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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-09-2005, 13.28.40   #1
Idea
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Lightbulb una proposta concreta

Vi do un link su cui troverete l'unica vera causa di tutti i nostri problemi: il sistema monetario, su cui è basata l'economia umana da ca. 6 millenni...

www.la-associazione.org
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Vecchio 26-10-2005, 01.17.25   #2
Claudio
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di cosa si tratta?

Sono andato sul sito. Mi interessa, ma vorrei capire meglio di cosa si tratta...
dimmelo con parole tue se puoi.
Grazie, ciao
Claudio is offline  
Vecchio 26-10-2005, 19.13.57   #3
Idea
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 04-09-2005
Messaggi: 2
Effettivamente lo stile espressivo del sito risulta un pò contorto, ma semplicarlo significava necessariamente sminuire il messaggio. In breve, cercherò di spiegare i punti salienti.
Come hai potuto notare, il sito tratta tematiche apparentemente molto diverse fra loro, ma collegate da un filo sottile che spero di riuscire a rendere evidente man mano che proseguo nella stesura, ma che già ora qualche eclettico può intuire. Dato la varietà dei concetti, sarebbe preferibile che tu faccia domande mirate, ma comunque...
Innanzitutto, lo scopo del sito è quello di aggregare sotto un unico tetto inizialmente virtuale tutte le intellegenze che vogliono fare qualcosa di concreto per cambiare il corso delle cose attuali, cioè eliminare quei fenomeni coercitivi che sono espressi nel sito principalmente dalle fotografie, ma non solo
Data la mia ignoranza delle altre lingue, per ora ho limitato il campo alle sole intelligenze italiane, ma il mio sogno è quello di creare una rete internazionale con il tempo.
L'idea portante di tutto il sito è che noi tutti essere umani, pur se appaiamo reciprocamente ai nostri sensi come individui separati, in realtà siamo la comune espressione di un unico grande filamento di DNA esteso e intracciato su tutto il pianeta che nel sito ho chiamato simbolicamemente CRG: Comune Rete Genetica! Altrettanto simbolicamente possiamo dire che nella mia concezione l'individuo rappresenta un 'nodo' di questa rete.
All'interno della rete gli esseri umani possono convenzionalmente essere suddivisi in due grandi categorie: i superiori sensibili e gli inferiori trogloditi (ogni categoria sarebbe composta da due sottocategorie ma magari ne parliamo più in la se ci tieni); le qualità che distinguono un superiore da un inferiore credo siano espresse abbastanza chiaramente all'interno del sito, ma riassumendo possiamo dire che il troglodita è colui che per sua natura instaura rapporti competitivi o ipocritamente amicali ma solo con il fine di primeggiare e distruggere l'avversario, mentre il sensibile è colui che mette a disposizione le proprie forze per il bene di sè stesso, delle persone e dell'ambiente che lo circonda.
Ora, nel corso dell'evoluzione fin da subito è successo che i trogloditi abbiano preso il sopravvento sui sensibili a causa della loro maggiore aggressività, ma la cosa che nessuno ha mai notato, a mio avviso, è che senza i sensibili da sottomettere i trogloditi sono destinati all'autodistruzione proprio in virtù della loro natura aggressiva: senza i sensibili che fungono da bersaglio più o meno passivo, ai trogloditi non resterà altro che scannarsi a vicenda! Paradossalmente i sensibili fungono da equilibratori del sistema di schiavitù attualmente in vigore per mano dei trogloditi! Quindi al sensibile non resta altro che sottrarsi dal giogo, ed al resto penseranno loro stessi! Ma come fare a sottrarsi al giogo?
A questo punto credo che la risposta ti venga spontanea, perchè non serve la laurea in economia per capire che la fonte di potere principale dei trogloditi è il controllo che possono esercitare tramite l'accumulazione di capitali in denaro in un sistema in cui la maggior parte dei rapporti, che sono di natura psicologica e non commerciale, sono invece commercializzati pecuniariamente e tradotti qundi in beni di mercato, e non ci vuole la laurea nemmeno per capire il perchè stiano cercando di tradurre quei pochi beni psicologici rimasti tali in beni di mercato: il soldo, difatti, è un qualcosa che si può dominare molto meglio della mente e dei comportamenti, quindi nel momento in cui riescono a trasformare la tua mente e i tuoi comportamenti in moneta possono dominarti come meglio credono.
Non interpretare questo ragionamento come un ragionamento comunista perchè non lo è, o meglio, ha soltanto alcune analogie con il pensiero comunista originale ma nessun punto in comune con la pratica comunista; l'obiettivo del sito, infatti, è si quello di creare un' associazione internazionale, ma non per sostituire il potere dei trogloditi imprenditori con il potere dei trogloditi politici sotto forma di partito! L'obiettivo che voglio che si ponga la mia associazione è soltanto quello di sottrarre tutti i superiori reali o potenziali dal sistema vigente e quindi dalla schiavitù imposta dai trogloditi e lasciare di conseguenza che questi si scannino fino a scomparire; nel fare ciò l'associazione dovrà funzionare più come un team di ricerca scientifica che come un partito politico, anche se alcuni mezzi propri dei partiti politici potrebbero essere funzionali alla causa.
E' mia convinzione che tutto ciò si possa fare, basta cominciare a fare gruppo, a mettersi d'accordo e presentare il tutto non come un'utopia qualunque, ma solo per quello che è: liberalismo economico, ma quello reale, in cui il tutto è affidato all'iniziativa personale degli imprenditori di se stessi, non agli imprenditori della vita degli altri senza autorizzazione!
Per farti fare un'idea del fatto che la mia non è un'utopia visionaria del tutto personale posso assicurarti, in quanto studente di psicologia, che esistono già studi accademici che dimostrano che "individui incondizionatamente altruisti sono destinati a soccombere a favore di individui incondiziotamente egoisti, tuttavia anche questi ultimi non possono sopravvivere una volta rimasti senza individui incondizionatamente altruisti" [Palmonari, A., Cavazza, N., Rubini, M., Psicologia Sociale, Il Mulino, Bologna, 2002, p. 193] Gli autori poi proseguono affermando che la strategia evolutiva vincente è stata quella di mostrarsi altruisti e cooperativi a vicenda, ma dato che questa strategia tutto mi è sembrato tranne che vincente dato i risultati che noto e che ho palesato con le foto del mio sito, io credo che la strategia evolutiva vincente sia quella di mettere fuori gioco gli individui incondiziotamente egoisti, dato che senza di loro gli altruisti fra loro vivono molto meglio, mentre non è possibile il contrario!
Spero di essere stato quanto più esauriente possibile e soprattutto di non averti spaventato!

