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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 24-05-2005, 13.15.28   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
LO STIVALE colle SUOLE ROTTE

Sommario di primavera 05



La sfida di oggi: far rientrare in mezza pagina un sommario del degrado e delle sue CAUSE, le quali hanno implicazioni complesse. Ci provo:

1.Una società malata non puo’ sostenere un ‘economia fiorente.
2.Una società che ha messo al bando i VALORI, la serietà, la coerenza, la responsabilità, la selezione per merito ed ha inoltre abbassato il livello di guardia dei comportameni accettabili al livello delle fogne, é una società che degrada, che rischia di non saper più gestirsi.
3.Se la società indicata in 2. é quella di un popolo per natura flessibile, senza spina dorsale adeguata, pronta al compromesso, all’ omertà, all’ inghippo, essa imbocca a fortiori la china discendente.
4. Se la società indicata in 3.considera estranei o nemici il cittadino e lo stato; se ha usato a lungo come criterio di selezione della classe dirigente la cooptazione per allacci personali, essa rischia di divenire in gran parte lottizzata.
5. Se la società é lottizzata per lungo tempo e in molti settori, essa cade sotto l’ imperio di alcuni Dittatori. Quali la Confusione, la Rassegnazione, l’Irresponsabilità, l’ Allegra Gestione.

Tal che lo Stivale é appunto, una ex-economia europea, un souk e.............un dittatore aggiunto ?

In mancanza di equilibrio, il degrado continua. La vita sociale sarà sempre più difficile, salvo per i Dittatori, i ras, i capibastone e i padrini.

La domanda giustificata: sono gli Italiani capaci di costruire di meglio ? Capaci di valutazioni lucide, di organizzazione, di visione e progetti, di programmazione, di associazione a livello europeo ? Mi piacerebbe avere pareri in merito.

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(emigrato, disponibile per presentare le CAUSE del declino italiano)
antonio greco is offline  
Vecchio 26-05-2005, 07.38.14   #2
Vapensiero
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 14-04-2005
Messaggi: 195
Per Antonio Greco.
riferimento:
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Lo stivale con le suole rotte.
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Caro Antonio---scusa per la confidenza---
Ma mi sembra che oltre ad essere prolisso, il chè in un forum può essere una palla al piede , poiché tutti vogliamo leggere più messaggi sui vari argomenti, sei anche un "tantino" sfiduciato su questa "Italietta" da quattro soldi, che sembra che da un momento all'altro debba affondare in modo irreversibile.

Io, come tè, non condivido le scelte della classe politica e, tantomeno adesso; poiché ritengo che Berlusconi abbia perso il treno della sua vita, per riscattarsi, dai peccatucci che si porta nell'armadio, e riscattare l'Italia da tante brutture che ha commesso: ieri, oggi e per quelle che commetterà domani.

Ma anche lui nel suo "piccolo", tra le tante malefatte, ha fatto qualcosa di buono, come per esempio, quello di aver raddoppiato le pensione ai più deoboli di noi.

In ogni modo, se dopo tutto questo si vanno a guardare le statistiche (se le tue analisi non sono uno sfogo per attutire il tuo pessimismo depressivo), dobbiamo costatare che L'Italia:

1°) Possiede il 60% di tutto il patrimonio archeologico e cultarale del mondo (sul proprio territorio) e un'altro buon 15% "alloggiato" in altre Nazioni.

2°) Possiamo costatare che siamo il 5° o 6° paese del mondo più industrializzato.

3°) Che la cultura Italiana è apprezzata e studiata in tutto il mondo.

4°) Che la cucina Italiana ha "conquistato il mondo."

5°) Che la moda Italiana ha "conquistato il mondo."

6°) Che il cinema Italiano, checche se ne dica, è l'unico a contrastare, se pur blandamente, lo strapotere Americano.
senza scordarci che la prima Hollywood è stata Cinecittà, e l'aviazione Italiana per un lungo periodo è stata la Capo Kennedi, e dove tutti gli altri non potevano far altro che guardare ai nostri successi.

7°) Che le belle figure che ci fanno fare le nostre industrie Automobilistiche e motociclistiche sportive in tutto il mondo, non sono risultati che vengono per caso, sono il frutto di anni ed anni di lavoro di caparbità ed intelligenza del popolo Italiano.

E per concludere, siamo l'unico paese che ha sempre avuto(quasi), una classe politica che gli rema contro.
Cosa ci vuoi fare
Ma per carità non fare sempre quelle analisi da "fossa dei serpenti", cos' facendo non aiuti certo a risalire la china.
O nò

Un caro saluto da Vapensiero.

