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Vecchio 11-10-2005, 01.15.02   #41
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: Non vedo spazi

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl

Quando, infine, il dato è fornito, anche il suo range di oscillazione "normale", non è garantito da nulla più se non da criteri statistici di previsione.
Così, ad esempio, se il vostro valore di colesterolemia è presentato come patologicamente alto, ciò si riferisce ad un range previsionale che, statisticamente, vi pone a rischio di ammalarvi di arteriopatie.
Anche la decisione di trattare l'ipercolesterolemia, piaccia o non piaccia a bside, è stabilita da un consesso di internisti, i quali propongono protocolli di comportamento di solito stabiliti a maggioranza.
Naturalmente, a deciderlo sono studiosi illustri e prestigiosi: non si tratta di referendum.
Per questo, ad esempio, si tende oggi a trattare l'ipertensione fino a normalizzarla al valore di 120/80 anche nell'anziano, mentre fino a pochi anni or sono ci si accontentava di ricondurla a valori più elevati.
Tutto questo è prodotto, lo ripeto, da valutazioni di rischio statistico e dal confronto delle opinioni dei più illustri rappresentanti del settore.

Quanto al DSM e l'omosessualità, dopo una breve ricognizione, vi dico quanto segue.
La prima edizione, del 1952, la classificava come disturbo della personalità, mentre già nel 1968 essa era ricondotta a semplice "devianza sessuale".
Nell'edizione del 1973, scomparve semplicemente.
Siccome è solo dal principio degli anni '90 che noi europei facciamo riferimento al DSM (precedentemente il manuale di confronto comune, in Europa, era l'ICD, tedesco), avendo sempre consultato le edizioni seguenti al DSMIII, io non ve l'avevo mai vista citata.
In ogni caso, anche i disturbi di personalità vanno ascritti non già a patologie in sè, ma a condizioni predisponenti a patologie.
Ciò significa che, a stretto rigore, neppure nel 1952 uno psichiatra americano si sarebbe sognato di trattare terapeuticamente l'omosessualità in sè e per sè!

Quanto al riferimento alla visita di leva, la questione non riguarda la classificazione delle malattie mentali, ma, evidentemente, i criteri di esclusione delle forze armate rispetto all'arruolamento.

Che lo psichiatra formuli le sue diagnosi sulla base di semplici "occhiate" e ad intuito incontestabile, è semplicemente falso.
Per quanto ne so io, l'unico specialista che formuli le sue diagnosi in questo modo è il dermatologo.
E non creda, il buon bside che, in caso di dubbi, il prelievo bioptico venga analizzato dall'istologo in modo diverso che non mediante semplici "occhiate", gettate attraverso il microscopio...
La diagnosi psichiatrica è, come ripeto, un processo decisionale sofisticato e complesso che, in alcuni casi, prevede osservazioni protratte per non meno di sei mesi.
Analisi cliniche anche, naturalmente, e non solo di esclusione.
Somministrazione di test, monitoraggio dell'efficacia terapeutica secondo scale: indici di risposta prestabiliti da protocolli internazionali, nè più nè meno del monitoraggio elettrocardiografico di un'aritmia.
E..., vabbè: serve a qualcosa aggiungere altro?
De hoc satis.





beh qualche psichatra che decide dando solo delle occhiate mi pare che esistano eccome ...
bomber is offline  
Vecchio 12-10-2005, 18.05.33   #42
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Scusate l'intromissione, ho scoperto solo ora questa interessante discussione e sono rimasto molto sorpreso...

Ma davvero hanno chiuso i manicomi? Li hanno chiusi o ci hanno messo dentro degli internet-point?

Ma poi, ...cos'è in fondo un manicomio? Un posto dove si trova una concentrazione particolarmente elevata di gente "libera" ! Ecco cos'è.

Li hanno chiusi, ...dite?

Massì, in fondo... c'è più spazio fuori che dentro per ospitarci tutti. Dentro ci mettiamo quei due o tre mitologici "normali" ...se riusciamo a trovarli, naturalmente. Io non ne ho mai visto uno... dicono che hanno un corno dritto e lungo a torciglione che gli spunta dalla fronte... ma di solito mi capita di trovare solo gente con due, di corna, e nemmeno lo ammettono...

Vuoi scoprire se uno è pazzo? Beh... digli che lo è, e se si incazza allora è pazzo per davvero... e se lo ammette fagli una foto, per favore, e mandamela appena possibile che lo voglio vedere.
Mistico is offline  
Vecchio 13-10-2005, 19.36.56   #43
bside
Ospite abituale
 
L'avatar di bside
 
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
>Quanto al riferimento alla visita di leva, la questione non riguarda la classificazione delle >malattie mentali, ma, evidentemente, i criteri di esclusione delle forze armate rispetto >all'arruolamento.