A presto
Idea is offline  
Vecchio 02-11-2005, 02.28.41   #4
Claudio
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Non preoccuparti, non mi spaventa questo tuo discorso...
E apprezzo l'intenzione. Devo confessarti che anche in me, da molto tempo, è presente la voglia di cambiare questo sistema di vita. Mi sono posto molte domande e la ricerca, oggi, mi ha portato ad una certezza: i mali dell'uomo nascono dalla mente, dalle convinzioni e dalle idee che nutriamo nei confronti del mondo, della Vita, di noi stessi, degli altri. Il pensiero ha generato tutto ciò che l'uomo ha realizzato: grandi opere d'arte di letteratura, di scultura ecc., grandi città, civiltà, cultura, ma anche le guerre e l'odio sono frutto del pensiero dell'uomo. La società così come la conosciamo è frutto di un pensiero collettivo, è frutto della interazione e dell'organizzazione degli individui. Ho capito che se non riconosciamo ciascuno di noi di avere bisogno gli uni degli altri continueremo a vivere in base ad una assurda competizione che porta solo separazione, discriminazione, lotta, odio, rancori.
Tu poni l'accento su un tipo di relazione malata (aggiungo io) che è presente in questa nostra società, quella del ricatto psicologico o morale (in questo stesso sito, nei testi https://www.riflessioni.it/testi/senso_colpa.htm c'è la presentazione di un interessante libro di Susan Forward che si intitola "Il senso di colpa"). Effettivamente molto di vero c'è in ciò che affermi, ma vorrei metterti in guardia su un punto: l'umanità è una sola, le classificazioni, per quanto inizialmente convenzionali assumono, nel discorrere, un carattere di verità che portano all'identificazione degli interlocutori verso una o l'altra categoria. Ovviamente se io mi identifico in un sensibile mi sento a posto, anche se per qualcun altro non lo sono, mentre se mi riconosco nel troglodita potrei avere un grande senso di colpa (ma questo non sarebbe sintomo di sensibilità?); raramente potrei godere nel riconoscermi in quest'ultimo.
Ma proseguiamo; supponiamo che incontrassi molti consensi relativi a questa idea di base. Si creerebbe un movimento di persone sensibili che punterebbe il dito sui fantomatici trogloditi, potrebbe innescarsi un fenomeno di discriminazione simile a quello che si crea fra gruppi che professano una certa religione, penso ai testimoni di Geova, ai cristiani evangelisti, ma anche agli stessi cattolici, quando si specializzano in gruppi tipo i neocatecumenali. Spesso sono belle realtà, ma si perde di vista il senso di vera fratellanza universale. All'interno è tutto bello, le idee circolano e si sviluppano, si aiutano a vicenda, sono una vera forza all'interno del gruppo, ma quando ne esci, per il gruppo "hai perso la retta via", sei stato "fuorviato" o comunque non ti riconoscono più. Io l'ho sperimentato in un gruppo di meditazione, che era molto forte energeticamente, ma se ne esci non ti considerano più. E purtroppo devo dire che anche in gruppi con le migliori intenzioni, legate ad un cambiamento radicale di un sistema di vita collettivo/comunitario si casca sempre ad assumere posizioni privilegiate o subalterne, a seconda della posizione energetica in cui l'individuo viene a trovarsi all'interno della rete relazionale. Per esempio in una coppia spesso uno tira e l'altro si lascia tirare; se i due si mollano e fanno coppia con altri può succedere facilmente che chi nella prima coppia "tirava" ora, nella nuova coppia, si lascia "tirare". La prova del nove la trovi negli incontri di gruppo, nelle discussioni fra i componenti. Manca l'ascolto reale, la vera comunicazione che ascolta e parla con il cuore. Qualcuno la chiama anche "comunicazione ecologica" (Jerome Liss). Fatto sta che la complessità della mente umana ricalca la complessità della natura e del suo ecosistema, in cui noi stessi siamo parte integrante ed attiva, dove ogni semplificazione diventa pura speculazione teorica priva di aderenza alla realtà.
Questo per dire che l'aspetto troglodita e quello sensibile sono entrambi presenti in ciascuno di noi. Non si può semplificare l'umanità in "buoni e cattivi", ciò è molto pericoloso.
La storia ci mostra chiaramente che tutte le volte che questo è stato fatto, su grandi livelli, ha creato disastri di portata tremenda.
E' per questo che non ci resta altro che aprire ogni giorno il grande ed affascinante libro della nostra vita quotidiana, fatto di tutto ciò che riguarda la nostra relazione con noi stessi ed il "resto, al di fuori" che in realtà è parte integrante di ognuno di noi.
Qual'è il mio desiderio? Creare cerchi di coscienza sul territorio in cui vivo. Essere, e comprendere di essere, parte di un unico grande organismo vivente. Trovarsi ed esprimere questa consapevolezza. Ognuno di noi con le sue ricerche, con i suoi desideri, con le sue pene e le sue gioie può incontrare l'altro e condividere ciò che è e ciò che sa; possiamo donarci conoscenza, ma anche conforto, anche tempo e supporto materiale e spirituale. Desidero che la gente senta il bisogno di vivere in una famiglia estesa, dove i parenti non sono necessariamente consanguinei, ma sappiano gioire della vicinanza e della disponibilità, dello sviluppo della solidarietà reciproca (auto-mutuo-aiuto).
Sento che prima di tutto dobbiamo saper vivere la relazione. Saperla vivere in coppia, ma anche in gruppo e in società. Finché cercheremo un libro, un leader, politico o spirituale che risolva i nostri problemi avremo sempre delegato la nostra vita ad altri, coltivando il conflitto interiore, che poi si manifesta esteriormente nella relazione.
I libri possono comunque aiutare a capire qualcosa, quando si è pronti a ricevere, ma occorre calarsi sempre nella nostra realtà e costruire su questa base.
Sto gestendo un gruppo di discussione, se ti può interessare: http://it.groups.yahoo.com/group/ilbastonedellaparola/ .
Il cerchio è la forma più democratica per incontrarsi ed esprimersi. Ogni punto del cerchio è importante, nessuno prevale sugli altri e tutti sono visibili allo stesso modo. Gli indiani d'America se lo insegnano. I cerchi non possono essere molto numerosi, ma questo permette di riconoscere i nostri limiti e le nostre responsabilità.