Ultima modifica di Vapensiero : 26-05-2005 alle ore 07.41.18.
Vapensiero is offline  
Vecchio 26-05-2005, 10.07.30   #3
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Wink DIFFICILE LA CONCISIONE

Caro Vapensiero,

hai listato le qualità degli Italiani, fra cui molte riguardano il passato.

Invece il futuro é nero. Perché, colle trasformazioni recenti della mentalità, enormi, siamo divenuti molto inefficienti. Gli indici economici di questo ultimo anno lo indicano chiaro.

Il motivo per cui pubblico, io che sono un ottimista:
avendo molto viaggiato per lavoro, scoprii da molto tempo le differenze nel modo di lavorare fra Italiani ed europei.

Successivamente scoprii recentemente le differenze nel modo di ragionare (ci sono anche quelle). E il motivo per cui avvertii Romiti di tale differenze e della mia piccola preoccupazione, che se le cose fossero andate avanti, l' economia ne avrebbe sofferto. La lettera ricevuta da Romiti in rispôsta (anno ' 90, ho appena verificato) mi diceva "caro ingegnere, sono d' accordo colle sue conclusioni. Ma non c"' é niente da fare". Cioé non accolse la mia proposta di andarlo a trovare per spiegargli.

- Negli ultimi tre anni sia Piero Ottone che Tronchetti Provera, che io avevo contattato con documenti, mi hanno risposto la stessa cosa (d' accordo colle sue conclusioni. In più Tronchetti Pr. mi invito' a fare una presentazione nelle "sedi istituzionali").
- dopo molti anni che avevo avvisato Romiti, la catestrofe é arrivata. Intanto io assistevo, osservavo sui media i peggioramenti rapîdi della società.

- dai contatti Internet e dai media sono arrivato a questa conclusione:

- gli Italiani dello Stivale non escono dai loro guai da soli; non ne hanno gli strumenti;
- ne uscirebbero se emigrati qualificati li aiutassero ! !
- ho preparato le linee di un programma (pubblicato anche in un saggio su Internet), che servirebbero, chissà, a tempo debito. Sarà reso noto, se mi si chiede, quando sarà avanzato il precesso "analisi delle CAUSE".
- le mie valutazioni hanno il potenziale di generare una discussione/analisi;
- la discussione ha il potenziale di generare quella catarsi che é necessaria per ripartire da capo. Solo se c' é gente determinata che la provoca. E possibile, ma molto difficile.

- Inoltre sono quasi sicuro di essere il solo emigrato che abbia fatto un' analisi, dall' Europa, per almeno dieci anni, in lungo e in largo. Ripetendo le stesse cose a gente che non vuol capire.

Per capire i risvolti e i motivi delle incapacità italiane attuali (sono parecchi), suggerisco di leggere sui siti sottoindicati, le seguenti Lettere dall' Europa:

- le capacità italiane: "La Barca va..";
- La mentalità italica odierna: "L' ITalia Desnuda";
- la società italiana: "Cullarsi nelle fatue illus."; "Definizione.."; "Complotto"; "Pantani e ruote gripp.";
- divaricarzione dall' Europa: "Divaricazione dall' Eu."; " Competitività"; "Differenze"; "Regole e confusione"; "Evoluzioni.."

le Lettere dall’ Europa sono su:
http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento "società")

Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr
antonio greco is offline  
Vecchio 27-05-2005, 00.32.12   #4
Vapensiero
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Caro Antonio Grego

Le tue analisi sulla nostra economia le trovo al quanto realistiche, ma in effetti quello che noi chiamiamo lo "stellone" non è altro che un fatto ineluttabile: quello che noi siamo nell'unione europea e alla fine non potremo far altro che rimetterci in marcia in qualche modo, che l'ingegno italiano saprà trovare come abbiamo sempre fatto.

Alcuni Ebrei dell'ultima guerra affermarono che gli Italiani li hanno aiutati, rischiando la vita, solo quando hanno visto che i tedeschi facevano terribilmente sul serio e non vi era altro da fare.

Si vede che noi siamo fatti in questo modo: dobbiamo toccare il fondo e poi fare quel minimo indispensabile per risalire a galla.

Riguardo alla mia lista meritocratica, è vero che alcune cose riguardavano il passato, ma che l'Italia sia la 5°-6° nazione più industrializzata del mondo è una realtà di oggi e non del passato.

