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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 09-08-2005, 21.58.22   #11
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Non penso sia soltanto una questione di solitudine...penso piu' che altro che sia un modo di confrontarsi e relazionarsi su argomenti che ci interessano particolarmente e dei quali non sempre all'esterno possiamo approfondire come nel forum...e' un modo per capirci di piu', conoscerci di piu', ed entrare in sintonia...ma non per solitudine...se no entri in una chat!



Vaniglia
Vaniglia is offline  
Vecchio 09-08-2005, 22.12.59   #12
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
La mia intenzione primaria è la ricerca di persone con cui condividere punti di vista, informazioni.. scoprire le dinamiche del ragionamento e le varie forme di credo religioso o meno. Soddisfatta questa mia sete che mi spinge all'eccesso certe volte, mi diverto a vedere come evolve il pensiero se portato al limite, messo alla prova. Tutto questo comunque per riuscire anche a capire meglio come penso io.

Secondo, cerco gente interessata a creare un'associazione e costruire un movimento culturale del tutto nuovo, incentrato su valori concreti da portare in atto per ridare all'Europa un ruolo centrale nel mondo, per liberare i popoli e per garantire a tutti la parità.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 21-08-2005, 09.02.18   #13
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
BALOCCARSI NEL SOCIALE IN ITALIA

Sebastiano,

leggo nel tuo ultimo post ".. incentrato su valori concreti da portare in atto per ridare all'Europa un ruolo centrale nel mondo, per liberare i popoli e per garantire a tutti la parità...."

E penso alla domanda:

Con quali strumenti, quali periodi, e quale é la lista degli obiettivi primari ? ?

La domanda é d' obbligo per chi vive in un Paese avanzato, ove non si usa troppo fare leggi che restano buone intenzioni (perché si dimentichi di provvedere gli strumenti di promozione di quanto dichiarato).

Prendo questa occasione per avere la tua risposta, certo, ma anche:
per rilevare una differen fra Italia e il resto della U.E.:
in quasi tutti i Paesi U.E. (almeno a Nord delle Alpi) la gran parte del popolo ha spirito pratico, misura le differenze, valuta i pro e i contro, entra nel merito, etc, anche nella vita pubblica. In Italia, ove la demagogia, il doppio linguaggio, la irresponsabilità, etc. applicati alla vita sociale hanno DISTRUTTO IL REALISMO.

La conseguenza immediata: i politici incapaci fanno man bassa sulle risorse, senza che il popolo se ne accorga. E il popolo.........

...... si balocca tutti i gg con discorsi teorici e ideologici, come destra e sinistra o centro..., incoraggiati dai politici, maestri di furberia e di demagogia.

L' Emigrato
antonio greco is offline  
Vecchio 21-08-2005, 09.04.36   #14
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
REALISMO SPARITO

(La scomparsa della Verità)

Ci ho messo un po’, ma forse ho trovato. Ho scovato una Causa primaria, generatrice (con altri fattori) dei tanti disfunzionamenti e grippaggi del sistema Italia.

Una società ove son troppo frequenti: ruote inceppate, pantani diffusi, meccanismi obsoleti.

Ma quali sono le caratteristiche sociali del sistema Italia ? Dal di fuori si vede una società ove:
a) l’ ipocrisia é stata elevata al rango di qualità diffusa; b) il doppio linguaggio, la tripla verità, son divenuti condizione di vita; c) l’ irresponsabilità, l’ approssimazione, la complicità sono divenute aria che si respira. Una società simile (l’ eccezione in U.E.) ha celebrato i funerali della Verità (quella che ha due catteristiche: l’ unicità, la chiarezza).

A causa della scomparsa della Verità, nella società va scomparendo anche, in ambito sociale, il realismo. Il problema sembra legato al fatto che la cosa non è notata. Per cui, ufficialmente, il realismo è sempre presente……..

Quando non c’ é più realismo, che é sostituito da un po’ di faciloneria, in una società puo’ succedere che i principi enunciati, le leggi decise, gli obiettivi dichiarati, rimangano sulla carta. Per mancanza degli strumenti di applicazione degli stessi, sociali o mentali.

Ecco il nostro problema: prendiamo la decisioni sociali, come se questo bastasse. Dimenticandoci, per mancanza di realismo e di riflessione lucida, degli strumenti applicativi.
Guardiamo la società italiana di oggi. Qual’ é il tasso di successo di tante belle decisioni annunciate ? A ognuno la sua risposta.

Poi il diffondersi di meccanismi arrugginiti nella società. La qual cosa ha portato un popolo facile e flessibile ad adattarsi al doppio scenario: uno stato che funziona male (sempre peggio), ma a cui si è rassegnati, ed una rete di allacci personali, informali se non nascosti, più capaci di levarti d’ impaccio.

Alcuni poteri emigrano, sempre più, dal primo al secondo scenario. Purtroppo, simultaneamente, il sistema Italia comincia ad essere incerto, poi inaffidabile, insicuro. Un sistema sociale cosi, in un Paese realista, sarebbe rimodernato, perfezionato, migliorato. Ma la stessa cosa non può avvenire in un Paese ove il realismo e la coerenza si sono nascosti, in anfratti inaccessibili.

L’ incertezza attuale del sistema Italia, gli intoppi, i grippaggi, gli imprevisti, derivano, fra l’ altro anche da questo: i poteri dei clans, delle cordate, delle gangs talvolta, non sono sempre compatibili, né fra loro né col sistema sociale del Paese. E purtroppo essi sembrano in aumento. In un Paese che perde colpi, tanti cercano un riparo, una sicurezza. E’ umano. E, a chi cerca una cordata sicura, un riparo, i poteri nascosti offrono, sornioni, un appiglio. Chiedendo in cambio un voto o un gruppo di voti, un lavoretto, un’ associazione. Conseguenze ovvie: inefficienze, aumento degli insuccessi sociali, aumento dei costi, perdita di competitività.

Se il potere è in grado di deformare la verità, di offrire un’ altra versione della stessa, di nascondere i propri obiettivi (inclusa la lunga conservazione del potere), allora siamo caduti in basso: allora siamo sull’ orlo del burrone latino-americano……

Pretendere, in un quadro sociale simile, di continuare ad essere competitivi: sembra questa la sfida attuale del sistema Italia. La cosa si può valutare in due modi: da Italiani, si dice “speriamo di farcela”, è ciò che si può dire quando non c’ è realismo, quando non si discutono le correzioni necessarie (a divenire un Paese europeo). Da europei si direbbe invece: andate a comprarvi il realismo in Europa, allora ci sarà, forse, un po’ di speranza.



L’ Emigrato
Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr

MEMENTO. Giugno 1943, il Corriere della Sera pubblica il fondo del dirett. Mario Borsa, che parla del referendum sulla monarchia. Esso finisce con questo paragrafo. Citazione; "…. Paura di che ? Del famoso salto nel buio ? Lo credono i nostri lettori: il buio non è nella Repubblica o nella Monarchia. Il buio, purtroppo, è in noi, nella nostra ignoranza, o indifferenza, nelle nostre incertezze, nei nostri egoismi di classe o nelle nostre passioni di parte". Fine della citazione.
Mario Borsa non immaginava, pubblicando tale frase, che essa sarebbe divenuta il titolo ottimo per un’ analisi seria delle CAUSE delle incapacità sociali italiane (già esistenti nel ‘43, divenute abissali oggi), ormai imprescindibile nell’ Italia del 2005. Lo ha capito ora, dall’ altro mondo.
antonio greco is offline  

 



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