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Vecchio 05-12-2005, 18.02.22   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Serve A Qualcosa La Devolution ?

Dopo parecchi tira e molla, la devolution é legge dello stato.

Un miglioramento per lo stato ?

Breve premessa, prima di rispondere al quesito. Visto che si é scavato un divario, fra l’ attuale mentalità del Paese (che ha enormi problemi sociali) e quella di tanti emigrati (più vicina a quella europea), il punto di vista seguente é quello di un emigrato. Anzi di quell ‘emigrato particolare che ha confrontato l’ Italia e l’ Europa per anni, mentre viaggiava, allo scopo di identificare le cause di molti problemi sociali italiani.

Credo che la devolution fu richiesta tempo fa dalla Lega (corregetemi se non é cosi) sulla base di due motivi:

- i lombardo-veneti desideravano farsi la gestione pubblica in proprio, non fidandosi dei politici di “Roma ladrona”, ritenuti corrotti;
- le capacità di gestione, diffuse nelle regioni del Nord a grande tradizione industriale, avrebbero permesso un’ amministrazione, dei servizi e delle risorse pubbliche, migliore se fatta in loco, lontano da Roma.

Se queste erano le motivazioni primarie, ebbene, esse sono ......... ormai fuori della realtà. Infatti:

- nell’ Italia di trent’ anni fa esisteva un largo divario fra due comportamenti diffusi:
a) a Roma (ma anche nel Mezzogiorno) la corruzione, l’ irresponsabilità, l’ inefficienza erano largamlente diffusi. Qualcuno notava che tale diffusione frenava lo sviluppo del Paese;
b) nelle regioni dalla Toscana in sù la tradizionale operosità, serietà ed una certa capacità di gestione (apprezzabile, ma non a livelli europei) erano tanto diffusi da nascondere qualche corruzione e inefficienza.

Tali differenze fra un Nord (più europeo) ed un Mezzogiorno, più vicino a certi comportamenti e mentalità delle Due Sicilie, erano una volta ben visibili.

Purtroppo ..... é successo cio’ che Sciascia temeva. Egli scrisse (credo trent’ anni fa) nel “Giorno della Civetta”: “la mentalità mafiosa si sta diffondendo dalla Sicilia verso il Nord, ad una velocità di circa 100 km/anno”.

Il fenomeno notato (e temuto) da Sciascia é ormai molto avanzato. Sono tornato, da emigrato, a Milano, dopo quasi trent’ anni ed ho trovato mentalità e comportamenti molto più simili a quelli del Mezzogiorno che a quelli attuali europei. Il livello di corruzione e di delinquenza di Milano credo si sia molto avvicinato a quello romano (da qualche cifra, incompleta, vista di recente).

Cosa é successo in Italia negli ultimi vent’ anni [dettagli sono nel mio testo “Evoluzioni- Tangentopoli” (1)] ? Il fenomeno, succintamente, é consistito:

- in gran parte del Paese, coll’ aiuto del milieu politico, c’ é stata una notevole diffusione della corruzione e della “schiena flessibile”. Cio ‘ anche per le limitate capacità e qualità di gestione diffuse in Italia, accompagnate da una bassa cultura.
- si é pian piano affermato nel Paese il cocktail esplosivo che distrugge le società (lo stesso che ha agito in America Latina): irresponsabilità, superficialità, lottizzazione, mancata selezione dei dirigenti delle strutture pubbliche. I quali sono stati scelti colla cooptazione e il comparaggio, non certo colla professionalità. Di conseguenza sia le gestioni pubbliche di regioni del Sud che di alcune regioni del Nord sono peggiorate.

Non esistono più in Italia tutti quegli strumenti che sono necessari per la gestione corretta di macrosistemi (il Paese, la Fiat, l’ Alitalia). Nel contesto sociale attuale rimane una fatua illusione l’ idea che le regioni del Nord saranno ben gestite, dopo l’ attuazione della devolution.

Se tutto va bene, tali regioni avranno una gestione un po’ meno peggio delle gestioni di molte regioni del Sud. Ma ci saranno sprechi e inefficienze sia al Sud come al Nord (che é in un certo senso il regalo che la Corruzione Diffusa fa al Paese).

Ormai il basso livello di correttezza e le incapacità di gestione nel sociale tolgono A TUTTO IL PAESE la speranza di un futuro migliore.

Una prova ? Nel Paese che ha una diffusione della corruzione e della impunità di delinquere, fra le più alte della U.E., non si discute ancora una buona strategia per combattere la corruzione diffusa e garantire ai nostri figli un futuro.

“Quale la situazione in Francia ?”, mi é stato chiesto. Presto detto: le capacità di gestione pubbliche in Francia sono superlative. I servizi offerti al cittadino, al livello nazion., regionale e comunale, sono di ottima qualità e a largo ventaglio. Non é difficile arrivare a tanto: selezionano il personale con criteri di professionalità, non col comparaggio. Inoltre, a livello pubblico, i Francesi sono realisti. Ben diversi dagli Italiani, confusi dal doppio linguaggio, dalla demagogia, dall’ ipocrisia, dall’ irresponsabilità e dalla rassegnazione diffusi.

Visto il divario di mentalità emigrati-Paese, benvenuti commenti e critiche.

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino)

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(1) Valutazioni sullo stato del Paese sono su: http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/
antonio greco is offline  
Vecchio 06-12-2005, 08.45.15   #2
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
sicuramente una maggiore distribuzione dei compiti istituzionali su tutto il territorio può portare indubbi vantaggi. Altro punto a favore della devolution è che, non essendoci più chi tappa i buchi a livello nazionale, le amministrazioni locali sono obbligate ad evitare sprechi.
Per contro il nuovo sistema potrebbe portare delle discriminazioni a livello di istruzione e sanità per esempio, anche se non dobbiamo dimenticarci che su quest'ultimo punto (la sanità) esistono comunque già delle differenze sostanziali. E non c'entra il colore politico della Regione. Lombardia e Veneto sono di centrodestra eppure la seconda è decisamente più avanti della prima in fatto di assistenza e cura della persona... io che vivo una situazione di disabilità ed ho contatti con miei simili di altre regioni so che in Emilia Romagna, Valle d'Aosta e Tre Venezie si sta decisamente meglio che in Lombardia.
Invece non ho capito quale diventerà il ruolo della Rai, visto che attualmente, per esempio, sui tg nazionali passano interviste solo a chi si trova a Roma (cittadini e turisti), e nel mondo pare che l'Italia sia solo ROMA. Forse servirà a farci sentire anche cittadini delle altre 19 Regioni, e non solo quando uccidono, rapiscono qualcuno o c'è qualche sciopero o protesta? Voi che dite?

Ultima modifica di Mr. Bean : 06-12-2005 alle ore 08.59.18.
Mr. Bean is offline  

 



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