In quello che tu scrivi ci vedo tanta logica e verità, ma v'intravedo anche un desiderio negativo di aggressività distruttiva.

Per carità è solo un'impressione personale, ma dispiace perché vedo la sofferenza che scorga dalle tue analisi e quindi un amore per questa tua e nostra Italia.

Auguriamoci tutti che quello da te preventivato non avvenga e, casomai, incominciamo a rimboccarci le maniche, se non altro.....
quando andremo a votare.

Quello che veramente ci dovrebbe preoccupare è lo strapotere commerciale della Cina e dell'India altro che.

Un caro saluto e....rilassati ogni tanto.

Ultima modifica di Vapensiero : 27-05-2005 alle ore 00.50.09.
Vapensiero is offline  
Vecchio 27-05-2005, 10.18.34   #5
antonio greco
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CI GIOCO LA CAMICIA

Vapensiero,

temo che non ci siamo capiti.

La mia convinzione (perché ho analizzato la situazione fin dal '90 ed ho seguito i peggioramenti continui, come anche la divaricazione dall' Europa) è:

- la società italiana va direttamente al terzo mondo, SE RESTA COLLe FONDAMENTA ATTUALI.
- un rinnovamento é possibile. Esso passa per: a) la presa di coscienza dei motivi del degrado e delle inefficienze; b) un' analisi seria, alla fine diffusa nel Paese, con la conclusione "é necessario diventare seri"; c) la catarsi conseguente.

L' atteggiamento e le abitudini diffuse oggi rendono ineluttabile il terzo mondo. Come é successo in America Latina, che ha la stessa struttura della società.

CI CIOCO LA CAMICIA, CHE QUESTA E LA SITUAZIONE. Chi scommette ?

Antonio Greco
(disponiile a presentare le CAUSE del degrado sociale)
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Vecchio 27-05-2005, 21.18.04   #6
Vapensiero
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Per Antonio Greco.

riferimento:
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Mi ci gioco la camicia
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Vapensiero

Sto riflettendo .

Da quello che affermi, caro mio, quì non si tratta di giocarsi la camicia; si tratta di giocarsi la Nazione con tutti i suoi valori rappresentati da una storia iniziata duemila e settecento anni orsono.

Però se veramente le cose andranno come tu affermi...cosa ci possiamo fare

Mi piace pensare, sperando, che tu ti sbagli; magari per non aver avuto tutti gli elementi necessari per tirare quelle analisi (Macro e Micro), ma se ciò si dovesse avverare, io di fame non morirò, poiche sono un esperto Botanico e Micologo dilettante, pertanto: Cicoria e funghi mi salveranno.

Un caro saluto.
Vapensiero is offline  
Vecchio 27-05-2005, 22.34.40   #7
antonio greco
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VOGLIAMO ESSERE COSTRUTTIVI ?

Caro Amico,

anch' io spero di sbagliarmi.

Ma purtroppo, dopo più di dieci anni di analisi (non continuata ma frequente) e paragoni con Paesi che sanno gestirsi, posso dire:
Impressioni di un Emigrato

Vi sento un po’ vaghi, senza idee risolutive, senza determinazione (la quale esiste nel resto dell’ Europa, nei Paesi senza pantani), senza analisi del tutto lucida (salvo un paio di casi). Allora vi offro un po’ di speranza.

Il quadro generale é: i Politici, incapaci. Gli Imprenditori/Confindustria ... chiedono al governo. E credo che non sappiano quali le cause delle inefficienze. Ha fatto, qualche imprenditore, venti anni di giri per l’ Europa, osservando spesso e chiedendosi “perché questo non sappiamo farlo ?” . Forse sono l’unico che abbia fatto tanti paragoni coi Paesi che funzionano. Sulle capacità e sulle efficienze. Ci vuole un EMIGRATO per dire "quali sono le condizioni in una società per permettere lo sviluppo......"

Dovrei utilizzarlo il mio potenziale, spiegando, spiegando, a chi di dovere ? ? ? Come......, se sto a Parigi ? Avrei bisogno di un gruppetto solerte e capace che mi supporti, perché io possa fare 10 presentazioni. Il quale mi trovi: dove presentarmi. Un movimento ? Una università ? Un VIP serio ? Un’ associazione civica ?

Se volete, discutiamo, posso fornirvi delle analisi come supporto. La strada é stretta, ma... sicura, basata sulla realtà, non sulle chiacchiere.

