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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 18-07-2005, 17.20.52   #21
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
I VALORI SERVONO NELLA SOCIETA ?

Oirzibaf e Sebastiano.

Interessante la vs conversazione. Vedo con piacere una certa ricerca di valori.

Allora vorrei aggingere la mia opinione sulle CAUSE prevalenti dello scatafascio odierno nella società italiana.

Abbiamo eliminato in Italia sia i Valori che le Regole, in campo sociale. Ma se preferite, diciamo che ancora ci sono, ma in pratica ognuno ha il suo "codice à la carte" dice Severgnini.

Quindi la Società sembra aver deciso, conscia o inconscia, che:

- i valori e le regole non sono strettamente necessarie;
- la società potrebbe andare avanti lo stesso..

E qui sta l' errore... una società cosi é perdente in economia e in diritti dei cittadini.

Cioé il guaio finale é che nello Stivale non c' é più un patto sociale. Si tratta di una società delle Sfiducia, contrapposta ad altre società europee, quelle della Fiducia....
antonio greco is offline  
Vecchio 18-07-2005, 18.55.54   #22
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
Una società, lo Stato.. si fondano su una morale chiara e precisa che dovrebbe essere in realtà un codice comportamentale per garantire rapporti equilibrati tra ambiente, società, individuo. Guerre, ignoranza, monarchia etc. sono condizioni non equilibrate (mi rifaccio all'aurea mediocritas che punta a garantire le massime possibilità di sviluppi generale dell'individuo in relazione con l'ambiente).. La Giustizia e la Democrazia sono semplici meccanismi atti a garantire simili condizioni.. lo Stato poi dobvrebbe ben regolare l'economia invece di lasciare tutto alla fauci degli imprenditori senza regole..

Lavoro in una cooperativa sociale e sono forzato dalla mia condizione per titolo di studio (servizi socio sanitari) e per lo Stato magna magna. E' schiavismo. Ti danno 800eu al mese (max) con rischi di ernie, malattie mortali per contatto e senza garanzie di lavoro, chiamata a turno che permette loro di annullarti le ferie etc. fa schifo, è ignobile, amorale etc. Se non servono i valori e le regole per contrastare il puro sopruso.. io non so che fare.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 18-07-2005, 20.37.33   #23
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
CAPACI DI USCIRNE ?

Mi permetto di rispondere sul tuo punto, in quanto vivendo in un Paese non disastrato, posso meglio fare paragoni.

La situazione dell' Italia sociale non solo é disastrata, ma non ha prospettive positive. Sono anni che studio la cosa, in quanto in Italia ci sono modi di vivere che non ci sono altrove.

Non ci sono prospettive, in quanto la mentalità attuale é compatibile solo col sottosviluppo. In una situazione simile, sempre se concordi colla mia valutazione, le scelte estreme sono:

- te ne vai dall' Italia (io capii la convenienza di partire nel 82); oppure
- ti associ a gente (seria) che vuol camabiare il Paese.

Nei Paesi latino-americani (come l' Italia, quasi) ci sono due categorie di cittadini. La seconda categoria (quelli che si fanno mettere nel mazzo) é supposta sopportare le sopraffazioni della prima, salvo eccezioni.

Tutto questo perché ? perché siamo (in genere, non tutti) ignoranti, almeno nei comportamenti sociali. E non sappiamo fare di meglio.. che....: sprechi, sprechi, sprechi e sprechi..;

E il potere di acquisto scende, scende, scende. La ripetizione delle parole vuole solo dire che il processo continua... perché gli Italiani non sono capaci di uscirne.

E una persona che ritiene di avere capito la chiave che ci vuole (ho 40 valutazioni nel mio p.c.) non é ricevuto da nessuno....

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 20-07-2005, 12.27.10   #24
Plat
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 63
La guerra c'è stata e ormai non si può più tornare indietro. Se adesso le truppe occidentali lasciano l'Iraq, lasciando il paese nell'anarchia, quella zona fa la fine della Yugoslavia. (L'ultima bomba contro una moschea non mi sembrava un atto di guerriglia antiamericana, o è la solita malainformazione?) Poi come minimo verrà fuori un altro bel regime islamico (leggetevi le cronache di come è bello quello iraniano) che fra 10 anni sarà di nuovo un problema (come è successo in Afghanistan).

E poi gli attentati ci saranno lo stesso. (Tanto mi ricordo che poco dopo l'11/9 Bin Laden aveva minacciato l'Italia con la scusa di qualche stronzata che aveva fatto Mussolini in Libia... )
Plat is offline  
Vecchio 20-07-2005, 16.39.26   #25
Mr. Bean
eternità incarnata
 
L'avatar di Mr. Bean
 
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Re: ASSI DEL MALE

Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
Blair dice "Al Keida, Asse del Male".

Io direi invece: Ci sono due Assi del Male:

- Gli USA, talvolta appoggiati dalla G.B., i quali da 40 anni vanno in Paesi in via di sv.,coll' esercito o inviando la CIA a sobillare per cambiare governi, dicendo "portiamo la democrazia" e GENERANDO ODIO presso gli arabi;
- Al Keida che, dopo che gli arabi hanno accumulato tanto odio contro gli USA, decide di farlo esplodere insieme a terroristi suicidi.

Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr

Concordo sui due assi dei mali. Tra l'altro credo che occorra chiedersi chi ha realmente interesse a fare la guerra. Si accusa sempre il terrorismo, ma nessuno si chiede: perché nasce? Come si sviluppa? Chi gli vende le armi e/o lo foraggia? Ora, se io fossi un leader del terrorismo e volessi cacciare via gli americani dal paese in cui voglio esercitare il mio potere, di certo non tirerei le bombe sapendo che ciò servirebbe unicamente a procastinare la partenza dell'esercito invasore. Me ne starei invece buono buonino ad attendere la partenza degli infedeli, che, non avendo più nulla da fare nel tal paese, se ne andrebbero.... poi, farei il diavolo a quattro.... quindi, chi ha veramente interesse a creare un nemico da combattere? Pensiamoci!
Mr. Bean is offline  
Vecchio 20-07-2005, 18.51.02   #26
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
COMMEDIA DELL' ARTE

Fabrizio,

rispondo alla tua domanda in questo modo.

Premessa. Una similitudine fra Italia ed USA: dire alla scena ipocritamente una falsa verità: poi fare altra cosa. Nel resto della U.E. non é cosi, in generale.

In Italia: i politici dicono di studiare le riforme, attuare la democrazia. IN realtà: contrattano percentualli sugli affari pubblici e pezzi di potere (che poi non vorranno lasciare). Fanno le lotte di potere; e noi li paghiamo. Si chiama lottizzazione.

In USA il presidente si era fatto pagare la costosa campagna elettorale dalle associazioni (si dice lobbies) dei petrolieri e dei produtt. di armi. Una volta eletto, per ringraziare.... ha scatenato una guerra, due guerre. Per la scena: dice di andare a portare la democrazia nei Paesi ........ ove va a far la guerra.

Gli Americani, stupidi come tanti Italiani, accettano tutto. Cioé non reagiscono...


L' interesse a fare la guerra ce lo hanno i produtt. di armi che forse si fanno pagare bene le nuove tecnolmgie che sviluppano, per le armi...

Se gli Italiani avessero capacità associative e organizzative, capacità di riflessione, inventerebbero una lega "Contro il malaffare dei politici". In piazza per chiedere e pretendere il cambiamento del sistema (mettere la professionalità garantita per i candidati politici).

Invece che ti fanno ? un giritondo all' anno... e tutto finisce li...

La Commedia dell' arte é italiana...
antonio greco is offline  

 



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