto giovane, forse è per questo che preferisco criticare il mio modo di vivere, il mio fare o non fare qualcosa, piuttosto che quello altrui. Nonostante a volte sia difficile perchè davanti a scelte scene l'indignazione è DAVVERO difficile da controllare!!!
Malaluna is offline  
Vecchio 21-12-2004, 20.16.51   #19
brunika
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parlarne ancora ?

"Se noi potessimo ridurre la popolazione del mondo intero in un villaggio di
100 persone mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti al mondo,
il villaggio sarebbe composto in questo modo:
ci sarebbero: 57 Asiatici, 21 Europei, 14 Americani (Nord Centro e Sud America), 8 Africani, 52 sarebbero donne, 48 sarebbero uomini, 70 sarebbero non bianchi, 30 sarebbero bianchi, 70 sarebbero non cristiani, 30 sarebbero cristiani, 89 sarebbero eterosessuali, 11 sarebbero omosessuali, 6 persone possiederebbero il 59% della ricchezza del mondo intero e tutti e 6 sarebbero statunitensi, 80 vivrebbero in case senza abitabilità, 70 sarebbero analfabeti, 50 soffrirebbero di malnutrizione, 1 starebbe per morire, 1 starebbe per nascere, 1 possiederebbe un computer, 1 (sì, solo 1) avrebbe la laurea.
Se si considera il mondo da questa prospettiva, il bisogno di accettazione, comprensione e educazione diventa chiaramente apparente.
Prendete in considerazione anche questo.
Se vi siete svegliati questa mattina con più salute che malattia siete più
fortunati del milione di persone che non vedranno la prossima settimana.
Se non avete mai provato il pericolo di una battaglia, la solitudine
dell'imprigionamento, l'agonia della tortura, i morsi della fame, siete più
avanti di 500 milioni di abitanti di questo mondo.
Se potete andare in chiesa senza la paura di essere minacciati, arrestati,
torturati o uccisi, siete più fortunati di 3 miliardi di persone di questo
mondo.
Se avete cibo nel frigorifero, vestiti addosso, un tetto sopra la testa e un
posto per dormire siete più ricchi del 75% degli abitanti del mondo.
Se avete soldi in banca, nel vostro portafoglio e degli spiccioli da qualche
parte in una ciotola siete fra l' 8% delle persone più benestanti al mondo.
Se i vostri genitori sono ancora vivi e ancora sposati siete delle persone
veramente rare, anche negli Stati Uniti e nel Canada.
Se potete leggere questo messaggio, avete appena ricevuto una doppia benedizione perché qualcuno ha pensato a voi e perché non siete fra i due
miliardi di persone che non sanno leggere.
Qualcuno una volta ha detto:
lavora come se non avessi bisogno dei soldi.
Ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire.
Balla come se nessuno ti stesse guardando.
Canta come se nessuno ti stesse sentendo.
Vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra"

perchè parlarne ?
B.
brunika is offline  
Vecchio 21-12-2004, 20.44.15   #20
VanLag
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Messaggio originale inviato da Malaluna
Non vorrei ribattere ancora una volta sulla spiegazione tra bisogni reali e indotti, ma vorrei farti notare che almeno che non si parli dell'uomo di Neanderthal, gli altri esseri umani appaiono coperti almeno per quanto riguarda i loro sessi.

Io invece ribatto perché lo ritengo importante, perché se ci lasciamo dire dagli altri quali sono i nostri bisogni qualcuno ci convincerà che è bene fare una guerra, proprio come qualcuno ci ha convinto che è male andare col sesso scoperto.
Per quanto mi concerne vedo chiaramente i miei bisogni reali e quelli indotti e ritengo il vestirsi un bisogno indotto, (questo, ripeto, a parte le esigenze climatiche). Poi si può discutere se siano più evoluti gli animali che uccidono solo per istinto, o gli uomini che pianificano guerre e genocidi a tavolino.

Per il resto non so cosa dire...... evidentemente a te sta bene questa società basata sull’effimero. Siete in molti, buon per voi, vi auguro che la festa continui e di non svegliarvi un giorno dalla parte sbagliata del fucile.
Per quanto mi riguarda tengo i piedi per terra ed il bene ed il male, lo misuro in base a quello che vivo, non in base a quello che penso o che mi fanno pensare.
VanLag is offline  

 



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