Se posso permettermi di consigliarti una corposa, ma interessante e piacevole lettura: "Conversazioni con Dio" di Neale Donald Walsch. Ha scritto una trilogia sulle "conversazioni", ma anche altri libri in cui Dio parla all'autore, e ti assicuro non si tratta di libri religiosi nel senso stretto del termine, anzi, neppure spirituali, ma molto freschi e divulgativi di concetti davvero preziosi. Il Dio dell'autore è un Dio molto pratico e presente alle vicende terrene.

Una cosa che non abbiamo ancora capito è che l'individuo non è un'entità indipendente, né fisicamente, né mentalmente, né spiritualmente e tutto ciò che non accettiamo negli altri sono presenti dentro di noi; sono le nostre convinzioni ed i nostri atteggiamenti che creano questo mondo, così com'è.

Hai parlato del denaro e della gestione del potere di chi lo possiede. Effettivamente questi sono aspetti macroscopici del problema interiore. Ho recentemente scoperto che la stessa emissione del denaro è inquinata da coloro che lo creano. In pratica il denaro è sporco fin dalla sua sorgente. L'emissione del denaro mette nelle mani di chi lo gestisce un potere tale che il cittadino ne diventa suddito ed il governante un servitore, che sia di destra o di sinistra. Questo è un altro degli argomenti che mi sono cari, se vuoi fare una ricerca vedi alla voce "signoraggio". E se vuoi approfondire la possibilità di affrancarsi dalla schiavitù del lavoro cerca "reddito di cittadinanza", o le idee antropocratiche di http://www.bellia.com/. Perché non pretendere che nella nostra cara Costituzione si preveda il "diritto alla vita"?
Ciao e grazie per l'opportunità di esprimermi che mi hai offerto.

Claudio

Ultima modifica di Claudio : 02-11-2005 alle ore 02.34.48.
Claudio is offline  

 



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