Queste sono delle BALLE!

L'omosessualità di per se non può essere motivo di esclusione dal servizio militare, perché non rende inabile a svolgere certi ruoli o compiti. Infatti ci sono gay in tutti i corpi dell'esercito ma anche della polizia. In realtà come è riportato sul sito dell'arcigay per bocca del ex presidente la normativa che portava all'esclusione risale al 1962 e parlava di:

<<...il famoso articolo 28/62 che parlava di "inversione sessuale"; l'articolo 41 comma b del DPR 1008/85 che parlava di "devianza sessuale"; l'articolo 30 del decreto del Ministro della Difesa del 29 novembre 1995 che parla dei "disturbi della sessualità"; l'articolo 15 ("psichiatria") del decreto del Ministro della Difesa del 26 marzo 1999 (entrato in vigore l'1 ottobre 1999) che parla al comma "i" di "parafilie e i disturbi della identita' di genere".>>

<<È evidente che anche l'Esercito cambia la sua normativa tenendo conto delle modificazioni che sono intervenute nella società e nel costume. D'altra parte la rivoluzione avviene quando a partire dal 28 giugno 1969 nasce il movimento gay moderno, il quale rivendica l'abolizione e il superamento delle vecchie categorie che definivano l'omosessualità come una patologia; nel 1974 l'American Psychiatric Association cancella dall'elenco delle malattie mentali l'omosessualità come patologia, introducendo la distinzione tra omosessualità egosintonica e omosessualità egodistonica>>

<<Nel 1987 anche l'omosessualità "egodistonica" venne depennata come entità diagnostica dalla revisione del DSM III R.>>

<<Nel 1993, infine, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l'omosessualità dall'elelenco delle malattie mentali non considerandola più una patologia ma definendola come una "variante naturale del comportamento umano".>>

Quindi non puoi venirmi a raccontare che l'omosessualità non sia stata a lungo considerata un disturbo psichico. La psichiatria ha fatto da sponda e ha contribuito a criminalizzare per lungo tempo questo comportamento sessuale.
Ma nonostante la pronuncia dell'organizzazione mondiale della sanità sul tema, il tentativo di "curare" i gay dall'omosessualità continua. Basti pensare all'associazione NARTH "associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell'omosessualità" fondata dal cattolico Joseph Nicolosi nel 1992 che «raccoglie un modesto gruppo di psichiatri e psicoanalisti che considerano l'omosessualità curabile con una terapia (che "può durare anche anni"), battezzata riparativa, ricostituiva o di riconversione».


>Che lo psichiatra formuli le sue diagnosi sulla base di semplici "occhiate" e ad intuito >incontestabile, è semplicemente falso.

E' semplicemente vero invece. Basta informarsi su come avvengono le diagnosi nei centri di salute mentale. Ho scritto "occhiate" solo per ironizzare, ma non andiamo tanto più in là. Conosco una persona che ci lavora e inoltre conosco persone che si sono rivolte a psichiatri. Mai fatto nessuno tipo di analisi, men che meno istologiche (del resto se hai affermato che non è possibile riscontrare lesioni sia macroscopicamente che miscroscopicamente, su cosa viene fatta l'istologia? e per cercare cosa?).
Lo psichiatra valuta/osserva una persona nel suo studio che non è nemmeno un momento rappresentativo dell'intera giornata di una persona (figuriamoci della vita di una persona). Lo psichiatra nel suo studio scrive le considerazioni sulla persona che ha davanti basandosi esclusivamente sulle sue affermazioni e senza conoscere minimamente la vita di quella persona se non per quello che gli viene raccontato. Uno potrebbe raccontare e inventarsi qualsiasi cosa e lo psichiatra nemmeno sapere se ciò corrisponde o abbia un barlume verità. Eppure, nonostante tutte queste incertezze, formula le sue diagnosi con facilità e sicurezza e prescrive psicofarmaci. Questo è quello che avviene.

La verità è che la psichiatria ha patologizzato arbitrariamente l'omosessualità e continua a patologizzare altri tipi di comportamenti umani senza fornire prove scientifiche.


bside is offline  
Vecchio 13-10-2005, 23.28.59   #44
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Semel in anno...

Semel in anno... mi sia consentito stufarmi.
Se il mio indignato interlocutore non è neppure in grado di comprendere il senso delle risposte che gli fornisco, e se non vuole, o non riesce, a produrre quello sforzo minimo di mettere insieme i concetti che esprimo, non vale a nulla il mio sforzo di informarlo.
Vada con Dio e... buona fortuna!
Ad majora.
Weyl is offline  

 



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