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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 22-10-2005, 18.41.09   #1
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
E' giusto calmierare i prezzi?

Gentili amici,


Oltre 55 anni fa, nella maggior parte delle famiglie non c’era: lavatrice, televisione, telefono, scaldabagno, lavastoviglie, telefonino, PC; neanche il frigorifero.
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Oggi, molto benessere, si direbbe agiatezza.
Riflessione:
<<Perché 55 anni fa, i Capi famiglia riuscivano a mettere da parte i guadagni per comprarsi una casa, ed oggi ciò non è possibile? Sono i costi dei telefonini che hanno fatto salire i prezzi delle case a volte del 50%? I prezzi d’ogni genere sono lievitati, ma è stana una cosa: ogni cittadino n’è conscio, ma nessun politico intuisce che, calmierando i prezzi, non ci sarebbe bisogno di accrescere gli stipendi dei lavoratori>>.

Siete d'accordo?
Cordiali saluti
Alessandro D’Angelo
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 23-10-2005, 01.26.47   #2
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Credo di avere una spiegazione

Vedi, Alessandro, le case, 55 anni fa, non erano concepite, nella loro costruzione, con gli stessi criteri restrittivi di oggi.
Ciò non toglie che le case di "allora" siano meno sicure di "oggi", anzi: il fatto è che nel costo effettivo di un'abitazione si accumulano le mille prebende, tasse, tangenti relative ai mille "presunti" controlli, i costi degli stessi (che ricadono sulle assicurazioni) le stravaganti e burocratiche gabelle che appesantiscono i costi di ogni singolo mattone, di ogni molecola ferrosa che compone la tua caldaia, di ogni possibile intenzione che arrovella il tuo geometra.
Questo è il punto: lo stesso paese in cui, se accade che vi sia un'alluvione, deve essere colpa di qualche ingegnere...
Bene, quello stesso paese paga questo suo delirio paranoico alla classe furba che lo amministra in termini di costo alla produzione.
Tutto qui, molto semplicemente e senza cattive e malevole intenzioni.
Il fatto è che, in alcuni recessi d'italia, 55 anni fa bastava una stretta di mano tra gentiluomini per stabilire un contratto: e le case, le opere che ne conseguivano venivano su solide e sane.
Oggi non è così: occorrono mille controfirme di consulenti tecnici, presunti, i quali depistano attraverso infiniti percorsi burocratici le loro impossibili responsabilità.
E se dico "impossibili" so quel che dico: perchè se ogni ruolo corrispondesse all'effettiva attesa di una capacità corrispondente, il mio discorso sarebbe vuoto e vano.
Purtroppo, a fronte di una legislazione rigidissima, si dispone, come sempre, la più impalpabile delle burocrazie del mondo.
L'unica capace di biasimarsi per i suoi stessi effetti.

Le case di 55 anni fa non crollano e non crolleranno prima delle "nuove", terremoti compresi.
Costavano assai meno perchè, caro Alessandro, il valore di una "stretta di mano" tra gentiluomini intelligenti e seri, a quei tempi, non costava nulla e valeva cento volte di più dei mille uffici, protocolli, programmi, regolamenti, consulenti e, infine, anche cordate di "amici" che ne costituiscono, tutti insieme, il prezzo.

(Detto sottovoce, in modo che nessuno possa sentirci, sai, ti invito a considerare come, a fronte di ciò che ti ho detto, molti edili assumano "in nero" lavoratori stranieri ed italiani. Gli artefici di questo scempio, ignari o troppo consci di ciò, additano al pubblico ludibrio gli imprenditori edili, i quali cercano, con ogni mezzo, di districarsi tra quelle mille gabelle, consegnando prodotti accessibili al mercato... Questa ipocrisia sciacalla è assolutamente italiana.)

Il risultato è il seguente: il costo del metro quadro in una insignificante cittadina di provincia italiana, provincia che non fornisce alcuna opportunità di inserimento e lavoro alle nostre nuove generazioni, costa quanto il metro quadro nel centro pulsante di Vienna.
Da cosa sia alimentato questo "mercato" impossibile e irrazionale mi è ignoto, ma, se possedessi alloggi da quelle parti, cercherei di disfarmene con una certa sollecitudine.

Ultima modifica di Weyl : 23-10-2005 alle ore 01.34.21.
Weyl is offline  
Vecchio 24-10-2005, 11.06.34   #3
titti
Ospite
 
Data registrazione: 21-01-2005
Messaggi: 38
Quello che rovina la classe medio-bassa italiana attualmente è, secondo me, si il caro case, ma anche il caro assicurazioni, il caro Enel, il caro Gas, la cara Benzina, le care medicine, le care autostrade, il caro libri scolastici, LE CARE POSIZIONI DOMINANTI, GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE.

Alla classe dirigente italana non interessa assolutamente far pagare alla classe medio-bassa il giusto prezzo...perché gli stessi politici sono parte di quel sistema...ed hanno in prima persona interesse a che quegli interessi vengano mantenuti.

Secondo me il nocciolo è tutto qui...se dovessimo spendere meno soldi per il necessario avremmo più risparmi e sarebbe possibile anche per noi lavorare, risparmiare e comprare casa. A questo se va aggiunto un altro se...se non ci fosse la precarietà, anche con pochi soldi magari si potrebbe anche rischiare...comprare una casetta, anche piccola, "tanto un lavoro fisso ce l'ho"

Personalmente non credo che la lavatrice, il telefono, la lavastoviglie siano quelle che fanno la differenza...la differenza la fa proprio il necessario.....Se considerate che il prezzo medio per un lavaggio con lavatrice è, compresa acqua detersivo ammorbidente luce, di €. 0,52...!!!
titti is offline  
Vecchio 26-10-2005, 20.54.14   #4
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
L'avatar di Alessandro D'Angelo
 
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Case in Polonia

Gentili amici,
Voglio essere sintetito:
quanto costa una casa in Polonia?
#Con 30.000 Euro ci si compra una casa di oltre 70 metri quadrati.
Altra novità polacca:
Sino a qualche mese fa chi risparmiava gli SLOTI, aveva un interesse del 12%.
Interessante?
Quando chiedevo: <<Se per ipotesi si portassero i soldi in Polonia cosa potrebbe accadere?>>
Mi rispondevano: <<.... Ci rimetterebbe, e tanto... Quanto o peggio che dell'Argentina!>>
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Da quando la Polonia fa parte dell'unione europea, ma senza adoperare l'euro, già gli interessi per i risparmiatori sono scesi dal 12% all'8%.
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Sapete quanto è alto l'interesse bancario per il risparmiatore italiano?
Non so, forse varia dallo 0 a 2%. Questo significa rispettare l'articolo 47, comma 1 della Costituzione?
Quale è la giusta causa che genera o predilige tali interessi?
Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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