La mia raccomandazione: non fidatevi dei politici. Quelli italiani, speciali in U.E., io credo, rientrano quasi sempre in una delle due categorie: a) dediti specialmente alle battaglie di potere; b) incapaci, ma bravi parlatori.

LO STIVALE A RAMENGO - PUO’ RIALZARSI_?

LA STRATEGIA



La mia emigrazione

Emigrato nel ’82, per vivere una qualità di vita a livello europeo. Dopo un anno di emigrazione, avevo già imparato (a 50 anni) metodi di lavoro e strutture organizzative efficienti (che in Italia poco conoscevo).

Ho analizzato , per almeno dieci anni: a) le qualità per cui gli Italiani si distinguono in Europa e per cui spesso sono i più brillanti degli europei; b) le qualità e gli strumenti mancanti nella nostra cultura, le quali, in un mondo in evoluzione, hanno impedito allo Stivale di progredire, spingendolo anzi in un angolo dell’ Europa, a peggiorare le sue gestioni.

Le CAUSE del degrado della società italiana, delle defaillances economiche conseguenti (che continueranno se non si fa niente), sono state da me analizzate, come fosse l’ anatomia del DNA italico.

Sono quindi in grado, se ci sarà un gruppo di volontari disponibili ad accompagnarmi, di:

individuare e analizzare per quali ragioni mancano in Italia gli strumenti per fare gestioni a livello europeo;
individuare le differenze di base tra la società italiana e le società della U.E. che sanno gestirsi senza emergenze e col rispetto dei diritti del cittadino;
identificare quali strumenti negativi di gestione, esistenti nella società, necessitano una revisione completa.

LE CONDIZIONI DELLA SOCIETA’ ITALIANA

La sparizione di un patto sociale dallo Stivale e i N.C.I. (nuovi comportamenti italiani) mettono il Paese davanti ad un bivio:

- attiviamo la riflessione necessaria per individuare le misure, fin qui trascurate, in grado di fare evolvere un sistema semibloccato in sistema positivo (sono positivi, cioé non bloccano ma supportano l’economia, i sistemi sociali di molti Paesi della U.E.). Poi assicuriamo le leve, le alleanze e le promozioni necessarie ad applicare le misure urgenti. Cio’ implica coraggio e determinazione, abbastanza rari nella rassegnata Italia di oggi. Il trend cambierebbe, dopo un anno o due si vedrebbero i primi risultati sull’economia.
- non osare iniziative, per cambiare tutto cio’ che é urgente cambiare. Restare cioé colla attuale rassegnazione balcanica a cio’ che non va. Il sistema Italia sarà sempre più “ingessato”. Gli imprenditori vedranno aumentare le proprie difficoltà. Diminuzione dei livelli di occupazione e emigrazione. Il Terzo Mondo é, secondo me, scontato.

La scelta della prima opzione sarebbe fatta nel quadro seguente:


Lo Stivale é scassato, ingobbito, sgangherato, inconcludente. Ha bisogno di andare al Pronto Soccorso. I medici che potrebbero indicargli la buona cura devono avere un punto di osservazione dall’ esterno del Paese. Cioé emigrati esperti.

La cura (in termini di proposta efficace) puo’ funzionare se, come spero, il degrado non é ancora al punto di non ritorno. Dipende dalla determinazione degli iniziatori, che non ascoltino i soliti commenti distruttivi degli scettici.

La condizioni necessarie per poter partire sono, secondo me:
che ci sia un nucleo iniziale diviso in: a) appoggi esterni; b) volontari con buona esperienza di lavoro, capaci di impegno e lavoro di gruppo a livello europeo. L’ attività non sarebbe intensa.
che ci siano almeno quattro persone della categoria b) e almeno sei persone della categoria a) (che avrebbero ruoli minimi, discontinui).
gli obiettivi (preparazione di un programma che funzioni) saranno sociali, non politici (discutere in un quadro politico di tipo italiano mi sembra inutile).

Se queste condizioni esistessero (consultate i vs amici), l’ iniziativa potrà partire.

I commenti e le adesioni, inviateli per favore al mio indirizzo:

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino)

P.S. Le linee direttive di un programma sociale di riscatto del Paese saranno inviate a chi ne fa richiesta. Intanto, chi vuole puo’ riflettere a:

“se e come far partire un’ iniziativa, in un Paese che non ha l’ abitudine alle azioni e organizzazioni sociali molto efficienti ?”. In alternativa alla rassegnazione diffusa.
antonio greco is offline  

 



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